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Uragano in arrivo?🌪️
É in arrivo un uragano economico? Secondo il CEO di JP Morgan sì!
Buon Sabato! Oggi parliamo dell'uragano economico che è in arrivo, almeno secondo il CEO di JP Morgan, ma anche della Croazia che entra nell'Eurozona e dell'addio dello storico COO di Facebook
Le storie di oggi1 - Sheryl Sandberg: la donna che ha reso Facebook il colosso che è oggi2 - La Croazia entra a far parte dell'Eurozona e diventerà il ventesimo paese ad utilizzare la moneta unica3 - É in arrivo un uragano economico? Secondo il CEO di JP Morgan sì!
Sheryl Sandberg: la donna che ha reso Facebook il colosso che è oggi 📈
Negli scorsi giorni si è dimessa Sheryl Sandberg, COO (Chief Operating Officer) di Meta (Facebook) e braccio destro di Mark Zuckerberg.Sandberg lascia Meta dopo 14 anni e dopo aver contribuito a creare da zero il business model basato sull'advertising che ha reso Facebook il colosso che è oggi.Sotto la sua guida (e quella di Zuckerberg ovviamente), il fatturato di Meta è cresciuto del +43.000%, dai "soli" $272 milioni del 2008 ai $118 miliardi del 2021.
Cosa fa un COO?Il direttore operativo (in inglese Chief Operating Officer, in sigla COO) è un dirigente alle dirette dipendenze dell'amministratore delegato.Ha responsabilità di coordinamento e ottimizzazione delle attività operative e progettuali di un'azienda, al fine di renderle più efficaci e funzionali per il business.In parole povere, il COO gestisce l'azienda per far sì che sia il più efficente possibile e raggiunga gli obiettivi e le strategie definite dall'amministratore delegato.
Ma chi è Sheryl Sandberg? 🔍
Nasce nel 1969 a Washington DC, ma all'eta di 2 anni si trasferisce a Miami.
Da sempre brillante a scuola, entra ad Harvard, dove si laurea in Economics nel 1991.
Ad Harvard, Sandberg entra in contatto con Larry Summers, che diventerà Segretario del Tesoro degli Stati Uniti sotto l'amministrazione Clinton (e poi Direttore del Consiglio Nazionale degli Stati Uniti sotto l'amministrazione Obama).
Summers diventa il suo mentore e la porta con se alla Banca Mondiale subito dopo la laurea.
Dopo 1 anno alla Banca Mondiale, Sandberg torna ad Harvard per un MBA, dopo il quale viene assunta dalla società di consulenza strategica McKinsey.
Nel 1999 diventa Chief Of Staff per Summers al Dipartimento del Tesoro, ma quando i democratici perdono le elezioni nel 2000, Sandberg abbandona Washington e vola in Silicon Valley.
Qui viene corteggiata (professionalmente) da Eric Schmidt, al tempo CEO di Google. Qui Sandberg diventa capo della sezione Advertising, che ai tempi comprendeva solo 4 persone.
Durante i suoi 7 anni in Google, Sandberg diventa Vice President for Global Sales and Operations e fa crescere Google moltissimo, chiudendo partnership molto importanti.
A fine 2007 Sandberg conosce Mark Zuckerberg, che in qualche settimana la convincerà a diventare il nuovo COO di Facebook, ai tempi startup dalle grandi potenzialità ma ancora in gran parte inespresse.
Sheryl Sandberg ha cambiato un'industria intera 😱Quando Sandberg entra in Facebook, l'industria della pubblicità online era solo agli inizi: rispetto a ciò che è poi diventato il "ad business", nel 2008 si trattava ancora di una nicchia.Sandberg ha avuto l'intuizione e la visione di costruire l'advertisement non solo attorno ai grandi brand, che avrebbero speso miliardi, ma attorno ai piccoli business, che volevano crescere e raggiungere sempre più persone.Sandberg è stata una delle pioniere nella creazione di programmi di formazione per gli advertiser, che Facebook avrebbe messo a disposizione sia dei piccoli business che di quelli grandi per formarli nel fare pubblicità più efficaci e sfruttare a pieno tutti i tool che Facebook metteva a loro disposizione.Il targeting che ha fatto di Facebook ciò che è oggi viene dalla mente dei suoi ingegneri e di Zuckerberg, ma l'aver fatto sì che queste potenzialità fossero comprese e soprattutto utilizzate da chiunque è stato in gran parte merito di Sandberg.Ma sono arrivati anche gli scandali 😳L'eredità di Sandberg a Meta e all'intero settore è enorme, ma non è vuota di scandali: primo tra tutti Cambridge Analytica, che qualche anno fa ha gettato Facebook nell'occhio del ciclone e l'ha portata sotto la lente d'ingrandimento del Senato americano.
Se vuoi approfondire meglio lo scandalo Cambridge Analytica, clicca qui
Ovviamente tutto ciò ha segnato in negativo gli ultimi anni di Sandberg e in generale del top management di Facebook, che agli occhi di investitori e opinione pubblica non ha fatto abbastanza per gestire il suo impatto e la sua influenza sulla gestione dei dati, sulla diffusione di fake news e su tutto ciò che ne consegue.Qual è il futuro di Sandberg ora? ⏳Per Sandberg, lasciare Meta vuol dire entrare in una nuova fase della propria vita, che secondo lei stessa sarà incentrata sulla filantropia e sul "paying it forward", quindi restituire agli altri le fortune che sono state ricevute.Ciò che è certo è che Sandberg lascia Meta ora che l'azienda ha iniziato il suo (lungo) pivot dal mondo mobile al mondo metaverso: una transizione che appare ancora molto complicata, considerando la mancanza di fiducia che accerchia il brand Facebook nell'era post Cambridge Analytica.Sandberg è il prototipo perfetto di COO? 📈Secondo molti, tra cui lo stesso Zuckerberg, Sandberg è l'esempio perfetto di ciò che un COO dovrebbe essere. Analitical, strategy oriented e people oriented: spesso si fa fatica a trovare tutte queste caratteristiche in un'unica persona, ma forse Sandberg rappresenta una delle poche eccezioni.Sicuramente lascia la scena da vincitrice: ha preso in mano Facebook quando era ancora una piccola realtà e l'ha portata ad essere uno dei giganti del nostro secolo. E la lascia ora che si trova ancora al vertice, con un business fiorente e profitti e cash flow che volano, seppure magari in leggero rallentamento (lato crescita degli utenti).Visti questi risultati, cos'altro le si può chiedere?
È appena stata approvata l'adesione della Croazia all'euro da parte dell'Europa 🤝🏼
La Croazia, paese nato dalla spaccatura della Jugoslavia nel 1992, ha da sempre avuto la sua valuta: la Kuna Croata. Tuttavia, il primo giugno la Commissione europea ha dato il via libera per ammettere la Croazia tra gli Stati che adottano la moneta unica europea, ovvero l'Euro. Di conseguenza, a partire dal 1 gennaio 2023 la Croazia sarà il ventesimo paese ad utilizzare la valuta europea.
Per la Croazia è quasi una certezza ✅Anche se nulla dovrebbe impedire alla Croazia di entrare nel gruppo della moneta comune, serve ancora una decisione finale che verrà presa il 12 luglio da parte del Consiglio, dopo una valutazione della Banca centrale europea, dei ministri delle Finanze dell'Eurogruppo e del Parlamento europeo.
Il Consiglio è il principale organo decisionale europeo, è formato dai ministri di ogni Paese membro e si divide in 10 formazioni differenti, ognuna col suo fine: ad esempio, il Consiglio Economia e Finanza (ECOFIN) è composto dai ministri delle finanze di ciascun paese.
Nell'ultimo rapporto, infatti, viene dimostrato che la Croazia soddisfa i quattro criteri di convergenza richiesti e che è stato raggiunto un livello elevato di convergenza economica sostenibile.
Cosa sono i quattro criteri di convergenza? 🤔Per entrare a far parte dei Paesi che possono utilizzare l'Euro come valuta, bisgona prima rispettare alcuni importanti fattori.
Le finanze pubbliche devono essere sane e sostenibili: Il paese non deve essere soggetto alla procedura per i disavanzi eccessivi, ossia le uscite dello Stato non devono essere eccessivamente maggiori delle entrate.
Stabilità dei prezzi: il tasso d'inflazione (ovvero l'aumento generale dei prezzi) non può essere maggiore di 1,5 punti percentuali rispetto al tasso dei tre Stati membri che hanno conseguito i migliori risultati.
Tassi d'interesse a lungo termine: il tasso d'interesse a lungo termine non deve essere maggiore di due punti percentuali rispetto al tasso dei tre Stati membri che hanno conseguito i migliori risultati in termini di stabilità dei prezzi.
Stabilità del tasso di cambio: il Paese deve partecipare al meccanismo di cambio (ERM 2) per almeno due anni senza deviazioni di rilievo rispetto al tasso di cambio centrale dell'ERM 2 e senza svalutazioni del tasso di cambio centrale bilaterale della sua moneta nei confronti dell'euro nello stesso periodo.
Spiegato in termini più semplici: il meccanismo di cambio usato dall'Unione Europea, chiamato ERM 2, ha lo scopo di dimostrare o meno se l'economia di uno Stato può funzionare correttamente senza che la sua valuta nazionale (nel caso della Croazia, la Kuna) abbia delle fluttuazioni eccessive rispetto all'Euro. Il limite prefissato di questa fluttuazione può essere al massimo del 15% al di sopra o al di sotto del tasso di cambio centrale concordato con gli Stati membri della zona euro, i paesi non appartenenti alla zona euro che già partecipano all'ERM 2 e la BCE, con la partecipazione della Commissione. Questo criterio deve essere rispettato per due anni.
Detto questo, se ci sarà effettivamente il via libera, verranno prese le necessarie misure legali e verrà adottato il tasso di conversione al quale la Kuna sarà sostituita dall'Euro, formando così il tasso di cambio irrevocabilmente fisso (cioè, fissato questo, non si può più cambiare).Era successa la stessa cosa con la conversione della Lira all'Euro, fissando il cambio nel 1999 a 1 Lira per 0,0005 Euro). Ad oggi, una Kuna vale circa 0,1327 euro e, come dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, l’adozione dell’euro da parte della Croazia «rafforzerà l’economia croata, apportando benefici ai cittadini, alle imprese e alla società in generale del paese. A sua volta anche la moneta unica trarrà giovamento da questa adesione.A vent’anni dall’emissione delle prime banconote e dopo aver migliorato le condizioni di vita di milioni di cittadini in tutta l’Unione, l’euro è oggi una delle valute più potenti al mondo. È il simbolo della forza e dell’unità europee. Congratulazioni, Croazia!».
La Croazia potrebbe non essere la sola 🔥Nella stessa relazione, oltre ai progressi compiuti dalla Croazia, sono stati analizzati anche altri Stati: Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia sono gli altri che tentano l'adesione alla moneta comune. Tra queste, oltre alla Croazia, solo la Svezia ha raggiunto il traguardo dei quattro criteri previsti.
É in arrivo un uragano economico? Secondo il CEO di JPMorgan si 📉
Sono settimane particolarmente volatili sui mercati: da inizio anno lo S&P500 (principale indice azionario americano, che comprende le 500 aziende a più alta capitalizzazione) ha segnato un forte ribasso, che ha raggiunto i suoi minimi il 19 maggio, quando l'indice ha toccato i 3.900 punti, valore che non si vedeva da marzo 2021.Da quel valore però l'indice è rimbalzato, segnando nelle due settimane successive un +5,33% complessivo che allenta la tensione e i timori generali.Ma è davvero finito il ribasso? O è solo l'inizio? 😱Secondo Jamie Dimon, CEO di JP Morgan, si tratta della quiete prima della tempesta (letteralmente):
"Preparatevi per un uragano economico, e a causarlo saranno la FED e la guerra in Ucraina", ha detto Dimon durante una conferenza stampa a New York rivolgendosi agli investitori e analisti. "È meglio che vi prepariate. In questo momento c'è un po' di sole, le cose stanno andando bene, tutti pensano che la FED possa gestire la situazione, ma quell'uragano è proprio là fuori, in fondo alla strada, e sta arrivando".
Jamie, amico mio, cosa ti preoccupa? 💀La prima preoccupazione di Dimon è la riduzione del bilancio della FED. La Federal Reserve ha da tempo segnalato che a partire da giugno inizierà il cosiddetto Quantitative Tightening.Se ricordate ne abbiamo già parlato qualche settimana fa, ma qui un piccolo reminder su cosa si intende:
QUANTITATIVE TIGHTENING (QT)Il Quantitative Tightening, o riduzione del bilancio, è il contrario del Quantitative Easing (QE) e consiste nella vendita di titoli sul mercato (i titoli che la banca centrale ha nel suo bilancio e che aveva acquistato in precedenza).Il fine è ridurre la liquidità presente nel sistema e spingere i tassi di interesse verso l'alto, riducendo in questo modo la spinta inflazionistica (vendita di titoli sul mercato --> ora ci sono più titoli che "inondano" il mercato --> scende il prezzo dei titoli (perché ce ne sono di più), ma sale il loro tasso di interesse (esiste una correlazione inversa tra prezzo e tasso di interesse) --> cresce il costo del denaro --> rallenta l'economia e si placa l'inflazione - che ricordiamoci, è il vero obiettivo della FED in questo momento).QUANTITATIVE TIGHTENING VS TAPERINGLa riduzione del bilancio non è da confondere con quello che prende il nome di tapering, che è semplicemente una riduzione del ritmo di acquisto dei bond (aka c'è ancora Quantitative Easing, ma è più modesto nella sua entità).
Insieme al rialzo dei tassi, la FED vuole snellire il suo bilancio, che oggi vale circa 9mila miliardi di dollari. La riduzione sarà pari a circa $47,5 miliardi di dollari al mese, che si incrementeranno progressivamente fino ad arrivare a $95 miliardi di dollari/mese entro 3 mesi.Ritornando alle parole di Dimon: "Non abbiamo mai avuto un QT come questo, quindi al momento è come se stessimo guardando qualcosa di imprevedibile su cui si potranno scrivere libri di storia per 50 anni", ha detto Dimon."Le banche centrali non hanno scelta perché c'è troppa liquidità nel sistema. Devono rimuovere parte della liquidità per fermare la speculazione, ridurre i prezzi delle case e cose del genere".Secondo Dimon non ci sono grandi dubbi: la FED ha le mani legate, ma la direzione verso cui stiamo andando lascia poche speranze.
Guerra e materie prime 😳L'altro grande fattore che preoccupa Dimon è la guerra in Ucraina e tutta l'incertezza geopolitica che ne consegue.Lato economico poi la guerra sta avendo grandi impatti sulle materie prime, in primis cibo e carburante. Non rallenta il petrolio, i cui prezzi salgono a causa delle interruzioni causate dal peggior conflitto europeo dalla seconda guerra mondiale.Secondo Dimon il petrolio potrebbe "potenzialmente posizionarsi sulla strada per un rialzo fino a $150 o $175 dollari al barile". Già ad 1 anno la performance del Brent riflette l'andamento macroeconomico, registrando un +70%.
Prezzo del Brent ad 1 anno
Secondo il numero uno di JP Morgan, peraltro, l'Europa non sta facendo abbastanza per proteggersi dalle conseguenze economiche del conflitto, lasciando aperto le porte ad un effetto domino che la riporterà nell'oblio della recessione economica.
Unica sicurezza? É periodo di volatilità 🤬"Non so quale sia l'effetto di tutto ciò", prosegue Dimon, "ma sono preparato, come minimo, a un'enorme volatilità".Vista la situazione macroeconomica e le prospettive future, i mercati continueranno per i prossimi mesi ad essere instabili e, soprattutto, suscettibili al rialzo o al ribasso dall'evoluzione delle condizioni (= volatilità).Cosa fare in questo periodo? 😭A meno che ci si voglia improvvisare Nostradamus e si voglia iniziare a fare market timing, cercando di indovinare i momenti perfetti per entrare e uscire dal mercato (good luck with that - statisticamente parlando è alquanto improbabile avere successo con questa strategia), le miglior cose che si possano fare sono sempre le stesse:1. Restare investiti e smetterla di ossessionarsi davanti ai grafici rossi o verdi: se siete investitori di medio lungo periodo, le fluttuazioni di breve non vi devono riguardare più di tanto.2. Se vi trovate ad essere emotivamente segnati dalla situazione, significa che ci sono due problemi alla base: a) avete investito troppo in qualcosa che non capite o b)avete sbagliato a definire la vostra propensione al rischio (e di conseguenza la vostra asset allocation - in questo senso, andate a fare il test che trovate sul nostro profilo Instagram nelle storie in evidenza "Zero Scuse").3. Continuare con la propria strategia: ammesso (e non concesso) che abbiate definito una strategia sensata per le vostre esigenze, rimanete fedeli. La peggior cosa che potete fare e farvi prendere dal panico e cambiare in corsa la strategia ragionando emotivamente. Se vi trovate bene con la vostra strategia che vi dice di comprare (ad esempio) ogni 15 del mese €300, continuate a farlo. Al massimo potete pensare di investire di più nei ribassi, per mediare meglio il prezzo.In questa situazione fa sempre bene ricordarsi questa verità:
TIME IN THE MARKET >>>> MARKET TIMING
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