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🌉 Ponte sullo stretto: finalmente ci siamo?

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l'economia, l'attualità e la finanza con una buona dose di meme (che non fanno mai male!)

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 🌉 Ponte sullo stretto: finalmente ci siamo?

  • 🤝 UBS e Credit Suisse si sposano (ma...)

🌉 Ponte sullo stretto: finalmente ci siamo?

Il Governo italiano e il ponte sullo stretto di Messina sono come le migliori love stories: fanno giri immensi e poi ritornano.

Anche l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni si espone sul tema e pianifica stesura e approvazione del progetto entro luglio 2024 (data in cui dovrebbero iniziare i lavori).

Ma come mai torniamo a parlarne?

Nella giornata del 16 marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza di decreto per procedere al progetto di realizzazione del collegamento stradale e ferroviario sullo Stretto di Messina.

Si tratterà dallo stesso progetto che fu deciso nel 2011 (non subirà quindi modifiche, se non relative alle nuove norme ambientali e di sicurezza). Un ponte a campata unica da 3,3km (sorretto da due piloni, uno in Calabria e uno in Sicilia).

E non solo il progetto verrà recuperato, ma lo saranno anche gli appalti, gli stessi che furono cancellati dal governo Monti e che prevedevano il coinvolgimento di Eurolink e della Stretto di Messina S.p.A.

E i costi? Si stimano per circa €7 miliardi

L'opera sarebbe una svolta per chi si sposta tra Calabria e Sicilia

E non parliamo di poca gente, dato che ogni anno transitano attraverso lo stretto:

  • 🕺🏻 +10 milioni di persone

  • 🚗 +2 milioni di veicoli, tra automobili e mezzi pesanti

Ok, ma quali sono i vantaggi?

Secondo il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, l'opera consentirebbe innanzitutto un notevole risparmio tempo.

Ad oggi infatti, per raggiungere la Calabria dalla Sicilia in traghetto sono necessari dai 20 ai 45 minuti (senza contare le procedure di imbarco-sbarco).

Ipotizzando una velocità di 30km/h sarebbe possibile attraversare lo Stretto in circa 6 minuti.

Certo, l'impatto sull'ambiente sarebbe notevole 🌲

Nonostante le dichiarazioni del ministro Salvini che vorrebbero il ponte come “il più green e innovativo al mondo”, sarà infatti difficile evitare l'impatto ambientale dato dalla costruzione (e numerose associazioni ambientaliste hanno già espresso il loro dissenso a riguardo).

Cercare di essere il più eco-sostenibili possibili comunque, non sarebbe l'unica sfida...

Il territorio attraversato è infatti una zona estremamente sismica (come testimoniato anche dal terremoto di Messina del 1908) e la costruzione dovrebbe quindi necessariamente tenerne conto.

E come se questo non bastasse, va considerato anche il forte vento tipico della zona, che potrebbe mettere a dura prova la struttura flessibile del ponte.

🤝 UBS e Credit Suisse si sposano (ma...)

Ora è ufficiale: UBS ha accettato di acquistare Credit Suisse per $3,25 miliardi di dollari.

Dopo un fine settimana che frenetico è dir poco, la storia di Credit Suisse sembra giunta al termine.

Ma partiamo con ordine…

Per chi non fosse aggiornato su tutta la questione, qui un breve recap delle puntate precedenti:

  • Credit Suisse, seconda più grande banca svizzera, è in difficoltà da qualche anno, dopo una serie di scandali e perdite fragorose

  • Con il crollo di Silicon Valley Bank, gli investitori si sono allarmati che altre banche potessero entrare in difficoltà e hanno messo l'occhio su Credit Suisse (ouch)

  • Le azioni sono iniziate a crollare e hanno continuato dopo che il più grande azionista di CS ha detto che non avrebbe messo altri soldi sul piatto (rip). Conseguenza? In una giornata CS perde il -30% e il mondo si mette sull'attenti

  • Per gestire i rischi di una banca ("solida") che salta per aria, la Banca Nazionale Svizzera mette sul piatto $54 miliardi di liquidità per calmare le acque... SPOILER: non sono bastati

Insomma, Credit Suisse era più o meno in questa situazione:

Ok, e poi cosa è successo?

È intervenuta di nuovo la Banca Nazionale Svizzera, che ha gentilmente chiesto (obbligato) la sua prima banca (UBS) a comprarsi la seconda (Credit Suisse).

"Venerdì i deflussi di liquidità e la volatilità del mercato hanno dimostrato che non era più possibile ripristinare la fiducia ed era assolutamente necessaria una soluzione rapida e stabilizzante"

Alain Berset, Presidente della Svizzera

Questa soluzione è stata l'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS, che pagherà circa 0,76 franchi per azione, per un valore di 3 miliardi di franchi.

Potrebbero sembrare tanti per noi comuni mortali, ma si tratta davvero di spicci...

C'è infatti da considerare che, al momento dell'offerta, le azioni di Credit Suisse quotavano 1,86 franchi, per cui l'acquisizione è arrivata con uno sconto del -60%.

Un paio di tecnicismi per chi ha interesse: come parte dell'accordo, la BNS ha accettato di offrire a UBS una linea di liquidità di 100 miliardi di franchi sostenuta da una garanzia federale di default.

Il governo sta inoltre fornendo una garanzia di perdita fino a 9 miliardi di franchi, ma solo dopo che UBS avrà sostenuto i primi 5 miliardi di franchi di perdite su determinati portafogli di attività.

Un accordo che lascia una ferita?

Ciò che fa riflettere dell'accordo non è solo il prezzo (irrisorio) a cui UBS si è comprata il rivale, ma anche i termini e condizioni dell'acquisizione.

Secondo i termini dell'accordo, infatti, circa $17 miliardi di dollari delle cosiddette obbligazioni classe AT1 sono state completamente cancellate.

Questo vuol dire che chi era proprietario delle obbligazioni AT1 di Credit Suisse si è trovato più o meno così:

Certo, le obbligazioni AT1 sono concepite per subire perdite quando le istituzioni si trovano in difficoltà, in modo da trasferire il rischio di un fallimento bancario dai contribuenti agli investitori (delle obbligazioni AT1), ma ciò che fa riflettere è che gli obbligazionisti AT1 hanno perso il 100%, mentre gli azionisti "solo" il -60% rispetto ai prezzi di venerdì...

E questo è assurdo, considerato che gli azionisti in casi estremi dovrebbero essere i primi a perdere tutto...

Ma è arrivato un nuovo grande colosso?

La combinazione crea una delle più grandi banche in Europa: UBS ha un patrimonio totale di 1.100 miliardi di dollari in bilancio e Credit Suisse di 575 miliardi di dollari. Nel 2022, UBS ha realizzato un profitto di $7,6 miliardi mentre Credit Suisse una perdita di $7,9 miliardi (cancellando di fatto i guadagni dell'intero decennio).

L'acquisizione significa la fine per una banca di 167 anni il cui quartier generale si trova di fronte al suo feroce (ex) rivale UBS dall'altra parte della piazza Paradeplatz di Zurigo.

L'epilogo di Credit Suisse è la perfetta ciliegina sulla torta di un decennio disastroso per quella che qualche tempo fa era una delle banche più prestigiose al mondo.

Angolo Politico 💬 

🇮🇹 Mattarella incontra Papa Francesco per i 10 anni del Pontificato (Ansa)

🏦 Xi Jinping elogia la "forte leadership" di Vladimir Putin (FT)

Angolo Cripto ⛓️ 

🪙 Coinbase: in piano una piattaforma di trading fuori dagli USA (CT)

👮🏻‍♀️ SBF: questa settimana la versione riveduta dell'accordo sulla cauzione (CT)

Angolo Tech & Startup 💡

✅ PitchBook: questo tool AI prevede le startup che faranno exit (TC)

❌ TikTok: tutti i governi che lo hanno bannato (Wired)

😃 Monarch: il dispositivo con schermo Braille per non vedenti (TechCrunch)

🌿 Kering: il gruppo vuole tagliare le emissioni del 40% entro il 2035 (Sole24Ore)

Oggi nella storia? Il 21 marzo 1804 viene introdotto il "Codice Napoleonico", uno dei primi codici civili moderni ad essere introdotto in Europa. Influenzerà l'elaborazione dei sistemi legali di molti altri paesi, fra cui l'Italia, la Germania e molti stati dell'America Latina.

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Meme del Giorno 🤪

Per la serie.. CV di un certo spessore 😅 (meme da Reddit)

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