- il Punto
- Posts
- 📈 L'oro vola a $4.000 (e c'è un motivo)
📈 L'oro vola a $4.000 (e c'è un motivo)

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!
Il menù di oggi prevede:
📈 L'oro vola a $4.000 (e c'è un motivo)
🩺 Il SSN rischia il collasso?
ITALIA
🏥 Il SSN rischia il collasso: 150mila sanitari verso la pensione

Il Servizio Sanitario Nazionale sta per affrontare uno dei momenti più critici della sua storia: nei prossimi 10 anni oltre 150mila tra medici, infermieri e operatori sanitari andranno in pensione. Una vera e propria emorragia di competenze che rischia di mettere in ginocchio ospedali e ambulatori in tutto il Paese.
L'allarme arriva dall'Agenas (l'Agenzia per i servizi sanitari regionali) che in un dettagliato rapporto appena pubblicato mette nero su bianco numeri preoccupanti per il futuro della sanità pubblica italiana.
Ma cosa sta succedendo al nostro Servizio Sanitario?
Il problema ha radici profonde e si chiama "gobba pensionistica".

In pratica, il blocco delle assunzioni degli anni passati ha interrotto il normale ricambio generazionale del personale, facendo invecchiare progressivamente l'intero sistema.
E di conseguenza, oggi la situazione è questa:
👨⚕️ Oltre un terzo dei sanitari (35,65%) ha più di 55 anni
🩺 Ci sono oltre 150mila operatori vicini alla pensione su un totale di 701.170 dipendenti
⏰ L'età media del personale continua a salire anno dopo anno
In sostanza, abbiamo un sistema costruito su generazioni che ora stanno per lasciare il lavoro tutte insieme, mentre le nuove leve non sono sufficienti a sostituirle.
Quanti operatori sanitari andranno in pensione nei prossimi anni?
I numeri dell'esodo previsto da qui al 2035 fanno impressione:
🏥 30mila medici ospedalieri pronti a lasciare il camice
👨⚕️ 20mila medici di famiglia verso la pensione
👩⚕️ 78mila infermieri che raggiungeranno l'età pensionabile
🧑⚕️ 26mila operatori socio-sanitari (OSS) in uscita
In totale parliamo di 154mila uscite in 10 anni, con i medici che vanno in pensione a 70 anni e il resto del personale a 67.
Dove la situazione è più grave?
Le due categorie più esposte sono i medici di famiglia e gli infermieri.
🥼Medici di famiglia: in dieci anni sono passati da 45mila a meno di 38mila, e molti territori, soprattutto nelle aree interne, faticano già oggi a garantire l’assistenza di base
👨⚕️ Infermieri: già oggi ne mancano migliaia, e sempre meno giovani scelgono questa carriera. Nonostante l’aumento dei posti nei corsi universitari, le domande continuano a diminuire. Agenas avverte che, se il trend non si invertirà, sarà impossibile sostituire chi andrà in pensione.
Il divario con gli altri Paesi europei è evidente…
Sul fronte degli infermieri, il distacco con gli altri paesi europei è netto:
🇮🇹 Italia: 6,86 infermieri ogni 1.000 abitanti
🇪🇺 Media UE: 8,26 ogni 1.000 abitanti
E anche tra i medici di famiglia siamo indietro:
🇮🇹 68,1 ogni 100mila abitanti
🇩🇪 72,8 in Germania
🇫🇷 96,6 in Francia

Un divario che mostra quanto l’Italia debba ancora fare per mantenere standard europei in termini di personale sanitario disponibile.
Cosa sta facendo il Governo a riguardo?
Il Governo ha inserito nella prossima manovra di bilancio un piano assunzioni da 27mila nuovi ingressi, di cui 25mila dedicati agli infermieri.
È un segnale importante, ma difficilmente risolutivo. Con oltre 150mila pensionamenti in vista, il rischio è che queste nuove immissioni coprano solo una parte del fabbisogno reale.
Servono riforme strutturali, non interventi tampone: politiche per rendere le professioni sanitarie più attrattive, stipendi competitivi, percorsi universitari più accessibili e un maggiore riconoscimento sociale per chi lavora in corsia.
Il rischio è concreto: senza un cambio di rotta, molti ospedali potrebbero trovarsi sotto organico e interi reparti rischiano di chiudere o ridurre i servizi.
Tu cosa faresti per salvare la sanità pubblica? |
MERCATI
📈 L'oro vola a $4.000 l’oncia (e c'è un motivo)

L’oro ha appena superato per la prima volta nella storia la soglia dei $4.000 l’oncia.
E non si tratta di un fuoco di paglia: il rally del metallo prezioso sembra inarrestabile, alimentato da tensioni geopolitiche e incertezze economiche che stanno scuotendo i mercati globali.
Ma quanto è salito l’oro esattamente?
I numeri fanno davvero impressione:
💸 +12% solo a settembre
💰 +53% dall'inizio del 2025
📊 +100% negli ultimi tre anni

Per mettere le cose in prospettiva, l'oro ha praticamente raddoppiato il suo valore in tre anni, trascinandosi dietro anche gli altri metalli preziosi come argento, platino e palladio.
Cosa sta spingendo questa corsa all’oro?
La risposta è una combinazione esplosiva di rischi che stanno tenendo svegli gli investitori di tutto il mondo:
🔥 Tensioni geopolitiche
Il conflitto Russia-Ucraina, il più grande in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale
L’escalation in Medio Oriente, con la guerra Israele-Hamas ormai estesa a Iran e Yemen.
Le interruzioni al commercio marittimo che ne sono conseguite
📉 Incertezze economiche ovunque
I dazi di Trump che hanno sconvolto il commercio globale
I dubbi sull'indipendenza della Fed
L'inflazione che non vuole proprio scendere
La crescita europea che arranca
In questo contesto, molti investitori non si fidano più dei Treasury bond come “porto sicuro”: i rendimenti sui titoli a lungo termine lo dimostrano.
E le banche centrali fanno incetta d’oro
Secondo Metals Focus, sono sulla buona strada per comprare 1.000 tonnellate di oro nel 2025, che sarebbe il quarto anno consecutivo di acquisti massicci.
Perché? Semplice: vogliono diversificare le loro riserve, riducendo la dipendenza dal dollaro e puntando invece sul metallo giallo.
Questo sostegno istituzionale ha dato ulteriore slancio ai prezzi, alimentando un circolo virtuoso di domanda crescente.
Ma perché banche centrali e investitori preferiscono l’oro al biglietto verde?
Ken Griffin, fondatore e CEO di Citadel (uno degli hedge fund più grandi al mondo), lo spiega chiaramente: "Stiamo assistendo a una sostanziale inflazione degli asset al di fuori del dollaro, poiché le persone cercano modi per de-dollarizzare o ridurre il rischio dei loro portafogli rispetto al rischio sovrano degli Stati Uniti".
In parole semplici: cresce la sfiducia nella capacità degli Stati Uniti di gestire il proprio debito e mantenere stabile la moneta.
Così, oltre all’oro, anche argento e Bitcoin stanno beneficiando di quella che molti chiamano “debasement trade” , la corsa a proteggersi dalla svalutazione delle valute.
Ma tutto questo cosa significa?
Questa corsa all’oro non è un cambio di paradigma immediato, ma un trend strutturale che potrebbe ridefinire gli equilibri finanziari mondiali.
Il dollaro resta la valuta di riserva globale, ma la sua egemonia non è più intoccabile. E se gli Stati Uniti dovessero perdere la fiducia degli investitori il declino potrebbe accelerare.
La storia lo insegna: nessun impero dura per sempre. Nemmeno quello del biglietto verde.
Secondo te, l'oro continuerà a salire? |

🍉 Israele blocca le navi di una seconda spedizione di aiuti diretta a Gaza. Una decina gli italiani fermati (Agi)
🇫🇷 Emmanuel Macron è sempre più isolato (Ilpost)

🤖 Le aziende non smettono di parlare di AI (Techy)
🤖 Costruire assistenti AI non è mai stato così facile (Techy)

🛣️ I supercondensatori in cemento potrebbero trasformare il calcestruzzo che ci circonda in enormi sistemi di accumulo di energia (GNN)
🇪🇺 Il Nobel per la Medicina a Brunkow, Ramsdell e Sakaguchi per la scoperta delle cellule-guardiano del sistema immunitario (Ansa)

Il 9 ottobre 1944, Seconda guerra mondiale: il primo ministro britannico Winston Churchill e il capo dell'Unione Sovietica Iosif Stalin, iniziano una conferenza di nove giorni, a Mosca, per discutere del futuro dell'Europa
Ti è piaciuta la Newsletter di oggi? |
Raggiungi 75mila professionisti con un click 💻️
Fai pubblicità in questa newsletter per far conoscere il tuo servizio o prodotto ad oltre 75mila professionisti, che sono per la stragrande maggioranza decision maker in azienda (C-Level, Mid-Upper management e imprenditori). Contattaci ora!