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🧠 L’Italia ha un serio problema con la fuga di cervelli

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 🧠 L’Italia ha un serio problema con la fuga di cervelli

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ITALIA

🧠 L’Italia ha un serio problema con la fuga di cervelli

In Italia, i giovani sono sempre meno, e una fetta considerevole fugge all’estero per studiare o lavorare, in cerca di un futuro migliore.

Ogni anno, a causa della denatalità ci sono 100.000 studenti in meno tra i banchi di scuola, e come se questo non fosse già un problema serio, di quelli che rimangono ben uno su tre lascerebbe l’Italia per andare all’estero, come emerge da un report di Ipsos.

Insomma, il nostro Paese da una parte si sta lentamente spopolando, e dall’altra non è più in grado di mantenere i pochi giovani che ci sono.

Ma quanti giovani sono fuggiti dall’Italia?

Tra il 2008 e il 2022 sono andati all’estero circa 525.000 giovani, soprattutto laureati.

Si tratta quindi di una perdita di individui altamente qualificati e difficilmente sostituibili, soprattutto se si considera che solamente un terzo di loro è tornato il Italia, mentre il 70% non ne ha intenzione.

E il 2023 ha continuato il trend, visto che hanno lasciato l’Italia ben 36.000 giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni (tra questi oltre il 45,7% era laureato).

Ma perché i giovani preferiscono andare all’estero?

I due motivi principali sono la presenza di migliori opportunità lavorative e stipendi più alti.

Infatti, un laureato italiano che si trasferisce all’estero guadagna in media il 56,1% in più di un suo collega che rimane in Italia.

Facendo un rapido confronto si nota subito quanto convenga andare all’estero:

  • 🎓️ Un laureato in magistrale italiano all’estero guadagna dopo un anno €2.174 al mese, il 56% in più rispetto ai €1.393 che guadagnerebbe in Italia

  • 🧑‍⚕️ Un infermiere in Italia guadagna mediamente €27mila l’anno, contro i 45mila della Germania

  • 🔎 Un ricercatore in Italia guadagna €28mila, mentre nel Regno Unito si arriva fino a €49mila

Insomma, gli stipendi in Italia sono troppo bassi e questo rende il nostro paese incapace di trattenere laureati e dottorandi.

Come riporta il Corriere della Sera, questa fuga di cervelli comporta una perdita di €4,5 miliardi all'anno: una somma investita nella loro formazione che non produce alcun ritorno economico.

Uno spreco di risorse per il sistema di istruzione italiano, che si accolla i costi e cede i benefici all’estero.”

Valentina Magri e Francesco Pastore - Autori di Gioventù bloccata

Secondo voi l'Italia sta facendo abbastanza per limitare la fuga di cervelli?

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BLUE ECONOMY

🌊 Soffia un vento favorevole nei mari italiani

Nel 2023, l’economia del mare italiana ha continuato a crescere, generando ancora più ricchezza e occupazione.

Dall’ultimo report di Unioncamere emerge che il suo valore potrebbe raggiungere i €197 miliardi, in crescita rispetto ai €178 miliardi del 2022.

Se questi dati fossero confermati, l’Italia sarebbe al 1° posto in Europa, a differenza di quanto registrato dal EU Blue Economy Report 2024 che ci colloca al 4° posto.

Classifiche a parte, questo settore è sicuramente cresciuto, ma prima di tutto… vediamo di cosa si tratta.

Che cos’è l’economia del mare?

L’economia del mare, o Blue Economy, si riferisce all'insieme delle attività economiche legate al mare, agli oceani e all’utilizzo di risorse marine; include settori come pesca, acquacoltura, turismo marittimo, trasporti marittimi ed energie rinnovabili marine.

In Italia, questo settore si compone di 227.975 imprese che danno lavoro a 1 milione di persone, con un valore aggiunto diretto pari a €64,6 miliardi.

Se si aggiunge il valore aggiunto indiretto (e cioè attivato nel resto dell’economia) si arriva a 178 miliardi, una cifra che corrisponde circa al 10% del Pil.

E gran parte di questo valore viene generato nelle regioni del Sud Italia

Infatti, il Sud è il motore dell’economia del mare Italiana ed è la zona geografica che genera più valore aggiunto diretto, grazie ai suoi €21 miliardi.

Al Sud va anche il primato dal punto di vista imprenditoriale e occupazionale, in quanto:

  • ⛵️ il 37% della forza lavoro impiegata nella Blue Economy è concentrato proprio nel meridione…

  • 🚢 …così come il 48% delle imprese attive nel settore, circa 111.000

Ma questo settore è cresciuto nell’ultimo anno?

Nel 2023, l’economia del mare italiana è cresciuta in ogni suo aspetto:

  • 📈 il valore aggiunto diretto è cresciuto del +15%

  • 💰 il valore aggiunto complessivo è cresciuto dell’+1%

  • 👷🏻‍♂️ gli addetti sono aumentati del +6,6%, un valore 4 volte superiore all’aumento nel resto del Paese dell’1,7%

E poi, è aumentato il moltiplicatore, ovvero l'indicatore che misura l'impatto sull’intera economia italiana degli investimenti fatti nel settore dell’economia del mare (dall'1,7% all'1,8%).

Anche se sembra un aumento minimo, in realtà è molto rilevante, poiché significa che per ogni euro investito nella Blue Economy ne vengono generati €1,8 nell’economia italiana.

E considerando che si tratta di investimenti ingenti, questo piccolo aumento amplifica notevolmente l'effetto positivo sull'intera economia.

⚖️ La Camera ha approvato in via definitiva il “ddl Nordio”, che cancella il reato di abuso d’ufficio (ilPost)

🇮🇹 Vertice Nato a Washington, Meloni: “Rispetteremo 2% Pil in difesa con nostri tempi” (SkyTg24)

🛰️ SpaceX aiuterà la NASA a rottamare la Stazione Spaziale Internazionale (techy)

🍏 Apple sfida Amazon, lavora a uno speaker intelligente con display (TC)

🧠 Il primo dispositivo al mondo per l'epilessia inserito nel cranio di un ragazzo (BBC)

🍌 Aldi riduce i rifiuti di plastica per le sue banane (NFM)

Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: l’83% di voi pensa che il Regno Unito abbia sbagliato ad uscire dall’Unione Europea, mentre l’11% di voi pensa che abbia fatto la scelta giusta.


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L’11 luglio 1899, Giovanni Agnelli fonda la FIAT a Torino.

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