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🥼 Il paradosso dei medici: da troppo pochi a troppi!
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Ecco cosa offre il menù di oggi:
⚙️ Il 2024 sarà l’anno dei chip per l’Italia?
🥼 Il paradosso dei medici: ieri troppo pochi, oggi troppi
SEMICONDUTTORI (EDITORIALE by techy)
⚙️ Il 2024 sarà l’anno dei chip per l’Italia?
Questo contenuto è realizzato in collaborazione con techy, la newsletter per rimanere aggiornato su tech, AI e innovazione che esce il lunedì, mercoledì e venerdì (gratis, zero spam e zero sbatti).
Un’azienda di Singapore ha scelto di venire in Italia a produrre microprocessori.
L’azienda in questione si chiama Silicon Box e ha stretto un accordo con il Governo italiano per costruire un nuovo impianto per la produzione di chip a Novara, in Piemonte.
Ma perché la notizia è così importante?
Per l’Italia, questo accordo rappresenta una duplice occasione per:
🛑 prendersi una rivincita dopo il fallimento dell’accordo tra il Governo e Intel, l’azienda di chip statunitense, per la costruzione di un impianto (annunciato nel marzo 2022 dal Governo Draghi e poi sfumato sotto il Governo Meloni)
📈 sviluppare ulteriormente il settore dopo l’annuncio dell’investimento da €5 miliardi da parte di STMicroelectronics a Catania.
E se l’Italia vuole diventare veramente un riferimento in Europa a tema semiconduttori, è necessario attrarre investimenti esteri e stringere accordi con chip-maker stranieri.
Ma tornando a Silicon Box..
Che cosa prevede l’accordo?
L’accordo prevede la costruzione di un maxi-impianto, primo nel suo genere in Europa, per la produzione di "chiplet" a Novara.
Ma cosa sono questi “chiplet”?
Sono piccoli semiconduttori che possono essere combinati per formare un unico processore in grado di alimentare qualsiasi dispositivo elettrico, da un elettrodomestico a un data center.
E di quanti soldi si sta parlando?
Silicon Box investirà, supportata in parte dallo Stato, €3,2 miliardi e creerà oltre 1.600 posti di lavoro in Italia.
E oltre a questo, contribuirà anche allo sviluppo nel nostro Paese di quelle tecnologie avanzate che alimentano alcuni settori cruciali al giorno d’oggi, come quello dell’automotive e quello dell’intelligenza artificiale.
«L’Italia si sta avviando a diventare uno dei principali produttori di chip e semiconduttori. Il 2024 si sta configurando come l’anno della microelettronica. Entro fine anno pensiamo di superare la soglia dei 10 miliardi investiti nel settore in Italia. Siamo sulla strada giusta»
Certo, la strada per diventare davvero uno dei “principali produttori” come dichiara il Ministro Urso è ancora lunga, ma sicuramente questi due investimenti esteri vanno nella direzione giusta e pongono le basi perché il nostro Paese possa tornare sulla mappa quando le aziende estere valutano dove investire...
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SANITÀ
🥼 Il paradosso dei medici: da troppo pochi a troppi!
Quando si parla di sanità italiana c’è sempre molta confusione: da una parte c’è chi dice che in Italia abbiamo pochi medici, dall’altra che ne abbiamo troppi.
Ma qual è la verità?
Secondo la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri nei prossimi 5 anni andranno in pensione circa 75mila medici, che lasceranno un buco rilevante a livello di personale e competenze all’interno degli ospedali.
Per sopperire a questa situazione, già qualche anno fa abbiamo adottato alcune manovre che andavano nella direzione di generare nuovi medici. Tra queste ricordiamo:
📈 L’aumento del numero di corsi di laurea: da 55 nel 2011 a ben 89 del 2024
🩺 L’aumento dei posti per la specializzazione, che sono passati da circa 5mila nel 2015 a oltre 16mila nel 2023
💊 L’aumento dei posti disponibili nel test di medicina: da 15mila nel 2023 a 19mila nel 2024 (come riportato da IlSole24Ore)
Il problema è che ci siamo mossi in ritardo, anche perché i tempi di formazione di un medico, tra laurea e specializzazione, richiedono almeno 11 anni…
La mancanza di programmazione è un problema
Questa ‘mancanza di programmazione’, come riportato da Lavoce.info, ci ha portato a dover rincorrere i tempi, al punto che da qui al 2030 avremo sì un’entrata importante di nuovi medici (che stiamo formando ora), ma questa sarà sbilanciata nei tempi rispetto all’uscita per pensionamento.
Per capirci:
⏳️ Nel 2024, ad esempio, avremo 9,7mila nuovi medici che entreranno, ma circa 13mila che usciranno per pensionamento
❌ Nel 2030, invece, avremo 19,5mila nuovi medici che entreranno, ma circa 7,4mila che usciranno per pensionamento
Se è vero che da qui al 2030 compenseremo i medici che perderemo per pensionamento con quelli che entreranno dopo la specializzazione, è anche vero che negli anni successivi al 2030 la situazione peggiorerà, perché creeremo sistematicamente più medici rispetto a quelli che il Sistema Sanitario è in grado di assorbire in base alle uscite e ai pensionamenti.
Quindi cosa succederà?
Si potrebbero verificare tre scenari:
🙇♂️ Aumento della disoccupazione: molti medici faranno fatica a trovare lavoro, perché nella sanità pubblica non ci saranno abbastanza posti disponibili (ci sarà un ‘imbuto lavorativo’)
🛫 Fuga di cervelli: altri medici saranno costretti ad andare all’estero per trovare lavoro. Già oggi la fuga di cervelli verso Paesi come Svizzera, Francia o Arabia Saudita per motivi economici è molto gettonata
💶 Crescita della sanità privata: e altri ancora saranno assorbiti dalla sanità privata, che diventerà un settore sempre più rilevante
Secondo alcuni, la soluzione a questi problemi passa dal superamento della dicotomia numero chiuso vs numero aperto, per abbracciare una logica di ‘numero programmato’, dove le ammissioni vanno in funzione delle necessità che si prevedono per il Sistema Sanitario nei successivi 10 anni.
Programmazione che però ovviamente richiede una visione politica a medio-lungo termine, che non sempre c’è...
C’è poi anche un ultimo problema…
Non solo avremo troppi medici rispetto a quelli che ci servono, ma continueremo ad avere dei ‘buchi’ e delle mancanze legate a specifiche professioni mediche che oggi non vengono scelte dai neo-laureati.
Alcuni esempi sono la chirurgia generale (a cui viene preferita la chirurgia estetica che paga di più), l’anestesia, il pronto soccorso e la medicina di base.
Di fatto, ci troveremo di fronte ad un paradosso, dove da una parte perderemo medici che andranno all’estero o nel privato, ma dall’altra saremo costretti a importare specifiche professioni mediche dall’estero che altrimenti rimarrebbero scoperte.
La soluzione per ovviare a questo problema in realtà ci sarebbe: basterebbe pagare di più quelle professioni che non vengono scelte.
Ma questo non è così semplice, anche considerando che la spesa per la sanità è in netta diminuzione come percentuale rispetto al PIL, avendo raggiunto nel 2024 valori che non si vedevano dal 2007…
Secondo te spendiamo troppo poco per la sanità pubblica?Dicci la tua opinione rispondendo al sondaggio qui sotto! |
🇮🇱 Cresce il timore di una guerra tra Hezbollah libanesi e Israele (RaiNews)
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🏜️ Arte rupestre di 5.000 anni fa di barche e bestiame rinvenuti nel Sahara mostra che le praterie sono arrivate prima del deserto (GNN)
Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: il 96% di voi crede che in Italia abbiamo un problema con le pensioni, anche a causa degli importi molto alti che vengono erogati ad una fetta dei nostri pensionati.
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✍️ Italiaonline cerca un IT Analyst Intern
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Il 25 giugno 1946, in Italia si insedia l'Assemblea Costituente, con Giuseppe Saragat alla presidenza.
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