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😳 Patagonia non paga le tasse?
Buona Domenica! Questa settimana parliamo dell'annuncio di Patagonia, il cui fondatore ha deciso di cedere la totalità delle azioni per sostenere il cambiamento climatico! Ma sotto sotto potrebbero esserci anche motivi fiscali.. E poi due parole sui mercati e l'inflazione (sì, ancora)
Le storie di oggi1 - Patagonia cede la proprietà per combattere il cambiamento climatico, ma le tasse?2 - Inflazione USA sopra le attese e i mercati crollano
Patagonia cede la proprietà in segno della sostenibilità (ma le tasse?!) ♻️
È notizia di questa settimana quella che la famiglia Chouinard, proprietaria dello storico brand Patagonia, cederà le proprie quote ad una organizzazione non-profit.Cos’è Patagonia? 🧗🏻Patagonia è un'azienda tessile statunitense specializzata in abbigliamento sportivo e da esterni (ma non solo), fondata da Yvon Chouinard nel 1973 e con sede a Ventura, in California.L’iconico logo è la sagoma del monte Fitz Roy, posizionato al confine tra Cile ed Argentina, in Patagonia.Il fondatore, arrampicatore sin da giovane, insieme al suo socio Tom Frost, iniziò a vendere attrezzatura da arrampicata fatta a mano nel 1957 attraverso la sua azienda, chiamata Chouinard Equipment.
Alla fine degli anni Sessanta, gli uomini indossavano abiti molto "basic", consoni al contesto societario e agli anni di ripresa economica che correvano: il cosiddetto “abbigliamento sportivo” di quei tempi, era concepito con l'abbinamento di una maglietta ad un paio di pantaloni grigi.Durante un tour d’arrampicata invernale in Scozia, nel 1970, Chouinard comprò una maglia di una squadra di rugby, pensando che fosse perfetta da indossare per arrampicare.Aveva inconsapevolmente fatto una scoperta rivoluzionaria: essendo rinforzata per resistere agli impatti del rugby, la maglia possedeva un collare che impediva che le corde dell'equipaggiamento, sfregando con la pelle, ferissero il collo.
Una volta tornato negli Stati Uniti, Chouinard la indossò per andare ad arrampicarsi e lanciò così una vera e propria tendenza: vennero effettuati migliaia di ordini di queste magliette che andarono letteralmente a ruba.I due soci cominciarono dunque a vendere abbigliamento per sostenere la produzione di attrezzatura, dalla quale ricavavano solo profitti marginali; si ebbe quindi l’esigenza di trovare un nome per questa nuova linea.
Da lì a poco il “Great Pacific Iron Works”, il primo negozio di Patagonia, aprì (1973), e lo fece nell'ex stabilimento di confezionamento della carne a Ventura, vicino al fabbro di Chouinard.
Patagonia ha ampliato poi nel tempo la sua linea di prodotti includendo abbigliamento mirato ad altri sport, come il surf. Oltre all'abbigliamento, offrono altri prodotti come attrezzature sportive, zaini, sacchi a pelo e cibo da campeggio.
E ora che succede?🤔L’ormai 83enne proprietario, qualche giorno fa, ha preso una decisione chiave per il futuro della società.Assieme alla sua famiglia ha scelto di trasferire le azioni di Patagonia (valutate ben $3 miliardi di dollari) ad un fondo creato ad hoc e ad un'organizzazione no-profit.Entrambi sono state creati per preservare l'indipendenza della compagnia e garantire che tutti i suoi profitti (stimati in circa $100 milioni annui) siano usati per combattere il cambiamento climatico e proteggere le terre non sviluppate nel mondo.
L’azienda ha condiviso la notizia in anteprima con i suoi dipendenti, collaboratori e collaboratrici durante un evento globale il 14 settembre 2022.
Patagonia continuerà ad operare come società privata a scopo di profitto, rimanendo una B Corp*, vendendo oltre 1 miliardo tra giacche, cappelli e pantaloni da scii ogni anno, ma i Chouinard non saranno più (sulla carta) i proprietari dell'azienda.
Una B-Corp o b corporation è azienda certificata che, oltre ad avere obiettivi di profitto, risponde ai più alti standard di performance sociali, ambientali, di trasparenza e di accountability.Per ottenere e mantenere la certificazione, le aziende devono misurare le proprie performance ed esternalità attraverso lo standard di misurazione B Impact Assessment (BIA) ed ottenere un punteggio di almeno 80 punti (su 200).Il BIA, gratuito e reperibile online, osserva l’impatto in 5 aree: Governance, Lavoratori, Comunità, Ambiente e Clienti.Attualmente è lo standard di misurazione di impatto più diffuso al mondo, adottato da oltre 100.000 aziende in 71 paesi.
Entriamo nello specifico dell'operazioneLa famiglia ha trasferito tutte le azioni con diritto di voto, pari al 2% del totale, in una nuova entità denominata “Patagonia Purpose Trust*”.Il fondo, che sarà supervisionato da membri della famiglia e da loro stretti consiglieri, mira a garantire che Patagonia tenga fede al suo impegno di gestire l'attività in modo socialmente responsabile e ceda i profitti.Si prevede che donerà ogni anno l’1% delle vendite ad associazioni ambientaliste e non-profit. A causa di questa donazione, i Chouinard verseranno $17,5 milioni di tasse.
*Il trust è un istituto giuridico di origine anglosassone attraverso il quale un soggetto, definito disponente o “settlor”, per atto tra vivi o a causa di morte, separa il suo patrimonio destinando alcuni beni al perseguimento di specifici interessi, a favore di determinati beneficiari o per il raggiungimento di uno scopo determinato.
La famiglia ha inoltre donato il restante 98% delle azioni comuni ad una no-profit chiamata “Holdfast Collective”, che riceverà tutti i profitti della compagnia e li userà per contrastare il cambiamento climatico.Un modo per non pagare le tasse?Instead of 'going public' you could say we are 'going purpose'.Invece che quotarci ci stiamo muovendo verso il nostro scopo. Così ha detto Chouinard in una dichiarazione in cui annunciava la mossa.
"Invece di estrarre valore dalla natura e trasformarlo in ricchezza per gli investitori, useremo la ricchezza creata da Patagonia per proteggere la fonte di tutta la ricchezza: la terra".
Ma può essere che sotto a questa mossa, oltre alla bontà di cuore di un fondatore che da anni si batte contro il cambiamento climatico, ci sia anche la volontà di pagare meno tasse?
All'inizio del 2022, un altro uomo d'affari, il repubblicano Barry Seid, ha utilizzato una struttura simile per donare la sua attività da $1,6 miliardi di dollari a un'organizzazione no-profit, che nel suo caso sostiene cause conservatrici, tra cui la limitazione dell'accesso all'aborto e la nomina di giudici conservatori.In questo modo, quindi passando per un Trust e per un'organizzazione no-profit, Seid è riuscito a evitare di pagare le tasse sulla vendita della sua attività.Diciamo che la situazione è abbastanza simile con Patagonia.Che il fine di Chouinard sia nobile nessuno lo mette in dubbio, ma è chiaro che l'effetto collaterale della scelta di una struttura come questa sia quello, vuoi o non vuoi, di pagare meno tasse.Ma da dove proviene questo vantaggio fiscale?Come anticipato prima, Chouinard ha dichiarato che circa il 2% di tutte le azioni verrà trasferito a un nuovo fondo gestito da familiari e consulenti, chiamato Patagonia Purpose Trust.Il resto delle azioni della società privata (98%), che ora la famiglia detiene, andrà a una nuova organizzazione no-profit chiamata Holdfast Collective.
2% al Trust: $700 milioni in mancate imposte?Sul 2% di azioni trasferite al Trust, Patagonia pagherà $17,5 milioni in tasse sulle donazioni.Tuttavia, per come è strutturata la normativa fiscale statunitense, questa donazione farà sì che Patagonia non paghi alcuna imposta sul valore che le azioni hanno accumulato da quando le hanno acquisite per la prima volta (le cosiddette imposte sulle plusvalenze).E non sono spicci: Bloomberg stima che l'imposta sulle plusvalenze sulla donazione avrebbe potuto superare i $700 milioni di dollari.98% a no-profit: $1 miliardo e passa in mancate imposte?Anche il 98% di azioni destinate all'organizzazione no-profit sono esenti da imposta. Secondo Justin Miller, direttore nazionale della pianificazione patrimoniale presso Evercore Wealth Management, se il 98% dei $3 miliardi di dollari donati (valore Patagonia) fosse stato soggetto a un'imposta federale sulle donazioni, il prelievo fiscale sarebbe stato pari a $1,176 miliardi di dollari.Il fine giustifica i mezzi?Un portavoce della Patagonia ha detto a BusinessInsider che la famiglia Chouinard non ha chiesto di creare una struttura aziendale per evitare le tasse.
"Patagonia paga le tasse!
Ricordiamoci che Patagonia è da tempo sostenitore dell'aumento delle aliquote sugli utili societari per sostenere le iniziative sul clima.
E lo abbiamo fatto di recente a sostegno del piano Build Back Better: abbiamo detto che saremmo stati disposti a pagare un'aliquota sugli utili più alta per politiche climatiche più forti!"
Secondo alcuni esperti fiscali, la struttura utilizzata da Chouinard per "passare di mano" l'azienda sta aiutando la famiglia a "bypassare" il sistema fiscale, via che gli ultra-ricchi sono spesso in grado di percorrere.Senza entrare in moralismi, è chiaro che tutte queste operazioni siano coerenti con le zone grigie del sistema fiscale.Si può anche sostenere che il sistema di filantropia privata statunitense finanziato dalle fondazioni dei miliardari sia più efficiente del settore pubblico e nel caso specifico di Patagonia si può anche credere che il mancato pagamento delle imposte sia un "effetto collaterale" dell'operazione e non la sua finalità (mmmh)......Ma è innegabile che la tendenza a spostare ricchezza verso strutture finanziarie protette da prelievo fiscale sia più viva che mai, anche per miliardari notoriamente attivi per cause nobili, come il caso di Chouinard (il cui impegno verso il cambiamento climatico rimane - e da non dare per scontato, visto che nulla è dovuto).
Cambia tutto ma non cambia nienteLa leadership dell'azienda non cambia.Ryan Gellert continuerà a ricoprire il ruolo di CEO e la famiglia Chouinard continuerà a sedere nel CdA di Patagonia, insieme a Kris Tompkins, Dan Emmett, la dottoressa Ayana Elizabeth Johnson, Charles Conn (Presidente del CdA) e Ryan Gellert.La famiglia Chouinard guiderà anche l'azionista di controllo della società, il Patagonia Purpose Trust, eleggendo e supervisionando il consiglio di amministrazione di Patagonia.Guideranno anche il lavoro filantropico svolto dal Collettivo Holdfast. Agendo insieme, il CdA di Patagonia e il Patagonia Purpose Trust lavoreranno per il continuo successo dell'azienda a lungo termine, assicurandosi che rimanga fedele al suo scopo e ai suoi valori.
Il commento del proprietario sull’operazioneLa rinuncia di Chouinard al patrimonio di famiglia è in linea con il suo abituale disinteresse verso le regole tradizionali commerciali e con l'amore che da sempre nutre per l'ambiente.
“È passato mezzo secolo da quando abbiamo iniziato il nostro esperimento di business responsabile”, ha commentato Yvon Chouinard.
"Se vogliamo sperare di avere un pianeta vivo e prospero tra altri 50 anni, è necessario che tutti noi facciamo il possibile con le risorse che abbiamo.
Come uomo d’affari, nonostante non abbia mai voluto esserlo, sto facendo la mia parte. Invece di estrarre valore dalla natura e trasformarlo in profitti, useremo la prosperità generata da Patagonia per proteggere la vera fonte di ogni ricchezza.
Stiamo facendo della Terra il nostro unico azionista. Sono seriamente intenzionato a salvare il pianeta”.
Speriamo che questo influenzi una nuova forma di capitalismo che non finisca con pochi ricchi e un mucchio di poveri.
Daremo la massima quantità di denaro alle persone che lavorano attivamente per salvare il pianeta".
Inflazione sopra le attese e i mercati crollano
Ci risiamo.L’indice dei prezzi al consumo è aumentato del +0,1% ad agosto. Su base annua (rispetto ad agosto 2021) si tratta di un aumento del +8,3%, superiore alle attese di +8,1%. Escludendo cibo ed energia, l’indice dei prezzi è salito del +0,6% (+6,3% su base annua).
I prezzi dell’energia sono scesi del -5% nel mese, guidati da un calo del -10,6% nell’indice della benzina. Tuttavia, tali cali sono stati compensati da aumenti altrove.L’indice alimentare è aumentato del +0,8% ad agosto e i costi degli alloggi, che costituiscono circa un terzo della del CPI, sono aumentati del +0,7% (+6,2% rispetto a un anno fa).Anche i servizi di assistenza medica hanno mostrato un forte aumento (+0,8% sul mese e del 5,6% rispetto ad agosto 2021).I mercati sono crollati dopo la notizia, con NASDAQ e S&P che hanno chiuso la settimana in profondo rosso.
La strada per tornare a livelli normali dei prezzi è ancora lunga.
“La lettura odierna del CPI è un chiaro promemoria della lunga strada che abbiamo davanti per riportare l’inflazione con i piedi per terra.
L'idea che stessimo già per superare lo scoglio e che la FED fosse in procinto di togliere il piede dall'acceleratore era probabilmente prematura".
In attesa del meeting della FED di mercoledì prossimoPrima dei dati sull'inflazione i mercati si aspettavano ampiamente che la FED decretasse un nuovo aumento dei tassi di +0,75 punti percentuali.Dopo i dati sull'inflazione non è più considerata la possibilità di un aumento di +0,50%, mentre un eventuale aumento del +1% è quotato al 18% di probabilità.Il percorso è ancora lungo. L'idea che tutto fosse già passato possiamo togliercela dalla testa, anche se forse il peggio lo abbiamo alle spalle.La volatilità continuerà e questo ormai lo sappiamo. Il 2022 si chiuderà probabilmente come un anno complicato per noi investitori, ma d'altronde il 2021 si è chiuso come uno dei migliori anni da decenni a questa parte.Insomma, i mercati non possono mica sempre salire... ;)
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