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🤖 La favola di Nvidia sta per terminare?

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

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  • 🏡 Qualcuno fermi gli affitti!

BIG TECH (EDITORIALE by techy)

🤖 La favola di Nvidia sta per terminare?

Mercoledì Nvidia ha pubblicato il risultati economici del secondo trimestre e sono stati eccezionali.

Rispetto al trimestre precedente, il fatturato è aumentato del +15% e l’utile del +12%, ma se questi risultati sono già molto positivi di per sé, diventano straordinari se confrontati con il secondo trimestre del 2023, poiché:

  • 💰 Il fatturato è aumentato del +122%

  • 📈 L’utile è aumentato del +168%

Ma nonostante ciò, il titolo ha perso il 6% del suo valore in borsa tra mercoledì e giovedì, portando ad una perdita di $180 miliardi di capitalizzazione.

Per capire questa reazione del mercato dobbiamo fare un passo indietro.

Come è andato il 2024 di Nvidia?

L'anno è iniziato alla grande: il primo trimestre che ha registrato una crescita del 18% rispetto all'ultimo trimestre del 2023 e del 262% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Come detto prima, nel secondo trimestre Nvidia è cresciuta meno ma i risultati sono rimasti solidi.

E anche le prospettive per il resto del 2024 sono altrettanto rosee.

Ma quindi perché il mercato ha sfiduciato Nvidia?

È molto semplice: tutto questo non è sufficiente.

Per giustificare la sua elevata valutazione e uno dei P/E più alti del mercato, Nvidia dovrebbe ottenere risultati ancora migliori e superare le aspettative di crescita attuali.

Il P/E è un indicatore che misura il rapporto tra il prezzo di un'azione e gli utili per azione di un'azienda. In pratica, indica quanti euro gli investitori sono disposti a pagare per ogni euro di profitto generato dall'azienda.

Se il P/E di un'azienda è alto ma poi l'azienda ottiene risultati sotto le aspettative, gli investitori perdono fiducia nella sua capacità di crescita e iniziano a vendere le azioni, che di conseguenza scendono di prezzo.

In particolare, alcuni investitori temono che la fase di forte crescita di Nvidia stia rallentando e che i prossimi anni non saranno così eccezionali.

D’altronde, nessuna azienda può mantenere tassi di crescita elevati all'infinito e molti investitori iniziano a pensare che Nvidia abbia già raggiunto gran parte del suo potenziale di sviluppo.

Jen-Hsun Huang, CEO di Nvidia

Ma ci sono anche altri motivi

Ci sono un’altra serie di motivi che ha spinto molti investitori a vendere i propri titoli Nvidia:

  • 🤖 L’AI non sta reggendo le aspettative: da giugno 2024 si è diffusa la convinzione che gli investimenti in AI non daranno i frutti sperati, almeno nel breve. Se questo fosse vero, potrebbe ridurre la domanda di chip, causando un impatto significativo su Nvidia, che domina l'80% del mercato AI dei semiconduttori

  •  Ci sono stati ritardi nella produzione dei nuovi chip: la crescita di Nvidia nei prossimi anni passa dalla nuova generazione di chip Blackwell. Ad agosto, però, c’è stato un ritardo nella produzione che è sembrato un potenziale ostacolo alla crescita

  • ⚖️ C’è sbilanciamento tra i settori produttivi: il comparto chip è cresciuto del 154%, mentre altri comparti molto meno, come gaming (16%) e robotica (37%)

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COSTO DELLA VITA

🏡 Qualcuno fermi gli affitti!

Nei primi sei mesi del 2024 gli affitti hanno raggiunto nuovi livelli record.

La crescita è stata del +6,9% nel secondo trimestre e del +11,4% in un anno, raggiungendo la quota media di €14 per metro quadro.

Come riportato da Idealista, gli aumenti non sono stati generalizzati, ma hanno avuto picchi in città come Venezia (12,3%), Arezzo (9,9%), Prato (9,8%), Agrigento (8,6%), Catania (8,1%) e Messina (8%),

E il problema principale è che…

Gli affitti aumentano costantemente ma gli stipendi no

Secondo Immobiliare.it, negli ultimi 8 anni il costo degli affitti è salito del 40%, mentre gli stipendi solo del 15% (Istat): per gli italiani prendere casa in affitto è diventato sempre più impegnativo proprio perché i salari non aumentano abbastanza.

Questo fa sì che gli italiani abbiano sempre meno soldi disponibili a fine mese per risparmiare o fare acquisti, riducendo di fatto il loro potere d'acquisto.

Ma di quanto è aumentato il peso degli affitti sugli stipendi?

Gli italiani sono arrivati a spendere in media il 35,2% del loro stipendio per gli affitti, quasi 4 punti percentuali in più rispetto al 2018, quando pesava in media il 31,6%

E se osserviamo alcune città, la percentuale sale di molto

Se guardiamo alle camere per studenti… la situazione non è migliore

Affittare una stanza singola costa in media €475 al mese, una cifra in crescita del 6% nell’ultimo anno nonostante l’offerta (cioè il numero di case disponibili sul mercato) sia aumentata del 14%.

Anche qui, il prezzo medio può essere molto più alto a seconda della città.

A Milano il costo medio di una singola arriva a €675, a Bologna €595, a Venezia €560 e a Firenze €525.

Secondo alcuni, la soluzione al problema potrebbe essere vietare gli affitti turistici brevi, ovvero limitare le piattaforme come Airbnb, Booking.

All’estero alcune città si stanno muovendo in questa direzione, vietando gli affitti brevi. In Spagna ad esempio lo stanno facendo Barcellona e Malaga, ma l’efficacia di questa misura e la sua efficienza nel risolvere il problema è tutta da verificare.

Ad esempio, secondo quanto riportato da Wired, a New York la limitazione degli AirBnb sembra ancora non aver dato i suoi frutti, anzi molte persone avrebbero perso un’importante entrata aggiuntiva.

Quale percentuale del tuo stipendio mensile spendi per l'affitto?

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🇮🇹 Istat, a luglio nuovo record occupati, oltre 24 milioni (Ansa)

🇺🇸 Trump dice che voterà contro l'emendamento della Florida che sancisce il diritto all'aborto (Reuters)

💰️ Apple e Nvidia in trattative per investire in OpenAI (Ansa)

✂️ Klarna vuole sostituire metà dei dipendenti con l'AI (Wired)

🧑‍⚕️ Svelato come il tumore sostiene i suoi processi vitali (Ansa)

🧊 Trovata nell’Artico una nuova molecola per combattere i batteri resistenti agli antibiotici (GNN)

Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: la maggioranza di voi (71%) è d’accordo con la decisione della Cina sulla costruzione di nuove centrali nucleari, mentre il 18% è contrario.

Ecco cosa hanno detto alcuni di voi:


🤑 Dolce&Gabbana cerca un Back Office Assistant

✍️ Il Sole 24 ore cerca un ESG Specialist

💰️ Loro Piana cerca un Retail Merchandising Business Analyst

🆕 Mars cerca un Business Analyst Internship

Il 1 settembre 1939, la Germania nazista attacca la Polonia, iniziando la guerra.

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