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🇪🇺 Il via libera alla nuova Commissione UE
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Ecco cosa offre il menù di oggi:
🇪🇺 Il via libera alla nuova Commissione UE
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GEOPOLITICA
🇪🇺 Il via libera alla nuova Commissione UE
Mercoledì 27 novembre, con una maggioranza tutt’altro che solida, il Parlamento Europeo ha dato il via libera alla nuova Commissione Europea, che dal 1° dicembre guiderà l'UE per i prossimi cinque anni.
A capo di questa nuova squadra c'è (ancora) Ursula von der Leyen, che ha subito messo in chiaro quali saranno le priorità del suo mandato…
Quali saranno le nuove priorità?
Von der Leyen ha detto che il pilastro centrale del nuovo mandato sarà la libertà, definita come "ciò che unisce gli europei" e che "conferisce all'Unione la sua identità unica".
Ma al di là delle belle parole, la Commissione dovrà affrontare sfide concrete:
🔋 ridurre i costi dell'energia per famiglie e imprese attraverso un nuovo patto industriale
🌍 portare avanti la transizione ecologica, ma senza sacrificare la competitività industriale
🏘️ affrontare l'emergenza abitativa (per la prima volta ci sarà un Commissario dedicato)
🛂 gestire i flussi migratori con un approccio più equo e sicuro
👥 valutare le richieste di adesione di Ucraina e Moldavia
La Presidente von der Leyen ha dichiarato che per affrontare al meglio queste sfide la Commissione ha già in programma diversi progetti ambiziosi.
Il progetto più grande: la “Bussola della Competitività“
Ispirandosi al Report Draghi, la Presidente ha presentato all'Eurocamera un piano con tre obiettivi principali:
🔬 colmare il divario di innovazione con USA e Cina
🏭 aumentare la sicurezza e ridurre le dipendenze
🍃 un piano congiunto per decarbonizzazione e competitività
E su quest’ultimo tema, un’attenzione particolare è stata rivolta al settore automobilistico.
L’industria automotive preoccupa (e non poco)
Il settore automotive è diventato il termometro perfetto per misurare la febbre dell'economia europea.
E proprio per questo von der Leyen ha annunciato il lancio di un "dialogo strategico sul futuro dell'industria automobilistica in Europa", anche se i dettagli sono ancora tutti da definire.
Sul tavolo c'è anche la questione delle multe che molte case automobilistiche dovrebbero pagare nel 2025 per il mancato rispetto dei limiti sulle emissioni. Multe che potrebbero essere posticipate, ma su questo la presidente non si è sbilanciata.
C’è anche il problema della difesa europea
Durante il suo discorso, la neo-eletta Presidente ha posto l'accento sulla difesa, un tema sempre più caldo visti i venti di guerra che soffiano dal resto del mondo. Von der Leyen ha ricordato:
🇷🇺 la Russia spende fino al 9% del PIL in difesa
🇪🇺 l'Europa si ferma all'1,9%
"C'è qualcosa che non va in questa equazione" ha poi ribadito. Per questo ha messo in chiaro che servirà:
🛡️aumentare la spesa per la difesa
🛡️creare un mercato unico della difesa
🛡️rafforzare la base industriale
🛡️migliorare la mobilità militare
🛡️sviluppare progetti europei comuni
E ora il via ai primi 100 giorni…
La Commissione non vuole perdere tempo e ha annunciato le iniziative chiave per l'avvio del suo secondo mandato:
🏭 il Clean Industrial Deal: un piano per un'industria verde e competitiva
🛡️ il White Paper sul futuro della difesa europea
📋 una nuova legislazione omnibus per semplificare le regole per le imprese
🏥 un piano d’azione per la cybersicurezza delle infrastrutture sanitarie
🤖 nuove regole sull'intelligenza artificiale
🌾 proposte innovative per agricoltura e produzione alimentare
👦 maggior coinvolgimento dei giovani nelle decisioni politiche
Insomma, la nuova Commissione parte con tante ambizioni ma anche con una maggioranza traballante.
Come se non bastasse, l'ascesa dei partiti radicali in molti paesi europei e una crescente vena di euroscetticismo rendono il quadro ancora più complesso.
La palla ora passa alla nuova squadra che dovrà dimostrare di essere all'altezza delle sfide che l'attendono.
La nuova Commissione riuscirà a rendere l'UE più forte? |
COMMERCIO INTERNAZIONALE
🇺🇸 Trump minaccia nuovi dazi: è nuova guerra commerciale?
Trump non ha perso tempo e, ancora prima di tornare alla Casa Bianca, ha già fatto tremare i mercati globali con un annuncio shock: in arrivo dazi pesantissimi sui principali partner commerciali degli Stati Uniti.
La notizia è arrivata nella notte di martedì attraverso una serie di post su Truth, il social network di Trump, e ha già mandato in tilt i mercati valutari.
Ma quali dazi ha annunciato Trump?
Il tycoon ha dichiarato che il 20 gennaio, appena insediato alla Casa Bianca, firmerà un ordine esecutivo per imporre:
🇨🇦 dazi del 25% su TUTTI i prodotti dal Canada
🇲🇽 dazi del 25% su TUTTI i prodotti dal Messico
🇨🇳 un ulteriore 10% di dazi sulle importazioni dalla Cina
E l’impatto potrebbe essere devastante
Stiamo parlando di due dei principali partner commerciali degli Stati Uniti:
🇲🇽 il Messico esporta l'83% dei suoi prodotti verso gli USA
🇨🇦 il Canada esporta il 75% dei suoi prodotti verso gli USA
E c'è di più: questi dazi rischierebbero di paralizzare interi settori economici, a partire dall'automotive.
Ma qual è il piano di Trump?
Secondo il nuovo Presidente, i dazi porterebbero quattro vantaggi principali:
🏭 proteggere la produzione statunitense dalla concorrenza estera
🏢 convincere le aziende straniere ad aprire fabbriche negli USA per evitare i dazi
💵 generare miliardi nuove entrate federali
💉 fermare i flussi migratori illegali e il traffico di stupefacenti verso gli USA
Il problema è che questi dazi sono un boomerang…
L'annuncio di Trump sembra violare apertamente l'USMCA, il trattato di libero scambio tra USA e i due paesi confinanti (Canada e Messico, appunto) che lui stesso aveva firmato nel 2020.
Ma c’è di più…
Secondo Goldman Sachs, i nuovi dazi genererebbero entrate “solo“ per circa $300 miliardi all'anno alle casse dello stato.
Il problema è che i costi ricadrebbero principalmente sui consumatori americani, visto che:
📈 le aziende dovranno decidere se assorbire i costi maggiori o trasferirli sui prezzi finali
🤑 i consumatori dovranno scegliere se continuare a comprare prodotti importati (più costosi) o passare ad alternative domestiche (altrettanto costose)
E secondo il Peterson Institute for International Economics, una famiglia americana media potrebbe dover spendere $2.600 in più all'anno a causa dei rincari causati dai dazi…
E la storia insegna…
I dati della Federal Reserve mostrano che i dazi imposti durante il primo mandato di Trump non hanno portato i risultati sperati:
📉 i posti di lavoro nel settore manifatturiero sono diminuiti da 12,4 a 12,2 milioni
📈 le aziende americane hanno dovuto far fronte a costi più alti per le materie prime importate
🌍️ molte aziende hanno spostato la produzione in altri paesi asiatici invece che negli USA
Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere
🇨🇳 La Cina ha replicato che "nessuno uscirà vincitore da una guerra commerciale"
🇨🇦 Il governo canadese ha ribadito che il Canada “ha un ruolo essenziale per l’approvvigionamento energetico degli USA”
🇲🇽 Mentre il Messico ha avvertito che "l'escalation delle rappresaglie commerciali colpirà solo i portafogli delle persone" e che “il Messico potrebbe rispondere con contromisure”
Claudia Sheinbaum, la nuova Presidente del Messico
Insomma, Trump non è ancora tornato alla Casa Bianca, ma ha già scatenato il panico sui mercati internazionali con questo annuncio.
E se da una parte il tycoon è convinto che questa mossa proteggerà l'economia americana, dall'altra i numeri raccontano una storia diversa: costi più alti per le famiglie, possibili rappresaglie commerciali e il rischio concreto di una nuova guerra (commerciale) che non farà bene a nessuno…
📊 Secondo te, quali saranno le conseguenze di questi dazi se venissero davvero implementati? |
🇮🇹 Sciopero contro manovra di bilancio proclamato da Cgil e Uil (Skytg24)
🇺🇦 Droni russi su Kiev, droni ucraini su Rostov (RaiNews)
🛣️ In Giappone costruiranno la prima autostrada per merci sotterranea (Techy)
💻️ Microsoft sotto indagine negli Stati Uniti (Wired)
🧫 Contro le microplastiche, ottenuto un materiale che si dissolve nel mare (Ansa)
🛳️ Il primo traghetto elettrico “volante” al mondo è diretto verso le coste della Svezia (GNN)
Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: il 39% di coloro che hanno risposto al sondaggio ritengono l’economia lombarda nei prossimi mesi resterà stabile ma non tornerà ai livelli pre-crisi
✍️ Sandoz Italia cerca un Marketing Head Retail
💰️AlmavivA cerca un Project Manager
🆕 Salt cerca un Head of Marketing
🤑 Enginium cerca un Junior Business Development Manager
Il 1 dicembre 1970, il parlamento italiano approva la legge che regola l’istituto del divorzio
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