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🏦 La Banca Mondiale torna a finanziare il nucleare (dopo anni di stop)

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Il menù di oggi è offerto da Techy, la community per chi vuole capirne di più di tecnologia, innovazione e AI:

  • 🏦 La Banca Mondiale torna a finanziare il nucleare (dopo anni di stop)

  • 🤖 Meta punta tutto sull'AI: investimento da 14,3 miliardi in Scale

INTERNAZIONALE

🏦 La Banca Mondiale torna a finanziare il nucleare (dopo anni di stop)

La Banca Mondiale ha annunciato che tornerà a finanziare progetti legati all'energia nucleare, eliminando il divieto che aveva introdotto nel 2013.

La decisione è stata comunicata dal presidente Ajay Banga ai dipendenti e rappresenta un cambio di rotta significativo per la principale istituzione finanziaria internazionale che si occupa di sviluppo economico per i paesi più poveri.

L'obiettivo è chiaro: offrire sistemi per aumentare la produzione di energia senza ricorrere ai combustibili fossili, principale causa del riscaldamento globale.

Per avere un'idea di quanto questa decisione sia importante, basti pensare che la Banca Mondiale non finanziava progetti nucleari dalla fine degli anni Cinquanta…

Ma perché la Banca Mondiale aveva smesso di finanziare il nucleare?

In realtà, la Banca si era sempre occupata di rado di nucleare, ma negli ultimi decenni le resistenze erano diventate sempre più forti.

Le principali preoccupazioni erano:

  • ☢️ Il disastro di Chernobyl in Ucraina

  • 🌊 L'incidente di Fukushima in Giappone nel 2011

  • 🛡️ Rischio di affidare impianti nucleari a paesi con scarse capacità tecnologiche

  • ⚠️ Difficoltà nella gestione di eventuali emergenze

Cosa è cambiato negli ultimi anni?

Due fattori principali hanno ribaltato la situazione:

  • 📈 Crescente domanda di energia da parte dei paesi in via di sviluppo

  • 🌍 Necessità di ridurre le emissioni inquinanti

Il nucleare è infatti ritenuto essenziale nel "mix energetico" per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, insieme a eolico, solare e idroelettrico.

Il punto di svolta è arrivato con la Conferenza sul clima di Dubai 2023, dove una ventina di nazioni si è impegnata a triplicare la produzione nucleare entro il 2050.

Da allora si sono uniti altri paesi e istituzioni, con particolare spinta degli Stati Uniti (principale investitore della Banca Mondiale):

  • 🇺🇸 Ad aprile il governo USA ha chiesto di eliminare i divieti

  • 🇩🇪 Il nuovo governo tedesco si è detto favorevole alla revisione delle regole

E ora cosa succede?

Questa decisione potrebbe essere un game-changer per i paesi in via di sviluppo ancora fortemente dipendenti dal carbone:

Prima centrale nucleare in Bangladesh (2023)

  • 🏭 Vietnam e Indonesia stanno cercando prestiti per dismettere le centrali a carbone

  • 🇬🇭 Il Ghana sta provando dal 1960 a costruire reattori senza legarsi a una superpotenza

Con i reattori di nuova generazione anche i paesi più scettici sembrano aver cambiato idea sul nucleare

I reattori di ultima generazione offrono diversi vantaggi rispetto alle centrali tradizionali:

  • 💰 Costi ridotti per i sistemi di sicurezza (ma con le stesse garanzie)

  • 🏭 Dimensioni più contenute, ideali per la manifattura italiana

  • 🌍 Minore impatto sull'occupazione del suolo

  • 🇪🇺 Iter autorizzativi più snelli a livello europeo

I tempi di sviluppo sono però ancora dibattuti e si attendono i risultati dei primi reattori dimostrativi.

E c’è un altro aspetto geopolitico importante

Finora, senza finanziamenti dalla Banca Mondiale, i paesi in via di sviluppo potevano rivolgersi solo a:

  • 🇷🇺 Russia

  • 🇨🇳 Cina

I contratti decennali erano l'occasione per questi paesi di estendere la propria area di influenza, motivo per cui molte nazioni preferivano non impegnarsi.

Ora si apre una nuova possibilità per diversificare i fornitori e ridurre la dipendenza geopolitica.

Secondo diversi osservatori, questa decisione potrebbe avere conseguenze già nel medio periodo sull'intero settore energetico.

Secondo te, la decisione della Banca Mondiale di tornare a finanziare il nucleare è:

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IN COLLABORAZIONE CON: Techy

🤖 Meta punta tutto sull'AI: investimento da 14,3 miliardi in Scale

Meta ha annunciato un investimento strategico da $14,3 miliardi in Scale AI, una startup specializzata nell'annotazione di dati per l'intelligenza artificiale.

L'accordo, annunciato giovedì 12 giugno, porta la valutazione di Scale a oltre $29 miliardi e rappresenta l'ennesima mossa di Mark Zuckerberg per recuperare terreno nella corsa all'intelligenza artificiale contro rivali come Google e OpenAI.

Ma facciamo un passo indietro...

Ma che cos’è Scale e perché Meta ha deciso di investirci così tanto?

Scale AI è una startup fondata nel 2016 che si occupa di migliorare i sistemi di intelligenza artificiale attraverso l'elemento umano.

In pratica, Scale offre servizi di annotazione e etichettatura di dati che servono per "allenare" i modelli di AI. Per esempio:

  • 🚗 Aiuta i sistemi di guida autonoma a riconoscere potenziali pericoli sulla strada

  • 🤖 Supporta lo sviluppo dei modelli linguistici come ChatGPT, Gemini e Llama

  • 📊 Fornisce dati di addestramento personalizzati per diverse applicazioni AI

Non a caso, tra i clienti di Scale troviamo nomi come General Motors, Toyota, Anthropic, OpenAI, Microsoft e la stessa Meta.

L'azienda dichiara di fornire assistenza a "tutti i principali modelli linguistici di grandi dimensioni", il che la rende un player strategico nell'ecosistema dell'AI.

Anche se ufficialmente Scale rimarrà un’azienda indipendente, i dettagli dell’accordo raccontano una storia diversa

  • 💰 Meta investe $14,3 miliardi

  • 📈 Ottiene una partecipazione del 49% nella startup

  • 👨‍💼 Alexandr Wang, il CEO di Scale, entra in nel team di Meta insieme a un piccolo gruppo di dipendenti

  • 🏢 Wang però rimane nel consiglio di amministrazione di Scale

Il CEO di Scale Alexandr Wang

Al suo posto come CEO di Scale arriva Jason Droege, ex chief strategy officer dell'azienda con precedenti esperienze in Uber Eats e Axon.

Insomma, sembra più una "quasi-acquisizione" che una semplice partnership...

L’investimento riflette la crescente pressione competitiva che Meta sta affrontando nel campo dell’AI

OpenAI è riuscita a conquistare l'attenzione mondiale e a posizionarsi come leader del settore grazie a ChatGPT, e Google ha risposto accelerando lo sviluppo dei suoi strumenti AI con Gemini.

Meta, dal canto suo, si è trovata ad inseguire questi giganti dell'intelligenza artificiale con il suo modello Llama.

Per questo motivo, investimenti come quello in Scale diventano strategici: non si tratta solo di ottenere tecnologie, ma di accaparrarsi i talenti e le competenze necessarie per non rimanere indietro in quella che è diventata la corsa tecnologica più importante del decennio.

L'attenzione di Zuckerberg per quella che chiama "superintelligenza" - l'equivalente di quello che i rivali chiamano intelligenza artificiale generale - ricorda molto la sua precedente ossessione per il metaverso. Che, però, non ha ottenuto i risultati sperati.

La domanda è: questa volta andrà diversamente?

Una cosa è certa: l’accordo Meta-Scale non è un caso isolato

Negli ultimi mesi abbiamo visto un trend di "quasi-acquisizioni" dove le big tech si accaparrano talenti e tecnologie senza acquisire formalmente le startup:

  • 🔷 Microsoft ha assunto personale chiave da Inflection AI, incluso il co-fondatore Mustafa Suleyman

  • 🔶 Ora Meta fa lo stesso con Scale AI

Questo approccio permette alle grandi aziende di ottenere talenti e know-how evitando i lunghi processi di acquisizione e le possibili complicazioni antitrust.

Non è ancora chiaro cosa comporterà questo accordo per gli altri clienti di Scale, considerando che ora Meta deterrà quasi la metà dell'azienda che fornisce servizi anche ai suoi principali concorrenti.

Insomma, la battaglia per l'intelligenza artificiale si sta facendo sempre più costosa e le big tech sono disposte a investire cifre astronomiche pur di non rimanere indietro.

Secondo te, l'investimento di Meta in Scale AI:

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🇨🇦 Meloni parte per il G7 in Canada, priorità la de-escalation in Medio Oriente (AGI)

🇮🇷 Missili iraniani contro Israele. Colpiti 40 obiettivi a Teheran. Musk attiva Starlink in Iran (RaiNews)

💻️ Uno, nessuno e centomila agenti (Techy)

🤖 OpenAI ha lanciato o3-pro (Techy)

💊 Mieloma multiplo, un tris di farmaci triplica la sopravvivenza (AGI)

🧠 Paralizzato da Sla parla in modo fluido con l'aiuto dell'IA (Ansa)

Il 15 giugno 1864, Guerra di secessione americana: inizia la battaglia di Petersburg

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