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🏦 Bankitalia avrà un nuovo governatore!

🏦 Bankitalia avrà un nuovo governatore!

Giorgio Papavero, Simone Lopasso & Filippo Lusini
July 09, 2023

INSIEME A:

Buongiorno! Questo è il Punto, il trucco per capire cosa succede nel mondo e far bella figura con gli amici.

Ecco cosa offre il menù di oggi:

⏳️ Siamo davvero in ritardo con il PNRR?
🏦 Bankitalia avrà un nuovo governatore!

Mercati: Le azioni hanno chiuso la settimana in negativo, con gli investitori che hanno digerito i dati sul mercato del lavoro americano che rendono probabile un rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed questo mese. Sebbene infatti il mese scorso gli Stati Uniti abbiano aggiunto meno posti di lavoro del previsto, i salari sono cresciuti più rapidamente di quanto ci si aspettasse e ciò permette alla FED di spingere i tassi più in alto senza causare una (immediata) recessione.

⏳️ Siamo davvero in ritardo con il PNRR?

È stato definito come il più grande piano di ricostruzione e di ripresa italiano dopo il piano Marshall nel dopoguerra.

Un programma di riforme e investimenti per il periodo 2021-2026 che dovrebbe portare un contributo decisivo alla crescita economica del nostro paese: parliamo del PNRR.

Ma quanti soldi abbiamo a disposizione? 🤑

Non proprio due spicci: 191,5 miliardi di euro finanziati dall’Unione Europea, di cui 68,9 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto e 122,6 miliardi di prestiti.

Di questi, per ora ne abbiamo incassati una parte: fino a questo momento infatti, conseguendo 151 obiettivi previsti dal Piano (51 del 2021 e 100 nel 2022), l’Italia ha incassato 66,9 miliardi di euro (24,9 miliardi di pre-finanziamento, 21 miliardi della prima rata e 21 miliardi della seconda rata).

E dove sta quindi il problema? 😕

Il problema sono la terza rata (scaduta il 31/12/2022) e la quarta rata (scaduta il 30/06/2023):

Terza rata: la terza rata da 19 miliardi di euro si riferisce agli obiettivi da raggiungere entro il 31/12/2022, che l’Italia ha dichiarato completati ma su cui la Commissione Europea sta effettuando una serie di controlli - ci si aspetta che la rata venga pagata entro settembre 2023 se tutti i controlli vanno a buon fine (dovrebbero!)
Quarta rata: la quarta rata da 16 miliardi di euro non arriverà a breve, perché l’Italia non ne ha ancora richiesto il pagamento, cosa che avrebbe dovuto fare entro il 30 giugno.

Ma perché non abbiamo richiesto il pagamento della quarta rata? 😲

Per farla breve, non lo abbiamo fatto perché non abbiamo ancora raggiunto gli obiettivi che avremmo dovuto raggiungere entro il 30 giugno - aka siamo in ritardo sulla tabella di marcia...

Tra i più importanti obiettivi e traguardi legati alla quarta rata he non abbiamo ancora raggiunto ci sono:

1️⃣ L’assegnazione del 100% dei lavori per la costruzione di circa 265 mila nuovi posti di asili nido
2️⃣ La realizzazione di almeno 40 stazioni di rifornimento di idrogeno
3️⃣ L’attuazione di tutti i decreti necessari ad attuare la riforma della giustizia penale

Abbiamo un problema con gli asili nido… 🆘

Particolarmente importante è il nodo asili nido: in Italia solo 1 bambino su 4 trova posto negli asili nido, rispetto a 1 bambino su 2 in Francia e Germania.

Siamo ben al di sotto degli standard europei, motivo per cui il PNRR ha stanziato ben 4,6 miliardi di euro per aumentare l'offerta di strutture per l'infanzia, in modo da far si che ogni comune possa avere un numero di posti pari ad almeno il 33% della popolazione in età compresa tra i 0 e i 36 mesi.

Il problema? Ad oggi è stato assegnato poco più dell'80% dei lavori, e soprattutto al Sud sono state presentate poche proposte progettuali per la costruzione di nuovi asili nido.

Ma ora che abbiamo mancato la scadenza per la quarta rata abbiamo perso tutti i soldi? 😦

Buona notizia: la risposta è NO. È infatti possibile richiedere il pagamento della rata anche dopo la data indicata nel calendario (che è solo indicativa).

L’Italia, a dirla tutta, non è l’unico paese ad essere in ritardo: d’altronde con un programma di spesa, progetti e riforme così ampio diversi paesi stanno andando in difficoltà!

Detto ciò, è importante non allungare troppo i tempi e rimanere fedeli alla tabella di marcia stabilita. Il PNRR è il primo progetto finanziato con debito comune all’UE, e le carte in ballo non sono poche. Non c’è in gioco solo la crescita economica del nostro paese ma soprattutto la sua credibilità e reputazione nei decenni a venire!

Questa edizione è in collaborazione con

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🏦 Bankitalia avrà un nuovo governatore!

Fabio Panetta

Ora è ufficiale: il Consiglio dei Ministri, su proposta di Giorgia Meloni, ha nominato il nuovo governatore di Banca d’Italia: sarà Fabio Panetta, che subentra a partire dal primo novembre, quando scadrà il mandato dell’attuale governatore Ignazio Visco, in carica dal 2011 e non più rieleggibile dopo due mandati di sei anni.

Ma vediamo chi è Fabio Panetta 🔍

Fabio Panetta è nato nel 1959 e nel 1982 consegue la laurea in economia e commercio all’università LUISS.

Vola poi a Londra, dove consegue l Master of Science in Monetary Economics presso la London School of Economics e poi un PhD in Economics and Finance alla London Business School.

E poi inizia la sua carriera:

Nel 1985 inizia a lavorare nella Banca d'Italia, sotto la governance di Carlo Azeglio Ciampi, nella sua divisione monetaria e finanziaria, di cui diventa il capo nel 1999;
Nel 2011 è nominato direttore centrale per il coordinamento della partecipazione della Banca d'Italia all'Eurosistema;
Dal 2012 al 2019 è stato vice-direttore generale della Banca d'Italia, per poi diventare direttore generale dal 2019;
Da inizio 2020 diventa membro del comitato esecutivo della Banca Centrale Europea.

Il suo operato 👷🏻‍♂️

Panetta avrà il compito di sostituire Visco e sembra che il nuovo governatore punterà alla continuità: sia Panetta che Visco infatti sono dello stesso avviso nonché modus operandi, che ruota attorno a parole come prudenza e gradualità.

Entrambi, ad esempio, si sono espressi favorevoli ad un rallentamento dei tassi di interesse:

“La nostra stretta va calibrata con prudenza, perché sta già avendo un forte impatto sulle condizioni finanziarie e perché vogliamo evitare volatilità finanziaria indesiderata”

Fabio Panetta

Secondo il neo-governatore, infatti, la politica monetaria dovrebbe restare pienamente adattabile agli sviluppi, vista l’incertezza che permane in questi mesi…

E questo anche considerando il rischio di improvvise tensioni finanziarie, che sicuramente bene non possono fare alla stabilità del nostro Paese.

Angolo Politico 💬

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Oggi nella storia? II 9 luglio 1962, Bob Dylan registra Blowin’ In The Wind, il pezzo che lo renderà una star mondiale. La canzone diventa la “canzone di protesta” per eccellenza, simboleggiando la lotta per i diritti e l'uguaglianza delle persone nella società.