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📈 Inflazione: finalmente ci dà tregua?
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📈 Inflazione: finalmente ci dà tregua?
❌ ChatGPT è nell’occhio del ciclone!
📈 Inflazione: finalmente ci dà tregua?
Torniamo a parlare di inflazione… ma stavolta buone notizie:
A marzo nell'eurozona 🇪🇺 l’inflazione su base annua ha segnato un 6,9%, in netta diminuzione rispetto all’8,5% di febbraio.
E l’Italia 🇮🇹 segue il trend positivo: anche il Bel Paese segna una diminuzione dell’inflazione annua, che passa dal 9,1% di febbraio al 7,7% di marzo.
Il dato è molto positivo: pensate che non era meglio di così da maggio 2022!
Ma tutto questo cosa vuol dire?
Quando guardiamo ai dati sull’inflazione, ci riferiamo di solito a quelli su base annua.
Questo vuol dire che quando diciamo che “a marzo 2023 l’inflazione su base annua è stata del 6,9% nell’Eurozona”, quello che vogliamo dire è che la variazione dei prezzi di marzo 2023 vs marzo 2022 è stata del +6,9% (e non che rispetto al mese scorso i prezzi sono saliti del +6,9%).
Dietro questi dati c’è un però…
Se vi ricordate, marzo 2022 è stato il primo mese “pieno” di guerra in Ucraina… e un anno fa questo aveva portato i prezzi, soprattutto quelli energetici, ad iniziare il loro movimento verso l’alto.
È chiaro quindi come il paragone di questo specifico mese rispetto all’anno scorso possa far vedere una diminuzione marcata, visto che il punto di partenza era più alto del solito!
Se però guardiamo al carrello della spesa…
…i prezzi non stanno rallentando granché nelle ultime rilevazioni: su base annua il costo del carrello della spesa segno infatti ancora un +12,7%.
Ma a parte il carrello della spesa, cosa sta causando il rallentamento dell’inflazione?
Il calo dell’inflazione su base annua si deve infatti principalmente a:
⚡️ Rallentamento dei prezzi dei beni energetici
🍟 Lieve contrazione dei prezzi degli alimenti lavorati...
🛳️ …beni durevoli…
🚎 …e servizi di trasporto
Ciò che continua a preoccupare però è la cosiddetta inflazione core, ossia quella depurata dei prodotti energetici e alimentari.
Se guardiamo agli ultimi dati, questa in Italia ha fatto registrare un leggero aumento su base annua (dal 6,3% di febbraio al 6,4% di marzo). Non siamo però solo noi: la situazione non è infatti delle migliori nell’Eurozona, dove l’inflazione core su base annua è passata dal 7,4% di febbraio al 7,5% di marzo.
La BCE alzerà ancora i tassi?
Le Banche Centrali di tutto il mondo hanno messo in campo strumenti e strategie molto forti per combattere l’inflazione negli ultimi 12 mesi, con un incremento dei tassi tutt’altro che banale.
Se ci guardiamo indietro e vediamo le precedenti reazioni della BCE, ad esempio, possiamo osservare come la reazione sia stata questa volta ben più repentina.
I tassi di interesse sono infatti aumentati del 3,5% in soli tre mesi (linea blu), quando invece nella fase di rialzo tra 2005 e 2006 (crisi del subprime) per raggiungere il 3% la BCE impiegò circa 2 anni (linea arancione).
Realisticamente gli aumenti continueranno, salvo la crisi bancaria di cui si sono viste le avvisaglie negli USA e, in parte, con la (s)vendita di Credit Suisse, non obblighino la BCE ad agire con più cautela.
Questa edizione è in collaborazione con
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Il prossimo articolo è scritto da un nuovo amico che abbiamo l’onore di ospitare nell’uscita di oggi: Riccardo Bassetto.
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❌ OpenAI: è nell’occhio del ciclone!
Negli ultimi giorni non si parla d’altro: OpenAI, l’azienda che ha sviluppato ChatGPT, è finita sotto l’attenzione delle autorità e dell’opinione pubblica.
Ma che cosa è successo?
Partiamo con ordine. Innanzitutto, il Garante della Privacy italiano, tramite un provvedimento cautelare, ha disposto il blocco del chatbot nel Paese, citando tre ragioni principali:
📃 La mancanza di un’informativa su come vengono raccolti e trattati i dati degli utenti
❌ Le informazioni talvolta scorrette fornite da ChatGPT
🎂 L’assenza di una vera verifica sull’età degli utenti
Online si è scatenato il delirio, e molti hanno iniziato a (ri)sollevare la solita narrativa che vede l’Italia come un paese retrogrado, non in grado di gestire l’innovazione.
In realtà, la situazione è più complicata di così ed i dubbi del Garante sembrano essere legittimi (tanto che molti altri Paesi potrebbero muoversi in modo simile).
E non è tutto…
La scorsa settimana infatti, è stata pubblicata una lettera aperta, firmata da personaggi di spicco come Elon Musk, Steve Wozniak (cofondatore di Apple) e Yuval Noah Harari (storico e saggista).
La lettera contiene una richiesta importante: chiede infatti alle aziende attive nel mondo dell’Intelligenza Artificiale di sospendere per almeno 6 mesi l’addestramento dei sistemi di Intelligenza Artificiale più potenti di GPT-4.
Il motivo? Molto semplice:
"I sistemi di intelligenza artificiale più potenti dovrebbero essere sviluppati solo quando siamo sicuri che i loro effetti saranno positivi e i loro rischi gestibili…
…i laboratori di IA e gli esperti indipendenti dovrebbero utilizzare questa pausa per sviluppare e implementare congiuntamente una serie di protocolli di sicurezza condivisi per la progettazione e lo sviluppo di IA avanzate, rigorosamente controllati e supervisionati da esperti esterni indipendenti".
Insomma, il messaggio è chiaro: fermatevi tutti, perché qui si rischia grosso.
Certo, la lettera fa sorgere più di qualche dubbio. Innanzitutto, ci si chiede come si faccia effettivamente ad interrompere la ricerca delle aziende del settore.
E poi, come far sì che la misura venga applicata da tutte le aziende, soprattutto da parte di stati come Russia e Cina, visto il periodo di estrema distanza dagli USA…
A guardarli bene, il provvedimento del Garante e la lettera sono molto simili:
🤔 Sono poco propositivi: come si fa (ma soprattutto a che serve) interrompere la ricerca di un’azienda sull’AI?
❌ Non risolvono davvero i problemi: “sviluppando una serie di protocolli di sicurezza condivisi” non si risolvono i problemi al cuore della rivoluzione dell’AI
🔎 La lettera cita un’intelligenza “generale”: ma oggi non siamo nemmeno lontanamente vicini a questi sistemi… GPT-4, per quanto possa sembrare avanzato è semplicemente “un sistema di completamento automatico con gli steroidi”.
Peraltro, OpenAI in questo momento sembra avere un vantaggio rispetto ai competitor. Perché dovrebbe fermarsi e permettere agli inseguitori di accorciare il distacco?
È chiaro che le sfide che l’AI sta mettendo (e metterà) sul tavolo sono e saranno innumerevoli, anche lato policy e sicurezza.
Il problema è che, come spesso accade quando si parla di tecnologia, la legge si muove più lentamente di quanto non lo faccia l’innovazione.
Fermarne lo sviluppo però non sembra essere la mossa giusta.
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🔵 Meta: sotto il mirino dell’antitrust per mancato accordo con Siae (LaRepubblica)
💳 Stripe: $817 miliardi di transazioni nel 2022, ma la crescita è rallentata (TC)
💰 Ok dal Parlamento Europeo per carburanti marittimi puliti (EC)
🌖 Nuove regole UE contro il greenwashing per prodotti ‘bio’ ed ‘eco’ (Ansa)
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Questa settimana chiacchieriamo con Margherita Galluzzo, Head of Brand and Communication di WeRoad, una delle scale-up più famose in Italia, attiva nel mondo del travelling. Insieme a Margherita parleremo di:
❓Cosa sta dietro alla peculiare strategia di marketing di WeRoad
✨ La storia delle campagne che hanno segnato WeRoad, come quella dei viaggi su Marte o del calendario dei Ponti
🤔 L'importanza di avere un tone of voice chiaro, immediato e creativo
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