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📈 Le IPO asiatiche dominano i primi mesi del 2023

📈 Le IPO asiatiche dominano i primi mesi del 2023

Sasha Penato & Filippo Lusini
July 16, 2023

INSIEME A:

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che rimane gratuita nonostante l’inflazione!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

📈 Le IPO asiatiche dominano i primi mesi del 2023
🤑 Mutui a tasso variabile: che salasso!

Mercati: borse in rialzo nell’ultima settimana in seguito all'uscita dei nuovi dati sui prezzi alla produzione, che indicano un rallentamento dell'inflazione statunitense.
Siamo forse giunti alla fine della politica monetaria restrittiva da parte della Federal Reserve?

📈 Le IPO asiatiche dominano i primi mesi del 2023

Il mercato delle offerte pubbliche iniziali (aka le famose IPO) dell’Asia sta mostrando i migliori risultati a livello mondiale, nonostante il rallentamento globale nella prima metà del 2023.

A spingere sono soprattutto Giappone e Indonesia, ma prima di tutto…

Che cosa sono le IPO?

Detto in parole povere, un'IPO è il processo per cui un'azienda privata si quota in borsa, vendendo le sue azioni al pubblico per la prima volta.

Il motivo principale?
Spesso raccogliere capitali per investire nell’espansione dell'azienda (ma non solo).

IPO asiatiche: 2023 vs 2022

Negli ultimi sei mesi, il mercato del Sud-est asiatico ha visto 85 IPO, le quali hanno raccolto $3,3 miliardi.

Insomma, mica male!

Nello stesso periodo (ma riferito al 2022), le IPO nella zona erano state 73, per un totale raccolto pari a $3,1 miliardi.

Parliamo quindi di un aumento del 16% del numero di IPO e del 5% di capitale sottoscritto in più!

Le prospettive di crescita positive del Sud-est asiatico rendono la regione una delle mete preferite dagli investitori, poiché continua a registrare un afflusso di investimenti diretti esteri grazie alla riapertura delle porte della regione, al ripristino dell'industria del turismo e al boom della domanda interna.

Report di Deloitte

Se invece analizziamo i dati relativi all’Asia-Pacifico, i dati sono ancora più importanti: in totale sono state registrate 371 nuove quotazioni, per un valore complessivo di $39,4 miliardi.

Chi detiene i migliori risultati del mondo orientale?

La borsa di Tokyo

Secondo i dati pubblicati da Bloomberg, EY e Deloitte, si tratta di Giappone e Indonesia!

A Tokyo, le società che hanno debuttato in borsa nel 2023 hanno registrato una crescita media del 75% dalla loro quotazione, una cifra superiore a quella di qualsiasi altro grande mercato asiatico.

“Il mercato giapponese delle IPO è in piena espansione. A parte i fondamentali, questo è probabilmente dovuto alla tendenza di comprare in Giappone che è in corso in questo momento, con gli investitori che guardano al Paese come a una geografia attraente su cui rischiare.”

Clarence Chu, analista di Aequitas Research Pvt Ltd.

Questi risultati arrivano in un momento in cui la nazione vanta un mercato azionario che è salito a livelli mai visti in più di tre decenni, grazie agli afflussi di investitori stranieri, i quali hanno puntato:

💰 Sulla debolezza dello yen
👩🏻‍⚖️ Sulle riforme della corporate governance
💴 Sulla politica monetaria agevolata della Banca del Giappone

E l’Indonesia?

L'ottimo risultato raggiunto dall’Indonesia è stato in gran parte attribuito a tre IPO, in grado di raccogliere più di $500 milioni ciascuna:

Trimegah Bangun Persada Tbk (nichel)
EV Merdeka Battery Materials Tbk (azienda di minerali e materiali per batterie)
Pertamina Geothermal Energy Tbk (operatore di impianti geotermici)

Anche in questo caso, i motivi di tale successo sono chiari:
il Presidente indonesiano Joko Widodo ha introdotto una serie di misure per posizionare il Paese come hub globale della catena di fornitura dei veicoli elettrici, tra cui l’accordo con l'Australia per la collaborazione sui minerali chiave per la produzione di EV (litio e il nichel).

E le IPO nel resto del mondo come stanno andando?

Spoiler: non troppo bene.

Nel complesso, il mercato globale ha registrato nella prima metà del 2023:

615 IPO, con un calo del 5% rispetto all'anno precedente
$60,9 miliardi raccolti, con un calo del 36% rispetto all'anno precedente.

Ma quali sono le cause?
Questi risultati modesti riflettono il rallentamento della crescita economica globale, le politiche monetarie restrittive e le tensioni geopolitiche.

Inoltre, i tassi d'interesse elevati e le scarse performance dei prezzi delle azioni post-IPO nel resto del mondo hanno spinto gli investitori a cercare altri tipi di investimento.

Questa edizione è in collaborazione con

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🤑 Mutui a tasso variabile: che salasso!

Nel momento in cui i tassi di interesse hanno iniziato a crescere, e cioè dall’inizio della serie di rialzi che la BCE ha attuato per combattere l’inflazione dal luglio 2022, i mutui a tasso variabile hanno registrato un aumento del costo della rata mensile.

In Italia, circa 700mila famiglie su 3,7 milioni hanno sulle spalle un prestito immobiliare a tasso variabile, per il quale hanno visto aumentare il costo della rata tra il 60% e il 75%.

Se a gennaio 2022 la rata di un mutuo a tasso variabile a 30 anni da €160mila costava €470 circa, infatti, ad oggi questo valore supera gli €800.

Andamento del tasso Euribor dal 2021 ad oggi

Ok, ma di chi è la colpa?

Se da un lato alcuni puntano il dito contro il basso livello di educazione finanziaria delle famiglie italiane, bisogna ammettere che molte di esse si sono affidate ai consigli delle banche e degli istituti finanziari, ritenuti affidabili.

Visto il lungo periodo di tassi attorno allo zero, terminato nel luglio del 2022, la scelta più saggia sarebbe stata quella di consigliare un mutuo a tasso fisso per il proprio mutuo, in quanto ci si sarebbe potuto aspettare un aumento dei tassi, prima o dopo.

Il Governo ha provato a metterci una pezza

Il Governo, nell’ultima legge di bilancio, aveva già adottato una misura specifica per aiutare le famiglie con fasce di reddito più basse, ovvero la rinegoziazione obbligatoria a tasso fisso.

Quest’ultima, in pratica, impone alle banche di trasformare il mutuo da tasso variabile a fisso, in presenza di tre requisiti:

✂️ Importo originario del mutuo inferiore a €200mila
✔️ Essere in regola con le rate scadute
⚪️ Avere un mutuo variabile “puro” (rimangono esclusi i mutui con tasso variabile a tetto fisso, detti CAP)

Il meccanismo di calcolo del nuovo tasso non è semplicissimo, ma il succo è che si può passare a un tasso fisso potenzialmente meno oneroso.

Oltre a questo, qualsiasi mutuatario può ricorrere alla surroga

Si tratta di un meccanismo che permette alle famiglie di sostituire il tasso variabile con il fisso passando ad un altra banca, senza costi per il trasferimento ma con una clausola.

Il nuovo istituto, infatti, è libero di scegliere il tasso da proporre, e, per questo motivo, non è sempre detto che convenga ricorrere a questo strumento.

Secondo le previsioni, la corsa al rialzo dei tassi di interesse dovrebbe fermarsi a partire dalla metà del prossimo anno.

Come si muoveranno le famiglie italiane?

Angolo Politico 💬

🛫 Sciopero negli aeroporti: 250.000 rischiano di rimanere a casa (Ansa)

💰 Scuola: aumento per i docenti da €124 (IlSole24Ore)

Angolo Cripto ⛓️

🙋🏻 Sam Altman: Worldcoin raggiunge 2 milioni di iscrizioni (CT)

📈 XRP: dopo la vittoria parziale contro la SEC diventa la quarta cryptovaluta più grande (CT)

Angolo Tech & Startup 💡

👩🏻‍⚖️ Musk: vuol far causa a Zuckerberg per Threads? (Wired)

💰 Tumblr: il social perde $30 milioni all’anno (TC)

❌ Threads è inaccessibile in Europa, anche con VPN (Wired)

🤖 Meta: è pronta con l’intelligenza artificiale (Wired)

Oggi nella storia? Il 16 luglio 1945, alle ore 5:29:45, il Progetto Manhattan dà i suoi risultati: la prima bomba atomica viene testata con successo ad Alamogordo, nel Nuovo Messico.