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Sta per crollare di nuovo tutto?📉

Buon Sabato! Questa settimana parliamo di SumUp, la startup dei pagamenti, che ha raccolto un nuovo finanziamento che ne ha portato la valutazione a $8 miliardi. Ma parliamo anche dei mercati, che hanno vissuto una settimana molto positiva. É tornata la calma o ci stiamo preparando ad una nuova tempesta?

Le storie di oggi1 - SumUp, la startup dei POS, viene valutata $8 miliardi2 - É tornata la calma sui mercati? O è un finto sospiro di sollievo?

🤑 SumUp chiude un round di investimento e viene valutata $8 miliardi di dollari

SumUp, società attiva nel settore dei pagamenti elettronici, chiude un investimento da $624 milioni, guidato da Bain Capital Tech Opportunities e operato tramite il coinvolgimento di una serie di fondi fra i quali figura anche BlackRock, è costituito per il 50% da capitale sotto forma di Equity e per la restante parte da debito, portando la valutazione della compagnia a $8 miliardi.

Ma prima di tutto, chi è e cosa fa SumUp? 🤔La società nasce nel 2011 a Berlino e propone un servizio di gestione completa dei pagamenti elettronici per le piccole e medie imprese.Ad oggi è leader del settore point-of sale mobile (POS) ed è utilizzata da oltre 4 milioni di business in tutto il mondo e molto probabilmente ti sarà già capitato di passare la tua carta sui suoi caratteristici lettori bianchi.Quale è il modello di business? 🔎SumUp offre gratuitamente i propri POS: tutti i modelli proposti (che sono diversi in base alle esigenze) hanno costi di attivazione, installazione e canoni mensili = €0. Ma allora come fa soldi? SumUp guadagna dall'applicazione di una fee fissa per ogni transazione, che in Italia è pari all'1,95%.

Quanti soldi hanno raccolto? E cosa se ne fanno? 💰

Il capitale verrà utilizzato per acquisizioni, assunzioni (SumUp conta già oltre 3.000 dipendenti) e per ricerca e sviluppo.

La società nel corso degli ultimi anni ha raccolto circa $1.5 miliardi, principalmente sotto forma di capitale di debito ($750 milioni solo l'anno scorso).

Il CFO e co-founder Marc-Alexander Christ ha dichiarato in una recente intervista che, precedentemente a questo round, solo $100 milioni erano stati raccolti sotto forma di Equity e che quindi la diluizione del capitale* era rimasta relativamente contenuta a dispetto del grande ammontare di finanziamenti raccolti.

*Diluizione del capitale:La diluizione del capitale è una situazione che si verifica spesso nel mondo start-up e in generale quando avviene un aumento di capitale.Nel caso di SumUp, l'aumento di capitale porta alla sottoscrizione di nuove azioni che determinano un aumento dei titoli in circolazione.ESEMPIO: Se pre finanziamento il capitale era diviso su 1.000 azioni e successivamente il numero di quest'ultime è aumentato a 2.000, significa che al momento di distribuire gli utili, l'utile per azione sarà, evidentemente, spalmato su un numero maggiore di titoli.Lo stesso vale per la quota posseduta dell'azienda: mentre precedentemente avere 100 azioni significava detenere il 10% della società, post round questa cifra sarà pari al 5%.

Come detto, SumUp è stata valutata $8.5 miliardi, una cifra certamente imponente ma che risulta inferiore della metà al target di $20 miliardi stimato per la startup all'inizio di quest'anno.Non tutti i mali vengono per nuocere però! 🤷🏻‍♂️Lo stesso CFO ha dichiarato che il round è stato portato a termine nonostante la minore valutazione per dare il segnale agli investitori che, nonostante le difficoltà dell periodo (covid, conflitto russo-ucraino, difficoltà dei mercati finanziari), SumUp è stata comunque in grado di raccogliere fondi.

Inoltre, ha aggiunto che i nuovi finanziamenti non erano un bisogno impellente (essendo la società quasi a Break-Even - ovvero in pareggio, nel senso che non stanno perdendo grandi quantità di denaro), ma quest'ultimi potranno essere usati come cuscinetto di sicurezza nel caso si verificassero ulteriori eventi avversi e per potenziali nuove acquisizioni.

Le acquisizioni per la diversificazione sono state un modo con cui SumUp ha cercato di limitare i danni da Covid19

A seguito della pandemia infatti, i business fisici hanno sofferto a causa delle restrizioni e di conseguenza anche SumUp (il cui core business è incentrato proprio su questi ultimi) è dovuta correre ai ripari.La società ha usato quindi una buona parte del proprio capitale di debito per compiere acquisizioni e offrire nuovi servizi oltre ai pagamenti POS in aree quali business banking (la cui versione base viene offerta ora in modo gratuito), pagamenti online e altri servizi connessi.

Tra le società acquisite, $317 milioni sono stati utilizzati per Fivestars, una piattaforma di marketing all-in one che aiuta i business a trovare, mantenere e fidelizzare nuovi clienti.La strategia ha avuto successo e le revenues della società sono cresciute annualmente del +60%. Inoltre, il 10% dei Merchants che usano il servizio POS utilizzano ora SumUp anche per i loro servizi bancari.

“SumUp è potenzialmente la più grande neo-bank per Piccole o Medie Imprese al mondo"

Marc-Alexander Christ, CFO di SumUP

Sum Up sembrerebbe quindi aver imboccato la strada giusta, ma, nonostante questo, le revenues derivanti dai pagamenti POS rappresentano ancora la maggioranza del fatturato della società, la quale è sì leader in Europa, ma ha ancora molta strada da percorrere per espandersi nel resto del globo, in un contesto socio-economico estremamente complesso e ricco di competitors.

😭 Respirano i mercati dopo settimane di rosso: è tornata la calma dopo la tempesta?

Lo sappiamo, il 2022 fino ad ora è stato tutto fuorché un periodo pacifico e tranquillo per noi investitori. Con l'inflazione alle stelle, l'incertezza geopolitica e l'inizio della politica monetaria restrittiva delle banche centrali, nei primi 6 mesi dell'anno i mercati hanno fatto poco altro se non soffrire.Una settimana di quiete 😌Eppure questa settimana, dopo diverse in rosso, si è chiusa all'insegna dei rialzi. Lo S&P500 ha chiuso la settimana a +5,76%, il NASDAQ-100 a +7,37% e il Dow Jones a +4,73%.

L'America ha respirato e l'Europa l'ha seguita: l'Euro Stoxx 50 ha segnato +2,54% e le Borse di Milano, Parigi e Londra hanno chiuso in territorio positivo (solo Francoforte ha chiuso in lieve rosso la settimana).

La realtà dei fatti è diversa? 📉Il mercato azionario sta per chiudere la prima metà dell'anno più brutta degli ultimi decenni. Se ci guardiamo indietro di 6 mesi, da inizio gennaio i dati parlano chiaro:

  • S&P500: -18,95%

  • NASDAQ-100: -26,64%

  • Dow Jones: -13,90%

  • Russell 2000: -22,30%

  • FTSE MIB: -20,23%

  • Euro Stoxx 50: -18,44%

Insomma, se facciamo un punto della situazione dopo 6 mesi di 2022, c'è poco di cui essere felici. E se osserviamo le previsioni per il prossimo futuro, la situazione non migliora, soprattutto se guardiamo da ora alla fine dell'anno: se c'è una cosa certa è che per i prossimi mesi ci attendono tanta incertezza e tanta volatilità.Ci sono però dei sospiri di sollievo 🤩Un buon sospiro di sollievo lo abbiamo tirato già questa settimana, che si è chiusa nettamente in positivo.A brevissimo termine potremmo continuare a rimanere tranquilli (forse), perché si sta avvicinando la fine del trimestre e molti analisti vedono possibilità di slancio positivo per i mercati, da molti considerati "ipervenduti".Ma che c'entra la fine del trimestre? 🤔Questo è il momento in cui molti gestori di portafoglio "fanno quadrare i conti", quindi spostano o ribilanciano i loro investimenti per compensare i cambiamenti nei valori delle loro partecipazioni azionarie e obbligazionarie e cercare di raggiungere una quadra per i dati che dovranno andare a pubblicare.

Secondo Marko Kolanovic di JPMorgan (Fonte: CNBC), ad esempio, lo S&P500 potrebbe avere un rally fino al +7% nella prossima settimana solo a causa delle necessità di ribilanciamento.Dati alla mano, lo S&P500 è in calo del -13,95% per il secondo trimestre e del -18,95% da inizio anno, per cui i gestori dei fondi di investimento dovranno necessariamente aumentare le azioni in portafoglio per riconquistare i livelli di asset allocation che devono mantenere.Ma il futuro rimane difficile.. 😳Se anche questo rally da ribilanciamento dovesse portare un po' di sollievo, la maggior parte degli analisti prevede già un terzo trimestre dell'anno complicato.Finito il secondo trimestre, ci attende la stagione degli utili, che porterà sicuramente tantissima volatilità, molta al ribasso ma forse anche qualche picco al rialzo.

Detto ciò e nonostante questa prima parte dell'anno sia stata disastrosa, un brutto primo tempo non implica necessariamente un brutto secondo tempo.Secondo Sam Stovall, Chief Investment Strategist di CFRA (Fonte: CNBC), se guardiamo alla storia potremmo rimanere più tranquilli.Dal 1929 ad oggi, se ci concentriamo sugli anni che hanno visto i peggiori primi semestri in termini di rendimento di mercato, possiamo osservare come i secondi semestri dell'anno siano stati quasi sempre migliori.Nei peggiori cinque primi semestri degli ultimi 93 anni, i successivi 6 mesi si sono rivelati positivi nel 100% dei casi, con un trend al rialzo che mediamente ha portato ad un +23,7% nel semestre.Nei successivi cinque peggiori primi semestri degli ultimi 93 anni, i secondi 6 mesi dell'anno hanno portato ad un ulteriore calo, ma molto più contenuto, con una media del -7,8%.

Che conclusioni possiamo trarre? 📌Sempre tenendo a mente che la storia magari non si ripete ma va in rima e che i rendimenti passati non implicano quelli futuri, l'unica grande conclusione, è che ci aspetta tanta ma tanta incertezza.Che questa sia al rialzo o al ribasso è tutto da vedere: personalmente sono più propenso a credere in un continuo del trend ribassista ma molto meno violento nei suoi ribassi, ma sì sa che le previsioni lasciano davvero sempre il tempo che trovano.Ora come ora l'unica cosa sensata da fare è rimanere fedeli alla propria strategia, e se i rialzi dovessero tornare, converrà ricordarsi bene bene le lezioni che stiamo imparando in questi mesi.

Perché dopo ogni crollo c'è sempre una risalita (se guardiamo ai grandi indici mondiali), ma alla fine della risalita, inevitabilmente, ad aspettarci ci sarà sempre una nuova discesa.

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