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👑 L’oro va a ruba, ma chi lo sta comprando?

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 👑 L’oro va a ruba, ma chi lo sta comprando?

  • 🇮🇹 Import & export: l’Italia vola

Queste le risposte al sondaggio della scorsa newsletter. Circa il 52% di voi non ha mostrato interesse nel progetto della macchina di Apple, principalmente a causa di problemi legati al prezzo. Il 36%, invece, avrebbe desiderato che il progetto si realizzasse, attratti dalla prospettiva della guida autonoma e dall'innovatività del prodotto.

COMMODITIES

👑 L’oro va a ruba, ma chi lo sta comprando?

Sfiorando i $2.200 l’oncia, l’oro vola e supera i massimi di sempre. Eppure, la domanda sui mercati regolamentati sta calando… ma allora come mai il suo prezzo non fa altro che crescere?

Sebbene si sia registrato un calo del 5% della domanda, va evidenziato che il significativo aumento delle transazioni non regolamentate, ovvero quelle che avvengono direttamente tra le parti senza coinvolgere un intermediario come le borse valori, ha portato la domanda annuale complessiva di oro al livello record di 4.899 tonnellate.

Ma quindi, chi sta comprando tutto questo oro??

Partiamo dai mercati regolamentati….

  • 🏦 Le Banche Centrali stanno proseguendo con ingenti acquisti, sebbene in quantità leggermente inferiore rispetto al 2022, continuando così a sostenere la quotazione dell’oro

  • 💰 Gli investitori retail, viste le tensioni geopolitiche, l’incremento del debito globale e la diminuzione progressiva del potere d’acquisto stanno salvaguardando i propri portafogli acquistando oro, il bene rifugio per eccellenza

  • 🇨🇳 Anche gli investitori cinesi, in seguito alla crisi immobiliare, hanno optato per investire una quota maggiore della propria liquidità in oro

Ma cosa sta succedendo in Cina?

La ripresa della domanda Cinese è un fattore fondamentale per comprendere l’andamento recente del prezzo dell’oro.

In seguito allo scoppio della bolla immobiliare, il crollo del valore delle case (considerate fino a quel momento un investimento sicuro) ha minato la fiducia del popolo cinese.

Questo scenario ha portato ad un aumento del tasso di risparmio, il quale a sua volta si sta indirizzando in parte verso gli investimenti in oro. Di conseguenza, nel 2023, la domanda cinese di oro è aumentata del +28%, per una quantità pari a 280 tonnellate.

Questa tendenza è vista con favore dal Governo di Pechino, dato che il Paese è diventato uno dei principali esportatori a livello mondiale. Avere una forte domanda interna è fondamentale per un paese come la Cina, che ancora oggi è eccessivamente dipendente dalle esportazioni e, di conseguenza, fortemente esposta ai rischi di potenziali ritorsioni commerciali da parte dei sui partner internazionali.

Ma veniamo ora ai mercati non regolamentati

La Russia sta facendo man bassa di oro per aggirare le sanzioni occidentali?

È difficile determinare con certezza chi sia responsabile dell'incremento significativo delle transazioni non regolamentate, chiamate over-the-counter (OTC).

Sappiamo che la Russia, uno dei principali produttori di oro a livello mondiale, è stata esclusa dal sistema di pagamento internazionale SWIFT a causa delle sanzioni imposte dall'Occidente post guerra in Ucraina.

Queste misure, però, non sembrano aver danneggiato più di tanto il paese guidato da Putin, che proprio grazie alle riserve di oro sta riuscendo ad aggirare le sanzioni occidentali.

L’esclusione delle banche russe dai pagamenti internazionali, regolamentati in dollari, ha, di fatto, promosso l’oro a valuta di scambio alternativa per tutti quei paesi che mantengono relazioni commerciali con il Cremlino, come la Turchia, che ne ha appena acquistate 180 tonnellate.

Insomma, una cosa è certa: il più prezioso tra i metalli sta riacquistando un ruolo centrale nelle dinamiche economiche globali.

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ITALIA

🇮🇹 Import & export: l’Italia vola

“Nel 2023, l'export italiano ha quasi toccato la soglia dei €630 miliardi, un dato più alto del 30% rispetto al 2019. Anche nel 2024 si prevede una crescita dell'export sia dei beni, sia dei servizi, in media per il 5%"

Sandra Savino, sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze

Insomma, negli ultimi mesi, l’export italiano ha volato e continuerà a volare anche nel 2024.

Il tutto a favore della nostra bilancia commerciale!

Bilancia commerciale…? Ma cos’è?

La bilancia commerciale rappresenta la differenza tra il valore delle esportazioni e delle importazioni di un paese. Se questa differenza è positiva (cioè se il valore delle esportazioni supera quello delle importazioni) si verifica un surplus commerciale, viceversa si ha un deficit commerciale.

E negli ultimi mesi l’Italia non se l’è cavata affatto male, anzi!

Nel 2023, l'Italia ha registrato un notevole surplus commerciale di €34,5 miliardi. Una cifra da capogiro, soprattutto se confrontata con l'anno precedente, quando la bilancia commerciale presentava un deficit di €-30,7 miliardi.

Il saldo della bilancia commerciale italiana dal 2010 al 2022

Certo, un risultato negativo come quello del 2022 non si verificava dal 2011, e la spiegazione è semplice: la crisi energetica.

Il marcato aumento del prezzo dell’energia ha infatti provocato un aumento del costo delle importazioni, che tra il 2021 e il 2022 sono cresciute del 35%, toccando la cifra record di €738 miliardi.

Ma cosa esportiamo? E a chi?

Nel 2022, i 3 beni più esportati dall'Italia sono stati:

  • 💊 Prodotti farmaceutici: $34 miliardi

  • ⛽️ Petrolio raffinato: $25 miliardi

  • 🚗 Auto: $16 miliardi

E ce la caviamo bene anche a confronto degli altri stati: siamo terzi in Europa nella classifica dell’export (dietro a Germania e Paesi Bassi), e sesti al mondo.

Ma quali sono gli Stati che amano di più i prodotti italiani?

Nel 2022, i tre principali partner commerciali sono stati:

  • 🇩🇪 Germania: $78,5 miliardi

  • 🇺🇸 USA: $68,8 miliardi

  • 🇫🇷 Francia: $63,8 miliardi

E in più, negli ultimi tempi, varie aree geografiche stanno emergendo come opportunità sempre più significative per il commercio del Bel Paese, come l’India (+11,5%), la Thailandia (+13,5%) e il Vietnam (+8,1%), che sono sempre più attratti dai prodotti italiani.

Ma chi contribuisce di più alla creazione di questo “tesoro” italiano?

Inutile dirlo, la locomotiva trainante dell’export italiano è la Lombardia, che nel 2022 ha contribuito per il 26% delle esportazioni totali (ben €162 miliardi). Subito dopo si trovano Emilia Romagna e Veneto, rispettivamente con il 13,5% e il 13% del totale.

Insomma, l’export italiano piace davvero proprio a tutti!

Secondo te, come andranno le esportazioni italiane nel 2024?

Dicci la tua opinione rispondendo al sondaggio qui sotto!

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