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🎓 Sempre più studenti non pagano un euro di tasse universitarie

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 🎓 Sempre più studenti non pagano un euro di tasse universitarie

  • ⚽️ Il calcio europeo diventerà davvero più accessibile per i tifosi?

COSTO DELLA VITA

🎓 Sempre più studenti non pagano un euro di tasse universitarie

Articolo 34: “…I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.”

Nel 2023, il 38% di tutti gli studenti italiani scritti agli atenei pubblici non ha pagato un singolo centesimo di tasse universitarie.

Secondo il report del Ministero dell’Università, dal 2021 al 2023 gli studenti esonerati dalle tasse a causa di una situazione economica familiare difficile sono passati da circa 550mila a 580mila (+5,6%).

Questo non significa necessariamente che sono aumentate le famiglie in difficoltà, perché stiamo vedendo i frutti della No Tax Area.

Ma cos’è la No Tax Area?

È una misura introdotta dal governo Renzi nel 2016 che esonera dal pagamento delle tasse universitarie gli studenti con un reddito ISEE inferiore a €13.000.

L'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è un indicatore che misura la condizione economica di una famiglia in Italia. Viene calcolato considerando il reddito, il patrimonio (immobili e risparmi) e la composizione del nucleo familiare

Negli anni successivi la misura è stata confermata e ampliata di modo che si adattasse all'aumento del costo della vita: nel 2020 è passata a €20.000, e nel 2021 a €22.000.

Da una parte questi adeguamenti mirano a garantire che un numero sempre maggiore di studenti, in particolare quelli provenienti da famiglie a basso reddito, possa accedere all'università senza il peso delle tasse…

…dall’altro ci vengono in mente due considerazioni:

  • 💰️ Siccome il numero di studenti paganti diminuisce e i finanziamenti dello Stato alle università sono sempre meno, gli atenei sono costretti a coprire i buchi tassando gli studenti “paganti”

  • 📉 L’aumento delle adesioni negli anni dimostra che ancora molte famiglie italiane faticano a garantire un’istruzione completa ai propri figli

Detto ciò, la misura è fondamentale anche perché…

In Italia andare all’università costa un sacco di soldi

Negli ultimi 2 anni il costo della vita per gli universitari fuori sede è cresciuto fino a €5mila.

Secondo un rapporto dell’UDU in collaborazione con Federconsumatori, uno studente universitario fuorisede può arrivare a spendere fino a €17,5mila all’anno(con picchi di €19mila al Nord).

Ma andiamo ad analizzare più nel dettaglio la situazione.

A pesare maggiormente sul portafoglio delle famiglie è l’affitto, in quanto in media la spesa è di €435 al mese.

Recentemente infatti, gli affitti in Itali hanno subito dei rialzi, se vuoi approfondire ne abbiamo parlato qui.

E poi, appunto, ci sono le tasse universitarie

Nell’ultimo triennio le tasse per accedere alle università pubbliche si sono abbassate del -2,4%, passando da €936 all’anno a €914.

Ci sono però almeno due grossi problemi:

  • 📊 Forti squilibri territoriali: al nord si arriva a pagare in media €1.154 l’anno, al centro €826 e al sud €643

  • 🇪🇺 Gli studenti italiani sono tra quelli che spendono di più in Europa (assieme a olandesi e spagnoli): in Germania non ci sono tasse universitarie, in Francia sono €170 per una laurea triennale e in Svezia, Danimarca e Finlandia laurea e master sono gratuiti

Nonostante gli studenti universitari spendano appena il 5% dell’intero budget per le tasse universitarie, l’Italia è comunque tra i paesi europei con il livello più alto.

Sei d'accordo che il diritto allo studio debba essere garantito a tutti, indipendentemente dallo status sociale?

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CALCIO

⚽️ Il calcio europeo diventerà davvero più accessibile per i tifosi?

La UEFA ha recentemente annunciato un'importante novità che renderà il calcio europeo più accessibile ai tifosi.

A partire dalla stagione 2024/2025, infatti, verrà introdotto un tetto massimo ai prezzi dei biglietti riservati ai sostenitori della squadra ospite nelle competizioni europee.

Ma come si è arrivati a questa decisione?

In realtà non è la prima volta che la UEFA interviene sui prezzi dei biglietti.

Già nel 2019, l'organizzazione aveva stabilito un limite massimo di €70 per la Champions League e di €45 per l'Europa League.

Quest’anno, però, la UEFA ha fatto un ulteriore passo avanti infatti i prezzi massimi applicabili ai tifosi ospiti saranno ridotti a:

  • €60 per la Champions League

  • €40 per l’Europa League

  • €20 per la Conference League

E non è tutto, perché la UEFA ha già annunciato che nel 2025/2026 ridurrà ulteriormente i prezzi, abbassando di altri €10 il costo massimo per i biglietti della Champions.

Ma perché la UEFA ha scelto di abbassare i prezzi?

La decisione che sembrare contro-intuitiva considerando che i biglietti rappresentano una parte importante dei ricavi per i club.

Secondo un report di Deloitte, nella stagione 2022/23 i 20 principali club europei hanno guadagnato complessivamente €1,9 miliardi dalla vendita dei biglietti, il 18% circa loro ricavi totali.

Nonostante ciò, l’obiettivo della UEFA è quello di mantenere l'atmosfera unica che caratterizza le competizioni europee, in cui la presenza dei tifosi ospiti gioca un ruolo fondamentale.

Negli ultimi tempi, infatti, il calcio è stato tutto tranne che accessibile, specialmente nelle partite più importanti.

Un esempio su tutti è la finale di Champions League del 2023, i cui prezzi ufficiali variavano da €70 a oltre €700, ma sul mercato secondario (il bagarinaggio per intenderci) i prezzi sono arrivati fino a €15.000.

Insomma, la UEFA sembra voler mettere per una volta i tifosi al centro del progetto, sarà davvero così o si rivelerà solo una strategia di marketing?

Quanto saresti disposto a spendere per i biglietti della finale di una grande competizione sportiva come la Champions League?

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🇮🇹 Caso Sangiuliano-Boccia, dalle accuse alle dimissioni: le tappe della vicenda (SkyTg24)

🇻🇪 Venezuela, Maduro sposta il Natale: sarà il 1 ottobre. Proteste della Chiesa (CorSera)

🤖 OpenAI raggiunge più di 1 milione di utenti business paganti (Ansa)

👪️ Karo, l’applicazione che consente di assegnare compiti ad amici e familiari (TC)

🐧 Un minuscolo fossile rivela l’utilità delle ali dei pinguini e la loro evoluzione (GNN)

🩻 Il colorante che rende invisibile la pelle e permette ai ricercatori di vederne l'interno (Reuters)

Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: il 56% di voi ha preso almeno un aereo per viaggiare questa estate, mentre il 43% di voi non ha mai preso aerei.

Ecco cosa hanno detto alcuni di voi:


🤑 Fineco cerca un Marketing Data Analyst

✍️ Prada Group cerca un Data Entry Inter

💰️ Nexi Italy cerca un Graduate Program 2024

🆕 Keroy Merlin cerca un Web Data Analyst

L’8 settembre 1930, la 3M inizia a commercializzare il nastro adesivo.

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