✅ Pnrr: arriva finalmente l’ok della commissione!

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Ecco cosa offre il menù di oggi:

•  ✅ Pnrr: arriva finalmente l’ok della commissione!

• ⛽️ Enel: il futuro passa dalle rinnovabili?

ITALIA
✅ Pnrr: arriva finalmente l’ok della commissione!

Finalmente ci siamo: il Governo italiano e la Commissione europea hanno raggiunto l’accordo sulla riformulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Italiano, dopo mesi e mesi di confronto.

Questa revisione aumenta i fondi disponibili, ma prevede anche una riprogrammazione di molti obiettivi rispetto ai piani originali.

Stanno arrivando più soldi?

Il Pnrr italiano aumenta il suo valore da €191,5 a €194,4 miliardi, e questo grazie soprattutto ai quasi €3 miliardi aggiunti per il RepowerEU (che serve a rendere indipendente l’Unione dal gas Russo e che ora vale ora ben €11,2 miliardi).

Nel piano italiano, i miliardi per RepowerEu dovevano essere più di 19, ma molti progetti sono stati rifiutati dalla Commissione (per paura che non rispettassimo la scadenza dei lavori al 2026).

Tra i progetti bocciati ci sono quelli su:

• 👩🏻‍🔬 La produzione di biocarburanti

• ⚡️ Il progetto Smart grid (per le reti elettriche intelligenti)

• 🏡 Gli Ecobonus (per cui si erano stanziati ben €4 miliardi)

Dal ridimensionamento di RepowerEu abbiamo però recuperato qualche miliardo di euro, che verranno destinati ad altro, come:

• 💧 Investimenti sulle reti idriche

• 🏫 Investimenti in progetti comunali

• 🚝 Acquisto di nuovi treni “green”

E la quarta rata? E quelle dopo?

Sui quasi €19 miliardi della quarta rata del Pnrr dobbiamo ancora aspettare l’ok della commissione, che ci tiene ancora sotto esame.

Il Governo ha però dichiarato l’intenzione di ricevere i fondi entro il 31 dicembre, il che porterebbe il totale incassato con la terza e la quarta rata a ben €35 miliardi.

Sulle rate successive ci sono invece grandi cambiamenti, in particolare sul modo in cui è stato deciso di ripartire i fondi restanti.

La quinta rata, ad esempio, passerà dai €18 miliardi inizialmente previsti a €12, e lo stesso avverrà con la sesta (da €11 a €10 miliardi).

In breve, nel 2024 riceveremo meno fondi dall’Ue, ma recupereremo tutto gli anni successivi.

Il motivo?

Il piano e gli obiettivi per il 2024 sono stati ridotti per darci la possibilità di raggiungerli più facilmente negli anni successivi (e questo vuol dire che poi dovremo correre!).

E proprio sugli obiettivi…

La revisione del Pnrr ha portato a importanti cambiamenti, dato che gli obiettivi sono aumentati da 527 a ben 614.

E oltre a questo, la revisione del piano ha aggiunto ben 7 capitoli di riforme (le riforme si riferiscono a cambiamenti strutturali e legislativi che dobbiamo adottare), di cui 5 legati direttamente al programma RepowerEu.

Tra questi, ad esempio:

• 🍀 Semplificare le normative per la produzione di energie rinnovabili

• 💰 Ridurre i rischi finanziari per le imprese nel loro acquisto

• ❌ Eliminare i sussidi ambientalmente dannosi

• 💸 Riorganizzare gli incentivi alle imprese verso la sostenibilità e l'efficienza energetica.

Insomma, i cambiamenti sono tanti e ci sono ancora timori sul loro raggiungimento (cosa fondamentale, visto che completare gli obiettivi permette di sbloccare le nuove rate), ma questo ok della commissione fa ben sperare…

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ECONOMIA E POLITICA
⛽️ Enel: il futuro passa dalle rinnovabili?

Il destino di Enel - e di conseguenza il futuro energetico dell’Italia intera - passerà dalle rinnovabili: questo ciò che si evince dal piano strategico per il triennio 2024-26 presentato mercoledì scorso.

I principali obiettivi del piano sono infatti:

• 🪨 La chiusura delle centrali a carbone entro il 2027

• 🍀 Il target emissioni zero entro il 2040

Gli investimenti di Enel, che hanno l’obiettivo di modernizzare e potenziare le reti e gli impianti, arrivano con un tempismo perfetto.

Secondo l’RSE, infatti, per rispettare gli accordi EU sulla riduzione delle emissioni entro il 2030:

• 📈 Idroelettrico, solare ed eolico italiani dovranno crescere complessivamente del 63%

• 🟢 Le rinnovabili, per usi termici e per i trasporti dovranno entrambe aumentare di circa il 40%

Ma quali sono gli investimenti di Enel?

Per il triennio, il gruppo ha pianificato investimenti lordi per circa €35,8 miliardi, di cui il 34% (ben €12,1 miliardi) è dedicato alle rinnovabili.

Geograficamente, l’allocazione prevede:

• 🇪🇺 €7,2 miliardi in Europa (60%)

• 🌎 €2,6 miliardi in America Latina (21%)

• 🇺🇸 €2,3 miliardi in Nord America (19%)

Il gruppo sarà quindi in grado di ampliare la sua capacità rinnovabile di circa 13,4 gigawatt, e lo farà grazie a tre tipologie di investimenti:

• Ownership: in cui il gruppo deterrà il 100% della partecipazione

• Partnership: che prevedono una quota > 50% e < al 100%

• Stewardship: con una quota inferiore al 50%

Ok, ma le rinnovabili possono davvero essere il futuro?

Le rinnovabili sono fonti di energia sostenibili e pulite che vengono generate da risorse naturali inesauribili, a differenza dei combustibili fossili.

Ad oggi, degli oltre 320 terawattora di fabbisogno energetico elettrico italiano annuo, il 19% è coperto da energia green, ripartita come segue:

• 💨 Eolico: 16%

• ☀️ Solare: 20%

• 🥬 Bioenergie: 17%

• 🌋 Geotermico: 5%

• 💧 Idroelettrico: 42%

Le energie rinnovabili hanno però un grande problema: sono inevitabilmente soggette a variazioni di disponibilità.

Ad esempio, vento e sole sono per loro natura imprevedibili e non programmabili, a differenza della domanda di energia.

La necessità di immagazzinare (aka stoccare) l'energia è quindi cruciale per garantire una fornitura continua e affidabile.

Lo stoccaggio richiede l’utilizzo di batterie che accumulino l’energia prodotta quando nella rete vi è eccesso di offerta e che la rilascino quando vi è eccesso di domanda.

Il problema però è che, in Italia, sugli impianti di stoccaggio c’è ancora molto da fare.

Visti i limiti delle rinnovabili, una soluzione al problema (e complementare al loro utilizzo) potrebbe essere quindi l’energia nucleare, che però viene osteggiato ancora con tantissima forza.

A riguardo, alcune posizioni contrarie mettono l’accento sul rischio di approvigionamento dell’uranio, sui lunghi tempi di costruzione delle centrali e sui rischi legati alle scorie.

Secondo altri, tuttavia, questi fattori trovano poco riscontro nell’evidenza scientifica e sarebbero peraltro tutti aspetti di facile soluzione qualora l’Italia decisse di abbracciare l’energia blu.

E tu chene pensi? Sei favorevole al nucleare in Italia?

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