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☢️ L’Italia torna al nucleare?


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☢️ L’Italia torna al nucleare
💶 PNRR: a che punto siamo davvero con la spesa?
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ITALIA
☢️ L’Italia torna al nucleare?

Il 2025 non si preannuncia un anno facile per le bollette degli italiani. La Commissione europea ha infatti lanciato l'allarme: quest'anno i prezzi del gas e dell’energia saranno più alti rispetto al 2024.
E infatti…
Nel mese di gennaio il mercato dell'energia elettrica ha superato i €150 per MWh, mentre il gas naturale ha sfondato quota €50, cifre che stanno letteralmente minando la competitività delle nostre imprese.
E il nostro Paese paga bollette decisamente più alte rispetto ai partner europei
Se facciamo un confronto con gli altri paesi europei, la situazione è tutt'altro che rosea. Nel 2024, l'energia elettrica nel mercato italiano è costata:
🇩🇪 Il 38% in più rispetto alla Germania
🇫🇷 L'87% in più rispetto alla Francia
🇪🇸 Il 72% in più rispetto alla Spagna
E con la complessa situazione geopolitica che stiamo vivendo, il tema della sicurezza degli approvvigionamenti diventa sempre più importante...
La soluzione? Potrebbe essere il nucleare!
Secondo Confindustria, il nucleare potrebbe giocare un ruolo fondamentale nel mix energetico italiano, e i motivi sono diversi:
🌱 Contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra
🔋 Aiuta a stabilizzare la produzione di energia (cruciale visto che al 2050 raddoppieremo i consumi elettrici)
🛡️ Garantisce maggiore sicurezza negli approvvigionamenti
E a proposito di approvvigionamenti...
Per produrre 1 GWh di energia:
☢️ Il nucleare richiede solo 9,3 kg di materie prime
🌞 Il fotovoltaico ne richiede 207,8 kg
💨 L'eolico ne richiede 162,9 kg
In più, l'uranio necessario per il nucleare proverrebbe da paesi considerati a bassissimo rischio geopolitico, come Canada e Australia.
Non a caso, ben 18 paesi europei stanno già pensando di potenziare il loro nucleare o avviare nuovi progetti.
E l’Italia non sta a guardare: sta per nascere una newco per il nucleare
Proprio giovedì scorso è stato siglato un accordo per la creazione di una newco per il nucleare italiano. La nuova impresa nazionale dell’energia atomica coinvolge tre partecipate del tesoro:
🔋 Enel: avrà il 51% della società
⚡️ Ansaldo Energia: controllerà il 39%
🛠️ Leonardo: deterrà il 10%

La newco si concentrerà sugli SMR (Small Modular Reactor), i cosiddetti "mini reattori" nucleari che potrebbero entrare in funzione già dal 2030.
Ma perché puntare proprio sugli SMR?
Questi piccoli reattori offrono diversi vantaggi rispetto alle centrali tradizionali:

Uno Small Modular Reactor
💰 Costi ridotti per i sistemi di sicurezza (ma con le stesse garanzie)
🏭 Dimensioni più contenute, ideali per la manifattura italiana
🌍 Minore impatto sull'occupazione del suolo
🇪🇺 Iter autorizzativi più snelli a livello europeo
Ma quali sono gli obiettivi della newco?
Il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec) prevede che nel 2050:
📊 L'11% dell'energia elettrica nel nostro Paese verrà dal nucleare
📈 Con proiezioni che potrebbero arrivare fino al 22%
E non è tutto...
La newco non si limiterà agli SMR, ma monitorerà anche gli AMR (Advanced Modular Reactor), i reattori di quarta generazione che rappresentano il futuro dell'energia nucleare.
Secondo te, l'Italia dovrebbe puntare sul nucleare? |
ITALIA
💶 PNRR: a che punto siamo?

A meno di due anni dalla scadenza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finalmente abbiamo i dati reali sulla spesa in Italia.
Stando alle informazioni fornite da openPNRR, al 13 dicembre scorso l'Italia aveva speso solo €58 miliardi dei €194 miliardi del PNRR, circa il 30% del totale.

Un dato che fa riflettere, soprattutto se consideriamo che:
🗓️ Siamo a meno di 2 anni dalla scadenza del piano (giugno 2026)
⏰ Sono passati già 3 anni e mezzo dall'approvazione (luglio 2021)
Ma qualcosa non torna…
Se da un lato, infatti, la nostra spesa effettiva è ferma al 30% del totale, dall’altro abbiamo completato circa l'80% delle riforme previste.
Sembra quasi un paradosso: a livello di attuazione e di obiettivi raggiunti siamo molto avanti, ma i soldi rimangono fermi nei cassetti della pubblica amministrazione.
In pratica, siamo bravi a progettare e pianificare, ma quando si tratta di far partire i cantieri, comprare le attrezzature o assumere il personale (cioè spendere effettivamente i soldi), qualcosa si inceppa.
E la situazione varia da settore a settore
Secondo i dati di Openpolis sullo stato di attuazione del piano, la situazione non è omogenea tra le varie aree:
🌱 Transizione ecologica: speso solo l'8% dei fondi (ma 85% delle riforme completate)
🏛️ Cultura e turismo: speso l'11% (riforme completate)
🏥 Salute: speso il 14% (tutte le riforme completate)
💻 Digitalizzazione: speso il 22% (riforme completate)
📚 Istruzione e ricerca: speso il 26% (94% delle riforme completate)
🏭️ Infrastrutture: speso il 46% (90% delle riforme completate)
🏢 Imprese: speso il 47% (60% delle riforme completate)
Finora, l’UE ci ha dato fiducia…
Il PNRR funziona a rate semestrali: se raggiungiamo gli obiettivi, la Commissione UE ci manda altri soldi.
E attualmente, la situazione è questa:
💰 Totale fondi ricevuti finora: € 122,2 miliardi (su €194,4 totali)
📊 Percentuale completata: 63% del PNRR italiano
🎯 Ancora da ricevere: €72,2 miliardi

In pratica, mancano ancora 4 rate da ricevere.
Certo, questa mancata spesa potrebbe essere rischiosa
Gli esperti hanno lanciato un'allarme: al ritmo attuale di spesa (circa €1,5 miliardi al mese), l'Italia potrebbe:
💸 Riuscire a spendere solo €100 miliardi entro fine 2026…
❌ e rischiare così di perdere quasi la metà dei fondi assegnati
L’esempio più emblematico? Gli asili nido
Uno dei progetti più ambiziosi del piano era la creazione di 150.000 nuovi posti negli asili nido.
Ad oggi, sono stati presentati 3.199 progetti per un totale di €4,57 miliardi di euro, di cui:
🔨 2.240 progetti (€3,1 miliardi) sono in esecuzione
✅ Solo 88 progetti risultano completati
❌ 352 progetti sono già in ritardo rispetto alla scadenza prevista
E non è finita qui, perché per 440 progetti mancano completamente informazioni aggiornate...
E quindi?
Il 2025 sarà un anno cruciale per il PNRR. Per non perdere i fondi, l'Italia dovrà:
🚀 Accelerare il ritmo di spesa attuale
✅ Completare le riforme ancora in sospeso
📈 Accelerare l'implementazione dei progetti più indietro
Per gli asili nido e non solo, la sfida italiana dei prossimi mesi sarà trasformare tutti questi progetti in realtà concrete. Perché il PNRR non è solo una questione di numeri: è l'opportunità di modernizzare il nostre Paese.
E il tempo, come dicevamo, stringe….
Secondo te, l'Italia riuscirà a spendere tutti i fondi del PNRR entro il 2026? |

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