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📺 Netflix entra nello sport in diretta

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 📺 Netflix entra nello sport in diretta

  • 🤖 Il rivale di ChatGPT Made in Italy

Queste le risposte al sondaggio della scorsa newsletter. Tanti voti per un tema che è sempre molto sentito, e che vede la maggior parte di voi (il 74%) favorevole al Nucleare in Italia.

BUSINESS & TECH

📺 Netflix entra nello sport in diretta

Netflix, il colosso americano dello streaming, entra nel mondo sportivo con un investimento monstre per l’acquisto di una parte dei diritti della WWE (l’azienda leader nel settore del wrestling), affermando ancora una volta il crescente interesse delle big tech per il mondo dello sport in diretta.

Facciamo il punto della situazione

Netflix entra ufficialmente nel mondo del live sport siglando un accordo storico con la World Wrestling Entertainment (meglio conosciuta come WWE) per una cifra incredibile di ben $5 miliardi!

Con l’acquisto dei diritti WWE, dal 2025 su Netflix si potranno vedere tutti i match in live dei due programmi principali (Raw e SmackDown), ma anche alcuni pay-per-view, come WrestleMania.

L’accordo avrà una durata decennale, con l’opzione per Netflix di recedere il contratto dopo i primi cinque anni o di rinnovarlo, al suo termine, per altri dieci.

Netflix entra così nel campo degli sport in live streaming

Drive to Survive: la serie Netflix sulla Formula 1 arrivata alla sesta stagione

La novità che porta questo accordo con la WWE è l’approdo di Netflix nel mondo dello sport in diretta: da sempre la società era sembrata poco favorevole ad aggiungere questo tipo di intrattenimento per i suoi abbonati, ma dato il recente aumento di interesse da parte dei suoi rivali principali (Apple e Amazon), l’opinione della casa di Los Gatos è cambiata.

La WWE non è però la prima avventura di Netflix nel mondo dello sport: basti pensare alle serie sulla F1, sul calcio e sul basket (anche se questi non avevano a che fare con la diretta).

Le big tech sono sempre più interessate agli eventi sportivi live

Amazon e Apple sono già da tempo all’interno del crescente mercato del live sport, permettendo ai propri utenti di preferire i match in tempo reale ai “più tradizionali” film o serie tv in streaming.

Amazon, ad esempio, ha recentemente mostrato interesse per i diritti NBA, con un possibile investimento che va dai $50 ai $70 miliardi. Questo si aggiungerebbe al portafoglio variegato dei diritti live sport già posseduti dal colosso di Seattle, in cui troviamo:

  • 🏈 National Football League (NFL)

  • ⚽️ Premier League

  •  🏀 NBA brasiliana

  • 🏆 UEFA Champions League (in parte)

E anche Apple non è rimasta a guardare: l’azienda di Cupertino ha infatti dichiarato di essere interessata all’acquisto dei diritti della Formula 1 mettendo sul piatto $2 miliardi all’anno (anche se ancora non si ha la conferma del deal), dopo il successo dell’accordo decennale da $250 milioni all’anno per i diritti della Major League Soccer…

Insomma, Amazon, Apple e Netflix sembrano puntare con decisione verso lo sport in live streaming.

Ma secondo te…

Gli sport in live streaming sono una scelta azzeccata? Perché?

Facci sapere la tua opinione rispondendo al sondaggio

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TECH & BUSINESS
🤖 Il rivale di ChatGPT made in Ita

Sta per arrivare nel Bel Paese la risposta italiana ai Chatbot d’oltre oceano: Modello Italia.

La nuova Intelligenza Artificiale sarà frutto di una proficua collaborazione tra un grande consorzio italiano, Cineca (che metterà a disposizione della causa il suo supercomputer “Leonardo”) e iGenius, la startup italiana che si occuperà dello sviluppo dell’applicazione.

Ma perché sviluppare un AI italiana?

I motivi che hanno spinto Cineca e iGenius sono essenzialmente due:

  • 💰 Il settore non è ancora saturo ed è un ottimo momento per cogliere la palla al balzo ed entrare in un mercato, quello dell’AI, che ad oggi vale la bellezza di $200 miliardi (e che secondo le stime potrebbe toccare i $4.000 miliardi entro il 2030)

  • 📚 Per evitare un’egemonia culturale: ad oggi i modelli linguistici principali sono addestrati su lingua inglese, quindi si portano dietro anche determinati bias (pregiudizi) culturali. E in futuro, quando le AI saranno usate quotidianamente da un grande pubblico, questi pregiudizi tenderanno a diffondersi fino a provocare cambiamenti culturali importanti, favorendo l'adozione di prospettive, valori o norme culturali dei modelli linguistici predominanti a discapito di altri.

E questo l’hanno capito pure altri paesi nel mondo, tra cui Francia, Emirati Arabi e India, che stanno già sfornando le loro AI alternative nazionali.

Per questo motivo, Modello Italia sarà un’intelligenza artificiale “allenata” su contenuti in italiano e parlerà italiano.

Le caratteristiche vincenti dell’AI

Una delle chicche del Modello Italia è la licenza open source.

L’idea è che ognuno possa utilizzare la versione “standard” di Modello Italia per costruirci sopra applicativi e modi d’uso personalizzati e adatti alle diverse esigenze.

Per quanto riguarda i contenuti su cui verrà addestrato il modello, questi rispetteranno in pieno le regole sul copyright stabilite dall’AI ACT europeo. Fondamentale sarà quindi l’utilizzo di dataset con licenza aperta (come Wikipedia) e l’applicazione di molti filtri che evitino l’uso di contenuti protetti.

In più, ci saranno novità anche lato privacy e fact checking

L’AI è stato sviluppato non solo con un occhio di riguardo sul rispetto delle regole sul diritto d’autore, ma anche verso la privacy degli utenti.

Modello Italia potrà infatti essere utilizzato anche senza connessione ad internet, e questo permetterà sia alla pubblica amministrazione che alle società di non condividere in rete le proprie informazioni sensibili.

E infine, gli sviluppatori hanno anche pensato anche a come risolvere la questione fact checking (ossia, controllare che ciò che viene detto dall’AI sia effettivamente veritiero). Per rispondere a questa sfida, iGenius ha predisposto un sistema che verificherà il contenuto di ogni singola risposta data all’utente.

Insomma, tutto fighissimo, ma quando sarà disponibile?

Ancora non si ha una data precisa circa il rilascio di Modello Italia, ma questo dovrebbe avvenire entro la fine di questa estate.

I presupposti, comunque, sembrano davvero buoni.

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