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❌ Torna la musica su Instagram?

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Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che non puoi assolutamente perderti se vuoi far bella figura con i tuoi amici!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  •  Caso Meta-SIAE: entra in gioco l’Antitrust

  • 🇪🇺 Ci siamo: via all’European Chips Act

La settimana sui mercati

Mercati: Settimana di trimestrali, dove però i mercati si sono mossi relativamente poco, mantenendo in generale una calma apparente. A muoversi e non poco è stata però Tesla, che dopo la relazione sugli utili di mercoledì (con i margini schiacciati dai tagli ai prezzi), ha perso circa 60 miliardi di dollari di capitalizzazione, scendendo sotto a Meta per la prima volta dal 2021.

 Caso Meta-SIAE: entra in gioco l’ANTITRUST

‘‘Questa canzone non è al momento disponibile’’

Presto la frase che da un mese a questa parte caratterizza la fase di creazione di stories e reels di Instagram (e Facebook), potrebbe essere un lontano ricordo.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiano (AGCM), infatti, è entrata a gamba tesa sulla questione Meta-SIAE, obbligando la società di Zuckerberg a riprendere immediatamente le trattative con l’azienda che si occupa di tutelare e gestire i diritti d’autore in Italia (la SIAE appunto).

Ma perché le trattative sono inizialmente andate a monte?

Le due società stavano negoziando per rinnovare le licenze (scadute nel gennaio 2023) che consentono l’utilizzo di musica sulle piattaforme social.

La SIAE, allora, per meglio stabilire la giusta somma utile a compensare autori ed editori italiani, ha deciso di chiedere alla big tech americana le informazioni relative agli introiti legati ai brani protetti…

…ma Meta si è di fatto rifiutata, facendo arrivare alla SIAE solo una controfferta, che questa ha rifiutato perché ritenuto “ingiusta”.

‘‘Dopo la scadenza della licenza, abbiamo chiesto alcuni dati a Meta, non ce li hanno mai voluti fornire…”

Salvatore Nastasi, Presidente della SIAE

Il 16 marzo, quindi, la musica tutelata dall’intermediario italiano è stata completamente eliminata dalle piattaforme social di Zuckerberg.

E poi è arrivato l’Antitrust…

…che il 4 aprile ha aperto un’istruttoria per presunto abuso di dipendenza economica da parte di Meta nei confronti della SIAE.

Meta, secondo le accuse, avrebbe abusato dello squilibro contrattuale di cui beneficia, avanzando un’offerta economica non trasparente e non in linea con l’effettivo valore del “tesoro” musicale.

Dopo aver analizzato i fatti, l’Autorità è arrivata alla conclusione che il comportamento dell’azienda americana abbia avuto “natura abusiva”, con conseguenze gravi ed irreparabili sulle dinamiche competitive nei mercati relativi alla gestione dei diritti d'autore.

Di conseguenza, l’Antitrust ha obbligato la società sotto accusa a riprendere immediatamente le trattative, comportarsi in modo corretto e fornendo le informazioni necessarie a ripristinare l’accordo con la SIAE.

E se non si arriva all’accordo?

Nel caso in cui le due parti dovessero riscontrare ancora problematiche, l’AGCM farà entrare in gioco un terzo soggetto indipendente e altamente competente (per gli amici il “fiduciario”), che si occuperà di analizzare la quantità e la qualità delle informazioni relative all’accordo e aiuterà le due parti a sciogliere gli eventuali nodi.

Questa edizione è in collaborazione con

Ma lo sai che in Italia il congedo di paternità (ovvero il sussidio obbligatorio previsto dallo Stato per i padri lavoratori dipendenti) è ancora uno dei più bassi in Europa?

In Italia ha una durata di soli 10 giorni ed è retribuito al 100%. I giorni sono meno rispetto a molti altri Paesi europei: in Francia sono infatti 25, in Spagna 112 e addirittura 480 in Svezia (qui è totale di congedo parentale).

10 giorni sono meglio di niente, ma sapete quanti benefici avrebbe aumentarlo?

  • 💼 Incremento dell'occupazione femminile: secondo lo studio del 2020 “The impact of paternity leave mandates on women’s employment in the OECD countries” l'occupazione femminile aumenta in media del +4,9% per i Paesi con il congedo di paternità;

  • 📈 Partecipazione lavorativa e PIL: una maggiore partecipazione lavorativa e una garanzia delle parità di genere potrebbero avere un impatto positivo del +0,3% del PIL nei paesi OCSE

  • 🍼 Carico genitoriale: una migliore suddivisione del carico genitoriale garantirebbe beneficio sia per i bambini che per i padri e le madri, che in media riuscirebbero a raggiungere livelli di soddisfazione, in campo professionale e personale, più elevati

Ma cosa possiamo fare per cambiare la situazione?

L'UNICEF ha lanciato una petizione per richiedere l'estensione del congedo di paternità. Se vuoi contribuire a firmarla, clicca l’immagine qui sotto!

🇪🇺 Ci siamo: via all’European Chips Act

Finalmente è stato raggiunto un compromesso tra Parlamento e Consiglio Europeo per il Chips Act.

Martedì 18, infatti, è stato approvato il piano che vuole portare l’Europa nel panorama globale della produzione dei microchip.

Ok ma di cosa stiamo parlando?

Come testimoniano gli ultimi anni, problemi inaspettati possono portare a gravi complicazioni in vari settori

Ne è un esempio il Covid, che, tra le tante cose, ha dato origine ad una vera e propria crisi nel settore dei microchip.

L’Europa (così come buona parte del mondo), si è quindi trovata di fronte ad una carenza dell’offerta di microchip, che ha generato a sua volta ritardi e difficoltà nella produzione di componenti elettronici per computer, automobili, e chi più ne ha più ne metta.

Questi eventi hanno sottolineato le debolezze Europee di un settore, quello legato ai semiconduttori, estremamente dipendente dall’estero (e in particolare da Taiwan).

E quindi… ecco l’European Chips Act!

Si tratta di un ambizioso piano proposto dalla Commissione europea l’8 febbraio 2022, con l’obiettivo principale di aumentare la produzione interna di microchip.

L’Europa ad oggi produce solo il 9% dei semiconduttori globali, ma intende aumentare questa quota fino al 20% entro il 2030.

E per farlo, il Chips Act prevede:

  • 🏭 Il sostegno allo sviluppo di capacità tecnologiche su larga scala

  • 💰 Un quadro di riferimento per attirare nuovi investimenti

  • ✅ Un sistema di monitoraggio per anticipare le carenze di fornitura in caso di crisi

Per portare l’Europa tra i leader dei produttori mondiali sono previsti finanziamenti pubblici e investimenti privati per un totale di €43 miliardi.

È inoltre prevista la costituzione di un fondo specifico per gli investimenti e un allentamento delle regole per gli aiuti di Stato da parte dei paesi membri.

Ma quali sono i benefici previsti? 

Una volta raggiunta la quota di mercato sperata, l’Europa si ritroverebbe ad essere molto più indipendente dall’estero.

Pensate che le 3 principali aziende produttrici del settore - TSMC, Samsung e UMC - alla fine del 2021 rappresentavano quasi l’80% dei ricavi delle vendite globali di semiconduttori… e si parla di miliardi e miliardi di dollari!

Inoltre, più investimenti e centri di sviluppo portano anche nuove imprese a stabilirsi nel territorio europeo.

Aziende come Intel, GlobalFoundries, STMicroelectronics e la stessa TSMC hanno dimostrato un grande interesse ad aprire nuove fabbriche, soprattutto in Germania e in Francia (chissà perché non in Italia…)

Non siamo gli unici a puntare sui microchip…

Nonostante tutto, alcuni osservatori temono che l’Europa non stia facendo abbastanza, tenuto conto dell’agguerrita concorrenza internazionale in questo settore. Ad esempio:

  • 🇰🇷 La Corea del Sud ha approvato a fine marzo una legge che prevede maggiori agevolazioni fiscali per le aziende che investono nella produzione di semiconduttori

  • 🇺🇸 Gli Stati Uniti hanno firmato il 9 agosto 2022 il Chips and Science Act, che presenta gli stessi obiettivi europei, ma mette a disposizione $280 miliardi, di cui $53 miliardi destinati alla manifattura.

Siamo in finale ai Factanza Awards!

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Angolo Politico 💬 

🇨🇭 Credit Suisse: gli obbligazionisti fanno causa all’Authority Svizzera (ilSole24Ore)

🇬🇧 Uk: alle 15 la prova nazionale d’allarme sul telefono (LaRepubblica)

Angolo Cripto ⛓️ 

❌ TikTok: quasi il 30% dei video sugli investimenti crypto è ingannevole (CT)

 Do Kwon: i suoi avvocati respingono le accuse di frode finanziaria della SEC (CT)

Angolo Tech & Startup 💡

🚘 Lyft: la ristrutturazione aziendale passa da un grande taglio di personale? (TC)

🤖 Google Bard: può generare e debuggare codice (TC)

🇺🇦 Il progetto per aiutare gli ucraini con le crypto (Wired)

🪪 Patente e tessera sanitaria nell’app IO? (Wired)

Oggi nella storia? Il 23 aprile 1564 a Stratford-Upon-Evon, nasce William Shakespeare, l’autore delle celebri opere teatrali Otello, Romeo e Giulietta, Amleto, il Mercante di Venezia…

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Meme del Giorno 🤪

Jim oramai lo conoscete… (meme da Reddit)

Oh ma hai visto il nuovo episodio del nostro podcast??

Questa settimana chiacchieriamo con Alessandro Ferrari, co-Founder di Argo Vision, startup deeptech italiana nel settore della computer vision. Con Alessandro parleremo di:

  • ❓Cosa vuol dire creare una deep tech in Italia?

  • ✨ Quali sono state le sfide e difficoltà di scalare una realtà fino all’exit verso un gruppo multinazionale?

  • 🤔 Come decidere se è il momento giusto di vendere? E come capire se ci stiamo “sposando” con l’azienda giusta?

Ah e se non segui il podcast su Instagram, ti perdi delle bellissime clip :)