- il Punto
- Posts
- 🏛️ Lo spread Italia-Francia tocca i minimi storici (ma non è tutto merito nostro)
🏛️ Lo spread Italia-Francia tocca i minimi storici (ma non è tutto merito nostro)

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!
Il menù di oggi prevede:
🏛️ Lo spread Italia-Francia tocca i minimi storici (ma non è tutto merito nostro)
💰️ SoftBank investe 2 miliardi in Intel: salvataggio o semplice scommessa?
ITALIA
🏛️ Lo spread Italia-Francia tocca i minimi storici (ma non è tutto merito nostro)

Lunedì scorso sui mercati finanziari è successa una cosa che non si vedeva da vent'anni: lo spread tra i titoli di Stato italiani e quelli francesi è sceso per un breve momento sotto i 10 punti base, per poi chiudere la giornata attorno a 14.
Un dato storico, se pensiamo che esattamente un anno fa lo stesso spread era a 65 punti, due anni fa a 115, tre anni fa a 165, e durante la crisi del 2011 arrivò addirittura a superare i 400 punti.
Ma prima di capire se davvero dobbiamo festeggiare, facciamo un passo indietro...
Cos’è esattamente lo spread?
In questo caso, lo spread di cui parliamo rappresenta la differenza tra i rendimenti dei titoli di stato italiani (i BTP) e quelli francesi (OAT), entrambi con scadenza a dieci anni.
In poche parole:
📊 È una misura relativa, che indica quanto di più l'Italia deve offrire rispetto alla Francia per attrarre investitori
📈 Riflette la fiducia degli investitori nell'economia italiana rispetto a quella francese
Un esempio pratico?
La situazione attuale è questa:
🇮🇹 BTP italiani a 10 anni: rendimento del 3,56%
🇫🇷 OAT francesi a 10 anni: rendimento del 3,41%
➗ Spread risultante: 0,15% (equivalente a 15 punti base)

Il fatto che lo spread, dopo mesi di calo, ora sia vicino a zero implica che gli investitori non fanno quasi più differenza tra un titolo di Stato italiano e uno francese.
Una circostanza che fino a poco tempo fa era davvero impensabile...
Ma come mai lo spread è diminuito negli ultimi mesi?
Se rispetto a inizio gennaio 2024 lo spread oggi è più basso di circa 100 punti, questo lo si deve a:
📈 88 punti sono dovuti all'aumento dei tassi francesi (che oggi chiedono 0,88 punti percentuali in più di rendimento)
📉 12 punti sono dovuti al calo dei tassi italiani (che chiedono 0,12 punti di rendimento in meno)
Insomma, l'88% del "merito" di questo calo va ai problemi della Francia, mentre “solo” il 12% ai meriti dell’Italia.
Ma cosa sta succedendo alla Francia?
I problemi francesi sono sostanzialmente due: la grave instabilità politica degli ultimi tempi e i crescenti problemi di sostenibilità del debito pubblico.
Il calo dello spread non è dovuto solo a demeriti francesi
Negli ultimi mesi i titoli di Stato italiani sono andati particolarmente bene sul mercato, e il loro rendimento è sceso molto più di quanto lo abbiano fatto quelli di altri paesi paragonabili, come la Spagna.
Qual è il nostro segreto?
Non sono tanto le misure specifiche del governo (che pure ha avuto un atteggiamento piuttosto prudente nella gestione del bilancio pubblico), quanto il fatto che questo governo stia durando.
Gli investitori ritengono più sicuri i titoli di Stato italiani anche per il solo fatto che l'attuale esecutivo dà all'Italia una stabilità politica tanto insolita quanto gradita a chi deve prestargli i soldi.
Non è un caso: il governo Meloni è il quarto più longevo da quando esiste la Repubblica italiana.

Ma la strada è ancora lunga…
Prima di stappare lo spumante, però, va ricordato che l'Italia ha ancora lo spread più alto di tutti se si considerano i titoli di Stato tedeschi. Più alto anche della Grecia e della stessa Francia.
Ed è così per il nostro debito pubblico tra i più alti al mondo e per decenni di politiche poco inclini a ridurlo davvero. Insomma, c'è ancora molta strada da fare per avvicinarci agli standard dei paesi più virtuosi d'Europa.
TECH
💰️SoftBank investe 2 miliardi in Intel: salvataggio o semplice scommessa?

Intel ha ricevuto una boccata d’ossigeno da $2 miliardi grazie a SoftBank, il colosso giapponese guidato da Masayoshi Son.
L’accordo, annunciato lunedì, rappresenta un importante segnale di fiducia verso il gigante americano dei chip, che negli ultimi anni ha attraversato una crisi senza precedenti.
Ma quanto è messa male Intel?
Per capire quanto questo investimento sia importante, basta guardare ai numeri del 2024 di Intel:
📉 Nel 2024 Intel ha registrato una perdita record di $18,8 miliardi
🔴 Stiamo parlando di perdite che Intel non vedeva da quasi 40 anni
I motivi principali della crisi sono:
🖥️ Concorrenza agguerrita: AMD sta rosicchiando quote di mercato sia nei computer che nei server
🤖 Intelligenza artificiale: Intel ha perso il treno dell’AI, lasciando campo libero a Nvidia
🏭 Business dei chip contract: il piano ambizioso (e costoso) di Intel per produrre chip per altre aziende non è mai decollato, restando molto indietro rispetto al gigante taiwanese TSMC
👨💼 Leadership instabile: dal marzo 2025 l’azienda è guidata dal nuovo CEO Lip-Bu Tan, già sotto pressione per le critiche dell’ex presidente Trump sui suoi rapporti con aziende cinesi

Lip-Bu Tan, CEO di Intel
Cosa ottiene Softbank con questo investimento?
SoftBank, pagando circa $23 per azione di nuova emissione, diventerà il sesto maggiore azionista di Intel con circa il 2% del capitale.
Ma Softbank:
🤝 Non chiederà posti nel consiglio di amministrazione
🛑 Non si impegnerà ad acquistare chip Intel
Insomma, se in passato si era ipotizzato un interesse diretto per il business produttivo di Intel, alla fine la scelta è caduta su una semplice quota azionaria.
Come ha spiegato Masayoshi Son, CEO di Softbank: “La produzione avanzata di semiconduttori negli Stati Uniti crescerà ancora, e Intel avrà un ruolo critico in questo processo.”
Softbank non è l’unico interessato a Intel
Secondo Bloomberg, anche l’Amministrazione Trump sta valutando l’acquisto di circa il 10% di Intel, probabilmente convertendo parte dei fondi del CHIPS Act.
Il Tesoro, guidato da Scott Bessent, ha sottolineato che l’obiettivo sarebbe solo quello di stabilizzare l’azienda, senza imporre obblighi di acquisto ai player americani.
L’interesse è strategico: Intel è uno dei pochi produttori avanzati rimasti negli Stati Uniti, e la forte dipendenza da Taiwan (TSMC) viene ormai percepita come un rischio nazionale.
Perché tutti vogliono salvare Intel?
Intel non è soltanto un’azienda di semiconduttori: è uno dei pilastri tecnologici degli Stati Uniti.
Come ricorda Charu Chanana di Saxo, il fatto che Intel sia sia designer che produttore la rende la piattaforma più credibile per provare a competere con TSMC.

Sede di Intel, Santa Clara-California
In un’epoca in cui i chip sono strategici quanto il petrolio, garantire un campione nazionale è visto come un imperativo di sicurezza nazionale.
Anche per questo il Giappone, alleato chiave degli USA, ha promesso di sostenere massicci investimenti nel settore, rafforzando la partnership con Washington.
Ma questo basterà a risollevare l’azienda?
L’iniezione di capitale è un aiuto, ma secondo molti analisti non sarà sufficiente a cambiare il destino dell’azienda.
I problemi strutturali rimangono:
📉 La perdita continua di quote di mercato nei settori tradizionali
🏭 Un business di produzione contract che non decolla
💰 Costi enormi per gli investimenti necessari a competere nel settore
🕒 Il tempo perso nel boom dell'intelligenza artificiale
La ripresa è lunga e in salita…
In sintesi, i $2 miliardi di SoftBank danno ossigeno e fiducia a Intel, ma non risolvono i suoi problemi strutturali.
Per tornare ai fasti di un tempo serviranno anni di investimenti, innovazione e scelte strategiche coraggiose.
Secondo te, questo investimento di SoftBank basterà a salvare Intel? |

🇺🇸 Trump ha escluso di mandare truppe statunitensi in Ucraina (IlPost)
🪖 Tregua a Gaza, entro venerdì la risposta di Israele. Chiamata alle armi in arrivo per 60.000 riservisti (AGI)

🧑💻 SoftBank investe 2 miliardi di dollari nel produttore di chip Intel (Skytg24)
🇺🇸 Gli Stati Uniti esaminano la partecipazione azionaria nei produttori di chip per sovvenzioni in denaro previste dal CHIPS Act (Reuters)

🛰️ Ariane 6 lancia un rivoluzionario satellite meteorologico europeo anche per “allerte sanitarie” (LaStampa)
🌏️ Le persone in tutto il mondo vivono vite migliori e hanno più speranza per il futuro (GNN)

Il 21 agosto 1991, fallito il colpo di stato contro Mikhail Gorbachev, preludio alla dissoluzione dell'Unione Sovietica
Ti è piaciuta la Newsletter di oggi? |
Raggiungi 75mila professionisti con un click 💻️
Fai pubblicità in questa newsletter per far conoscere il tuo servizio o prodotto ad oltre 75mila professionisti, che sono per la stragrande maggioranza decision maker in azienda (C-Level, Mid-Upper management e imprenditori). Contattaci ora!