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📈 Inflazione cala: abbiamo superato i minimi?
Buon Sabato! Settimana felice sui mercati, che hanno accolto molto positivamente i dati sull'inflazione USA, in calo per la prima volta da molto tempo e al di sotto delle aspettative. Gli USA approvano un grande piano da $700 miliardi, ma di cosa si tratta?
Le storie di oggi1 - Cala l'inflazione USA: abbiamo superato la tempesta? 2 - Piano da $700 miliardi per il futuro degli USA?
"Scende" l'inflazione e i mercati festeggiano 📈
Finalmente il momento che attendevamo da mesi è arrivato: l'inflazione è scesa, per la prima volta, sotto le aspettative dei mercati: il dato si è infatti fermato al +8,5% su base annua, contro attese del +8,7% e rispetto ad un dato che a Giugno aveva toccato l'apice del +9,1%.
Inflazione USA Luglio 2022 (su base annua)
Bene anche il dato sull'inflazione coreSi muove bene anche l'inflazione core, ovvero quella che esclude le componenti di energia e quelle alimentari.La core è cresciuta del +5,9% su base annua, meglio rispetto alle attese del +6,1% e in linea con l'andamento di Giugno.
Inflazione Core USA Luglio 2022 (su base annua)
É bene sottolineare il concetto di "su base annua", perché sembrerebbe che anche ai piani alti di Washington questo sia poco chiaro, con Joe Biden (ma non solo lui) che ha fatto una gaffe non indifferente quando ha dichiarato che "l'inflazione a Luglio è stata dello 0%".
Chiariamo un attimo: se è vero che l'inflazione tra il mese di Giugno e quello di Luglio 2022 è stata pressoché pari a +0% (quindi il buon Joe non ha detto una completa fesseria), quando osserviamo i dati sull'inflazione parliamo SEMPRE di dati "su base annua" e non su "base mensile".Ciò vuol dire che parlando di inflazione al +8,5% ci riferiamo al livello dei prezzi di Luglio 2022 rispetto al livello di Luglio 2021 (quindi calcolando l'incremento su base annua) e non al livello dei prezzi tra Giugno 2022 e Luglio 2022 (che è stato circa +0% ed è il dato citato da Biden).Usare un dato su base mensile è fuorviante, perché non è la pratica standard e potrebbe veicolare un messaggio erroneo, secondo cui l'inflazione a Giugno era del +9,1% e a Luglio è stata del +0% (cosa non vera).Teoria a parte, questo cosa vuol dire?Che l'inflazione stia reagendo positivamente agli stimoli della banca centrale è una "manna dal cielo", considerato gli sforzi di politica monetaria che sono stati fatti negli ultimi mesi con l'aumento dei tassi di interesse.Il "rallentamento" (seppure lieve) della crescita dei prezzi è segno che l'aumento dei tassi stia sortendo gli effetti sperati, nonostante il trend sia ancora tutto fuorché incoraggiante.Se è vero che le aspettative sono state superate in positivo (inflazione attesa per Luglio era +8,7%), bisognerà attendere almeno un paio di mesi per verificare che il dato del +9,1% di giugno sia EFFETTIVAMENTE stato il picco e che ora l'inflazione stia pian piano rallentando per davvero (quindi dobbiamo aspettare per verificare che Luglio non sia stato un "falso positivo").I mercati come hanno reagito?Forse questo meme è la rappresentazione perfetta di come sia stato percepito il "solo" +8,5% di Luglio dai mercati:
I mercati sono interessati ai trend, non al dato di per sé. Quest'anno abbiamo constatato da tempo che l'inflazione sarà su valori molto alti, ma ciò che ai mercati e agli investitori interessa è come arriviamo a questi dati.
Se l'inflazione è in crescita al +8,5% nonostante la FED stia dicendo che è un fenomeno transitorio e che passerà velocemente (Marzo 2022), allora i mercati si spaventano sulle aspettative che la FED possa averci visto sbagliato.
Se invece l'inflazione è in calo dai massimi e oggi registra un +8,5%, dimostrando una risposta positiva agli stimoli monetari della FED, allora i mercati saranno più ottimisti e vedranno al futuro con più positività.
E quindi come si sono mossi i mercati?Come da copione, i mercati hanno reagito molto bene alle notizie dell'inflazione.Negli ultimi 5 giorni, lo S&P500 ha segnato un +2,14%, il NASDAQ un +1,63% e il DowJones un +1,92%. Se ci guardiamo indietro, questa settimana è solo l'ultima di un mese particolarmente positivo (come spiegavamo anche qui), che ha visto un rialzo a doppia cifra sia per lo S&P500 (+12,58%) che per il NASDAQ (+16%).E se allunghiamo ancor di più l'orizzonte agli ultimi 6 mesi, osserviamo come con i recenti rally i mercati siano tornati (quasi) sui livelli di febbraio 2022 (grafico qui sotto), anche se da inizio anno siamo ancora nettamente in ribasso (S&P500: -10%; NASDAQ: -17%).
Rendimento dei mercati USA negli ultimi 6 mesi (feb22 - lug22)
PERCHÉ I MERCATI SONO SALITI?L'inflazione inferiore alle attese ha depresso (spinto verso il basso) i rendimenti dei Treasury americani (titoli di stato).Questo perché se l'inflazione sta ritracciando (o crescendo meno del previsto), allora gli investitori saranno disposti ad accettare rendimenti più bassi sui loro titoli di stato, perché ora l'aumento del costo della vita è inferiore- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -PERCHÉ??Immaginati che gli investitori investano solo per proteggersi dall'inflazione. Se l'inflazione diminuisce dovranno "proteggersi di meno" di prima, quindi saranno disposti anche ad accettare rendimenti più bassi. Di conseguenza, i rendimenti dei Treasury scenderanno.- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -Se i rendimenti dei Treasury scendono, scendono anche i tassi di sconto utilizzati per calcolare il valore delle azioni e, per i modelli di valutazione delle azioni, se i tassi di sconto scendono il valore delle azioni sale**.Di conseguenza, i mercati hanno risposto positivamente al rallentamento dell'inflazione.**se questo passaggio non ti è chiaro, scrivici su Instagram che risponderemo alle tue domande con degli audio che chiariscono! :)
Interessante anche la correlazione con Bitcoin 🤔Come si può notare ormai da oltre un anno (Luglio 2021), Bitcoin è in netta correlazione con l'azionario statunitense, muovendosi al rialzo e al ribasso con esso ormai con costanza.Se prendiamo gli ultimi 12 mesi come orizzonte temporale, la correlazione è lampante:
Quindi come conviene muoversi?La situazione attuale vede contrapposti:
il trend positivo dell'inflazione, che spinge i mercati verso l'alto e fa rifiatare l'azionario;
il trend negativo legato all'imminente recessione, che deprime gli utili delle società e che spinge verso il basso le quotazioni azionarie;
l'incertezza geopolitica che spaventa e spinge verso il basso le quotazioni.
Per ora gli utili stanno resistendo, anche se un rallentamento della crescita anche dei giganti tech c'è stato. Ad inizio 2023 potrebbero effettivamente arrivare le tanto temute conseguenze dell'annunciata recessione, con una vera depressione degli utili e un ribasso dell'azionario.Tuttavia, nulla è scritto e nel breve tutto può cambiare. Peraltro, da qui a inizio 2023 mancano ancora diversi mesi di POSSIBILI rialzi, per cui rimanere fuori dai mercati per "ricercare il tempismo giusto" non è, nemmeno in questo caso la soluzione migliore.Ve l'ho già detto una volta e ve lo ripeto. L'unica cosa che dovete ricordarvi in merito agli investimenti è che:
TIME IN THE MARKET >>> TIMING THE MARKET
Quindi no, non ha senso "rimanere fermi e aspettare quando tutto crolla per investire". Ha senso iniziare ora se ora siete pronti a cominciare questo percorso.L'unica ragione per rimandare è se vi state formando per investire con cognizione di causa.Tutto il resto è acqua sporca.
$700 miliardi per combattere l'inflazione: di cosa si tratta?
Durante la notte tra domenica 7 e lunedì 8 agosto, è stato approvato l'Inflation Reduction Act da parte del Senato degli Stati Uniti.
Anche se il nome può far pensare a ben poche cose, si tratta in realtà di tutt'altro: è una legge emanata con l'intenzione di contrastare il cambiamento climatico che stiamo vivendo.Si tratta, inoltre, del più grande investimento della storia con l'obiettivo di salvare il $740 miliardi di dollari!Con questa somma a disposizione, in realtà gli obiettivi sono anche altri: oltre al cambiamento climatico, sono previste misure per contenere l'inflazione (che, ormai, sappiamo benissimo essere elevatissima), investimenti in politiche energetiche più sostenibili, un aumento della copertura sanitaria e tasse più elevate per i grandi profitti societari.
In realtà però...Questo cambiamento è sicuramente un cambio di rotta importante in confronto a ciò che il precedente Presidente statunitense stava facendo, dove tutte le politiche a favore del clima erano praticamente state fermate per mettere in primo piano l'industria dei combustivi fossili.Di conseguenza, possiamo dire che Biden sia riuscito in una grande impresa, nonostante l'idea di partenza fosse ben diversa. Infatti, dopo tante negoziazioni, compromessi (e sicuramente qualche litigata), il piano è stato approvato, ma è figlio di un altro piano di sicurezza sociale dal valore di $3.500 miliardi di dollari: il Build Back Better, che però è stato bloccato a causa dell'opposizione del democratico Joe Manchin al Senato.
Come saranno suddivisi i soldi?Avendo vari obiettivi, è stato molto importante suddividere le giuste somme per poter raggiungere ogni punto prefissato:
$300 miliardi di dollari sono stati dedicati alle misure di riduzione del deficit (cioè si vuole ridurre il disavanzo annuale tra entrate e uscite dello Stato, dal momento che le uscite sono più alte delle entrate) e riduzione dell’inflazione (ovvero l'aumento generale continuo dei prezzi);
$369 miliardi di dollari sono riservati per la riduzione delle emissioni di carbonio di circa il 40% entro il 2030 e per aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili;
$64 miliardi di dollari saranno utilizzati per compensare l’aumento dei costi della sanità ed estendere la copertura sanitaria.**
Come ben sappiamo, gli Stati Uniti non sono famosi per la sanità dai prezzi accessibili: per questo, è stata imposta una soglia di $2 mila dollari all'anno come spesa massima per i farmaci per le fasce meno abbienti; dai $2mila in sù, lo Stato si farà carico dei relativi costi. Sempre per le fasce meno abbienti, si intende anche prorogare per tre anni i sussidi per la copertura sanitaria. Inoltre, i vaccini dal 2023 saranno gratuiti e l'insulina avrà un prezzo di $35/mese. Infine, sarà imposta una limitazione all’aumento dei prezzi delle prescrizioni di farmaci con Medicare e assicurazioni commerciali (ad oggi, i beneficiari di Medicare devono pagare ben $7.050 dollari prima di ottenere la copertura farmaceutica!)
Tra gli altri obiettivi, si intende tagliare le bollette dell'energia dai $500 ai $1.000 all'anno e grazie a circa 60 miliardi di dollari investiti verranno creati nuovi posti di lavoro, rafforzando anche questo tipo di mercato. Inoltre, famiglie e "small business" che fatturano $400.000 o meno saranno protette economicamente per evitargli il peggio in caso qualcosa andasse storto.
Tutto molto interessante, ma da dove verranno presi tutti questi soldi?Come già si sentiva tempo fa, dagli USA arrivavano voci sul fatto che le grandi aziende e multinazionali dovessero pagare più tasse (TAX THE RICH Movement vi dice qualcosa?).Bene, molto semplicemente questo è proprio ciò che è successo: le società che hanno almeno $1 miliardo di dollari di fatturato avranno un'imposta minima del 15%, portando solo in questo modo più di $300 miliardi.Altri $288 miliardi arriverebbero dalla riforma dei prezzi dei medicinali da prescrizione e, infine, $124 miliardi dal miglioramento del processo di riscossione delle imposte da parte dell’IRS (l’agenzia delle entrate USA).
Non è stato così semplice...La legge in questione è stata approvata con non poche difficoltà: i repubblicani non hanno reso le cose semplici, sostenendo che avrebbe portato un aumento delle tasse, peggiorando l'inflazione e mettendo ancora più in difficoltà piccole e medie imprese.Per evitare l'abbandono di questa proposta, i democratici si sono affidati alla “procedura di riconciliazione del bilancio”, che permette di approvare la legge con 50 voti al posto dei 60 normalmente necessari.Infatti, la situazione era di 50 voti favorevoli e 50 contrari, ma grazie all'intervento della Vicepresidente Kamala Harris, si è arrivati a 51 voti favorevoli (i vicepresidenti possono votare solo in caso di parità, per approvare o meno la legge).
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