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😰 Ecco la sfida dell'Italia per il 2023!
Buongiorno! Questo è il Punto, la Ferrari delle newsletter: veloce, bella da vedere e molto costosa (e invece noi siamo gratisssss)!Ecco cosa offre il menù di oggi:
🇮🇹 L'Italia inizia il 2023 con una "nuova" sfida
👔 Louis Vuitton diventa un po' più italiana
🥵 JPMorgan truffata da una 30enne
I mercati negli ultimi 5gg:
Mercati: a volte succede. Dopo mesi che non vedevamo questa tabella tutta verde, finalmente arriva una soddisfazione! A portare una ventata di verde è il dato dell'inflazione USA, che per dicembre segna +6,5% su base annua (contro +7,1% di novembre). Corre Bitcoin, che dopo un 2022 da dimenticare ha deciso di iniziare il 2023 con uno sprint, andando a segnare un +21,35% in pochi giorni (anche se rimaniamo in bear market!)
L'italia inizia il 2023 con una nuova sfida
Il 12 gennaio, presso la sala Verde di Palazzo Chigi, si è riunita la Cabina di regia del Piano nazionale di ripresa e resilienza per fare il punto della situazione con tutte le amministrazioni centrali e territoriali.
Gennaio è il momento in cui si fissano gli obiettivi.
Noi ci siamo limitati ad una falsa promessa di iscriverci in palestra, mentre all'Italia è toccato fissare un grande obiettivo, che non potrà decidere di abbandonare dopo poche settimane… che poi non è un obiettivo solo, ma 27!
Di cosa stiamo parlando?Queste 27 “nuove sfide” non sono altro che i nuovi obiettivi del PNRR, che come ogni semestre vengono distribuiti e devono essere raggiunti dai vari paesi per ricevere la rata da parte dell’UE.
Entro il 30 giugno 2023 l’Italia ha ben 27 obiettivi da raggiungere, mentre per il secondo semestre gli obiettivi saranno addirittura 69!
Insomma, c'è da lavorare, e tanto.
Rispetto a quelli da raggiungere entro giugno, questi saranno divisi in:
7 obiettivi target: sono obiettivi quantitativi e vengono valutati con indicatori specifici (per esempio i km ferroviari elettrificati, il numero di imprese coinvolte o l’incremento di personale)
20 obiettivi milestone: sono obiettivi qualitativi e rimandano generalmente all’approvazione di atti normativi o amministrativi, individuando spesso fasi chiave dell'attuazione delle misure (ad esempio legislazione adottata, piena operatività dei sistemi informativi…)
Certo, non è un compito da niente quello affidato al Governo, ma come ogni grande 'eroica' impresa, anche questa porta i suoi benefici.
Una volta raggiunti gli obiettivi, arrivano i soldi. E nello specifico, parliamo di ben €16 miliardi per il primo round e di altri €18 miliardi nel secondo.
Tutto molto bello, ma iniziamo male... 😭Eh già, il Governo Meloni deve per forza raggiungere tutti gli obiettivi prefissati, ma nemmeno tempo di iniziare che la situazione si fa già difficile.
Nel nuovo Governo, infatti, si discute da tempo di eventuali modifiche da negoziare con Bruxelles, anche a causa delle difficoltà di spesa riscontrate negli ultimi mesi (pensate che nel 2022 l’Italia ha raggiunto gli obiettivi proprio per un soffio).
“Sarà inevitabile nel 2023 cambiare qualcosa per rendere più celere e più fluida la capacità di utilizzo dei fondi" - queste le parole di Giorgia Meloni
Ma dove sono i problemi?Le problematiche arrivano soprattutto dal settore edile, verso il quale tra l'altro molti dei fondi del PNRR sono indirizzati. Nello specifico, si parla di problemi in:
appalti per interventi legati alla gestione del rischio alluvione e riduzione del rischio di dissesto idrogeologico (2,5 miliardi);
appalti relativi al potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie per il Mezzogiorno (2,4 miliardi);
appalti per realizzazione di piste ciclabili, metropolitane e filovie nelle grandi città (3,6 miliardi);
contratti per le infrastrutture idriche primarie (2,9 miliardi);
avvio dei lavori, entro il secondo trimestre, per la costruzione e la messa in sicurezza di asili nido e scuole dell’infanzia (3,7 miliardi).
E perché il problema è proprio nel settore edilizio? Quando Roma ha firmato le promesse da mantenere per seguire il PNRR eravamo in pieno periodo Covid.
Due anni dopo, però, il Governo vuole chiedere modifiche ai vertici dell’Europa per rendere il Piano più flessibile e, soprattutto, per tenere conto dell’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, che ovviamente hanno un'incidenza rilevante nel settore delle costruzioni.
Per fortuna, l’Italia non è l’unica a trovarsi in questa situazione: ci sono più di altri 10 Paesi che vorrebbero cambiare i loro piani, fra cui anche Germania e Spagna!
Di conseguenza, è più probabile che l’Europa venga incontro a tali richieste: per il momento, ciò che sappiamo è che secondo l’Unione Europea, adattare i programmi è possibile, ma stravolgerli no.
Louis Vuitton diventa un po' più italiana
Continuando a parlare d’Italia, questa settimana arriva un annuncio molto importante da parte di Louis Vuitton: Pietro Beccari diventa il nuovo presidente e amministratore delegato del brand francese (dajeeeee)
A partire dal 1° febbraio 2023, Beccari prenderà quindi il posto Michael Burke, mentre quest'ultimo assumerà nuove responsabilità, riportando direttamente a Bernard Arnault (Presidente e CEO del gruppo LVMH).
Ma chi è Pietro Beccari?
Pietro Beccari nasce a Parma il 23 agosto 1967
Inizia il suo percorso professionale nel settore marketing di Reckitt Benckiser (Italia) e Parmalat (Usa), per poi passare alla direzione generale di Henkel in Germania, dove ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della divisione Haircare
Nel 2006 entra nel mondo della moda (proprio in LVMH), in qualità di vicepresidente esecutivo marketing e comunicazione per Louis Vuitton
Nel 2012 diventa Presidente e CEO di Fendi e nel 2018 assume il ruolo di Presidente e CEO di Christian Dior Couture
Insomma, un CV niente male per il nostro Pietro!
Perché è stato scelto proprio lui?Semplice: ha svolto un lavoro impeccabile per tutta la sua carriera.
Secondo le stime della banca d'investimenti Stifel, fra l’anno del suo arrivo e il 2021 Christian Dior ha più che raddoppiato il suo fatturato, passando da $2,9 a $6,2 miliardi.
Jp Morgan truffata da una 30enne!
Può una bugia muovere $175 milioni di dollari?
Ebbene si. A quanto pare, Charlie Javice, fondatrice della startup americana 'FRANK', avrebbe detto una mastodontica balla ad una delle più grandi banche d'affari americane (JP Morgan), che ci è cascata.
Ma di chi stiamo parlando??Fondata nel 2016, FRANK si occupa di fornire un software che consente di facilitare la richiesta di prestiti per giovani studenti americani.
L’ambiziosa startup dall’anno di fondazione in poi è cresciuta molto, ricevendo finanziamenti anche dal miliardario Marc Rowan (Co-Founder e CEO di Apollo Global Management, colosso del Private Equity).
Fin quando…Nel 2021 FRANK viene venduta a JP Morgan, per la bellezza di $175 milioni (mica spicci).
Dopo aver chiuso l’accordo, JP ha chiesto a Javice l’elenco dei clienti, per poter iniziare la sua attività di vendita di prodotti e servizi finanziari.
Quando però la banca ha cominciato la sua campagna pubblicitaria di prova e ha inviato le email ai clienti forniti, la polvere sotto il tappeto è venuta fuori...
La campagna si è rivelata disastrosa, poiché solo un quarto delle mail sono state inviate e a mala pena l’1% è stato aperto...
Il motivo? Secondo JP Morgan, Javice si sarebbe inventata che la sua startup aveva 4 milioni di clienti, quando in realtà i numeri erano di gran lunga inferiori (la banca sostiene il numero vero fosse di 300.000 clienti).
La stessa settimana in cui Jp Morgan le ha fatto causa, Javice ha promosso a sua volta una causa contro la banca. Il sunto della difesa di Javice è questo:
JP Morgan ha avviato una serie di indagini infondate e ha architettato in malafede un licenziamento
Poi mi ha accusato falsamente di comportamenti scorretti
E dopo che si è resa conto di non poter sfruttare la mia startup per aggirare le leggi sulla privacy degli studenti, ha cercato di ritrattare l'affare
Quando non ci è riuscita mi ha fatto causa inventandosi il motivo
Insomma peggio di una telenovela...
Alcune indiscrezioni ci dicono che...Pare che Javice e il suo braccio destro Olivier Amar, responsabile capo dello sviluppo di FRANK avrebbero chiesto ad un ingegnere di alto rango della startup di creare un elenco di persone false.
Dopo il suo rifiuto, la founder si sarebbe messa in contatto con un professore di Data Science di un college di New York, che in cambio di 18.000 euro avrebbe creato una lista di finti studenti universitari (haaaaai capito il professore!)
Vedremo come andrà a finire questa storia... certo è che gli americani sembra si siano scordati cosa sia la Due Diligence...
Angolo Politico 💬
🤝 Renzi e Calenda insieme con un partito unico in vista delle europee del 2024 (RP)
🇬🇧 La Gran Bretagna continua il supporto all'Ucraina: pronta una nuova flotta di carri armati (RP)
Angolo Crypto ⛓️
😱 La nuova collezione di NFT di GOT va soldout nonostante il design "discutibile" (MR)
🏦 El Salvador: pronto il Bitcoin Bond (TCG)
Angolo Tech & Startup 💡
💰 Worldview, compagnia produttrice di capsule spaziali turistiche, si prepara alla quotazione (TC)
💸 Crypto.com licenzia il 20% del personale a causa "dei danni fatti da FTX" (TC)
Oggi nella storia? Il 15 gennaio 2009 il comandante Sully Sullenberger compie il "Miracolo sull'Hudson", compiendo un ammaraggio nel fiume Hudson dopo che uno dei motori era andato fuori uso. Ha salvato tutti i passeggeri a bordo.
Meme del Giorno 🤪Il Bear Market che fa finta di essere Bull (meme da Reddit)
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