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🚢 MSC: vuole acquistare Italo?

INSIEME A:

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter freschissima che non ti lascia mai da solo!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 🚢 MSC: vuole acquistare Italo?

  • 🚨 Pnrr ribaltato: che succede?

Mercati: Dopo una storica serie di 13 giorni di vittorie consecutive, il Dow Jones conclude la settimana segnando un rosso. Continua a volare Meta, che ha mantenuto la sua striscia positiva iniziata nel 2023 dopo aver fornito una trimestrale questo mercoledì.

🚢 MSC: vuole acquistare Italo?

Mediterranean Shipping Company, meglio conosciuta come MSC, sta espandendo il proprio business anche sulla terra ferma (dopo aver provato, senza successo, a dir la sua anche nei cieli con la tentata acquisizione di ITA Airways).

Si parla infatti dell’acquisto del 99% di Italo, la famosa società privata italiana di trasporti sui binari … ma andiamo con ordine!

Di chi stiamo parlando?

La famiglia Aponte, originaria di Sorrento e proprietaria di MSC, gestisce in Italia un portafoglio di società sempre più ampio e attivo in diversi settori:

  • 🛳️ Trasporto di merci e passeggeri su mare

  • 🚝 Trasporto di merci su ferrovia

  • ⚓️ Terminal portuali

  • 🏝️ Agenzie marittime e turistiche

  • 🚎 Tour operator

  • 💻 Poli tecnologici e di cybersecurity

Stiamo parlando di un insieme di compagnie in grado di generare oltre €30 miliardi di ricavi l’anno… per ora!

Ok, quali sono i dettagli dell’acquisizione?

Anche se è già da inizio anno che corrono voci sulla possibile acquisizione di Italo da parte di MSC, ora manca solamente la conferma di Aponte ( l’accordo è infatti già presente).

Ad oggi, la società proprietaria del marchio Italo (NTV, Nuovo Trasporto Veloce), è così suddivisa:

  • La quota di maggioranza del 72,6% è nelle mani di Global Infrastructure Partners (GIP), il più grande fondo infrastrutturale del mondo, già socio di MSC

  • L’11,5% appartiene ad Allianz

  • Il 7,7% è dei soci italiani che nel 2018 hanno venduto a GIP le loro quote e successivamente hanno deciso di reinvestire in Italo: Luca Cordero di Montezemolo, Flavio Cattaneo, Giovanni Punzo, Isabella Seragnoli, Alberto Bombassei e Peninsula Capital

  • Il 7,6% è di Infra Investor

  • Lo 0,6% di MoLagers

Il fondo GIP ha rilevato la sua parte in NTV nel 2018, con un investimento di €2 miliardi e un orizzonte temporale di circa cinque anni.

Ora che è passato il tempo prestabilito, ecco che Gip e gli altri azionisti sono pronti a salutare Italo.

E qui entra in gioco MSC, con lo stesso Presidente e Fondatore Gianluigi Aponte in prima linea, pronta ad acquistare il 99% della società ferroviaria per un totale stimato di €4 miliardi.

Va bene, ma perché MSC vuole acquistare Italo?

L’acquisizione di Italo potrebbe essere il pezzo mancante del puzzle del gruppo, poiché ha tutte le carte in regola per essere utilizzato in entrambi i mondi di MSC: il trasporto merci ed il trasporto di passeggeri.

MSC, infatti, detiene già l’azienda ferroviaria per il trasporto di merci Medway Italia e potrebbe integrare la forza di Italo nell’espansione di questo business, a maggior ragione se teniamo conto che ha da poco ottenuto l’autorizzazione a muovere convogli anche in Svizzera, Austria, Germania, Belgio e Olanda.

Allo stesso tempo, per quanto riguarda il trasporto dei passeggeri, la società potrebbe offrire ai suoi clienti un servizio completo quasi senza eguali: con la flotta di Italo a sua disposizione, si potrebbe venire a creare un’intermodalità di trasporto treno-nave che permetterebbe ai passeggeri imbarcare i bagagli su un treno… e trovarseli a bordo della nave crociera!

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Cosa aspetti?

🚨 Pnrr ribaltato: cosa cambia?

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza cambia connotati.

Il governo Meloni, tramite Raffaele Fitto (Ministro per gli affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR) ci ha messo sopra le mani apportando diverse modifiche e importanti novità davvero inaspettate.

I cambiamenti sono contenuti in un documento da 152 pagine presentato nella Cabina di regia il 27 luglio 2023 a Palazzo Chigi, in cui si evidenziano diversi tagli, proroghe alle scadenze di alcuni obiettivi del programma e spostamenti di fondi al RepowerEu.

Ok, cosa esce dal Pnrr?

Out interventi per €15,89 miliardi.

Le misure riguardano soprattutto ferrovie, welfare, i comuni e un campo che dopo gli ultimi eventi meteorologici forse sarebbe stato meglio preservare, ossia il dissesto idrogeologico.

Da ciò si evince che i ministeri più colpiti saranno:

  • Infrastrutture

  • Interni

  • Ambiente

  • Università

In più, sempre per motivi di scadenze, sono stati rimodulati alcuni interventi sul fronte trasporti che riguardano i lavori di ammodernamento della tratta ferroviaria Roma-Pescara (€620,17 milioni) e alcuni tratti della Palermo- Catania e della Bari-Napoli (€787 milioni).

Ma perché tutti questi tagli?

A detta di Fitto, è necessario modificare il PNRR perché alcuni interventi sono irrealizzabili nei tempi previsti dal cronoprogramma concordato con l’Ue.

Per questo motivo, è stato ritenuto necessario definanziare il piano e riallocare il denaro nel fondo sviluppo e coesione.

Ok, ma dove andrà a finire il denaro non utilizzato?

Secondo i nuovi piani, finirà nel contenitore chiamato RepowerEu, il piano europeo per la transizione ecologica e l’autonomia energetica.

Qui confluiranno tre grandi misure di investimento:

  • Transizione verde ed efficientamento energetico (€14,793 miliardi)

  • Filiere (€2,05 miliardi)

  • Reti (€2,312 miliardi)

Nel fondo saranno inseriti anche nuovi ecobonus destinati a famiglie a rischio povertà energetica, giovani e imprese, per investire nel risparmio energetico di luce e gas attraverso le ristrutturazioni edilizie.

Con un investimento di €4 miliardi (€2 miliardi per il 2024 e €2 miliardi per il 2025), la misura si baserà su incentivi fiscali “per garantire il raggiungimento degli obiettivi REPowerEU di efficienza, riduzione della domanda e di contrasto alla povertà energetica’”

Queste sono le proposte che il governo Meloni ha avanzato alla Commissione Europea, che si è detta favorevole all’accordo raggiunto nella Cabina di regia italiana, incluso il nuovo capitolo RePowerEU.

"Accogliamo con favore l'accordo raggiunto nella Cabina di regia italiana sul documento che delinea la revisione del piano italiano di ripresa e resilienza, incluso il nuovo capitolo RePowerEu"

Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità italiane e continuiamo le nostre discussioni tecniche costruttive sul piano rivisto. Attendiamo di ricevere la presentazione formale delle modifiche al piano entro la fine di agosto"

Esecutivo UE

Angolo Politico 💬 

⛽️ Benzina: supera i €2,5 a litro in autostrada (Ansa)

🇮🇹 Ddl Fisco: prossima settimana in Aula (Ansa)

Angolo Cripto ⛓️ 

🇺🇸 USA: ancora più sorveglianza per i broker crypto (CT)

💰 NFT creati da un’artista 99enne venduti a $1,2 milioni (CT)

Angolo Tech & Startup 💡

💶 L’accordo per ridurre le commissioni del POS (Wired)

🤝 X ha aperto il suo programma di revenue sharing (TC)

🟢 Agricoltura più sostenibile grazie ai big data? (Wired)

🤖 L’AI di Linkedin che ti aiuta a prepararti ai colloqui (Wired)

Oggi nella storia? Il 30 luglio 2003 esce dalla linea di produzione di Volkswagen l'ultimo dei 21.529.464 Maggiolini costruiti dalla casa tedesca a partire dalla Seconda Guerra Mondiale.

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