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🚙 Auto nuove: un lusso per pochi
Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!
Ecco cosa offre il menù di oggi:
🩺 Aumentano i fondi per la sanità?
🚙 Ma chi se la può permettere un’auto?
SANITÀ
🩺 Aumentano i fondi per la sanità?
"Nessun governo ha mai investito così tanti soldi per la sanità prima d'ora".
Con queste parole, Giorgia Meloni ha annunciato i nuovi stanziamenti per il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) nella legge di bilancio per il 2025. Ma cosa c'è realmente dietro questi numeri?
In effetti, numeri alla mano, sembrerebbe che Giorgia Meloni abbia ragione, visto che gli stanziamenti alla sanità saranno…
€134,1 miliardi nel 2024
€136,5 miliardi nel 2025 (+2,4 miliardi)
€140,6 miliardi nel 2026 (+4,1 miliardi rispetto al 2024)
Insomma, un aumento di €6,5 miliardi in due anni non è mica male…!
Ma è davvero così?
Se è vero che le cifre stanziate non sono mai state così alte, dobbiamo anche ricordarci che guardare solo a questo cifre potrebbe portarci a trarre conclusioni sbagliate.
E questo perché questi numeri (che ricordiamo essere “nominali"), non tengono conto di due fattori fondamentali:
💸 l'inflazione, che erode il potere d'acquisto del denaro
📈 la crescita del PIL, che dovrebbe tradursi in un aumento proporzionale degli investimenti in settori cruciali come la sanità
Per avere un quadro più realistico, quindi, è necessario guardare a un altro indicatore: la percentuale di PIL destinata alla sanità.
E qui, purtroppo, la situazione ci dice che no, non è vero che questo e i prossimi saranno gli anni con più soldi alla sanità:
2019 (pre-covid): 6,4% del PIL
2025 (previsione): 6,3% del PIL
In pratica, nonostante l'aumento degli stanziamenti in termini assoluti, la quota di ricchezza nazionale destinata alla sanità è addirittura diminuita rispetto al periodo pre-pandemia…
E non finisce qui…
Sì, perché al di là dei numeri e delle dichiarazioni, ciò che dovrebbe preoccupare è la “crisi sistemica” (così l’ha definita la Corte dei Conti) che il nostro SSN da anni sta affrontando. Crisi che, purtroppo, non sembra trovare soluzione nonostante l'aumento degli stanziamenti.
Di questa “crisi sistemica”, sicuramente uno dei problemi più rappresentativi è quello delle liste d'attesa.
Problema per cui, in Italia, per certe prestazioni sanitarie, si può arrivare ad aspettare oltre 250 giorni: un tempo inaccettabile, soprattutto quando si parla di salute.
Ma perché questi ritardi?
La risposta è semplice: manca personale.
Secondo le stime più recenti, al nostro sistema sanitario mancherebbero:
🥼 20 mila medici
🩺 70 mila infermieri
Una carenza enorme, che rischia di aggravarsi ulteriormente nei prossimi anni., visto che da qui al 2030 quasi un medico su due andrà in pensione…
Ma come siamo arrivati a questa situazione?
Una delle cause principali è il famigerato "tetto alle assunzioni", ovvero una legge del 2004 che ha di fatto congelato la spesa per il personale sanitario ai livelli di quell'anno.
Un vero e proprio freno, che ha messo in ginocchio un settore che, negli ultimi anni, ha visto la fuga di molti professionisti dalle corsie degli ospedali a causa di turni massacranti e stipendi troppo bassi.
La situazione in futuro rischia di ribaltarsi…
Se è vero che ora ci mancano medici, il rischio concreto è che tra qualche anno… ne avremo troppi!
Questo perché, per affrontare la carenza di personale, sono state adottate misure come l'aumento dei posti disponibili nei test di medicina e l'aumento dei corsi di laurea.
Misure che però non sono state adeguatamente programmate, e che ci porteranno sì nuovi medici, ma ce li porteranno dal 2030 in avanti (quindi troppo tardi rispetto ai “buchi” che abbiamo oggi).
E il problema è che poi questi nuovi medici continueranno ad entrare di anno in anno nel SSN, fino a diventare troppi rispetto alle necessità…
Secondo le stime della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, infatti:
⏳️ Nel 2024: 9,7mila nuovi medici entreranno, ma circa 13mila usciranno per pensionamento
❌ Nel 2030: 19,5mila nuovi medici entreranno, ma solo 7,4mila usciranno per pensionamento
Questo squilibrio rischia di creare una nuova crisi, con più medici di quanti il Sistema Sanitario possa assorbire.
Il SSN italiano si trova, quindi, di fronte a sfide complesse. L'aumento dei fondi da solo non è sufficiente! Serve un approccio integrato che garantisca un settore sanitario all'altezza delle sfide future e capace di tutelare il diritto alla salute di tutti i cittadini.
Secondo te quale dovrebbe essere la priorità del Governo per migliorare la situazione del Sistema Sanitario Nazionale? |
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SETTORE AUTOMOTIVE
🚘️ Ma chi se la può permettere un’auto?
Comprare un auto nuova in Italia è sempre più costoso.
Negli ultimi 20 anni, i prezzi delle auto sono praticamente raddoppiati, mentre i nostri stipendi sono rimasti fermi…
Il risultato? Sempre più famiglie faticano a permettersi un auto nuova e optano per una usata!
I numeri parlano chiaro
Secondo un'analisi condotta da AutoScout24, il prezzo medio delle 10 auto nuove più vendute è passato da €10.590 nel 2003 a €21.040 nel 2023, registrando un incremento del 98,6%.
Il problema è che se i prezzi sono aumentati, gli stipendi non sono riusciti a tenere il passo.
Un esempio concreto? La Volkswagen Golf
La Volkswagen Golf - Credits: DriveK
Per capire meglio questo fenomeno, prendiamo la Volkswagen Golf, uno dei modelli di auto più venduti in Europa. Il suo prezzo negli ultimi 20 anni è quasi raddoppiato:
Prezzo | |
---|---|
2004 | €15.950 |
2024 | €30.150 |
E se guardiamo ai salari, capiamo subito che la situazione non è delle migliori:
Nel 2004, il salario mensile medio in Italia era di circa €1.250. In pratica, un lavoratore medio avrebbe dovuto mettere da parte l'equivalente di circa 12,8 mesi di stipendio per permettersela.
Nel 2024, il salario mensile medio in Italia si attesta intorno ai €1.700. Ciò significa che un lavoratore medio oggi dovrebbe risparmiare 17,7 mesi di stipendio per comprare una Golf, ben 5 mesi in più rispetto al 2004.
Questo confronto evidenzia chiaramente come l'acquisto di un'auto nuova sia diventato significativamente più oneroso per il lavoratore medio italiano.
Ma perché i prezzi sono aumentati così tanto?
Le ragioni sono tante e spesso legate l’una all’altra:
💻️ crisi dei microchip: la pandemia ha rallentato la produzione di semiconduttori, componenti essenziali per le auto, riducendo l'offerta e aumentando i prezzi
🏭 aumento del costo delle materie prime: secondo J.P. Morgan, quasi la metà dell'aumento dei prezzi dei veicoli nuovi è dovuta all'incremento dei costi delle materie prime come acciaio, alluminio e rame. L’aumento è in parte legato alla guerra in Ucraina, un importante fornitore di queste risorse
🛠️ evoluzione tecnologica e ADAS: l'introduzione obbligatoria di sistemi di assistenza alla guida avanzati (ADAS), come la frenata automatica di emergenza, ha contribuito all'aumento dei costi di produzione delle auto
🌱 normative ambientali: le sempre più severe norme UE in materia di emissioni hanno spinto i produttori a investire in tecnologie costose per lo sviluppo di auto elettriche o ibride, i cui costi si riflettono sempre più spesso sul prezzo finale
📉 calo delle vendite: dopo il Covid si è registrato un calo delle vendite notevole; meno auto vendute significa minori profitti, per questo le case automobilistiche cercano di guadagnare di più su ogni singola auto venduta, aumentando il prezzo di listino
Cosa ci aspetta in futuro?
Difficile a dirsi! Ma una cosa è certa: case automobilistiche, consumatori e istituzioni dovranno collaborare per trovare soluzioni che permettano a tutti di muoversi in modo sostenibile, sia dal punto di vista economico che ambientale.
Nel frattempo, non stupitevi se vedrete sempre più persone optare per l'usato o per soluzioni alternative come il car sharing. L'auto nuova, purtroppo, sta diventando un lusso per pochi.
Ma chissà, magari questa situazione spingerà verso innovazioni che renderanno la mobilità più accessibile per tutti.
Come sta influenzando l'aumento dei prezzi delle auto le vostre scelte di mobilità? |
🇲🇩 Elezioni in Moldavia, il sì all’adesione all’Unione Europea (Sole24Ore)
🇮🇱 il ministro degli Esteri Tajani a Tel Aviv “Servono due Stati“ (RaiNews)
🏨 AI Haggler, l’assistente virtuale capace di effettuare chiamate telefoniche agli hotel in modo autonomo per verificare la disponibilità delle camere (Techy)
🚀 Prada si lancia nell'esplorazione spaziale e progetta le tute spaziali della missione Artemis 3 della NASA (Techy)
🤖 Rob Lawson-Shanks, il robot smonta i residui elettronici in modo che i loro componenti possano essere riutilizzati (GNN)
💥 L'obiettivo dell'energia da fusione nucleare è sempre più vicino (Ansa)
Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: il 55,78% di coloro che hanno risposto ritiene che la manovra di bilancio 2025 non impatterà sulla propria situazione economica
Ecco cosa hanno detto alcuni di voi
✍️ Technoform cerca un Buyer & Planning specialist
💰️Infront Sports & Media AG cerca un Travel Officer
🆕 ChargeGuru cerca un Junior Project Engineer
🤑 DODICIDI cerca un Project Manager
Il 22 ottobre 1962, il presidente statunitense John F. Kennedy annuncia che sono state trovate armi nucleari sovietiche a Cuba e ordina il blocco navale sull’Isola
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