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📊 Gli equilibri economici in UE stanno cambiando?

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 📊 Gli equilibri economici in UE stanno cambiando?

  • 💸 L’Europa nasconde dei paradisi fiscali

IN COLLABORAZIONE CON: Freedom24

📊 Gli equilibri economici in UE stanno cambiando?

Negli ultimi mesi la situazione economica dei paesi europei è cambiata, e le previsioni per il 2025 mostrano uno scenario difficile da immaginare anche pochi anni fa.

Le tradizionali locomotive del continente sembrano aver perso un po’ di slancio, mentre alcune nazioni del Sud Europa stanno brillando per la loro crescita, tanto che Le Monde ha dichiarato essere in atto “una rivincita economica del Sud Europa”.

Ma qual è la reale situazione? E dove si colloca l'Italia in questo contesto?

La Germania arranca, la Francia non stupisce

Partiamo dalla Germania e dalla Francia, i due veri pilastri dell'economia europea.

La Germania, tradizionalmente il motore dell'Europa, sta attraversando una fase difficile che dura da oramai due anni: nel 2023 ha chiuso in recessione (-0,3%) ed è oramai quasi certo che anche nel 2024 la crescita del PIL farà segnare valore negativo (le stime parlano di un -0,2%).

Ma come mai la Germania sta facendo così fatica?
Secondo il ministro dell’economia, Robert Habeck, le principali cause sono da ricercare in:

  • ⛽️ Mancanza di sicurezza energetica

  • 📋 Eccessiva burocrazia

  • 👨🏻‍💼 Carenza di lavoratori qualificati

  • 🌍 Incertezza geopolitica

Comunque, se alla Germania non va benissimo, la Francia se la passa sicuramente meglio: nel 2024 la crescita attesa del PIL è prevista all’1,1%.

Un valore sicuramente positivo ma inferiore rispetto ad altri paesi del Sud Europa, in particolare…

…la Spagna, e cioè il vero vincitore di questo 2024

Pedro Sanchez, il Primo Ministro spagnolo

Il Paese guidato da Pedro Sanchez sembra aver trovato la ricetta giusta per la crescita: secondo le stime il PIL spagnolo crescerà del 2,7% nel 2024 e del 2,4% nel 2025.

Ma qual è il segreto degli iberici?

  • ⛱️ Boom del turismo: dopo un 2023 da record con un incremento del 13% nei ricavi turistici, le previsioni per il 2024 indicano un ulteriore aumento del 5%. La Spagna potrebbe superare i 90 milioni di visitatori stranieri entro la fine dell'anno

  • 📈 Incremento demografico significativo (+3,6% tra il 2019 e il 2024), alimentato principalmente da flussi migratori dall'America Latina, che ha rafforzato il mercato del lavoro e stimolato l'economia

  • 🔌 Prezzi dell'energia moderati, grazie all'alta percentuale di energie rinnovabili

  • 💨 L'accelerazione prevista nell'impiego dei fondi del piano di ripresa europeo nel 2025 e 2026, che dovrebbe stimolare gli investimenti privati, finora deludenti

  • 🫂 Iniziative mirate del Governo Spagnolo per mantenere il potere d’acquisto delle fasce di popolazione più povere (aiuti economici, stop agli sfratti…)

Insomma, l’economia spagnola macina crescita a gran velocità, e già c’è chi parla di vero e proprio “miracolo”.

Ma se la Spagna la insegna a tutta Europa…. come sta andando a Grecia e Italia?

Grecia e Italia: segnali positivi ma con cautela!

La Grecia, dopo anni di crisi profonda, sta mostrando promettenti segnali di ripresa. Con una crescita prevista del 2,2% per quest'anno e un debito pubblico che dovrebbe scendere al 133% del PIL nel 2028 (dal 160,8% del 2023), il Paese sta lentamente risalendo la china.

Certo, il PIL rimane ancora del 40% inferiore rispetto al periodo pre-crisi del 2008, e molte famiglie continuano a vivere con redditi bassi, ma la Grecia guarda ora al futuro con ottimismo.

Dal canto suo, anche l'Italia sembra aver ritrovato una certa stabilità economica.

Il Governo prevede una crescita del PIL dell'1% nel 2024 e dell'1,1% nel 2025, anche se…

Sul valore preciso della crescita italiana, ci sono alcuni dubbi

E questo perché recenti revisioni dei dati da parte dell'Istat hanno ridimensionato le nostre aspettative: la crescita acquisita del PIL per il primo semestre del 2024 è stata rivista dallo 0,6% allo 0,4%, e questo significa che per raggiungere l'obiettivo dell'1% di crescita annua, l'economia italiana dovrebbe accelerare significativamente negli ultimi mesi dell’anno.

Un'impresa che appare sempre più ardua.

Nonostante tutto, i mercati finanziari volano ai massimi

L'incertezza economica degli ultimi mesi non sta però toccando i mercati azionari: nonostante la crescita economica non esaltante di alcuni Stati, i mercati finanziari stanno andando in generale parecchio bene!

Se osserviamo infatti l’andamento dei principali indici azionari, infatti, notiamo che le performance sono più che positive, con molti indici che segnano i propri massimi storici o i propri massimi da 15 anni a questa parte.

Se si osserva lo S&P500, ad esempio, l’indice azionario che racchiude le 500 più grandi società americane per capitalizzazione, questo si trova ai suoi massimi storici, avendo superato la quota di 5.790 punti (in rialzo del +22% da inizio 2024 e del +95% negli ultimi 5 anni).

Le performance positive, però, non sono limitate al mercato americano e anche in Europa, nonostante la crescita economica non esaltante per tutti gli Stati, i risultati sono positivi.

Il FTSE MIB italiano, da inizio anno è in rialzo del +12,27% e negli ultimi 5 anni ha segnato un notevole +58%, che lo ha riportato a toccare livelli che non raggiungeva dal 2008.

E nonostante le difficoltà della Germania, anche il DAX 30 tedesco segna buone performance, in rialzo rispettivamente del +14,5% da inizio anno e del +53,5% negli ultimi 5 anni.

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TASSAZIONE

💸 L’Europa nasconde dei paradisi fiscali

Quando si pensa ai paradisi fiscali si pensa spesso a isole esotiche con palme e spiagge bianche…

Ma la realtà è un’altra: molti di questi "paradisi" si trovano proprio nel cuore dell’Europa.

Un recente report dell'organizzazione non governativa Tax Justice Network ha gettato luce su questa realtà, rivelando quali sono i paesi che consentono alle grandi multinazionali di pagare meno tasse.

I numeri parlano chiaro…

Il report ha messo in luce dati che fanno davvero pensare alla gravità del fenomeno:

  • 💸 Quasi metà (44,6%) degli investimenti esteri diretti delle multinazionali passa dai primi dieci paradisi fiscali del mondo

  • 💰 Circa la metà di questi investimenti sono considerati "investimenti fantasma". In pratica, sono soldi che passano da un paese all'altro senza creare posti di lavoro o attività economiche reali. Il loro unico scopo? Trarre benefici fiscali (ovviamente)!

La top 10 dei paradisi fiscali mondiali

In testa alla classifica mondiale troviamo ancora una volta tre dipendenze del Regno Unito:

  1. 🇻🇬 Isole Vergini britanniche

  2. 🇰🇾 Isole Cayman

  3. 🇧🇲 Bermuda

Ma quello che salta all’occhio è altro…

Ben cinque dei primi dieci paradisi fiscali scelti dalle multinazionali sono in Europa: Svizzera, Olanda, Jersey (isola autonoma sotto le dipendenze della Corona britannica nel Canale della Manica), Irlanda e Lussemburgo. 

  1. 🇨🇭 Svizzera

  2. 🇸🇬 Singapore

  3. 🇭🇰 Hong Kong

  4. 🇳🇱 Olanda

  5. 🇯🇪 Jersey

  6. 🇮🇪 Irlanda (new entry)

  7. 🇱🇺 Lussemburgo

Ma l’Europa sta facendo qualcosa o si gira dall’altra parte?

La buona notizia è che sì, qualcosa si sta muovendo. Molti Stati membri dell'UE hanno migliorato le norme su royalties e commissioni intercompany, rendendo più difficile per le multinazionali sfruttare questi meccanismi per pagare meno tasse.

Belgio, Danimarca, Italia e Portogallo hanno fatto progressi significativi in questo senso.

Ma c’è un problema…

Le multinazionali sono creative e hanno trovato nuove scappatoie. La direttiva anti-elusione fiscale dell'UE, per esempio, ha una falla: se un'azienda dimostra che i suoi accordi non sono "totalmente artificiali", può essere esentata dalle norme.

Il punto è che la direttiva non fornisce indicazioni su come valutare cosa è artificiale e cosa non lo è, consentendo alle multinazionali di continuare a utilizzare gli stessi metodi che hanno usato per decenni.

È come dire a un bambino "puoi mangiare tutti i biscotti che vuoi, purché non siano troppi". Ma quanto è "troppo"? Beh, decidilo tu!

Insomma, è evidente come la strada per risolvere questa situazione sia ancora lunga: serviranno regole più chiare, ma soprattutto, la volontà di applicarle.

🇱🇧 Attacco di Israele alle basi Unifil in Libano (Ansa)

🇮🇹 Approvato dal Consiglio dei ministri il decreto ambiente, prioritari i progetti sull'idrogeno verde (RaiNews)

 🚉 Il Governo svizzero ha approvato l’installazione del primo impianto solare rimovibile sui binari ferroviari (Techy)

 💻️ NeuroSpot Barista Pro, un sistema di AI che monitora ogni aspetto dei locali, dai baristi ai clienti(Techy)

🩸 Suture elettrificate accelerano la guarigione delle ferite (Ansa)

🛰️ Il rivelatore di onde gravitazionali più grande del mondo potrebbe arrivare in Sardegna (Wired)

Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: il 59,3% di coloro che hanno risposto ritiene che il ritardo nella spesa dei fondi del PNRR italiano aumenterà.

Ecco cosa hanno detto alcuni di voi:


✍️ MIC-HUB cerca un Bid Assistant

💰️ ADVANT Nctm cerca un Business Development

🆕 ADENTIS cerca un Junior Business Manager

🤑 IEuD cerca un Junior Brand Manager

Il 13 ottobre 1943, il nuovo governo italiano presieduto da Pietro Badoglio si schiera con gli Alleati e dichiara guerra alla Germania.

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