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⚖️ In Italia ci sono davvero troppi avvocati?
Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!
Ecco cosa offre il menù di oggi:
⚖️ In Italia ci sono davvero troppi avvocati?
📉 Nessuno vuole più il Litio!
SISTEMA GIURIDICO
⚖️ In Italia ci sono davvero troppi avvocati?
Almeno una volta è capitato a tutti di sentire la frase “In Italia ci sono troppi avvocati!”.
Ma è davvero così?
Secondo il report European Justice Scoreboard 2024, il nostro paese è 4° in Europa per numero di avvocati in proporzione agli abitanti.
Per la precisione, in Italia ci sono 236.946 avvocati, circa 400 ogni 100.000 abitanti: un numero molto maggiore rispetto a quelli nostri pari europei.
La reale portata di questo numero diventa evidente quando si considera che l'Italia si classifica al 18° posto a livello mondiale per numero di cause legali intentate.
In sostanza, il numero di avvocati è eccessivo rispetto alla domanda di servizi legali nel paese.
Ma come ci siamo ritrovati in questa situazione?
Una delle ragioni principali è sicuramente l'assenza del numero chiuso nei corsi di giurisprudenza.
Se l’Italia è infatti uno dei paesi con più avvocati in Europa lo si deve ad un’offerta formativa poco selettiva, che ha permesso a tanti studenti di poter accedere a giurisprudenza.
Detto ciò, c’è una precisazione da fare.
Se guardiamo alla distribuzione geografica degli avvocati nel nostro Paese, si nota come a contribuire maggiormente alla loro proliferazione sia il Sud Italia, dove si registra una densità di legali superiore alla media del paese.
Alcune regioni, come la Calabria e la Campania, registrano valori particolarmente elevati di avvocati per 1.000 abitanti, con rispettivamente 6,6 e 6, rispetto alla media italiana di 4,0, come riportato dal report della Cassa Forense.
Questi numeri sono probabilmente figli di un contesto che, offrendo poche opportunità di assunzione nel settore privato, spinge a scegliere un percorso formativo giuridico nel tentativo di accedere a posizioni lavorative nella pubblica amministrazione.
Ok, abbiamo tanti avvocati, ma perché è un problema?
L’evidente sproporzione tra numero di legali e numero di cause ha portato nel corso del tempo allo sviluppo di una fortissima concorrenza tra i vari studi legali.
Questa forte concorrenza, combinata con la scarsa offerta di lavoro, ha causato una drastica riduzione dei redditi medi annui.
Nonostante tra il 2021 e il 2022 i redditi siano aumentati del 5,4%, in 10 anni sono diminuiti del 16,5%; insomma, i valori del 2012 rimangono lontani.
Questa concorrenza ha avuto logicamente un impatto maggiore proprio nelle regioni con una densità di avvocati superiore alla media.
E quindi non sorprende che il reddito medio dichiarato al Nord Italia sia nettamente superiore a quello del Sud Italia:
🥇Nord: €62.385
🥈Centro: €49.563
🥉Sud e Isole: €27.134
Il divario diventa impressionante se confrontiamo la prima e l’ultima regione: in Lombardia è di €77.598, mentre in Calabria di €22.036.
E così, tra clienti insolventi, parcelle a prezzi stracciati e concorrenza degli studi low-cost, una professione un tempo ambita sta velocemente scivolando verso il declino…
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METALLI PREZIOSI
📉 Nessuno vuole più il litio!
Negli ultimi due anni la domanda di litio è calata drasticamente.
Spesso sentiamo parlare di litio e di quanto sia cruciale per la transizione energetica, soprattutto visto che si tratta del metallo con cui vengono costruite le batterie delle auto elettriche.
Ultimamente però questo metallo non se la sta passando benissimo…
Cosa sta succedendo al litio?
Stanno accadendo due cose contemporaneamente:
🔋 Da una parte, c'è un eccesso di offerta poiché negli ultimi anni, con l’obiettivo di scongiurare eventuali carenze di litio, gli stati produttori hanno intensificato l’estrazione del metallo, producendone una quantità eccessiva che in gran parte è rimasta invenduta.
Secondo Citi, ad oggi il surplus di litio, ossia la quantità di litio prodotta in eccesso rispetto alla domanda, si aggira intorno al 7%: si parla di circa 92mila tonnellate stoccate nei vari magazzini e inutilizzate.
📉 Dall’altra, anche la domanda di litio ha subito una flessione importante e questo è dovuto al fatto che molte case automobilistiche hanno dovuto confrontarsi con le previsioni poco ottimistiche sulla diffusione dei veicoli elettrici.
Quest’anno, infatti, le vendite di questi veicoli sono cresciute solo del 10,6% a livello globale, una frenata notevole rispetto all'aumento del 26,9% registrato l'anno scorso.
Data la situazione, le case automobilistiche hanno ridotto la produzione di auto elettriche e con essa anche la fornitura di batterie…
…e visto che le batterie sono fatte di litio, anche la domanda di questo metallo è calata.
E poi, come se non bastasse, sono arrivati i dazi…
I dazi imposti sui veicoli elettrici prodotti in Cina e venduti in Europa e negli USA, hanno aggravato la situazione perché, rendendo più costoso l’acquisto delle auto elettriche (con tutte le conseguenze del caso sulla domanda di litio…)
Detto ciò, come si muoverà il prezzo del litio?
Già oggi, a fronte di una domanda in calo e di una offerta eccessiva, il prezzo sta precipitando.
Per capirci, attualmente il litio viene commerciato ad un prezzo inferiore a $13.000 per tonnellata, quando nel 2022 volava a circa $80.000 per tonnellata.
Questo significa che nel giro di due anni il prezzo è calato del -85%, un crollo negativo che, secondo alcuni analisti, continuerà ancora per molto tempo.
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Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: la stragrande maggioranza di voi, il 91% circa, sarebbe contento se il proprio datore di lavoro introducesse la settimana corta con 4 giorni lavorativi su 7.
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✍️ BMW Bank GmbH cerca un Stage facility Management
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🆕 Aegis FSI cerca un Accountant
Il 4 luglio 1776 è celebrato il Giorno dell'Indipendenza negli USA: in quel giorno il Congresso approva la Dichiarazione d'indipendenza dal Regno di Gran Bretagna.
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