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💰 Un tetto ai prezzi del gas?
Buona domenica!Questa settimana vi parleremo di come l'Europa vuole sconfiggere la crisi energetica tramite un accordo sul gas (spoiler: c'è lo zampino dell'Italia), ma anche della "guerra" commerciale tra Cina e USA rispetto al settore tecnologico.
Le storie di oggi1 - L'Europa raggiunge un accordo per contrastare il prezzo del gas2 - Stati Uniti e il panorama tech: la sicurezza nazionale prima di tutto!
L'Europa vuole porre fine all'impennata dei prezzi del gas 🤝🏻
Negli gli ultimi mesi l’inflazione è sicuramente stato uno degli argomenti più discussi, con i prezzi dell'energia e del gas che si sono presi il centro della discussione.Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, infatti, il prezzo del gas è aumentato vertiginosamente, toccando prezzi mai visti prima, in buona parte proprio a causa della Russia, che lo utilizza come “arma” per colpire le casse e l’economia degli stati europei che si riforniscono (o rifornivano) principalmente dalla Russia stessa.
Soluzioni al problema?Per far fronte a questo problema, il commissario UE per il clima Frans Timmermans ha dichiarato come l’unica via sia il "risparmio energetico" e come l’era dei combustibili fossili a basso costo sia finita. Per sempre.Timmermans ha posto poi l'accento sulle energie rinnovabili, che saranno sicuramente il futuro. Allo stato attuale delle cose, però, la maggior parte dell’energia viene ancora prodotta attraverso il gas, per cui l’era delle energie rinnovabili a basso costo è reale […] ma non arriverà abbastanza velocemente per risolvere i problemi di quest’anno.Di conseguenza, l'Europa deve intraprendere alternative chiare, che portino ad una soluzione in grado di alleviare famiglie e imprese dal rincaro attuale (che non sia solo consigliare di cuocere la pasta a fuoco spento).
Qualcosa sta per cambiare...Negli ultimi mesi i governi non sono stati a guardare: complessivamente, in Europa i vari governi hanno già messo sul piatto circa €500 miliardi per aiutare aziende e cittadini a far fronte ai rincari dei prezzi dell’energia e del gas.A questi si aggiungono gli altri miliardi di euro messi sul piatto dall'Europa per trovare nuovi accordi di forniture di gas, con l'obiettivo dichiarato di riempire gli stoccaggi prima dell’inverno.Negli scorsi giorni, però, a Bruxelles sono stati raggiunti dei nuovi accordi, che promettono di fare grandi passi avanti per contrastare l’emergenza energetica.
La riunione del Consiglio UEI vari leader dell’Unione Europea si sono riuniti giovedì 20 ottobre al Consiglio Energia per trovare accordi proprio finalizzati a risolvere il problema energetico.Come sostiene la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen:
"Il Consiglio ha dato le linee guida strategiche che volevamo sulle proposte presentate martedì scorso.
Continueremo a lavorare ad una proposta legislativa per rendere operativo un meccanismo di correzione del mercato”, finalizzata a ridurre la domanda ma senza alterare gli stoccaggi, spingendo così i prezzi verso il basso per i cittadini europei e porre fine all’emergenza.
Le decisioni prese al consiglio UE
Sono state diverse le decisioni prese dal Consiglio durante la giornata di giovedì. Qui un piccolo recap:
Acquisto congiunto volontario del gas: in modo tale da avere un potere contrattuale maggiore grazie al peso congiunto dei vari membri UE. Questo permetterebbe di accelerare i negoziati con partner affidabili.
Un nuovo parametro di riferimento per il prezzo del gas, che sia diverso dal Ttf (il Ttf è il principale mercato di riferimento per lo scambio del gas in Europa)
Un corridoio dinamico di prezzo, di carattere temporaneo, per l’acquisto del gas (ossia il famoso price cap** - di cui si sta discutendo, ma che non è ancora stato approvato)
**COSA É IL PRICE CAP?**Per Price Cap si intende un tetto massimo al prezzo del gas a livello europeo, con il quale i Paesi europei potrebbero continuare ad acquistare gas dalla Russia purché il prezzo non superi una soglia concordata.Per far sì che questa misura funzioni è necessario che non vengano meno le forniture, aka che la Russia non blocchi tutte le esportazioni e dirotti le sue forniture di gas verso altri mercati, come la Cina.É bene sottolineare che ora come ora la Cina non può ricevere la totalità del gas russo, per mancanza di gasdotti e rigassificatori su quelle tratte. Questo significa che l'eventuale rifiuto della Russia di accettare le condizioni imposte da un price cap porterebbe a conseguenze economicamente non banali per il Cremlino, che Putin sta sicuramente tenendo in considerazione.Le esportazioni di gas valgono infatti circa il 25% delle entrate fiscali per la Russia, valore sicuramente importante, ma che se considerato congiuntamente con il basso rapporto debito/PIL, evidenziano come Mosca abbia la possibilità di rinunciarci per qualche mese o qualche anno, con il fine di "vincere" questo scontro geopolitico.Price cap dinamico che se fosse approvato potrebbe considerarsi come l'ultima vittoria del Governo Draghi, che ne è stato uno dei più grandi sostenitori a livello europeo, accanto a Polonia, Grecia e Belgio e contro Germania e, soprattutto, Olanda.
Miglioramenti al funzionamento dei mercati dell’energia, accrescendo la loro trasparenza sui fattori che amplificano la volatilità del prezzo della materia prima
Semplificare le procedure autorizzative per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili
Misure di solidarietà energetica in caso di interruzioni della fornitura di gas a livello nazionale, regionale o dell'Unione.
Aumentare gli sforzi per risparmiare il più possibile l’utilizzo di energia
Staremo a vedere le manovre vereNelle prossime settimane avremo sicuramente evidenza di come queste proposte si tramuteranno in azioni concrete, che idealmente avranno la capacità di alleviare famiglie e imprese dai rincari che le stanno assalendo.
Gli USA vogliono difendere il loro primato tecnologico: è guerra aperta con la Cina! 💪🏻
La guerra e i nuovi squilibri nel mondo hanno ormai delineato quella che è una situazione chiara a livello geopolitico.Come ai tempi della guerra fredda, il mondo sembra tornare diviso in due: da una parte la fazione formata da Stati Uniti, Unione Europea, Regno Unito, Canada, Australia e Giappone, mentre dall’altra quella formata da Russia e Cina.
L’invasione dell’Ucraina da parte del Cremlino e la presa di posizione di Pechino nei confronti di Taiwan (che la Cina ritiene di sua proprietà), hanno inasprito i rapporti tra le due fazioni.Fazioni che sti stanno giocando, di fatto, il dominio del mondo, che passa tra le altre cose dal controllo del settore tecnologico e delle sue ramificazioni.
Cosa succede nello specifico?La "guerra" che sta ormai divampando tra USA e Cina è di carattere commerciale e riguarda soprattutto vincoli sulle esportazioni tecnologiche imposti dall'America verso la Cina.L'équipe del Presidente Biden vorrebbe introdurre nuovi vincoli alle esportazioni tecnologiche, con l’obiettivo di tagliare le gambe alla Cina, che non potrebbe di conseguenza più avere accesso ad alcune delle più potenti tecnologie informatiche odierne. Tra le altre cose, parliamo di restrizioni sui sistemi di calcolo quantistico e sui software di intelligenza artificiale, che se tutto dovesse andare secondo i piani, si aggiungerebbero alle già introdotte restrizioni sui chip.Blocco sui chip??Il 7 ottobre Biden aveva già fatto pubblicare un'ampia serie di controlli sulle esportazioni, inclusa una misura per escludere la Cina dal commercio dei piccoli dispositivi elettronici.
La misura nello specifico prevede il blocco delle spedizioni di un'ampia gamma di chip per semiconduttori, realizzati in qualsiasi parte del mondo con apparecchiature statunitensi (eccezion fatta, per gli impianti di produzione in Cina di proprietà di aziende americane o di Paesi alleati che esportano fuori dallo stato cinese). L'idea è ostacolare la CinaQueste misure hanno l’obiettivo di ostacolare l’industria cinese nella produzione di chip, costringendo le aziende americane e quelle straniere che utilizzano le tecnologie americane a non avere più rapporti commerciali con le società tecnologiche cinesi.
Della serie: "O noi, o loro. Dovete scegliere."
Lo stesso Biden ha dichiarato come i controlli puntino a limitare le capacità tecnologiche cinesi:
''I controlli sulle esportazioni annunciati limitano la capacità della Cina di ottenere chip informatici avanzati, sviluppare e mantenere supercomputer e produrre semiconduttori avanzati."
Ma di quali "tecnologie avanzate" stiamo parlando?Oltre ai microchip (di cui avevamo parlato qui), Biden si riferisce alla tutela di tecnologie come il Quantum Computing.Il calcolo quantistico (Quantum Computing) nasce per creare e sviluppare tecnologie basate sui principi della teoria quantistica. Con una capacità di calcolo molto più rapida ed efficiente riesce a risolvere problemi iper complessi in pochissimi secondi.
Parliamo di calcoli che se dovesse risolverli un computer normale ci metterebbe secoli (no, non è un eufemismo, letteralmente secoli).
Computer Quantitistico
Per i più nerd di voi, beccatevi sto approfondimento...Il computer quantistico, svolge calcoli utilizzando una combinazione di numeri nello stesso momento e la sua grande potenza di elaborazione è dovuta alla capacità dei bit di trovarsi in più stati contemporaneamente (per approfondire).L’idea di creare una tecnologia del genere è stata di Paul Benioff degli Argonne National Labs, quando nel 1981 cominciò la ricerca in questo campo (ricerca che tutt’oggi continua nelle sedi del MIT, di IBM, della Oxford University e del Los Alamos National Laboratory).Perché il Quantum Computing è così importante per la nostra società?Immaginate un mega computer super veloce che è in grado di risolvere problemi matematici molto velocemente e spingere avanti di decenni le capacità evolutive umane: questo è il quantum computing.Può aiutare a misurare eventi più accuratamente, prevedere eruzioni vulcaniche, scoprire cosa nasconde il terreno con delle mappature sotterranee, aiutare lo sviluppo medico per monitorare l’attività cerebrale e tanto altro..Per non parlare delle applicazioni nel settore bellico: la Nato stima che sensori quantistici possano rilevare sottomarini e velivoli invisibili, individuare posizione e velocità di navi militare, consentire la navigazione senza l’ausilio di GPS, quindi fornendo a veicoli subacquei o veicoli di mare un salvagente in caso di perdita di segnale, e tanto altro..Inoltre questa tecnologia trova sviluppo anche nelle infrastrutture digitali, con gli algoritmi quantistici. Questi possono aiutare a semplificare di molto la nostra comunicazione digitale, risolvendo alcuni problemi complessi che la caratterizzano.Tutto ciò che facciamo in rete (videoconferenze, invio di email, l'accesso al nostro conto bancario online) è crittografato da protocolli crittografici, il cui funzionamento è oggi ancora lungo è, in alcuni casi, inefficiente.Il Quantum Computing può aiutare nella semplificazione di questi processi, trovando modi per renderli più efficienti e sicuri da attacchi digitali.
Ripercussioni sui mercatiDopo le dichiarazioni di Biden, i titoli tecnologici cinesi si sono messi in palette con la bandiera cinese (si sono tinti di rosso).Nello specifico, Naura Technology Group, ACM Research Shanghai e Piotech sono crollati rispettivamente del -6,1%, del -8,7% e del -13% dopo la notizia.
Le minacce tech alla sicurezza nazionale arrivano solo dall’esterno?Nonostante le minacce tecnologiche secondo gli USA arrivino principalmente proprio dalla Cina, alcune preoccupazioni gli USA le hanno anche in casa (o almeno così sostiene Biden).A far discutere è il buon vecchio Elon Musk. Biden vorrebbe infatti sottoporre a una revisione di sicurezza nazionale alcune delle sue società, inclusa Twitter dopo l'acquisizione.
L’imprenditore sudafricano è un personaggio imprevedibile e molto influente, capace di modificare l’andamento di una qualsiasi azienda con dei semplici tweet. Imprevedibilità, che però non piace al governo statunitense, soprattutto se fa riferimento al conflitto in corso tra Russia e Ucraina.
Infatti, il governo americano non ha preso molto bene la recente minaccia del magnate di interrompere la fornitura del servizio satellitare Starlink all'Ucraina, a cui si aggiungono le ambigue comunicazioni riguardo il conflitto e una sua possibile risoluzione favorevole a Putin.A non piacere a Biden è anche la strutturazione dei finanziamenti per l'acquisto di Twitter, che secondo il Presidente è strano che provengano da un gruppo di investitori stranieri.
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