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🦫 L’opera più importante del PNRR
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Ecco cosa offre il menù di oggi:
🦫 L’opera più importante del PNRR
👑 Incoronazione Re Carlo: quanto mi costi!
🦫 L’opera più importante del PNRR
Da molto tempo si discute del PNRR (ne abbiamo parlato anche qui), e oggi approfondiremo assieme uno dei suoi progetti più ambiziosi: la costruzione della nuova diga foranea del porto di Genova.
Ma cos’è una diga foranea?
In breve, si tratta di una barriera artificiale costruita per proteggere un porto dall’erosione del moto ondoso, creando una zona riparata dove le navi possono attraccare e movimentare merci in sicurezza.
Stiamo parlando del porto di Genova…
…ovvero il più grande porto italiano, con:
Un estensione di 7.000.000 metri quadri
Ben 22km di banchine
10mila lavoratori diretti (30mila se si considera l’intero indotto)
Ok, ma veniamo alla diga…
I lavori sono ufficialmente partiti la mattina del 4 maggio, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e anche dell’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini.
Il cantiere sarà infatti gestito dal consorzio PerGenova Breakwater, composto proprio da Webuild assieme a Fincantieri, Finconsit e Sidra.
Per realizzare il basamento dell’opera saranno necessarie 7 milioni di tonnellate di materiale roccioso, i quali faranno da base a 97 cassoni in cemento armato delle dimensioni di un palazzo di 10 piani.
La lunghezza complessiva sarà pari a 6,2km e consentirà di ottenere un bacino per le manovre delle navi da 800 metri di diametro.
Secondo i piani, la nuova diga verrà completata entro il 2026.
Si ok, ma tutto questo quanto costa? Ne vale la pena?
Economicamente parlando, si tratta di un’opera importantissima. Il costo è elevato (€1,35 miliardi), ma lo stesso dovrebbe valere anche per i ritorni.
Secondo i calcoli dell’Autorità di sistema portuale, con la nuova diga si prevede una crescita annua di volumi trasportati tra il +22% e il +31%, dal 2027 al 2030.
Chiaramente, dal punto di vista ambientale la costruzione avrà un grande impatto, anche se in fase di progettazione si è cercato di trovare diverse soluzioni innovative per limitare i danni.
Per ridurre i rumori delle lavorazioni e salvaguardare le specie acquatiche, ad esempio, un tubo marino soffierà uno strato di bolle attorno all’area del cantiere.
👑 Incoronazione Re Carlo: quanto mi costi!
Il Regno Unito ha il suo Re. Carlo ce l’ha fatta - finalmente!
Con una cerimonia più modesta rispetto a quella della madre Elisabetta II, Charles Philip Arthur George (aka Carlo) è stato incoronato sabato 6 maggio, nell’Abbazia di Westminister.
Un evento simbolico, intriso di storia e tradizione, trasmesso e seguito in tutto il mondo.
Ma veniamo a noi…
Quanto è costata la cerimonia d’incoronazione?
Noto per il suo stile di vita parsimonioso, Carlo ha espressamente voluto una cerimonia “snella”. Basti pensare che il numero di invitati è sceso dagli 8mila presenti a Westminster nel 1953 per l’incoronazione di sua madre, ai 2mila dei giorni scorsi.
Una “spending review” che non ha impedito al budget messo a disposizione della corona inglese di salire a cifre mai raggiunte in passato: si parla di oltre £100 milioni!
Un valore di molto superiore agli £1,5 milioni spesi 70 anni fa per incoronare la regina (equivalenti a £56 milioni attuali).
Ma se si è stati attenti, come mai queste spese?
Una parte sostanziosa del budget è stata destinata alla sicurezza di tutti gli ospiti presenti alla cerimonia.
Ben 90 erano i leader stranieri presenti, oltre a numerose personalità di spicco che hanno richiesto al Governo Britannico la disposizione di particolari e straordinarie misure di sicurezza.
E di fronte alle cifre spese, molti hanno storto il naso. Secondo un sondaggio di YouGov, il 51% dei britannici si è detto contrario al finanziamento della cerimonia con soldi pubblici.
Ma davvero la Famiglia Reale è un peso per i conti pubblici inglesi?
Secondo un’analisi condotta nel 2017 da “UK in a Changing Europe”, la Monarchia inglese genera un impatto positivo sul PIL britannico pari a £1,7 miliardi.
Il tutto a fronte di un costo annuo per singolo contribuente pari a £2,40, meno di un biglietto della metro a Londra.
Ma quali sono le fonti di guadagno della famiglia reale?
💰 Fondi pubblici: In cambio della cessione dei proventi generati dal “Crown Estate”, alla Corona Inglese viene fornito annualmente un sussidio statale per far fronte a impegni pubblici, viaggi e spese varie, come la sicurezza. Per l’anno in corso, la cifra pattuita è stata di £86 milioni. Si tratta in realtà solo del 25% dei ricavi generati dal Crown Estate, un portafoglio immobiliare di proprietà della famiglia reale i cui ricavi vengono devoluti dal 1760 alle finanze pubbliche. Per la cronaca, nel solo 2021 i suoi ricavi sono stati pari a £487 milioni...
👜 Privy Purse: traducibile in italiano con l’espressione “Borsello Privato”, si tratta del denaro generato grazie al ducato di Lancaster. Un insieme di proprietà finanziarie, agricole, commerciali e residenziali, in grado di generare utili netti per circa £20 milioni.
📈 Investimenti privati: la terza fonte di guadagno è quella proveniente dal possedimento di azioni, obbligazioni e proprietà private.
Angolo Politico 💬
❌ Carlo Cottarelli: si dimette dal PD (IlSole24Ore)
👑 Gran Bretagna: l’incoronazione di Carlo III (LaRepubblica)
Angolo Cripto ⛓️
🕵🏻 SEC: premio da $279 milioni agli informatori (CT)
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Angolo Tech & Startup 💡
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🇮🇹 Governo: ecco la Carta Spesa per gli indigenti (Wired)
🇱🇮 Liechtenstein: pagamenti in bitcoin per i servizi pubblici (Wired)
Oggi nella storia? Il 9 maggio 1978 viene ritrovato, nel retro di un’auto nel centro storico di Roma, il corpo del Primo Ministro italiano Aldo Moro, crivellato di colpi. Era stato rapito dai terroristi delle Brigate Rosse il 16 marzo nei pressi della sua casa di periferia.
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