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👨🏻‍💼 Italia: è record di occupati (ma ancora inseguiamo l’UE)

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 👨🏻‍💼 Italia: è record di occupati (ma ancora inseguiamo l’UE)

  • 📉 Volkswagen: il colosso tedesco è in difficoltà?

MACROECONOMIA

👨🏻‍💼 Italia: è record di occupati (ma ancora inseguiamo l’UE)

Negli ultimi mesi la situazione del mercato del lavoro in Italia è migliorata e i dati Istat lo confermano… ma la strada per allinearsi agli standard europei è ancora lunga.

Ma quindi…

Come se la passa il mercato del lavoro italiano?

In realtà non male, visto che l'Istat ha recentemente certificato che:

  • 👥 Gli occupati in Italia hanno toccato quota 24 milioni

  • 📉 Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre è sceso al 6,8%

  • 📈 Il tasso di occupazione è salito al 62,2%

  • 👩‍💼 L'occupazione femminile è migliorata, raggiungendo il 53,5%

Certo, come spesso accade quando parliamo di dati riferiti all’Italia, va precisato che non è tutto oro quel che luccica e che il nostro mercato del lavoro ha ancora diverse criticità

Nonostante i progressi, ci sono ancora forti disuguaglianze

Ad esempio:

  • 🏘️ Nel Mezzogiorno, il tasso di disoccupazione resta al 12,5%, ben 5 punti sopra la media nazionale

  • 🧒🏼 Per i giovani tra i 15 e i 34 anni, la disoccupazione è elevata, all'11,8%

  • 👨🏻‍💼 L'aumento dell'occupazione è trainato soprattutto dai lavoratori più anziani: gli over 50 rappresentano il 40,5% del totale degli occupati

E c'è un altro aspetto da considerare: nonostante l'aumento dell'occupazione sia spinto anche da nuove assunzioni a tempo indeterminato, i contratti brevi continuano a rappresentare una fetta significativa del mercato del lavoro.

Infatti, dei 12 milioni di contratti cessati nel 2023, oltre un terzo (il 34,4%) aveva una durata inferiore a 30 giorni.

Insomma, il precariato continua a essere un problema nel nostro Paese

E poi c’è il confronto con gli altri paesi UE

Quando confrontiamo i nostri dati sull’occupazione (2023) con quelli degli altri paesi europei, la situazione si fa più difficile:

  • 🇩🇪 Germania: 77,2%

  • 🇫🇷 Francia: 68,4%

  • 🇪🇸 Spagna: 65,3%

  • 🇮🇹 Italia: 61,5% (nel 2023, mentre come abbiamo detto ora è salita al 62,2%)

  • 🇪🇺 Media UE: 70,4%

Luci e ombre arrivano dal fronte dei NEET (giovani che non studiano e non lavorano): il numero è sì diminuito negli ultimi anni, ma rimane comunque superiore alla media UE:

  • 🇮🇹 In Italia, nella fascia 15-29 anni, i NEET sono il 16% (circa 1,5 milioni di giovani)

  • 🇪🇺 Nell'UE a 27, la media è dell'11,2%

E come non parlare poi degli stipendi (bassi)

Anche sul fronte dei salari, l'Italia mostra una crescita più lenta rispetto ai vicini europei:

  • 🇮🇹 Negli ultimi 10 anni, i salari italiani reali sono scesi del 4,5%…

  • 🇪🇺 Contro una crescita media nell’UE pari al +3%

Come se questo non bastasse, l'OCSE ha evidenziato che nel primo trimestre del 2024, i salari reali in Italia erano inferiori del 7% rispetto al quarto trimestre 2019 (pre-pandemia), con un calo più marcato rispetto a tutti gli altri paesi OCSE (ad eccezione della Repubblica Ceca).

Insomma, qualche buona notizia lato occupazione c’è, ma la strada è ancora moooooolto lunga se guardiamo ad altri aspetti del mercato del lavoro italiano, come le disuguaglianze (territoriali e generazionali) e, soprattutto, i salari.

Sapevi che l'Italia avesse questo grosso problema sui salari reali?

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AUTOMOTIVE

📉 Volkswagen: il colosso tedesco è in difficoltà?

Il colosso automobilistico di Wolfsburg sta attraversando una crisi senza precedenti, che rischia di avere ripercussioni enormi non solo sull'azienda stessa, ma sull'intera economia tedesca.

Nelle ultime settimane, infatti, Volkswagen ha dichiarato che:

  • 🏭 Sarà (probabilmente) costretta a chiudere alcuni stabilimenti per la prima volta nella sua storia

  • 📉 Ridurrà il numero dei dipendenti (si parla di circa 15.000 licenziamenti)

  • Annullerà l’accordo in vigore da 30 anni che impedirebbe licenziamenti di massa fino al 2029

Ma perché Volkswagen è costretta a prendere misure così drastiche?

I motivi sono principalmente tre:

  • 📊 Calo delle vendite: nel 2023 Volkswagen ha venduto 1,5 milioni di veicoli in meno rispetto al 2019, un calo del 14%

  • 💰 Crollo dei profitti: l'utile netto del 2023 è stato di 6,2 miliardi di euro, la metà esatta dell'anno precedente

  • 🇨🇳 Perdita di competitività in Cina: in Cina, che rappresenta il 40% delle vendite di Volkswagen, le vendite si sono dimezzate nell'arco di un decennio

A tutto questo si aggiunge la lentezza con cui Volkswagen sta affrontando la transizione verso i veicoli elettrici, settore in cui la concorrenza cinese è particolarmente agguerrita e offre prezzi nettamente più bassi (l'auto elettrica meno costosa di Volkswagen ha un prezzo di €40.000, mentre le auto elettriche cinesi di fascia bassa costano meno della metà).

E se Volkswagen va in crisi, è un problema per tutta la Germania

E questo perché:

  • 🙋🏻 Volkswagen dà lavoro a più di 700.000 dipendenti (300.000 solo in Germania): questo rende Volkswagen uno dei più grandi datori di lavoro in Germania

  • 📊 Dall'attività di Volkswagen dipendono migliaia di aziende dell'indotto: aziende che forniscono componenti, servizi e supporto e per le quali una crisi di Volkswagen potrebbe voler dire rischio di fallimento

Insomma, la crisi di Volkswagen è una minaccia concreta non solo per l'azienda, ma per l'intera economia tedesca.

E se Volkswagen non se la sta passando benissimo, anche un altro grande costruttore tedesco ha qualche gatta da pelare…

Anche BMW ha qualche gatta da pelare

Il colosso bavarese sta affrontando un richiamo massiccio che potrebbe costare all'azienda quasi €1 miliardo, a causa di un difetto nel sistema frenante che ha richiesto più di due anni per essere pienamente identificato.

Sia per questo motivo, che per il rallentamento generale del settore automotive, BMW ha dovuto rividere al ribasso le stime delle vendite per la seconda parte del 2024, con un margine operativo target ora compreso tra il 6-7% rispetto alle precedenti stime dell’8-10%.

Insomma, una cosa è certa: per i grandi costruttori di auto tedeschi, questo non è assolutamente un periodo facile…

Secondo te riusciranno VW e BMW a rialzarsi?

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🇺🇸 C’è stato un nuovo attentato a Trump? (Ansa)

Thierry Breton si è dimesso dal suo incarico (IlSole24Ore)

🗯️ Il nuovo dispositivo AI che interagisce con la tua voce (theVerge)

🚘 Polestar: è crisi per il brand di auto elettriche sportive? (Wired)

🥽 C’è un “nuovo” polimero che può rivoluzionare la plastica? (Wired)

🧬 Il trattamento “genetico” che permette di migliorare la vista (GNN)

Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: Molto bilanciate le risposte sull’utilizzo di tool AI, con una piccola maggioranza (35%) di voi che ha dichiarato di utilizzare l’AI almeno ogni tanto.

Ecco cosa hanno detto alcuni di voi:

Mentre per quanto riguarda il sondaggio su FED e tassi di interesse, questi sono i risultati:


🤑 AirBnb cerca un Marketing Lead

✍️ Kalpa cerca un Business Developer

💰️ Poke House cerca un Brand Marketing Manager

🆕 Scholl Shoes cerca un Marketing Assistant Intern

Il 17 settembre 1991, Corea del Nord e Corea del Sud entrano nelle nazioni unite.

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