• il Punto
  • Posts
  • 💻️ Microsoft: la storia di un colosso tecnologico

💻️ Microsoft: la storia di un colosso tecnologico

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 💻️ Microsoft: la storia di un colosso tecnologico

  • 🎬 Netflix compra Warner Bros

IN COLLABORAZIONE CON Column

📰 Il meglio dell’informazione, senza il rumore 

Vorresti informarti dalle migliori fonti nazionali e internazionali senza perderti?

Allora Column è la piattaforma che fa per te:

  • 🗞️ Articoli integrali da fonti qualificate, senza pubblicità e paywall

  • 💊 Pillole di informazione per restare aggiornato rapidamente

  • 🎧 Audiolettura per informarti quando e come preferisci

  • 🤖 Column AI Knowledge per cercare e approfondire le notizie

  • 📱 Feed personalizzato sui tuoi reali interessi

Che aspetti? Iscriviti cliccando dal link qua in basso!

STORIA IMPRENDITORIALE

💻️ Microsoft: la storia di un colosso tecnologico

Dal suo debutto nel 1975, Microsoft ha trasformato il panorama tecnologico globale, diventando una delle aziende più influenti del mondo. Fondata da Bill Gates e Paul Allen, l’azienda ha scritto la storia dell’informatica, passando da piccola startup a gigante tecnologico.

Ma come ci è riuscita?

Le origini

Bill Gates nacque nel 1955 a Seattle, in una famiglia di successo che lo incoraggiò fin da giovane a coltivare una forte ambizione. Nel 1968, frequentando la Lakeside School, entrò per la prima volta in contatto con i computer e da subito si appassionò alla tecnologia. Insieme al suo amico Paul Allen, fondò il "Lakeside Programmers Club", iniziando a scrivere il proprio codice.

Il 4 aprile 1975, Gates e Allen diedero ufficialmente vita a Microsoft, nome che unisce "microcomputer" e "software". Con Bill Gates a capo, Microsoft avviò la sua corsa verso il futuro, con la visione di rendere il computer un oggetto quotidiano in ogni casa.

Bill Gates e Paul Allen

L’accordo con IBM e la crescita esponenziale

Il primo grande successo arrivò nel 1980, quando IBM, il gigante dell'hardware, decise di entrare nel mercato dei personal computer e chiese all’azienda di Bill Gates un sistema operativo per le sue macchine.

Gates e Allen fornirono MS-DOS, ma ebbero l’intuizione decisiva di non concedere l’esclusiva a IBM, mantenendo così il diritto di venderlo anche ad altri produttori di PC compatibili.

Risultato? Nel giro di pochi anni MS-DOS divenne lo standard del settore e Microsoft iniziò una crescita rapidissima:

  • 💰 Fatturato: da $8 milioni (1980) a $140 milioni (1985)

  • 📊 Quota di mercato: a metà anni ’90, Microsoft controllava oltre il 90% dei sistemi operativi

  • 🌍️ Espansione globale: l’azienda si trasformò in un colosso internazionale, aprendo filiali in Giappone e diffondendosi rapidamente in tutto il mondo

Una decisione strategica geniale che pose le basi del futuro impero Microsoft.

La rivoluzione di Windows e Microsoft Office

Il passo successivo nella crescita di Microsoft fu la creazione di Windows, il sistema operativo che rese i computer molto più intuitivi. Fino ad allora, per usare un PC bisognava digitare comandi testuali spesso complessi; con Windows, invece, arrivò un’interfaccia grafica fatta di finestre, icone e mouse, capace di rivoluzionare l’esperienza d’uso.

Da quel momento Windows divenne la piattaforma alla base di tutti i sistemi operativi Microsoft.

Nel 1995, con Windows 95, l’azienda introdusse il menu Start e l’integrazione con Internet: un prodotto destinato a diventare il sistema operativo più diffuso al mondo

Parallelamente, Microsoft lanciò anche la suite Office, con programmi come Word, Excel e PowerPoint, destinati a diventare lo standard globale negli ambienti professionali.

Questo dominio nel software consolidò la posizione dell’azienda e rese Bill Gates l’uomo più ricco del mondo a soli 39 anni.

Il caso antitrust

Nel 1998, l’enorme potere raggiunto da Microsoft attirò l’attenzione delle autorità antitrust statunitensi. L’azienda venne accusata di abuso di posizione dominante, soprattutto per aver integrato Internet Explorer all’interno di Windows, ostacolando così la concorrenza di Netscape.

Nel 2000, un giudice stabilì che Microsoft dovesse essere divisa in due società separate. Tuttavia, l’anno successivo l’azienda vinse in appello e riuscì a mantenere la propria unità, dimostrando ancora una volta la sua straordinaria capacità di resistere alle crisi.

L’era Ballmer: profitti sì, ma poca innovazione

Dopo il processo antitrust, Bill Gates affidò la gestione quotidiana di Microsoft al suo amico e collega di lunga data, Steve Ballmer.

Bill Gates e Steve Ballmer

Durante il suo mandato, l’azienda continuò a generare profitti enormi:

  •  Windows XP divenne un successo planetario

  •  Office mantenne senza rivali la sua posizione dominante

  •  Xbox segnò l’ingresso di Microsoft nel mercato dei videogiochi

Tuttavia, l’arrivo di nuovi giganti come Google, Amazon, Facebook e soprattutto l’iPhone di Apple mise in difficoltà la strategia dell’azienda:

  •  Bing non riuscì a competere con Google

  •  Windows Phone fallì nel mercato degli smartphone

  •  Acquisizioni costose (Skype, Nokia) non diedero i risultati sperati

Nonostante i ricavi fossero cresciuti in modo impressionante, passando da $24 miliardi nel 2000 a $93 miliardi nel 2014, il valore del titolo in borsa rimase sostanzialmente fermo.

Il risultato è un’immagine di una Microsoft sotto Ballmer che, pur continuando a guadagnare, sembrava un dinosauro che vive di rendita, incapace di tenere il ritmo dell’innovazione.

La riscossa di Satya Nadella

Nel 2014 Satya Nadella, ingegnere indiano cresciuto dentro Microsoft, assume la guida dell’azienda e avvia una trasformazione profonda, partendo dalla cultura interna e dal modo stesso in cui la società sviluppa e distribuisce i propri prodotti.

Tra le sue scelte più decisive:

  • 🔄 Software as a Service (SaaS): con Office 365, Microsoft abbandona il modello basato sulle licenze, entrando nell'era degli abbonamenti

  • ☁️ Focus sul cloud: Microsoft investe pesantemente in Azure, diventando la seconda piattaforma cloud al mondo

  • 💻️ Intelligenza Artificiale: l'acquisizione di LinkedIn e la partnership con OpenAI spingono Microsoft all'avanguardia nell'AI, con l'integrazione di ChatGPT in diversi servizi

Ei risultati, ad oggi, sono straordinari:

  • 📈 Valore di mercato: da $300 miliardi (2014) a oltre $3.700 miliardi (oggi)

  • 💵 Fatturato: oltre $280 miliardi l'anno

Insomma , Microsoft è rimasta protagonista per cinque decenni perché ha saputo reinventarsi ogni volta: anticipando le tendenze, accettando le sfide e abbracciando l’innovazione. Una strategia che continua a guidarla nel definire il futuro della tecnologia.

👉 Se vuoi approfondire la storia di Microsoft non puoi perderti l’ultimo video uscito sul nostro canale YouTube!

MEDIA & STREAMING

🎬 Netflix si compra Warner Bros

Netflix ha appena annunciato una delle acquisizioni più clamorose della storia dello streaming: ha comprato le attività cinematografiche e streaming di Warner Bros Discovery per $72 miliardi (pari a circa €66,5 miliardi).

Si tratta di un'operazione monumentale che cambierà il panorama dell'intrattenimento globale e che, molto probabilmente, avrà conseguenze dirette anche sulle nostre tasche...

Ma cos’è successo esattamente?

Netflix ha deciso di acquisire la divisione streaming e studi cinematografici di Warner Bros Discovery, pagando $27,75 per azione e valorizzando l'intero gruppo a $82,7 miliardi (circa €76,4 miliardi, considerando anche i debiti).

L'operazione sarà completata nel 2026 e darà a Netflix uno dei cataloghi più ricchi al mondo:

  • 🧙‍♂️ L'intera saga di Harry Potter

  • 🐉 Game of Thrones e tutte le serie HBO

  • 🎭 Classici del cinema come Casablanca

  • 📺 L'intero catalogo di HBO Max

Come ha dichiarato Ted Sarandos, co-CEO di Netflix: "mettendo insieme la nostra piattaforma e i contenuti Warner Bros possiamo definire il prossimo secolo di intrattenimento".

Ted Sarandos, co-CEO di Netflix

E cosa significa questa acquisizione per noi abbonati?

Secondo gli analisti, l'integrazione tra Netflix e Warner Bros porterà a tre cambiamenti principali nel modo in cui fruiamo dei contenuti:

  • 🎥 Film in streaming quasi subito dopo l'uscita in sala: la finestra tra cinema e streaming si ridurrà drasticamente rispetto agli standard attuali

  • 📱 Alcuni film potrebbero arrivare direttamente su Netflix: saltando completamente il passaggio nelle sale cinematografiche

  • 🎬 Molte più produzioni originali: grazie alla maggiore capacità produttiva e finanziaria del nuovo colosso

Insomma, Netflix diventerà un polo quasi unico sul mercato globale, con franchise amatissimi, produzioni premium e un patrimonio di contenuti senza precedenti.

Ma tutto questo avrà un prezzo

Il punto è semplice: un investimento da €66 miliardi deve essere in qualche modo recuperato, e il modo più diretto per farlo è... aumentare il prezzo degli abbonamenti.

Partiamo dai numeri attuali. In Italia, gli abbonamenti Netflix costano:

  • 💶 €6,99 per il piano Standard con pubblicità

  • 💶 €13,99 per il piano Standard

  • 💶 €19,99 per il piano Premium

Negli Stati Uniti, invece, i prezzi sono già più alti:

  • 💵 $7,99 (circa €7,40) per il piano con pubblicità

  • 💵 $17,99 (circa €16,80) per il piano Standard senza pubblicità

  • 💵 $24,99 (circa €23,40) per il piano Premium

Secondo le prime analisi, con questa mega-acquisizione è molto probabile che i prezzi italiani si avvicinino progressivamente a quelli americani, soprattutto per i piani senza pubblicità e con maggiore qualità video.

Perché questa acquisizione?

Semplice, per diventare la piattaforma di streaming dominante a livello globale. Con questa acquisizione, Netflix non sta solo comprando contenuti, ma anche:

  • 🎯 Un vantaggio competitivo enorme: nessun'altra piattaforma avrà accesso a questo catalogo

  • 🏭 Capacità produttiva: gli studi Warner Bros permetteranno di produrre molti più contenuti

  • 👥 Potere contrattuale: con un catalogo così vasto, Netflix può negoziare da una posizione di forza

Certo, combinare due aziende così grandi e con culture operative differenti non sarà così semplice

L'annuncio ha suscitato non poche preoccupazioni nel settore, soprattutto tra chi teme per il futuro delle sale cinematografiche.

Le resistenze più forti arrivano da:

  • 🎥 Produttori e filmmaker: il timore è che Netflix possa far passare i film Warner nelle sale per un tempo limitatissimo (due settimane) per poi spostarli subito in streaming

  • 🎬 Directors Guild of America: il sindacato dei registi ha espresso preoccupazioni simili

  • 🍿 Cinema United: l'associazione degli esercenti teme per la sopravvivenza delle sale

C'è poi la questione regolatoria: l'operazione dovrà passare il vaglio del garante delle comunicazioni FCC, che in passato si è dimostrato molto vicino agli umori del presidente Trump.

Insomma, la strada potrebbe non essere così semplice..

E tu, cosa farai quando Netflix aumenterà i prezzi?

Login o Iscriviti per partecipare ai sondaggi.

🇮🇹 Meloni: 'Serve Golfo-Med summit, pronta ad ospitarlo in Italia' (Ansa)

🇺🇦 Salta l'incontro tra Zelensky e la delegazione di Trump. Umerov va a Bruxelles (Agi)

🎶 Se non puoi batterli unisciti a loro (Techy)

💡 Non è vero che in Italia non si investe più in ricerca e sviluppo (Techy)

💉 Un vaccino contro il fentanyl, presto potremmo avere un alleato prezioso contro la piaga dell'oppioide (Wired)

🇧🇴 Un antico lago in Bolivia è diventato più grande sito di impronte di dinosauro al mondo, ne ha oltre 16mila (Wired)

Il 7 dicembre 1941, Il Giappone attacca la base di Pearl Harbor

Ti è piaciuta la Newsletter di oggi?

Login o Iscriviti per partecipare ai sondaggi.

Raggiungi 75mila professionisti con un click 💻️

Fai pubblicità in questa newsletter per far conoscere il tuo servizio o prodotto ad oltre 75mila professionisti, che sono per la stragrande maggioranza decision maker in azienda (C-Level, Mid-Upper management e imprenditori). Contattaci ora!

Newsletter curata da… 💌 

  • Sara Cacioli - il Punto Media (LN)

  • Duccio Pasquinelli - il Punto Media (LN)