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🚗 Nissan & Honda: Fusione in vista?
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🚗 Nissan & Honda: Fusione in vista?
🪨 Il carbone non muore mai
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AUTOMOTIVE
🚗 Nissan & Honda: fusione in vista?
Il mondo dell'automotive nipponico si prepara a quello che potrebbe essere il più grande terremoto degli ultimi anni: Nissan e Honda stanno per avviare una trattativa per unire le loro forze sotto una nuova holding comune.
E non è tutto, perché nel progetto potrebbe essere coinvolta anche Mitsubishi Motors (di cui Nissan detiene già il 24% delle azioni).
Se l'operazione andasse in porto, sarebbe la più grande fusione nel settore automotive dai tempi dell'accordo da $52 miliardi tra Fiat Chrysler e PSA Groupe che nel 2021 ha dato vita a Stellantis.
Ma perché questa decisione?
La decisione di unire le forze arriva in un momento critico per il settore automobilistico, con le case automobilistiche sotto pressione per:
🇨🇳 La competizione con i produttori cinesi
⚡️ Gli alti costi della transizione all'elettrico
💻 La necessità di sviluppare nuove tecnologie
E Nissan, in particolare, sta attraversando un periodo decisamente complicato:
📉 Profitti crollati del 90% nel 2024 rispetto all'anno precedente
👥 Annunciato il taglio di 9.000 posti di lavoro
🏭 Riduzione del 20% della capacità produttiva globale
In realtà, l’idea di una fusione non nasce dal nulla, visto che le due case automobilistiche avevano già iniziato a collaborare lo scorso agosto, quando hanno stretto una partnership strategica per:
🔋 Sviluppare insieme batterie e componenti per veicoli elettrici
💻 Condividere software per autoveicoli
🛠️ Collaborare sullo sviluppo di nuove tecnologie
Ma che vantaggi porterebbe una mossa di questo tipo?
Da sinistra, Makoto Uchida, Ceo di Nissan, e Toshihiro Mibe, Ceo di Honda, in una foto d'archivio AP
Dal matrimonio tra Honda e Nissan nascerebbe un vero colosso del settore:
🚘 7,4 milioni di auto prodotte all'anno (che diventerebbero 8,5 con Mitsubishi)
🥉 Terzo gruppo automobilistico mondiale dopo Toyota (11,2 milioni) e Volkswagen (9,2 milioni)
💰 Capitalizzazione combinata di circa $47 miliardi
L'unione permetterebbe alle due case di:
🏭 Ottimizzare le linee produttive
💡 Condividere tecnologie e piattaforme
💰 Ridurre i costi di sviluppo per nuovi modelli
Non mancano però i problemi…
Certo, una fusione di questo tipo non è un affare facile, visto che:
👥 Honda vale 5 volte Nissan in borsa, il che complica la definizione delle quote di controllo
🤝 Le due aziende hanno culture aziendali molto diverse
🚗 Renault, che possiede il 34% di Nissan, potrebbe avere voce in capitolo
⚙️ L'integrazione delle catene produttive potrebbe creare tensioni
E i mercati come hanno reagito?
Con grande entusiasmo, almeno per Nissan:
📈 Le azioni Nissan sono schizzate del +24% alla Borsa di Tokyo
📊 Mitsubishi Motors ha registrato un balzo del +19%
📉 Mentre Honda ha perso il 3%
Quello che è certo è che nel settore automotive sta diventando sempre più difficile sopravvivere da soli.
Cosa ne pensi di questa fusione? |
ENERGY
🪨 Il carbone non muore mai
Nonostante tutti gli sforzi per ridurne l’uso e gli ambiziosi obiettivi dell’Accordo di Parigi, il consumo di carbone è letteralmente raddoppiato negli ultimi 30 anni.
E il 2024 non ha fatto eccezione, anzi...
L'Agenzia Internazionale per l'Energia (AIE) ha appena certificato che quest'anno verrà battuto un nuovo record di consumo, con ben 7,8 miliardi di tonnellate utilizzate.
Ma perché questo record?
Il motivo principale di questo record ha un nome preciso: Cina.
Il gigante asiatico da solo consuma un terzo del carbone mondiale - in pratica, una tonnellata su tre viene bruciata nelle centrali elettriche cinesi. E la situazione non sembra destinata a migliorare, visto che la domanda di energia elettrica nel paese continua a crescere per diversi motivi:
🚗 L'elettrificazione dei trasporti
🌡️ La crescente domanda di raffreddamento
💻 L'aumento dei consumi dei centri dati
Ma non è solo colpa della Cina, anzi!
Nei paesi emergenti, infatti, la domanda di carbone sta aumentando a ritmi preoccupanti. In particolare in:
🇮🇩 Indonesia
🇻🇳 Vietnam
🇮🇳 India
Questi paesi stanno aumentando l'uso del carbone perché hanno una forte crescita della domanda di elettricità, trainata sia dalla crescita economica che da quella demografica.
E i prezzi alti non aiutano per niente
Ad oggi i prezzi del carbone sono superiori del 50% rispetto alla media 2017-2019, e nel 2024 anche il commercio internazionale raggiungerà un nuovo record di 1,55 miliardi di tonnellate.
Con prezzi così alti, è difficile convincere i paesi esportatori a ridurre la produzione...
L'Australia, per esempio, che è il quinto produttore mondiale, non ha intenzione di ridurre le esportazioni: preferisce sviluppare le energie rinnovabili internamente, ma continuare comunque a vendere carbone all'estero.
Buone notizie arrivano dall’Occidente
Nelle economie avanzate il consumo di carbone ha già raggiunto il picco e continuerà a diminuire fino almeno al 2027.
In particolare nell'Unione Europea e negli Stati Uniti, grazie a:
🌞 La forte diffusione delle rinnovabili
📝 L'attuazione di politiche ambientali più stringenti
Pensate che le centrali a carbone americane oggi bruciano solo un milione di tonnellate al giorno: la metà rispetto al 2015.
E per il futuro?
Il quadro che emerge è abbastanza chiaro: il carbone non sparirà dall'oggi al domani, ma il suo ruolo è destinato a diminuire progressivamente.
E proprio la Cina sarà l'ago della bilancia: dalle sue scelte energetiche dei prossimi anni dipenderà gran parte del futuro di questo combustile fossile.
Tu cosa ne pensi del futuro del carbone? |
🏝️ Terremoto di magnitudo 7.3 a Vanuatu, Stato insulare nell’oceano Pacifico (RaiNews)
🇮🇹 Manovra di bilancio, il via libera arriverà dopo Natale(Ansa)
🤖 Google risponde ad OpenAI con Veo2 (Techy)
🛰️ L’Italia vuole portare energia sulla Luna (Wired)
🪨 Nel Mediterraneo sono presenti minerali custodi della storia dell’universo (Ansa)
🇪🇺 L’Europa ha siglato il più ambizioso contratto spaziale della sua storia recente (Wired)
Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: il 51% di coloro che hanno risposto al sondaggio ridurrà i consumi per contenere i costi legati al caro bollette
✍️ Svarovski cerca un Head of Global PR
💰️On Location cerca un Marketing Director, Milano Cortina 2026
🆕 Errani Studio cerca un Junior PR Design & Lifestyle
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Il 19 dicembre 1916, termina la battaglia di Verdun, una delle più sanguinose battaglie della prima guerra mondiale
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