Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

• 😱 Rame: diventerà fondamentale, ma…

• 🔋 Tesla vuole davvero investire in Italia?

Queste le risposte al sondaggio della scorsa newsletter. Gran parte di voi, l’84% circa, ritiene che in Italia non si faccia abbastanza per valorizzare il turismo, complice la scarsa pulizia di alcune città, le carenze nei trasporti pubblici e l’inadeguatezza di molte strutture ricettive. Diversa invece l’opinione del 10% di voi.

METALLI PREZIOSI

😱 Rame: diventerà fondamentale, ma…

Nei prossimi anni, il fabbisogno di rame nel mondo è destinato ad esplodere!

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), infatti, la sua domanda crescerà del 40% da qui al 2040!

Stiamo parlando di un metallo sì, meno chiacchierato rispetto al Litio o alle Terre rare, ma non meno importante, soprattutto perché fondamentale per completare la transizione verso la cosiddetta “green economy”.

E questo la Cina lo ha capito, tanto che ha iniziato ad acquisire miniere in Africa e in Sud America per arrivare a controllare circa il 42% del volume globale di questo metallo.

Insomma, la corsa all’oro rosso è partita, ma ce ne sarà abbastanza per tutti?

Ok, ma perché il rame è così importante?

Grazie all’elevata capacità di condurre calore ed elettricità, il rame contribuisce all'efficienza degli apparecchi elettrici limitandone le perdite di energia, perciò è largamente utilizzato nei settori più disparati, tra cui:

• 🧱 Edilizia

• 🪫 Settore energetico, in particolare per la produzione di pannelli solari e turbine eoliche

• ⚡ Industria elettrica

• 🛠 Circuiti stampati, motori e trasformatori

Per capire quanto sarà importante nel prossimo futuro, pensate che un auto elettrica può contenere fino a 100 kg di rame (contro i 20 kg di una vettura tradizionale). Questo dato ci fa comprendere la centralità di questo metallo nella transizione energetica verso l’elettrico e quanto ciò impatterà sulla sua domanda.

Ma dove viene prodotto oggi il metallo rosso?

La sua produzione si concentra (ahinoi) in pochi paesi, guidati dal Cile con un ampio distacco:

Siccome questa concentrazione ha reso fragili le catene di approvvigionamento e talvolta difficile reperire il metallo, a marzo dello scorso anno l’UE ha elaborato un regolamento sui metalli critici che impone al settore estrattivo europeo di soddisfare almeno il 10% della domanda interna.

Ma anche oltreoceano si stanno muovendo in questa direzione…

Gli USA hanno infatti cominciato a valutare persino l'estrazione di metalli dai fondali marini, poiché se nei prossimi anni la domanda di rame è destinata a crescere, non si può dire altrettanto per la sua offerta.

L’AIE, infatti, ha già lanciato l’allarme: dal 2015 ad oggi sono stati scoperti solo 4 nuovi giacimenti, che complessivamente coprono la domanda globale per appena due anni.

Insomma, il rame disponibile ora non basta.

Come mai non si sta investendo nella scoperta di nuovi giacimenti?

Gli investimenti delle aziende estrattive vengono spesso ostacolati dall’opposizione delle comunità locali e dai sempre più rigidi vincoli ambientali e sulla sicurezza dei lavoratori.

Dal canto loro, le comunità locali hanno tutto il diritto di opporsi in quanto:

• ☠ L’attività estrattiva è altamente inquinante: si producono grandi quantità di fanghi carichi di metalli pesanti, che causano gravi danni ambientali

• 💧 Le miniere hanno un enorme consumo idrico: una miniera di rame di medie dimensioni richiede circa 500 litri di acqua al secondo.

Insomma, l’apertura di nuove miniere si scontra spesso con gli impatti negativi che queste hanno sulla società e sull’ambiente, e questo è un problema che ad oggi non sembra avere una soluzione.

Eppure, una soluzione in qualche modo andrà trovata…

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INDUSTRIA AUTOMOTIVE

🔋 Tesla vuole investire in Italia?

È notizia di questi giorni che Tesla ha avviato una trattativa con il Governo italiano per… investire nel nostro Paese!

Sul piatto c’è la costruzione di una fabbrica in territorio italiano, che non interesserebbe le automobili del marchio americano, bensì furgoni e camion elettrici.

In particolare, l’Italia potrebbe diventare la culla europea del “Semi truck”, il primo camion Tesla lanciato sul mercato ad ottobre 2022 e di cui esistono, ad oggi, solo un centinaio di esemplari in circolazione.

L’occasione per il nostro paese è davvero ghiotta, a maggior ragione se pensiamo al fatto che Tesla ha solamente due siti di produzione in Europa:

• 🇩🇪 uno a Berlino, dove si producono la Tesla Model Y e le batterie al litio

• 🇳🇱 uno nei Paesi Passi, dove si svolge la fase di assemblaggio dei componenti automobilistici

Insomma, se questo accordo si realizzasse, l’Italia potrebbe essere il leader europeo nella produzione di questo nuovo veicolo!

Perché Musk ha scelto proprio l’Italia?

L’amore per l’Italia di Musk e le simpatie reciproche con l’attuale Governo hanno sicuramente avuto una certa influenza.

Qualche mese fa, il miliardario sudafricano era anche stato ospite ad Atreju, la conferenza della destra italiana che si svolge ogni anno a Roma, e durante la sua intervista aveva cominciato a parlare di fare business nel nostro paese e ci aveva definito come “un bel posto in cui investire, anche se dovremmo fare più figli".

Quest’ultimo punto è tra l’altro parecchio interessante, visto che sembra che per Musk la questione crisi demografica pesi non poco sulle prospettive di investimento. Della serie: “Io qui posso anche pensare di investirci, ma voi dovete garantirmi un futuro in cui ci saranno abbastanza persone per portare avanti il lavoro nelle fabbriche…”

In ogni caso, un accordo del genere arriverebbe in un momento perfetto per l’Italia, visto che…

…il Governo sta cercando un nuovo partner automobilistico

Per ravvivare l’industria automobilistica, infatti, il Governo sta cercando di rompere il monopolio di Stellantis (l’Italia è l’unico paese in Europa in cui è presente un solo produttore di auto) e sta aprendo il paese all’entrata di un secondo produttore.

E Tesla non è la sola ad aver avanzato proposte, dato che in questi giorni si sta anche parlando di possibili accordi con alcuni colossi cinesi dell’auto elettrica, quali Byd, Great Wall Motors o Chery Automobile.

Allo stesso tempo, il Mimit (Ministero delle Imprese) si trova, ormai da tempo, in trattativa con Stellantis per riportare la produzione di vetture in Italia sopra quota 1 milione.

Il problema è che per ora la discussione non ha dato i frutti sperati, e anzi, Stellantis sta rallentando gli investimenti in stabilimenti italiani.

Ed è proprio per questo che, secondo qualche analista, se l’accordo con Tesla dovesse concretizzarsi, questo porterebbe in Italia quella competizione e quella concorrenza in grado di sbloccare la trattativa e rilanciare l’intero settore…

È uscita la nuova puntata di Direct: il podcast che in 15 minuti ti aggiorna sulle notizie economiche e di attualità che non puoi perderti. In questa puntata parliamo di:

• 🇮🇹 Il Governo e Tesla trattano per un investimento in Italia - ma si farà sul serio??

• 🇯🇵 Il Giappone alza i tassi di interesse per la prima volta in 17 anni - ma perché proprio ora?

• 🚗 L’RC auto è tra le più costose d’Europa - come mai?

Ascolta ora cliccando qui in basso 👇🏻

🕊️ L'Onu chiede il cessate il fuoco a Gaza, è la prima volta (Ansa)

🇺🇸 Crollo ponte Baltimora, dalla dinamica ai problemi della nave: cosa sappiamo (SktTg24)

🔬 Il Cern ha approvato un esperimento per la ricerca di particelle nascoste (Wired)

🧬 Un cromosoma artificiale potrebbe rivoluzionare la lotta contro il cancro (Wired)

🇹🇭 Primo sì Parlamento Bangkok a matrimoni tra persone stesso sesso (Ansa)

🇬🇷 Gli archeologi greci usano l'Iliade come mappa per trovare 10 antichi naufragi (GNN)

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Il 28 marzo 1939, in Spagna, i difensori repubblicani di Madrid issano la bandiera bianca sulla città, ponendo fine ai combattimenti della sanguinosa guerra civile durata tre anni.

L’UE apre l’ennesima indagine su Apple 🍏 (Meme da Reddit)

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