• il Punto
  • Posts
  • 💰️ Stellantis vuole vendere un’altra eccellenza italiana

💰️ Stellantis vuole vendere un’altra eccellenza italiana

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 💰️ Stellantis vuole vendere un’altra eccellenza italiana

  • 💸 Non è ancora finita la saga del Reddito di Cittadinanza

AUTOMOTIVE

💰️ Stellantis vuole vendere un’altra eccellenza italiana

Stellantis ha annunciato di aver venduto Comau, un'azienda italiana leader nella robotica industriale.

Il gruppo italo francese, che controllava interamente Comau, ha venduto la quota di maggioranza al fondo americano One Equity Partners, ma ha deciso di conservare una quota di minoranza.

L’operazione, annunciata nel 2021 da FCA e Peugeot, si è conclusa in questa settimana e ha lasciato l’amaro in bocca al Governo e ai sindacati.

Ma prima di capire perché, facciamo un passo indietro.

Chi è e cosa fa Comau?

Comau è un'azienda italiana fondata negli anni ‘70 e specializzata in automazione industriale e robotica.

In poche parole, l'azienda sviluppa robot che servono a migliorare l'efficienza e la precisione delle linee di produzione nell’industria automobilistica.

In più, Comau dà lavoro a circa 4.000 persone in tutto il mondo, di cui 750 nello stabilimento italiano di Grugliasco, un piccolo comune in provincia di Torino.

Insomma, Comau è un’eccellenza italiana che opera in un settore che è strategico soprattutto per l’industria automobilistica, proprio quello in cui opera Stellantis.

Ma allora perché Stellantis vuole vendere Comau?

I motivi sono fondamentalmente due:

  • 💸 Difficoltà economica - il gruppo non se la sta passando bene in questo primo semestre del 2024, registrando numeri per niente positivi:

    • Macchine prodotte: in calo del -36%

    • Ricavi: in calo del -14%

    • Utile: in calo del -50%

    Dunque, vendere Comau potrebbe portare della cassa da utilizzare per attraversare questo periodo difficile per le finanze del gruppo

  • 🎯 Riposizionamento dell’azienda sul core business - il settore dell'automazione è molto competitivo e i concorrenti dominano il mercato grazie alla loro grandezza, che gli permette di ridurre i costi attraverso le economie di scala

Ma a che cosa portano questi vantaggi?

Questi vantaggi consentono alle aziende di stabilire gli standard di mercato, ossia le regole tecniche che tutti gli altri devono seguire, e questo fa guadagnare loro grandi fette di mercato che escludono concorrenti più piccoli (proprio come Comau).

E il punto è che Comau è troppo piccola rispetto a questi giganti e non riesce a competere efficacemente, per cui Stellantis preferisce venderla ad un gruppo che possa sviluppare il suo potenziale e concentrare le sue risorse in settori più strategici per il gruppo.

Ma come hanno reagito Governo e sindacati a questa notizia?

Dopo l'annuncio della vendita di Comau, i sindacati hanno espresso grande preoccupazione perché il futuro dei 750 lavoratori italiani e delle loro famiglie è incerto dopo il passaggio di proprietà.

E anche il Governo ha espresso preoccupazioni, temendo che un'importante azienda italiana che opera in un settore strategico possa finire sotto controllo americano.

Per questo motivo, proprio il Governo Meloni ha minacciato di fare ricorso al Golden Power per impedire che la cessione vada in porto.

Il Golden Power è potere speciale che il Governo italiano può esercitare per proteggere le proprie aziende strategiche da acquisizioni che potrebbero compromettere la sicurezza nazionale o l'interesse pubblico.

Per convincere Stellantis a tornare sui suoi passi, il Mimit ha minacciato di imporre al gruppo una (improbabile) maxi-multa pari al 3% del suo fatturato, ovvero circa €5 miliardi.

Ad oggi, la situazione resta in bilico… e saranno solo le prossime settimane a dirci se effettivamente se il Governo agirà con il Golden Power oppure no.

Secondo te, come si comporterà ora Stellantis?

Login o Iscriviti per partecipare ai sondaggi.

Real Vs AI” è il gioco di techy che mette alla prova le tue capacità e ti sfida a riconoscere quale immagine è realizzata dall’intelligenza artificiale.

Sai indovinare quale tra le due immagini è reale e quale generata dall’AI?

Quale delle due immagini è stata generata dall'intelligenza artificiale?

Sfida l'AI e mettiti alla prova rispondendo al sondaggio qui sotto!

Login o Iscriviti per partecipare ai sondaggi.

Vuoi vedere la soluzione? La trovi qui!

Se questo piccolo gioco ti è piaciuto e vuoi rimanere aggiornato su tech, AI e innovazione, allora iscriviti alla nostra newsletter techy cliccando sul link qua sotto!

techyLa tua dose settimanale di tech, AI e innovazione!

REDDITO DI CITTADINANZA

💸 Non è ancora finita la saga del Reddito di Cittadinanza

La Corte di Giustizia dell'UE ha dichiarato che il requisito di residenza di 10 anni per ottenere il Reddito di Cittadinanza (RdC) è discriminatorio verso alcuni stranieri residenti in Italia.

Questo requisito, infatti, viola le normative UE che richiedono solo 5 anni di residenza per l'accesso ai sussidi sociali.

Questa decisione potrebbe comportare significativi costi per l'Italia, poiché molti stranieri esclusi potrebbero richiedere oggi il sussidio che in passato gli è stato negato in modo retroattivo.

Ma facciamo un passo indietro.

Che cos’è il RdC e quali sono i suoi requisiti?

Il Reddito di Cittadinanza è un sussidio economico introdotto nel 2019 dal Governo Conte con l'obiettivo di sostenere le persone in difficoltà economica e favorire la loro integrazione nel mercato del lavoro.

Dal 1° gennaio 2024 non si può più ottenere, visto che è stato cancellato dal Governo Meloni, ma i principali requisiti per accedervi prevedevano:

  • 🧔‍♂️ Avere un'età pari o superiore ai 18 anni

  • 🏠️ Possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro

  • 🇮🇹 Avere almeno 10 anni di residenza in Italia, di cui gli ultimi 2 anni consecutivi

E proprio quest’ultimo requisito, considerato controverso, è stato contestato dalla Corte di Giustizia.

Ma perché la Corte lo ha reputato discriminatorio?

Questo requisito, di fatto, ha escluso una fetta di stranieri residenti in Italia da diversi anni che, secondo l’UE, avrebbero dovuto avere accesso al RdC.

L’UE infatti stabilisce che i cittadini stranieri con il permesso di soggiorno da almeno 5 anni (e non 10) hanno gli stessi diritti degli altri in materia di assistenza sociale.

Se questa sentenza della Corte venisse confermata, l’Italia sarebbe costretta a erogare il Reddito di cittadinanza agli stranieri che in passato ne sono stati esclusi

…che per le casse dello Stato vorrebbe dire una spesa extra da €3 miliardi (secondo l’INPS).

E questo rappresenterebbe un grosso onere per le casse dello Stato, con possibili ripercussioni sulla prossima manovra finanziaria del Governo.

🇮🇱 Israele, decine di caccia pronti sulle piste. “Raffica di razzi dal Libano” (QN)

🇮🇹 Il Senato approva il decreto Carceri. Ora il testo passa alla Camera (Ansa)

🦷 Il primo intervento di chirurgia dentale svolto dall’AI (techy)

👩‍🏭 Intel licenzia 15.000 dipendenti (TC)

🇺🇸 Gli Stati Uniti eliminano gradualmente gli acquisti federali di plastica monouso (PO)

🧱 Giocare con i LEGO riduce lo stress e aiuta a gestire i PTSD (GGN)

Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: i lettori si dividono sull’efficacia della ZES Unica, il 37% crede che abbia le possibilità per rilanciare il Sud, mentre la maggioranza, l’44% crede che quello che è stato fatto non sia abbastanza.

Ecco cosa hanno detto alcuni di voi:


🤑 Compass Banca S.p.A. cerca un Stage Analista Funzionale Applicativi di Processo

✍️ Cofidis Italia cerca un Account Manager - eCommerce

💰️ Wind Tre cerca un Store Manager

🆕 Cerved cerca un Junior Consultant - Risk Advisory

Il 3 agosto 1944, una soffiata da parte di un informatore porta la Gestapo in un magazzino di Amsterdam dove si nasconde Anna Frank.

Ti è piaciuta la Newsletter di oggi?

Login o Iscriviti per partecipare ai sondaggi.

Raggiungi 58mila professionisti con un click 💻️

Fai pubblicità in questa newsletter per far conoscere il tuo servizio o prodotto ad oltre 58mila professionisti, che sono per la stragrande maggioranza decision maker in azienda (C-Level, Mid-Upper management e imprenditori). Contattaci ora!