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🚗 Stellantis e il futuro dell’automotive in Italia


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🚗 Stellantis e il futuro dell’automotive in Italia
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AUTOMOTIVE
🚗 Stellantis e il futuro dell’auto in Italia

Nella giornata di ieri John Elkann, AD ad interim del gruppo Stellantis, ha partecipato ad un'audizione in Parlamento per illustrare l'evoluzione del settore automotive e l'impegno del gruppo in Italia.
Elkann ha voluto subito chiarire che "per Stellantis l'Italia ricopre un ruolo centrale", un messaggio ripetuto più volte durante l'audizione, sottolineando i 125 anni di storia e l'evoluzione del gruppo da Fiat a Stellantis.
Ma facciamo un passo indietro…
Oggi Stellantis è il quarto costruttore di auto al mondo
Parlando di numeri, Elkann ci ha tenuto a ribadire che il gruppo è il quarto costruttore al mondo e fattura €157 miliardi .
Ha poi citato uno studio dell'università LUISS Guido Carli (che verrà presentato nelle prossime settimane), quantificando il contributo del gruppo all'economia italiana negli ultimi 20 anni:
📊 Dal 2004 al 2023, Stellantis ha prodotto in Italia 16,7 milioni di autoveicoli, per un valore di produzione di quasi €700 miliardi
📈 Calcolando effetti sulla filiera e consumi, il valore sale a €1.700 miliardi, con un valore aggiunto di €417 miliardi
💶 Per ogni euro di valore creato da Stellantis, se ne generano €9 nel resto dell'economia
🔬 Gli investimenti in R&S in Italia sono stati pari a €53 miliardi, a fronte di contributi pubblici di €1 miliardo (rapporto 50:1)
Elkann ha poi confermato gli impegni presi a dicembre
Per l'anno in corso Stellantis sta spendendo circa:
💶 €2 miliardi di investimenti per gli stabilimenti
💶 €6 miliardi in acquisti da fornitori italiani
Il caposaldo dell'impegno per il Paese è che tutti gli stabilimenti italiani sono e saranno dotati delle piattaforme multi-energia di Stellantis, che permetteranno la massima flessibilità produttiva.
Più nel dettaglio…
Ecco i piani specifici per ogni stabilimento:
🏢 A Pomigliano arriverà la piattaforma STLA-Small nel 2028 per due nuovi modelli compatti
⚡ A Melfi saranno prodotti ben 7 nuovi modelli tra cui DS, Jeep Compass e Lancia Gamma grazie alla piattaforma STLA-Medium (già disponibile)
🛠️ A Cassino arriveranno tre nuovi modelli Alfa Romeo sulla piattaforma STLA-LARGE
🏛️ A Mirafiori partirà la produzione della Fiat 500 ibrida e la nuova 500 elettrica

Stabilimento Mirafiori a Torino
🏭 Termoli: sono stati avviati i lavori per una linea di cambi eDCT per auto ibride. Stellantis sta inoltre valutando la realizzazione della Giga-Factory in base all'evoluzione del mercato
🍃 Atessa: dal 2027 sarà avviata la produzione di una nuova versione di Large Van
Certo, Elkann non ha nascosto che il 2025 sarà un anno difficile per il settore auto italiano
I numeri sono chiari: il mercato italiano è in contrazione del 7% nei primi due mesi del 2025 rispetto allo scorso anno.
Solo dal 2026 si prevede un aumento della produzione grazie al lancio di 10 nuovi aggiornamenti di prodotto nelle fabbriche italiane, ma i livelli produttivi dipenderanno dal mercato e da fattori esterni (per esempio dai dazi).
E il problema va ben oltre i nostri confini…
I produttori automobilistici europei stanno affrontando una crisi che va avanti da anni e il presidente di Stellantis ha puntato il dito su due nodi cruciali:
L'Europa è poco competitiva nella produzione di auto elettriche
🇨🇳 I produttori europei hanno uno svantaggio strutturale del 40% rispetto ai concorrenti cinesi
⚡️ I prezzi dell'energia in Europa sono 5 volte più alti di quelli cinesi
E su questo punto ha lanciato un chiaro appello “La priorità europea è far scendere i prezzi dell'energia a valori competitivi globali.”
L'Europa è tecnologicamente dipendente dall'Asia
🔋 Le batterie rappresentano fino al 45% del costo totale di un'auto elettrica
🌏 Su 263 fabbriche di batterie nel mondo, ben 214 sono in Cina e solo 13 in Europa
🔬 L'Europa non controlla né l'estrazione né la raffinazione dei materiali critici necessari
I fondi stanziati dalla Commissione Europea (1,8 miliardi) sono "uno sforzo iniziale ma non sufficiente a colmare il divario con la Cina", secondo Elkann.
Non sono mancate le reazione dei politici
Le reazioni politiche all'audizione di Elkann sono state molto critiche.
La Lega ha espresso il giudizio più duro, definendo le sue parole "un'ennesima, vergognosa presa in giro" e accusando il gruppo di aver sfruttato soldi italiani per poi licenziare e investire all'estero.
Carlo Calenda (Azione) ha evidenziato la mancanza di un'assunzione di responsabilità per i minimi storici di produzione e ha messo in dubbio la stabilità degli impegni presi.
Chiara Appendino (M5S) ha chiesto maggiori garanzie e sollevato dubbi sulla vera natura di Stellantis, se azienda produttiva o asset finanziario.
Più moderata Elly Schlein (PD), che pur ricordando i "segnali di disinvestimento" dell'azienda in Italia, ha valutato positivamente il confronto, promettendo vigilanza sul rispetto degli impegni presi.
Secondo te, quale dovrebbe essere la priorità per il futuro dell'auto in Italia? |
ITALIA
🇪🇺 Mario Draghi torna in Parlamento

Per la prima volta dopo le sue dimissioni nel 2022, Mario Draghi è tornato in Parlamento per parlare del suo Rapporto sulla competitività europea.
L’ex-premier ha subito messo in chiaro che la situazione dell'Unione Europea è critica e che i ritardi accumulati in termini di competitività appaiono più preoccupanti che mai.
Senza usare mezzi termini, ha anche sottolineato che i valori fondanti dell'Unione Europea - pace, prosperità, solidarietà, sicurezza e indipendenza - sono oggi seriamente minacciati, rendendo necessario un intervento immediato.
Ma quali sono i punti chiave del suo discorso?
L'Europa deve agire "come un solo Stato", ha detto Draghi, identificando tre aree cruciali per la sua sopravvivenza:
⚡ Riduzione del costo dell'energia
🧠 Rafforzamento dell'innovazione
📑 Semplificazione della regolamentazione
Il nemico numero uno della competitività sono gli alti costi dell’energia
Su questo punto Draghi è nettissimo: "Una seria politica di rilancio della competitività europea deve porsi come primo obiettivo la riduzione delle bollette per imprese e famiglie".
E i numeri gli danno ragione:
🇪🇺 I prezzi dell'elettricità all'ingrosso in Europa continuano a essere 2-3 volte più alti di quelli negli USA
🇮🇹 I prezzi dell'elettricità all'ingrosso in Italia nel 2024 sono stati in media superiori dell'87% rispetto a quelli francesi, del 70% rispetto a quelli spagnoli e del 38% rispetto ai tedeschi
E poi abbiamo a che fare con troppe regole
Citando uno studio del Fondo Monetario Internazionale, Draghi ha evidenziato come l'eccesso di regolamentazione a livello europeo equivalga a:
📊 Un dazio del 45% sui beni manifatturieri
📈 Un dazio del 110% sui servizi
L'ex-premier ha chiarito che la soluzione non è una deregolamentazione selvaggia, ma piuttosto la riduzione della confusione normativa che sta soffocando l'iniziativa privata e spinge gli investitori ad andare all’estero.
E poi a livello di innovazione abbiamo un ritardo “probabilmente incolmabile“
Il divario tecnologico con USA e Cina continua ad allargarsi, soprattutto nel campo dell'intelligenza artificiale.
Nel campo dell’intelligenza artificiale, 8 dei 10 maggiori language models sono sviluppati negli USA, 2 in Cina, zero in Europa.
La soluzione proposta è la creazione di un vero mercato unico europeo dei servizi per 450 milioni di persone, presupposto fondamentale per avviare un ciclo di innovazione ampio e vitale.
Anche la difesa ha bisogno di unità
Un altro tema caldo affrontato da Draghi è quello della difesa comune, che considera “un passaggio obbligato“ e non più rinviabile. Per l’ex-premier, l'UE deve:
🔗 Creare una catena di comando europea che coordini eserciti eterogenei
🇪🇺 Sviluppare un sistema di difesa continentale
💰 Centralizzare l'approvvigionamento di armamenti, munizioni e infrastrutture
🛑 Superare il frazionamento nazionale che ci rende dipendenti dalle importazioni statunitensi in materia di sistemi di difesa
Come finanziare tutto questo?
"Il ricorso al debito comune è l'unica strada", afferma Draghi senza giri di parole.

L'Europa dovrà agire come se fosse un’unica entità, attraverso due possibili strade:
🎯 Una maggiore centralizzazione delle decisioni e della capacità di spesa
🤝 Un coordinamento più rapido ed efficace tra i Paesi che riusciranno a raggiungere i compromessi necessari
Solo attraverso decisioni coraggiose e condivise sarà possibile costruire "un'Europa forte e coesa, perché ogni suo Stato è forte solo se è insieme agli altri e solo se è coeso al suo interno."
E tu cosa ne pensi delle dichiarazioni di Draghi? |

🇪🇺 Draghi: «Difesa Ue passaggio obbligato, serve debito comune» (IlSole24Ore)
🇺🇸 La Casa Bianca: 'Telefonata Trump-Putin sta andando bene' (Ansa)

©️ Finalmente un’AI che crea senza rubare (Techy)
🪐 Il Sistema Solare Express è in partenza (Techy)

💧 Micro-fulmini nelle gocce d’acqua all'origine della vita (Ansa)
🚀 Gli astronauti bloccati nello spazio per nove mesi stanno tornando sulla Terra (Wired)

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Il 20 marzo 2003, inizia la seconda guerra del golfo con l'invasione dell'Iraq da parte delle forze angloamericane
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