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🛢️ Shell vuole davvero comprare BP?

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Il menù di oggi prevede:
🛢️ Shell vuole davvero comprare BP?
📈 Il debito mondiale tocca un nuovo record
INTERNAZIONALE
🛢️ Shell vuole davvero comprare BP?

È in arrivo un terremoto nel mondo del petrolio: Shell sta valutando l'acquisizione di British Petroleum, in quella che potrebbe diventare una delle più grandi operazioni mai viste nel settore energetico.
Il deal porterebbe alla nascita di un gigante dell'energia con una capitalizzazione di $266 miliardi.
Come mai questa mossa?
Il tempismo non è casuale. Shell sta puntando su alcuni fattori chiave che rendono questo momento particolarmente favorevole per l’acquisizione:
📉 La crisi di BP, con il titolo che ha perso quasi il 30% nell’ultimo anno

🛢️ Il prezzo del petrolio WTI è sceso del 20% da inizio anno
💰 L'ingresso del fondo Elliott in BP (con una quota di poco superiore al 5%)
Questa combinazione ha creato un'opportunità d'oro per Shell, che secondo Bloomberg starebbe aspettando un ulteriore calo del valore delle azioni di BP prima di procedere con un'offerta formale.
La verità è che BP è in crisi da tempo
L'ex componente delle 7 sorelle ha perso lo smalto del passato. I principali responsabili della crisi sono:
❌ Il fallimento della strategia green
📉 Il calo dei prezzi del petrolio a livello globale
Questi problemi hanno gravemente impattato la sua posizione di mercato. E Se nel 2010 BP e Shell avevano una capitalizzazione simile, oggi BP vale circa $75 miliardi, mentre Shell quasi $170 miliardi.
I numeri parlano chiaro, negli ultimi 5 anni:
🔼 Shell: +90% del prezzo delle azioni
🔽 BP: solo +11% da quando nel 2020 ha lanciato la strategia per l'energia verde
Gli investitori e il consiglio di amministrazione hanno recentemente votato per ridurre gli investimenti nelle energie rinnovabili di BP, preferendo tornare a concentrarsi su petrolio e gas.
Shell sarebbe il partner ideale per BP
Shell è da sempre considerata il pretendente ideale per BP per diverse ragioni:

🏦 Minori ostacoli regolatori rispetto ad altri acquirenti
🇺🇸 Prezioso accesso al mercato USA che arriverebbe in dote
💰 Sinergie miliardarie: Barclays stima risparmi di $7,5 miliardi sui costi operativi e $5 miliardi sulle spese in conto capitale
E poi l'acquisizione rafforzerebbe la posizione di Shell per competere meglio con i giganti USA come Exxon Mobil e Chevron.
Ma c’è il sospetto che questa sia solo una manovra speculativa
Alcuni pensano che questa notizia possa essere una manovra speculativa per far aumentare il valore delle azioni BP (che, infatti, è già cresciuto del 3,7%).
Le dichiarazioni del CEO di Shell, Wael Sawan, sembrano infatti indicare altre priorità:
💰 Destinare risorse ai programmi di riacquisto di azioni proprie (buyback)
📊 Rafforzare la società organicamente
Per ora l’operazione resta in bilico
La possibile acquisizione di BP da parte di Shell è ancora in fase preliminare. Per valutare l'evoluzione di questa operazione nei prossimi mesi, sarà importante monitorare:
📊 L'andamento delle azioni BP
🛢️ I prezzi del petrolio
🧐 Le reazioni degli enti regolatori
Se dovesse andare in porto, questo deal potrebbe rappresentare una delle operazioni più significative nel settore energetico degli ultimi anni.
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INTERNAZIONALE
📈 Il debito mondiale tocca un nuovo record

Il debito globale ha toccato un nuovo massimo storico. Secondo i dati dell'Institute of International Finance (IIF), nel primo trimestre del 2024 il debito mondiale ha raggiunto la cifra astronomica di $324 mila miliardi.
Un valore mostruoso che coinvolge governi, famiglie, imprese e banche di tutto il mondo e che è cresciuto di ben $7.500 miliardi in soli tre mesi!

Ma quali paesi hanno contribuito di più a questa crescita esorbitante?
Secondo i dati dell'IIF, i paesi che hanno contribuito maggiormente all'aumento del debito mondiale sono stati:
🇨🇳 Cina
🇫🇷 Francia
🇩🇪 Germania
Nei primi tre mesi dell'anno, la Cina da sola ha aggiunto oltre $2 mila miliardi di dollari al suo già imponente stock di debito.
Un dato interessante è che, nonostante l'aumento in termini assoluti, il rapporto debito/PIL globale continua a scendere lentamente, attestandosi appena sopra il 325%.
Il problema? Non solo l’ammontare, ma anche le scadenze
Infatti, entro la fine del 2025:
🌍️ Nei mercati emergenti, le emissioni che dovranno essere rinnovate ammontano a circa $7 mila miliardi
🌎️ La situazione è ancora più critica nei Paesi sviluppati, dove le scadenze raggiungono i $19 mila miliardi
Questo significa che nei prossimi mesi assisteremo a un'intensa attività di rifinanziamento del debito, in un contesto di tassi di interesse ancora alti.
A questo si aggiunge grande preoccupazione per il debito degli Stati Uniti
Sì perché la nuova amministrazione Trump sta portando avanti politiche fiscali che rischiano di far esplodere il già elevato debito americano.
L'IIF non usa mezzi termini quando parla delle politiche USA, definendo la traiettoria del debito governativo americano "allarmante" e invitando tutti ad "allacciare le cinture" perché ci aspetta parecchia volatilità nei mercati.
La Casa Bianca intende infatti:
🧾 Estendere i tagli fiscali del 2017
💸 Aggiungere ulteriori agevolazioni fiscali
E le conseguenze di queste decisioni preoccupano e non poco
Se queste misure venissero prorogate a tempo indeterminato senza adottare contromisure compensative, il debito pubblico USA potrebbe:
📈 Salire dall'attuale 100% del PIL a quasi il 130% entro il 2034
📈 Schizzare addirittura oltre il 180% nel 2040!
In questo scenario, gli USA dovrebbero prendere in prestito altri $7.200 miliardi in 10 anni, facendo salire i rendimenti dei Treasury e gli interessi sul debito (già al 3,1% del PIL).
Ma Trump sembra avere un piano..
Ecco cosa ha proposto l'amministrazione americana:
📦 Dazi all'import del 10%
✂️ Tagli alle spese della pubblica amministrazione
💳 Programma "Gold Card", che offrirebbe la residenza permanente negli USA agli immigrati in cambio di $5 milioni
Però, l’IFF non sembra avere molta fiducia in queste soluzioni
L’IFF ha passato in rassegna le tre soluzioni di Trump e dubita sulla loro efficacia:
📦 Dazi del 10%: potrebbero raccogliere circa $1.700 miliardi entro il 2034,(solo il 20% dell'aumento previsto del fabbisogno). Inoltre, potrebbero innescare ritorsioni da altri paesi, riducendo paradossalmente le entrate
✂️ Tagli alla spesa pubblica: Il DOGE potrebbe far risparmiare circa $160 miliardi l'anno, ben lontano dall'obiettivo di $2.000 miliardi
💳 Programma "Gold Card": l'IIF nota che è ancora in fase di sviluppo e persistono molti dubbi sulla sua attuazione e sulla reale possibilità di generare entrate significative
Insomma, il rischio è che il debito globale continui a salire anche nei prossimi mesi
La direzione attuale del debito globale appare insostenibile nel lungo periodo. Prima o poi, qualcuno dovrà pagare il conto. E allora la vera domanda è: chi sarà?
Storicamente, ci sono solo tre modi per gestire un debito eccessivo:
💰 Crescita economica (la più virtuosa ma difficile)
📉 Austerità e tagli (politicamente impopolari)
💸 Inflazione (che "erode" il valore reale del debito)
Ma con i tassi di crescita attuali insufficienti e l'impopolarità dei tagli alla spesa, molti economisti temono che l'inflazione finirà per essere la "soluzione" involontaria…
Cosa ne pensi del rischio debito? |

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