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🍫 La Nutella conquista il mondo
Buona Domenica! Oggi parliamo di acquisizioni: Getir compra Gorillas per consolidare il mondo dell'ultra-fast delivery, in un deal da $1,2 miliardi. Nel mentre, Ferrero continua la sua strategia di espansione nel settore dei gelati, comprandosi l'americana dei gelati Wells.
Le storie di oggi1 - Getir acquisisce Gorillas: pronto l'assegno da $1,2 miliardi2 - Ferrero diventa la regina dei gelati comprando l'americana Wells
Getir acquisisce Gorillas: pronto l'assegno da $1,2 miliardi
Getir ha annunciato ufficialmente di aver comprato la berlinese Gorillas per $1,2 miliardi. Il deal si chiude dopo settimane in cui circolavano voci sulla possibile acquisizione, che avviene in un momento complicato per il settore dell'on-demand ultra-fast grocery delivery.
Ok, ma chi sono e cosa fanno Getir e Gorillas?Getir è una società turca ($1 miliardo le revenues nel 2021) che offre consegna di generi alimentari e articoli da supermercato in soli 10 minuti (= ultra-fast).L'azienda è stata fondata nel 2013 e da allora si è espansa in tutta Europa, arrivando a coprire nove diversi mercati tra cui anche quello italiano (a Roma e Milano). Gorillas, di cui avevamo già parlato circa sei mesi fa (se vuoi recuperare l'articolo, clicca qui), è una start-up tedesca attiva nello stesso settore di Getir (consegne super veloci di generi alimentari e di beni da supermarket).Gorillas, tra l'altro, era stata protagonista di un forte ridimensionamento nell'ultimo anno, a causa delle difficoltà di trovare profittabilità, che l'avevano costretta ad abbandonare alcuni mercati, tra cui quello italiano.La situazione di Gorillas non sembrava infatti essere per nulla felice: secondo molte indiscrezioni, infatti, la società era in procinto di finire tutti i soldi che aveva raccolto dagli investitori negli ultimi anni, che ammontavano ad oltre $1,3 miliardi.
Quali sono i motivi di tutte queste difficoltà?Per capire quanto sia difficile andare a profitto nel settore delle consegne rapide di generi alimentari, basti pensare che negli ultimi mesi Gorillas realizzava una perdita di €1.50 per ogni €1 di vendite. La situazione era quindi paradossale, al punto che un aumento degli ordini portava via via a perdite sempre maggiori.E quindi, due le sole opzioni per Gorillas: uscire dal mercato o farsi acquisire.
FUN FACT (not so fun):La situazione sembrava esser talmente critica che, per tenere in piedi il business mentre si completava l'acquisizione da parte di Getir, Gorillas ha dovuto richiedere un ulteriore prestito, giusto per tenere "la barca a galla".
Ok, ma parliamo di cifre💰Il deal valuta Gorillas $1,2 miliardi, cifra che si aggiunge agli $8.8 miliardi di Getir, andando a costituire un gruppo da circa $10 miliardi (va sottolineato però che, anche solo rispetto ad un anno fa, le valutazioni delle due società sono calate a picco, visto l'evolversi del mercato del Venture Capital e della situazione macroeconomica generale).Nel settembre dell'anno scorso infatti, si parlava di una Gorillas da $3 miliardi, e di una Getir che aveva raggiunto addirittura la valutazione monstre di $11,8 miliardi.Alcuni degli investitori di Gorillas, tra cui Delivery Hero, Tencent e DST verranno pagati circa $40 milioni in cash a seguito dell'acquisizione, anche se, a causa della minor valutazione rispetto al passato, è probabile che alcuni di loro si ritrovino con un ritorno minimo o addirittura nullo sul loro investimento.
Cosa aspettarsi da questa acquisizione?Dal momento che numerosi sono gli "overlap" tra le due compagnie, sia in termini di dark stores** che di magazzini sparsi per le città, è probabile che arriveranno numerosi licenziamenti.Dal punto di vista delle sinergie, oltre ad ampliare l'offerta di prodotti, l'operazione permetterà di tagliare i costi di acquisizione clienti dati dalla minore concorrenza, e l'aumento di dimensione permetterà di rapportarsi con gli stakeholders con un potere contrattuale maggiore.Per quanto riguarda la governance, ci si aspetta che al termine del deal il CEO e Founder di Gorillas, Kağan Sümer, lascerà la guida della compagnia.
**Dark Stores: magazzini non aperti al pubblico in cui si conservano prodotti da vendere esclusivamente online.La loro diffusione capillare permette di rendere possibile la consegna in pochi minuti (10 nel caso di Getir), ma allo stesso tempo rappresenta un costo sostanziale da sostenere per queste compagnie, in quanto ogni dark store deve essere provvisto di un magazzino prodotti da consegnare ai clienti.Una soluzione di questo tipo può funzionare unicamente quando il numero gli acquisti effettuati sulla piattaforma è tale da permettere di "spalmare" i costi fissi dei magazzini su un grande numero di ordini.
L'operazione avviene in un momento complicato per il settore:Il trend dei servizi di consegna a domicilio, esploso durante la pandemia, ha visto la nascita di numerose aziende, che ora però devono fare i conti con un contesto economico tutt'altro che favorevole.I big del settore, come Deliveroo, Just Eat e DoorDash hanno visto i loro prezzi azionari perdere in media il -60% nel corso degli ultimi 12 mesi.Tuttavia, di un futuro roseo per il settore, nonostante le difficoltà temporanee, è convinto il Founder di Getir, Nazim Salur:
"I mercati salgono e scendono, ma i consumatori amano il nostro servizio e la convenienza è destinata a rimanere.
Il settore della consegna superveloce di generi alimentari crescerà costantemente per molti anni a venire e Getir sarà leader di questa categoria, che ha creato 7 anni fa".
Nazim Salur, Founder di Getir
Insomma, appare chiaro che per far sì che il settore funzioni siano necessarie grandi economie di scala. La competizione fra i servizi di consegna, difficilmente in grado di differenziarsi fra loro, porta alla frammentazione del mercato e alla conseguente guerra di prezzo che, se da una parte favorisce i consumatori, dall'altra abbassa revenues, margini e profitti.Si capisce quindi la mossa di Getir, che in un colpo solo aumenta il numero di dark stores e clienti acquistando "a saldo" un competitor.
Ferrero diventa la "Regina" dei gelati🍦🇮🇹
Ferrero, storica azienda italiana, annuncia l’acquisizione di Wells Enterprises, colosso dei gelati made in USA, proseguendo così la strategia di espansione nel settore ed in particolare nella geografia a stelle e strisce 🇺🇸
Chi è Wells?🤔Il Gruppo Ferrero, che non ha di certo bisogno di presentazioni (avete mai sentito parlare di Nutella?), sta proseguendo la sua attività di espansione ed ha annunciato di aver acquisito Wells Enterprises, storica realtà americana.Wells è diventata, dalla sua fondazione nel 1913, la più grande azienda di gelati a conduzione familiare del mondo, producendo oltre 200 milioni di galloni di gelato all’anno e distribuendo i propri prodotti in tutti e 50 gli Stati americani (Wells è seconda soltanto ad Unilever in termini di quota di mercato).
Wells può vantare nel suo portafoglio marchi, brand come Blue Benny, Blue Ribbon Classics, Bomb Pop e Halo Top (che magari a noi italiani dicono poco, ma che negli States sono veri e propri punti di riferimento).
Ma vediamo i dettagli dell'acquisizioneA seguito dell’operazione, che dovrebbe concludersi all’inizio del 2023, Wells rimarrà un'azienda autonoma con i propri uffici a Le Mars (Iowa) e le attività produttive a Le Mars, Henderson (Nevada) e Dunkirk (New York).
Mike Wells, membro della famiglia fondatrice e attuale CEO, diventerà consulente al fine di sostenere la transizione e mantenere il suo ruolo attivo nella comunità di Le Mars. Liam Killeen, attuale Presidente di Wells, sarà nominato nuovo amministratore delegato.Ma quanto ha pagato Ferrero per l'acquisizione?Questa è la domanda da 1 milione di dollari, di cui purtroppo ad oggi non ci è data sapere la risposta. I termini della transazione, infatti, non sono stati ancora resi pubblici e probabilmente non lo saranno a breve.
E i mercati come hanno reagito? Lo vediamo nel grafico qui sotto, che mostra l'andamento del titolo di Ferrero...
...scherzetto! Come ormai noto a tanti, Ferrero non è un'azienda quotata in Borsa, essendo rimasta dalla sua fondazione solidamente e per scelta un'azienda familiare e privata.Lo stesso vale per Wells, che non è mai stata quotata sui mercati.É questo aspetto è sicuramente un punto che ha favorito la contrattazione tra le parti, che hanno raggiunto un accordo senza intoppi, avendo una visione comune che non contempla la quotazione.
La strategia di Ferrero nel settore dei gelati 🍦Ferrero ha già avviato da qualche anno l’espansione nel mondo dei gelati: la prima operazione nel segmento è stata quella sulla spagnola Ice Cream Factory Comaker (Icfc) nel 2019.Poco dopo l’acquisizione di Icfc, la società di Giovanni Ferrero ha iniziato a lavorare in autonomia partendo con la produzione di stecchi gelato (Ferrero Rocher e Raffaello) e ghiaccioli (Estathé Ice al limone e alla pesca).
Essendo ormai una realtà mondiale e non limitandosi ai confini nostrani, la società guidata dal CEO Lapo Civiletti ha lanciato questi prodotti anche in altri Paesi europei, tra cui Francia, dove la distribuzione è iniziata già a febbraio scorso, Germania e ovviamente Spagna.Proprio in Spagna avviene la produzione, nello stabilimento di Alzira (nei pressi di Valencia), caratterizzato, grazie all’allestimento di una nuova linea, da impianti ad alto grado di automazione.In questi mesi di integrazione con Icfc è stata poi costruita nelle vicinanze una nuova fabbrica, che si andrà a integrare con quella di Alzira e sarà dedicata totalmente alla copertura di cioccolato per gli stecchi.
E la strategia negli USA? 🇺🇸Per quanto riguarda la strategia negli US, Ferrero ha dimostrato negli anni di porre particolare attenzione all'espansione e alla crescita.É proprio in questa logica che rientra l'operazione con Wells, che consolida il programma di espansione del Gruppo Ferrero in Nord America dopo le acquisizioni (gestite con successo) di Fannie May nel 2017, l'ex business dolciario di Nestlé negli Usa e le attività di biscotti e snack alla frutta di Kellogg nel 2018.
L’espansione è stata ulteriormente rafforzata attraverso le aziende affiliate, con l’acquisizione nel 2017 di Ferrara Candy Company, produttore e leader del mercato statunitense delle caramelle, con i suoi marchi Nerds, Trolli, Sweet-tarts e Black Forest.
Le parole dei Presidenti🎙
Giovanni Ferrero ha accolto con grande entusiasmo l’operazione, soffermandosi sulle future sinergie che verranno a crearsi:
"Sono lieto che Wells abbia accettato di unirsi al Gruppo Ferrero. Si tratta di una partnership vincente, che unisce esperti di gelato e campioni del settore dolciario.
Insieme, per unire la forza dell'essere un tutt'uno, ben posizionati per crescere e competere nel mercato del gelato.
Nel momento in cui Wells passa da una famiglia all'altra, ci impegniamo per un futuro lungo e di successo, costruendo sulla loro eredità di prodotti fantastici, prendendoci cura del benessere dei dipendenti e della comunità di Le Mars".
Dal lato della società target, Wells, queste sono le parole del Presidente:
"Questo è un giorno emozionante che accelera la nostra crescita e assicura un futuro brillante alla nostra azienda e a tutti coloro che vi sono associati.
I marchi e la reputazione di Ferrero per una qualità di livello mondiale si sposano perfettamente con ciò che ha reso Wells così di successo.
Essendo il più grande produttore di gelato al mondo in un'unica sede, la città di Le Mars è considerata la capitale del gelato nel mondo".
Insomma, sembra proprio che Ferrero non abbia nessuna intenzione di frenare la strategia di espansione globale, confermandosi una splendida realtà italiana che continua a sorprendere il Mondo intero.
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