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🇮🇹 Italia: quanto rischiamo con il Gas?

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Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 🇮🇹 Italia: quanto rischiamo con il Gas?

  • 🚘 Tesla fatica, mentre dalla Cina emerge un competitor pericoloso…

ECONOMIA
🇮🇹 Italia: quanto rischiamo con il Gas?

In Italia abbiamo un grande problema geopolitico quando si parla di energia. E no, non è un problema da sottovalutare.

Di che problema stiamo parlando?

Sia per il Gas che per il Petrolio, l’Italia dipende enormemente dall’estero.

Per certi versi è normale: non abbiamo grandi risorse di Petrolio e non sfruttiamo quelle che abbiamo di Gas, per cui dipendiamo dalle importazioni dall’estero.

Questo però ci espone enormemente a tensioni geopolitiche che possono dall’oggi al domani far schizzare alle stelle le bollette di famiglie e imprese italiane...

Andiamo più nel dettaglio…

Circa l’80% del Gas che importiamo è, ad oggi, sottoposto a rischio geopolitico.

Infatti, il Gas naturale e quello liquefatto che utilizziamo provengono principalmente da:

  • 🇩🇿 Algeria (35% delle nostre importazioni)

  • 🇷🇺 Russia

  • 🇦🇿 Azerbaijan

  • 🇶🇦 Qatar

Tutti paesi che, per motivi diversi, sono esposti a qualche rischio geopolitico.

Ma dove sta questo rischio geopolitico?

Il gas russo è a rischio per la situazione in Ucraina, quello azero per la situazione nel Nagorno-Karabakh. Il Qatar è sotto pressione per le possibili ripercussioni del Qatar-gate e per la posizione su Israele-Palestina, mentre l’Algeria per lo stesso motivo, oltre che per le tensioni in Sahara Occidentale.

E in passato abbiamo già visto quanto è rischioso dipendere da altri Paesi, in ben tre occasioni:

  • 🇮🇱 La crisi petrolifera del 1973-1974 (Yom Kippur)

  • 🇮🇷 La crisi petrolifera del 1979 (rivoluzione iraniana)

  • 🇺🇦 La crisi energetica del 2022 (guerra in Ucraina)

Cosa potrebbe fare l’Italia per ridurre il rischio geopolitico sull’Energia?

Una soluzione potrebbe essere quella di instaurare relazioni di fornitura non predatorie (ma mutualmente benefiche) con i paesi fornitori del Nord Africa.

In aggiunta, potremmo aumentare la produzione energetica sfruttando maggiormente i giacimenti italiani, che sono ancora oggi sotto-utilizzati.

Infine, l’Italia potrebbe cercare di migliorare il proprio mix energetico, integrando le energie rinnovabili e affiancandole ad altre fonti, come l’energia nucleare.

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AUTOMOTIVE
🚘 Tesla fatica, mentre dalla Cina emerge un competitor pericoloso…

Nonostante gli ottimi risultati in Europa (raggiunto da poco il milione di veicoli consegnati), Tesla affonda in borsa a causa dei risultati di una trimestrale al di sotto delle aspettative

Dall’altra parte, il produttore cinese BYD, vola sulle ali dei risultati incoraggianti ottenuti negli ultimi tre mesi.

Trimestrale Tesla: come è andata?

In breve: non benissimo. Il colosso di Musk ha infatti affrontato alcuni ostacoli significativi ed i risultati non hanno soddisfatto le previsioni di analisti e mercato.

In particolare, rispetto al terzo trimestre del 2022:

  • 💰 I ricavi si sono attestati a $23,35 miliardi, in aumento del +9%, ma al di sotto delle previsioni ($24,19 miliardi)

  • 📉 L'utile netto dell'azienda ha registrato un calo del -44%, pari a $1,85 per azione

  • 💸 Il margine lordo (ricavi - costi di produzione) segna ora 17,2%, in forte calo rispetto al 25,12% di 12 mesi fa

Quali sono le cause di questi risultati deludenti?

Questa performance sono conseguenza diretta del taglio dei prezzi deciso da Musk (i ricavi per auto venduta sono calati del -11% rispetto a 12 mesi fa) per raggiungere il target di auto consegnate durante l’anno, fissato a 1,8 milioni.

E raggiungere questo numero, secondo alcuni analisti, comporterebbe un’ulteriore taglio dei prezzi per spingere le vendite.

Il problema?
Appare molto difficile mantenere intatta la redditività, vista la difficoltà per Tesla di ridurre i costi operativi (anche a causa di una situazione macro-economica tutt’altro che ideale).

In parole povere: per raggiungere il target di vendita fissato a 1,8 milioni di auto, è necessario ridurre ancora i prezzi, ma ciò comporta accontentarsi di margini inferiori.

E mentre Musk piange…

Credits: BYD

BYD, il più importante costruttore cinese di auto elettriche, sorride.

La casa automobilistica di Shenzen ha infatti registrato performance superiori alle attese:

  • I profitti netti hanno raggiunto ¥11,5 miliardi ($1,6 miliardi), il doppio rispetto ai ¥5,7 miliardi dell'anno precedente

  • Nei primi nove mesi conclusi a settembre, gli utili sono compresi tra i ¥20,5 e i ¥22,5 miliardi, maggiori degli utili registrati nell’intero 2022!

E anche dal lato delle consegne, BYD sta riducendo il distacco da Tesla.

Il colosso cinese, infatti, tra luglio e settembre ha venduto un numero di veicoli a batteria inferiore di sole 3.456 unità rispetto al concorrente americano.

Insomma, la corsa all’elettrico si fa sempre più agguerrita, e sicuramente anche la Cina ha intenzione di dire la sua.

GLI ANGOLI

🇮🇹 Fisco: il Governo rivede sanzioni e scadenze (Ansa)

🇦🇷 Argentina: ballottaggio Massa-Milei (IlSole24Ore)

💰 X: lancerà due piani a pagamento (TC)

🤖 L’AI cinese per sconfiggere OpenAI (TC)

⚡️ Le prospettive promettenti per il futuro della fusione nucleare (Wired)

🦾 Il Robot made in Italy che farà i lavori che nessuno vuole fare (Wired)

🤑 Moncler cerca un Finance Controlling Intern

✍️ Qonto cerca un Performance Marketing Manager

🆕 Mastercard cerca un Events Marketing Manager

💰️Banca Sella cerca un Growth Marketing Specialist

Il 24 ottobre 2003, il jet supersonico Concorde effettua il suo ultimo volo commerciale, viaggiando ad una velocità doppia rispetto a quella del suono dal John F. Kennedy di New York all’aeroporto di Heathrow a Londra.

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