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💰 Pensioni europee: quanto prendono davvero i nostri anziani?

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Ecco cosa prevede il menù di oggi:

  • 💰 Pensioni UE: l'Italia batte Germania e Francia

  • 🇺🇸 I dazi di Trump? Li pagano i consumatori americani

EUROPA

💰 Pensioni UE: l'Italia batte Germania e Francia

Le pensioni rappresentano la principale fonte di reddito per gli anziani in Europa, ma quanto percepiscono davvero?

E soprattutto, quanto sono diverse le situazioni tra i vari paesi europei?

I dati Eurostat 2022 ci offrono una fotografia interessante (e a tratti preoccupante) del panorama pensionistico europeo…

Vediamola insieme.

Ok. Qual è il quadro della situazione?

Secondo Eurostat, nel 2022 la spesa pensionistica media per beneficiario per le pensioni di vecchiaia nell'UE era di €16.138 annui, ovvero circa €1.345 al mese.

Un dato che assume ancora più significato se si considera che, secondo il rapporto "Pension at a Glance 2023" dell'OCSE, in molti paesi europei i trasferimenti pubblici come pensioni e sussidi statali rappresentano oltre il 70% del reddito familiare degli anziani, superando in alcuni casi l'80%.

Insomma, per la stragrande maggioranza degli anziani europei, la pensione non è solo un aiuto, ma la principale fonte di sostentamento.

Non tutti gli anziani europei se la passano allo stesso modo

La pensione media varia drasticamente: si va da €3.611 annui in Bulgaria fino a €31.385 in Lussemburgo.

D’altro canto, i paesi nordici dominano la classifica sulle pensioni annuali:

🇮🇸 Islanda: €35.959
🇱🇺 Lussemburgo: €31.385
🇳🇴 Norvegia: oltre €30.000

E l'Italia? Le cosiddette "Big Four" dell'UE si classificano una dietro l’altra, tutte al di sopra della media UE:

🇮🇹 Italia: €19.589 (la più alta tra le quattro!)
🇫🇷 Francia: €18.855
🇪🇸 Spagna: €18.100
🇩🇪 Germania: €17.926

C’è pero da considerare un aspetto fondamentale: il costo della vita

Le disuguaglianze nelle pensioni medie risultano notevolmente più ridotte se misurate in Standard di Potere d'Acquisto (SPA) rispetto al termine nominale.

Per esempio, all'interno dell'UE, il rapporto tra la pensione media più alta e quella più bassa è pari a 8,8 in termini nominali, ma scende a 3,5 in SPA.

Insomma, i divari restano, ma sono molto meno drammatici di quanto possano sembrare guardando solo i numeri assoluti.

E c’è una buona notizia: molti paesi hanno aumentato le pensioni

Nel 2022, la pensione media è diminuita in soli tre paesi (Turchia, Irlanda e Grecia), rispetto al 2021, e di meno del 5%. Mentre molti altri hanno visto aumenti significativi.

La Bulgaria ha guidato la classifica con un aumento del +33%, seguita dalla Repubblica Ceca (+16%). Anche Lettonia, Lituania, Montenegro e Romania hanno superato il +10%.

Nonostante i segnali positivi, la situazione pensionistica europea presenta diverse criticità

  1. Il problema dell'adeguatezza futura

Secondo la Relazione sull'adeguatezza delle pensioni del 2024, l'adeguatezza futura delle pensioni rimane sotto pressione. Nel 2022 più di una persona su cinque di età pari o superiore a 65 anni nell'UE – circa 18,5 milioni di individui – era a rischio di povertà o esclusione sociale.

  1. Il divario di genere che persiste

Le donne anziane sono esposte a rischi di povertà più elevati rispetto agli uomini in tutti i paesi dell'UE.

I numeri parlano chiaro:

  • Le donne nell'UE percepiscono un reddito pensionistico inferiore del 26,1% rispetto agli uomini

  • Il 5,3% delle donne non percepisce alcuna pensione

Questi divari sono dovuti alle disparità retributive di genere, a carriere più brevi o interrotte e a una maggiore incidenza del lavoro part-time tra le donne.

E poi c’è la questione dell’età pensionabile

In Europa l'età pensionabile è un vero mosaico di regole diverse, dove ogni Paese fa storia a sé. Ma se c'è una cosa che li accomuna tutti, è la tendenza degli ultimi anni ad alzare sempre di più l'età pensionabile.

Il motivo? L'allungamento della vita media e il peso crescente della spesa pensionistica sui bilanci pubblici.

Il record europeo attuale lo detiene la Danimarca, che ha alzato l'età pensionabile fino a 70 anni, diventando il Paese con la soglia più alta di tutto il continente.

Ecco le soglie attuali nei principali Paesi UE:

  • 🇮🇹 Italia: 67 anni (con 20 anni di contributi)

  • 🇩🇪 Germania: 65-67 anni (innalzamento a 67 entro il 2029)

  • 🇫🇷 Francia: 62-64 anni (ma con aumenti previsti e dibattiti accesi)

  • 🇪🇸 Spagna: 65-67 anni (salirà a 67 entro il 2027)

La realtà è che l'Europa si sta muovendo verso un innalzamento generalizzato dell'età pensionabile, ma con tempi e modalità diverse.

E guardando al futuro: la Danimarca è destinata a raggiungere un’età pensionabile di 74 anni per entrambi i sessi entro il 2060. Seguono Italia ed Estonia, dove l’età dovrebbe arrivare a 71 anni. I Paesi Bassi, la Svezia e Cipro si attesterebbero sui 70 anni, mentre Finlandia e Slovacchia raggiungeranno i 69

La vera sfida sarà trovare il giusto equilibrio tra sostenibilità dei conti pubblici e tutela dei lavoratori.

Secondo te, qual è il problema più urgente del sistema pensionistico europeo?

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STATI UNITI

🇺🇸 I dazi di Trump? Li pagano i consumatori americani

Trump ha sempre sostenuto che per rendere l'America “great again i dazi sarebbero stati la soluzione migliore: avrebbero protetto l'industria americana, creato posti di lavoro e fatto pagare il conto agli stranieri.

Eppure, a pagare il prezzo delle scelte del nuovo Presidente sono proprio i cittadini americani.

Cosa dicono gli ultimi numeri della Federal Reserve di New York?

Secondo l'ultimo sondaggio, la stragrande maggioranza delle aziende americane ha già trasferito i costi delle tariffe sui clienti:

  • 🏢 Il 77% delle aziende di servizi che hanno visto aumentare i costi li ha scaricati sui consumatori

  • 🏭 Il 75% delle aziende manifatturiere ha fatto lo stesso

Non stiamo parlando di piccoli aggiustamenti: più del 30% delle aziende manifatturiere e circa il 45% di quelle di servizi hanno trasferito tutti i maggiori costi sui consumatori.

E la velocità è stata impressionante: oltre il 35% delle aziende manifatturiere e quasi il 40% di quelle di servizi hanno alzato i prezzi entro una settimana dall'aumento dei costi.

E anche i CEO lo confermano

Chief Executive Group e AlixPartners hanno intervistato 300 CEO americani a maggio e hanno scoperto che:

  • 📈 9 CEO su 10 hanno già alzato i prezzi o lo faranno a breve

  • 🎯 7 su 10 pianificano aumenti per almeno il 2,5%

Il bello è che tutto questo sta succedendo nonostante Trump abbia fatto pressioni dirette sulle aziende per evitare che i prezzi venissero aumentati.

Il mese scorso, per esempio, Trump ha attaccato duramente Walmart sui social media dopo che quest’ultimo aveva annunciato l’aumento dei prezzi a causa dei dazi.

Il risultato? Le aziende sono diventate più caute nel parlare pubblicamente dell'impatto delle tariffe, ma nei fatti continuano ad alzare i prezzi esattamente come prima.

La situazione si complica ancora di più se guardiamo al futuro prossimo

Ad aprile Trump aveva annunciato tariffe "reciproche" su più di 180 paesi, mandando nel panico i mercati. Poi ha fatto marcia indietro, sospendendo quelle tariffe per tre mesi.

Ma ora si avvicina la scadenza del 9 luglio per il ritorno di quelle tariffe sospese, e questa incertezza sta paralizzando le decisioni aziendali.

Il problema è che, in questo momento le aziende stanno dedicando enormi risorse a preparare piani di contingenza, sottraendo tempo e energie al lavoro strategico, senza neanche essere sicure di quali piani implementare effettivamente.

Il risultato? Caos totale nelle supply chain

Molte aziende stanno semplicemente rimandando le decisioni di acquisto dove possibile, visto che spesso non è chiaro quali dazi si applicheranno effettivamente.

Tutto questo caos sta impattando pesantemente sui prezzi e sull'intera catena produttiva americana.

Insomma, mentre Trump continua a ripetere che le tariffe sono gratis per i consumatori americani, la realtà è che stanno già pagando prezzi più alti... e probabilmente ne pagheranno ancora di più nei prossimi mesi.

Secondo te, nei prossimi mesi i prezzi per i consumatori americani:

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🗳️ Referendum 8 e 9 giugno (Eligendo)

🇺🇸 Scontri a Los Angeles: proteste contro i raid anti-immigrazione (AGI)

📹️ Multidimensionale (Techy)

🪶 Sodio per volare (Techy)

🌌 Il Grande Dibattito, l'incredibile storia di come abbiamo capito quanto è grande davvero l'Universo (Wired)

🛍️ Gli scienziati giapponesi sviluppano una plastica atossica che si dissolve nell'acqua di mare in poche ore (GNN)

Il 10 giugno 1967, l’Italia dichiara guerra a Francia e Regno Unito

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