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• 🇷🇺 Gas russo in Europa: la fine di un'era?

• 🚘️ Tesla: per la prima volta calano le vendite 

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Investire comporta dei rischi

EUROPA

🇷🇺 Gas russo in Europa: la fine di un'era?

Il primo gennaio 2025 segna una data storica per il mercato energetico europeo: per la prima volta dal 1984, il Vecchio Continente non riceverà più gas russo attraverso i gasdotti ucraini.

Questo perché l'Ucraina ha deciso di non rinnovare il contratto per la fornitura di gas con Gazprom, l'azienda statale russa, portando così all'interruzione delle forniture.

Forniture che già negli ultimi due anni si sono ridotte molto: l'Europa è passata infatti dal ricevere il 40% del suo gas da Mosca a importarne appena l'8%.

E questo anche perché, a seguito del conflitto Russo-Ucraino, i paesi UE hanno dovuto diversificare le loro fonti di approvvigionamento:

• 🇳🇴 La Norvegia è diventata il primo fornitore al posto della Russia

• 🇺🇸 Sono aumentate le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti

• ⚡️ È stata potenziata la produzione di energia domestica dove possibile

Ma perché l’Ucraina ha rifiutato di rinnovare l’accordo con Gazprom?

Le ragioni sono principalmente due:

• 💸 Colpire le finanze russe

• ⚡️ Mettere fine al paradosso di vedere la Russia bombardare le infrastrutture critiche mentre il suo gas transitava sul territorio ucraino

La decisione costa all'Ucraina circa un miliardo di euro l'anno in diritti di transito, ma il governo Zelensky l'ha ritenuta necessaria nonostante un tentativo di mediazione del Qatar sia fallito a ottobre.

Quali saranno le conseguenze per l’Europa?

Tre paesi saranno particolarmente colpiti:

• 🇦🇹 L'Austria, che importava il 98% del gas dalla Russia, dovrà affidarsi agli stoccaggi di Germania e Italia

• 🇭🇺 L'Ungheria di Orban ha individuato una rotta alternativa nel TurkStream-Balcan Stream

• 🇸🇰 La Slovacchia rischia di essere la grande sconfitta, non avendo fonti alternative nel breve periodo, rischia un aumento dei costi per ben €177 milioni in forniture alternative

A preoccupare particolarmente c’è anche la situazione della Transnistria, regione separatista moldava da sempre filo-russa, dove gli abitanti sono rimasti senza riscaldamento e acqua calda.

Che conseguenze avrà la fine dell’accordo sull’Italia?

L'Italia è stata tra i Paesi più veloci a diversificare le sue fonti di approvvigionamento, grazie a:

• 🌍 Una posizione geografica favorevole

• 🛢️ Il ruolo attivo di Eni

• 🔌 La sua centralità in una vasta rete di infrastrutture

Il vero problema potrebbe essere indiretto, se l'aumento delle tensioni portasse a ulteriori rincari del prezzo del gas.

Ad oggi, la quotazione del gas al TTF di Amsterdam (principale mercato europeo) è di poco sotto i €50 al MWh, del 43% superiore al valore di inizio 2024 e due volte e mezzo il prezzo medio pre-invasione…

Ma quale sarà l’impatto sulla Russia?

Per Mosca il colpo è significativo:

• 📉 Gazprom ha già registrato perdite per €6,8 miliardi nel 2023, per la prima volta dal 1999

• 🇹🇷 L’unico canale di passaggio per il gas russo è rappresentato dal gasdotto Turkstream, che passa attraverso Turchia, Serbia e Bulgaria

• 💸 Se non troverà altri acquirenti la società, perderà €6,3 miliardi all'anno

AUTOMOTIVE

🚘️ Tesla: per la prima volta calano le vendite 

Il 2024 non è stato un anno memorabile per Tesla, che ha chiuso l'anno con un dato storico (ma non in positivo): le vendite sono calate dell'1,1% rispetto al 2023, fermandosi a 1,79 milioni di auto vendute.

Si tratta del primo calo dal lontano 2011, quando l'azienda di Elon Musk stava appena muovendo i primi passi nel settore delle auto elettriche.

E il mercato non ha preso bene la notizia, tanto che il titolo Tesla ha perso il 6% dopo l'annuncio...

Ma il 2024 non è stato tutto nero…

L'ultimo trimestre del 2024 è andato piuttosto bene, con 495.570 auto vendute, un numero superiore rispetto alle vendite dell'ultimo trimestre del 2023 (484.507).

Un risultato raggiunto anche grazie a una serie di incentivi all'acquisto come:

• 💰 Finanziamenti senza interessi

• ⚡️ Stazioni di ricarica gratuite

• 📄 Leasing a basso costo

E poi… 

Grazie alla vittoria di Trump, il titolo Tesla è salito del 63%, arrivando a toccare il suo massimo storico di $489 il 18 dicembre.

Ma come mai le vendite sono calate?

I motivi sono principalmente due:

• 🏭 L'aumento della concorrenza: negli ultimi 5 anni, case automobilistiche come General Motors, Kia-Hyundai, Volkswagen e BMW hanno sfidato il predominio di Tesla, producendo modelli elettrici più economici e accessibili

• 🎯 La saturazione del mercato: l'attuale gamma di veicoli Tesla ha raggiunto il limite della sua penetrazione di mercato

E a proposito di concorrenza…

Il principale rivale di Tesla è diventato BYD: il colosso cinese nel 2024 ha venduto 1,76 milioni di veicoli elettrici, poco meno di Tesla che comunque mantiene ancora il dominio del mercato USA (dove produce quasi la metà di tutte le auto elettriche vendute).

Tuttavia, i numeri di BYD spaventano parecchio Tesla, che per competere sul mercato cinese ha dovuto tagliare i prezzi, con un impatto significativo sui margini.

E per il futuro?

Il management di Tesla è ottimista e prevede una crescita delle consegne del 20-30% nel 2025, puntando su due novità:

• 🚙 Un nuovo veicolo dal prezzo più basso che entrerà in produzione a metà anno

• 🤖 Il lancio del software di guida autonoma di livello 3 in California e Texas (un passo fondamentale verso l'obiettivo dell'azienda di creare anche il servizio di robotaxi)

Gli analisti però sono più cauti e prevedono:

• 📉 Una crescita delle consegne ben al di sotto del 20-30%

• ⏰ Possibili ritardi nel lancio della guida autonoma completa (prevista per il 2026)

🇮🇹 La premier Meloni ha incontrato Trump, ”pronti a lavorare insieme”(Ansa) 

🇺🇸 Trump prepara il più grande disegno di legge della storia americana (RaiNews)

🤖 Si può trasformare il metano nel materiale più resistente al mondo (BBC)

💻️ I trend tecnologici del 2025: dagli “agenti AI” a “slop”(Ansa)

🦖 Spettacolari orme di dinosauro trovate in una cava in Inghilterra (IlPost)

🕦️ Gli smartwatch possono aiutarci a smettere di fumare (Wired)

Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: il 65% di coloro che hanno risposto al sondaggio ritiene come misura prioritaria per combattere il trend della fuga di cervelli, una riforma del mercato del lavoro

✍️ Smeg Grop cerca un Product Compliance Analyst

💰️ Salabam Solutions cerca un Junior Travel Specialist

🆕 Prometeia cerca un Junior Research and Strategy Analyst

🤑 Condé Nast cerca un Head of Editorial Content

Il 7 gennaio 1782, apre la prima banca commerciale statunitense: Bank of North America

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