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🤱 In Italia non si fanno più figli?
Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!
Ecco cosa offre il menù di oggi:
🤱 In Italia non si fanno più figli?
📱 Il colosso degli smartphone cinese è rinato?
Queste le risposte al sondaggio della scorsa newsletter. Gran parte di voi, il 70% circa, ritiene che un secondo costruttore di auto italiane potrebbe giovare al paese, a patto che vengano fatti investimenti in ricerca e sviluppo, soprattutto sul settore dell’auto elettrica. Il 20% circa di voi è scettico e crede che ciò non basti per rilanciare l’automotive.
ITALIA
🤱 In Italia non si fanno più figli?
L’Italia si trova davanti ad una sfida demografica di proporzioni immense.
Nel 2023, il numero di nascite è sceso a 379.000 unità (in diminuzione del -3,6%) e il tasso di natalità è calato al 6,4 per mille, rispetto al 6,7 per mille del 2022.
Insomma: in Italia sono nate circa 6 persone ogni mille, un dato molto basso considerando che per consentire il mantenimento stabile della popolazione servirebbero almeno 21 nascite ogni mille persone…
Se consideriamo il picco massimo del 2008, l’ultimo anno in cui le nascite sono aumentate, i bambini nati in Italia sono diminuiti del -34,2% circa.
Tasso di fertilità 2022 - Fonte: EUROSTAT
Il tasso di fecondità (numero medio di figli per donna) è sceso da 1,24 figli per donna nel 2022 a 1,20 nel 2023, avvicinandosi al minimo storico registrato nel 1995, quando si toccò quota 1,19.
Le cattive notizie non sono finite…
Il crollo delle nascite va di pari passo con un progressivo invecchiamento della popolazione.
Ad inizio anno, l’età media degli italiani è aumentata a 46,6 anni, con il 24,3% della popolazione che ha superato i 65 anni. E, per la prima volta, i cittadini con più di 80 anni sono diventati di più rispetto a quelli con meno di 10 anni.
In pratica, l’Italia si sta trasformando lentamente in un paese per vecchi.
Ma quali sono le cause del crollo demografico?
👷 Precarietà del mercato del lavoro: rende più difficile per i giovani adulti e le coppie programmare un percorso familiare stabile. Chi ha un lavoro che non offre stabilità (ad esempio, contratti a tempo determinato, periodi di disoccupazione) ha meno probabilità di avere figli, e questo incide soprattutto sulle decisioni riguardo la prima nascita. Inoltre, il problema riguarda maggiormente le persone con un alto livello di istruzione, che generalmente hanno aspettative professionali e personali più alte
🛬 Saldo migratorio negativo: secondo i calcoli dell’Istat, tra il 2021 e il 2022, l’Italia avrebbe perso 46mila abitanti a causa delle migrazioni, e questo impatta negativamente sul dato demografico.
🫰 Bassi incentivi: la spesa pubblica per le famiglie è stata veramente bassa rispetto agli altri Paesi. La Germania, per esempio, ha un tasso di fecondità dell’1,6 ma è arrivata a spendere anche il 3% del Pil in servizi per neo-famiglie (in Italia è circa l’1,3% del PIL)
Secondo te, cosa potrebbe fare il Governo per aumentare il tasso di fertilità?Dicci la tua opinione rispondendo al sondaggio qui sotto! |
È uscita la nuova puntata di Direct: il podcast che in 15 minuti ti aggiorna sulle notizie economiche e di attualità che non puoi perderti. In questa puntata parliamo di:
🛫 Ita Airways e Lufthansa litigano con l’UE - che diamine sta succedendo?
🍫 Cioccolato sempre più costoso e cacao ai massimi di sempre - ma come mai?
🇮🇹 L’Italia ha un enorme problema di povertà assoluta - parliamo di 5,7 milioni di persone…
Ascolta ora cliccando qui in basso 👇🏻
BUSINESS & TECH
📱 Il colosso degli smartphone cinese è rinato?
Nonostante gli ultimi anni di difficoltà, Huawei sta macinando numeri da capogiro.
Il colosso cinese produttore di smartphone stupisce tutti e mette a segno numeri da sogno nell’ultimo trimestre dell’anno: l’utile netto sale del 65% rispetto a quello dello stesso periodo del 2022, arrivando a toccare quota $1,9 miliardi!
Un risultato strabiliante e difficile da credere, soprattutto se consideriamo il ban dai servizi di Google al quale Huawei è ancora soggetta.
Ma cosa è successo a Huawei?
Nel maggio 2019, con un ordine esecutivo, Trump vietò alle società americane di utilizzare gli apparati di telecomunicazione prodotti da aziende straniere considerate pericolose per la sicurezza nazionale.
Aziende straniere tra le cui fila, naturalmente, compariva anche Huawei…
E nel giro di 6 mesi, l’azienda cinese si vide costretta a fare a meno del sistema operativo Android, di Gmail, Google Play Store e via discorrendo.
Una mazzata incredibile che mise in ginocchio quello che al momento era (alle spalle di Samsung ma davanti ad Apple) uno dei leader mondiali nella vendita di smartphone.
Ma a questo punto la domanda sorge spontanea…
Come ha fatto allora Huawei a registrare questi numeri da record?
Sono essenzialmente due i fattori che hanno contribuito al recente successo dell’azienda cinese:
🤳🏻 Il grande successo della nuova linea di smartphone
📉 La perdita di quote di mercato della rivale Apple
Analizziamoli punto per punto….
📱Il successo del nuovo smartphone:
Non nascondiamoci, il boom di utili nell’ultimo trimestre del 2023 lo si deve principalmente al lancio del nuovo gioiello di casa: il Mate60.
Si tratta dell’ultimo smartphone di punta lanciato da Huawei che sta letteralmente andando a ruba in Cina. Un prodotto molto apprezzato dai consumatori cinesi, che ha consentito alla divisione “elettronica di consumo” di chiudere l’anno con un’impennata dei ricavi del +17,3%.
Risultati che sono anche il frutto degli ingenti investimenti sostenuti per sviluppare un sistema operativo e un marketplace di app alternativi ai più noti (ma ancora inaccessibili) Android e Google Play Store.
📉La crisi di Apple:
Se Huawei guadagna quote di mercato, qualcuno dovrà pur perderle…
Agli analisti non è infatti sfuggita la correlazione tra la rinascita di Huawei e il momento no di Apple.
L’azienda di Cupertino non se la sta affatto passando bene in terra cinese… Affondata dalle limitazioni che il governo cinese sta apportando a sempre più aziende e interi settori, anche Apple sta perdendo rapidamente importanti quote di mercato.
A febbraio le vendite di iPhone in Cina sono calate del 33%, un crollo che presta il fianco alla ribalta tecnologica cinese incarnata dalla rinascita di Huawei.
Insomma, un vero e proprio rilancio di un’azienda che, dopo l’esclusione dai servizi Google, alcuni davano già per spacciata.
🇺🇸 Il social di Trump affonda a Wall Street, Truth -23% (Ansa)
🇸🇾 Guerra in Medio Oriente, bombardamento vicino all’ambasciata iraniana a Damasco (LaStampa)
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🤖 L'intelligenza artificiale open source più potente di sempre (Wired)
☕️ I fondi di caffè mostrano il potenziale per ripulire la contaminazione dell'acqua (GNN)
🌊 Anche in Italia il sistema di Google per prevedere le inondazioni (Ansa)
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Il 2 aprile 1982, l'Argentina invade le Isole Falkland, colonia britannica dal 1892 e possedimento britannico dal 1833.
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