- il Punto
- Posts
- 🚗 Stellantis rilancia sull’Italia
🚗 Stellantis rilancia sull’Italia
Buongiorno, questa è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!
Ecco cosa offre il menù di oggi:
🚗 Stellantis rilancia sull’Italia
🏦 81 miliardi per far crescere l'Italia
AUTOMOTIVE
🚗 Stellantis rilancia sull’Italia
Durante il vertice presso il Ministero delle Imprese, il gruppo automobilistico Stellantis ha svelato il suo piano per il futuro degli stabilimenti italiani.
L'incontro ha visto protagonisti il ministro Adolfo Urso e Jean-Philippe Imparato, numero uno delle operazioni europee del gruppo.
Ma vediamo cosa prevede il piano nel dettaglio...
Quanto investirà Stellantis in Italia?
Il gruppo italo-francese ha messo sul piatto cifre importanti per il nostro Paese:
💰 €2 miliardi di euro per gli stabilimenti nel 2025
🤝 €6 miliardi in acquisti da fornitori italiani nello stesso periodo
E c'è un dettaglio importante: Stellantis ha precisato che porterà avanti questo piano "con risorse proprie, senza qualsiasi forma di incentivo pubblico alla produzione".
Il piano produttivo è stato rivisto
Imparato ha annunciato che:
⚠️ L'obiettivo di €1 milione di veicoli entro il 2030 promesso da Tavares è stato abbandonato
📊 Per il 2026 si prevede però un aumento del 50% della produzione
Più nel dettaglio…
Il gruppo ha presentato un piano dettagliato per ogni stabilimento:
🏢 A Pomigliano arriverà la piattaforma STLA-SMALL nel 2028 per due nuovi modelli compatti
🏛️ A Mirafiori partirà la produzione della Fiat 500 ibrida e la nuova 500 elettrica
🛠️ A Cassino arriveranno tre nuovi modelli Alfa Romeo sulla piattaforma STLA-LARGE
⚡ A Melfi saranno prodotti ben 7 nuovi modelli tra cui DS, Jeep Compass e Lancia Gamma
E non è tutto: il gruppo ha anche deciso di posizionare a Torino il centro decisionale per l'Europa, una mossa che potrebbe rafforzare il legame con il territorio.
Stabilimento di Pomigliano
Ma restano ancora degli interrogativi aperti…
I sindacati sono scottati dalle promesse non mantenute in passato e mantengono una "cauta soddisfazione". Restano infatti diversi punti da chiarire:
⌛ Il futuro di Maserati
🔋 La gigafactory di Termoli, il cui progetto è stato rinviato
👥 Le garanzie per i livelli occupazionali
🌱 Resta da capire poi se la transizione all'elettrico sarà gestibile nei tempi previsti
A questi ed altri dubbi potrebbe rispondere il presidente del Gruppo, John Elkann, che interverrà in audizione in Parlamento molto probabilmente a gennaio.
Dal canto suo il governo non è rimasto a guardare…
Il Ministro Adolfo Urso e Jean-Philippe Imparato
Il Ministro Urso ha annunciato un supporto significativo al settore automotive:
💶 €1,6 miliardi stanziati tra il 2025 e il 2027. Di cui:
🏭 Per il 2025: €200 milioni dal fondo automotive + €100 milioni di residui 2024 + € 500 milioni dai fondi PNRR
🔄 Per il 2026-2027: €400 milioni aggiuntivi in due anni per il fondo Automotive
Ma non è finita qui!
Il ministro Urso ha annunciato che nel 2024 ci saranno altri €1,1 miliardi potenzialmente disponibili per le aziende del settore, suddivisi tra:
💼 Contratti di sviluppo: €600 milioni
🏢 Mini contratti di sviluppo: €200 milioni
🔬 Accordi per l'innovazione: €300 milioni
Cosa ne pensi di questo piano? |
ITALIA
🏦 81 miliardi per far crescere l'Italia
Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha approvato il nuovo Piano Strategico 2025-2027, battezzato "Oggi, per l'Italia del futuro".
Il Piano mette sul piatto 81 miliardi di euro nei prossimi tre anni per supportare imprese e territori, consolidando il ruolo di CDP come banca promozionale per lo sviluppo del Paese.
Non solo, perché questi 81 miliardi dovrebbero attivare investimenti complessivi per ben €170 miliardi grazie all'effetto leva sui capitali privati.
Una cifra importante, che rappresenta un aumento del 24% rispetto al piano precedente (che prevedeva €65 miliardi) e che servirà a sostenere imprese, infrastrutture e Pubblica Amministrazione.
Ma quali sono le priorità del nuovo Piano?
CDP ha identificato quattro priorità strategiche che guideranno la sua azione nei prossimi anni:
🎯 Competitività: rafforzare l'ecosistema di imprese e infrastrutture italiane
🤝 Coesione sociale e territoriale: sviluppare i territori, con attenzione alle aree svantaggiate
🛡️ Sicurezza economica: ridurre le dipendenze dall'estero
🌱 Just transition: promuovere la transizione ecologica in modo equo
Come verranno utilizzate queste risorse?
La fetta più grande della torta, oltre €70 miliardi, sarà suddivisa così:
💼 €52 miliardi alle imprese
🏗️ €9 miliardi allo sviluppo infrastrutturale
🏛️ €11 miliardi alla Pubblica Amministrazione
Ma non è tutto, il Piano prevede anche:
💰 €4 miliardi in equity per sostenere aziende strategiche
🏘️ €1 miliardo nel Real Asset, con una novità interessante: il 'Service Housing'
Il Service Housing è un nuovo progetto che punta a offrire alloggi a canoni calmierati per i lavoratori del settore privato e dei servizi pubblici essenziali, per favorire la mobilità lavorativa.
E sul fronte internazionale?
CDP guarda con particolare attenzione all'Africa, in linea con il Piano Mattei, e prevede di investire circa €5 miliardi nella cooperazione internazionale.
Non solo finanziamenti, ma anche presenza fisica: dopo gli uffici di Belgrado, Il Cairo e Rabat, CDP aprirà nuove sedi a Nairobi (Kenya) e Abidjan (Costa d'Avorio).
Come cambierà il modo di operare di CDP?
CDP si avvicinerà ancora di più ai territori con la creazione di sei Hub macro-regionali di coordinamento:
🏢 Milano, Verona al Nord
👨🎓 Bologna per il Centro-Nord
🏛️ Roma al Centro
🌊 Napoli e Palermo al Sud
Roma e Palermo avranno un focus particolare sui servizi di Advisory alla Pubblica Amministrazione.
Insomma, un piano ambizioso che punta a rendere CDP sempre più una "banca promozionale per lo sviluppo sostenibile" del Paese.
"È un programma complesso e impegnativo, con uno sguardo che va oltre il medio termine"
Ora non resta che vedere se questi €81 miliardi riusciranno davvero a dare la spinta di cui l'Italia ha bisogno...
Secondo te, quale delle quattro priorità del piano CDP è la più importante per il futuro dell'Italia? |
🇮🇹 La Camera approva la manovra 2025 con 204 sì, ora passa al Senato (Ansa)
🇪🇺 Meloni incontra von der Leyn, confronto su automotive e competitività europea (RaiNews)
🤖 Testati in Cina dei nanorobot che trattano l’infertilità (Techy)
🛰️ Al via Iris2, la risposta dell’UE a Starlink (Techy)
🔬 Modelli su misura della Sla per capire gli effetti dei farmaci (Ansa)
🚀 Dall’Esa 350 milioni per Vega E, lanciatore di nuova generazione (Ansa)
Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: il 48% di coloro che hanno risposto al sondaggio ritiene che il carbone continuerà ad essere fondamentale ancora per molti anni
✍️ Dentsu cerca un Media Strategy Director
💰️Ralph Lauren cerca un Brand Image Senior Manager
🆕CNP Vita Assicura cerca un Corporate Affairs Professional
🤑 WeHunt cerca un Communications Executive
Il 22 dicembre 1989, due mesi dopo la caduta del Muro di Berlino, fu riaperta la Porta di Brandeburgo.
Si trattò di una cerimonia molto simbolica, con il Cancelliere della Germania Ovest Helmut Kohl che attraversò la porta insieme al Primo Ministro della Germania Est Hans Modrow, segnando un momento storico nel processo di riunificazione delle due Germanie, che sarebbe stata poi completata ufficialmente il 3 ottobre 1990.
Ti è piaciuta la Newsletter di oggi? |
Raggiungi 67mila professionisti con un click 💻️
Fai pubblicità in questa newsletter per far conoscere il tuo servizio o prodotto ad oltre 67mila professionisti, che sono per la stragrande maggioranza decision maker in azienda (C-Level, Mid-Upper management e imprenditori). Contattaci ora!