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💳 Le famiglie si indebitano di più?
INSIEME A:
Buongiorno! Questo è il Punto, il tuo caffè (virtuale) mattutino per iniziare la giornata come si deve.
Ecco cosa offre il menù di oggi:
💳 Le famiglie si indebitano di più?
🇮🇳 G7: sostituire la Cina con… l’India?
💳 Le famiglie si indebitano di più?
Per il 2022 e il 2023 la parola dell’anno è solo una: inflazione. Dapprima considerata “transitoria” e poi contrastata con uno dei rialzi più rapidi nella storia dei tassi d’interesse…
Eppure, nonostante un costo del denaro sempre più elevato e la scomparsa di quei fattori che ne avevano causato la sua ricomparsa, l’inflazione continua a mostrare una forza notevole.
Ma perché sta facendo così fatica a scendere?
A dare una prima e importante risposta a queste domande è il report presentato nei giorni scorsi dalla Federal Reserve di New York sulla situazione del debito delle famiglie americane:
Analizzando il grafico si può notare come durante gli ultimi 2 anni, il debito delle famiglie USA sia cresciuto ad un ritmo molto più sostenuto rispetto al passato, fino a sfondare la soglia record dei $17mila miliardi.
Questi dati sostanzialmente ci dicono che le famiglie americane stanno combattendo l’inflazione (e la perdita del potere d’acquisto che ne consegue), indebitandosi e bruciando i risparmi.
E qual è il problema?
Il problema nasce dal fatto che questo comportamento sta ostacolando il tentativo della FED di ridurre i consumi attraverso il rialzo dei tassi d’interesse.
Non è un caso che le vendite al dettaglio siano ancora in crescita negli USA.
Queste costituiscono un indicatore molto seguito sui mercati finanziari, perché consentono di monitorare l’andamento della domanda per i consumi, che contano per circa il 70% del PIL americano.
Se la domanda di beni cresce, il loro prezzo salirà di conseguenza. Ed ecco perché la FED sta cercando di frenarli attraverso politiche monetarie restrittive.
E quindi…
La crescita del debito delle famiglie americane ha evidenziato come la restrizione monetaria messa in atto dalla FED non stia ancora condizionando in modo determinante le scelte di consumo dei cittadini americani.
I consumi interni rimangono elevati perché gli americani, pur di non ridurre il proprio tenore di vita, hanno compensato la perdita di potere d’acquisto con l’utilizzo dei propri risparmi e ricorrendo maggiormente all’indebitamento.
Tuttavia, se le spese di ogni mese superano gli incassi, i risparmi sono destinati ad esaurirsi e, allo stesso tempo, il rialzo dei tassi renderà l’accesso al credito sempre più difficile.
Ne consegue che i consumi, prima o poi, inevitabilmente caleranno…
insomma, è solo questione di tempo.
Si può dunque dire che se l’inflazione non sta calando al ritmo desiderato, non è perché le politiche adottate dalla FED non sono abbastanza efficaci, ma perché, probabilmente, i loro effetti sull’economia reale richiedono tempo per realizzarsi…
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🇮🇳 G7: sostituire la Cina con… l’India?
I leader delle sette economie più importanti al mondo si sono recentemente incontrati in occasione del G7.
L’appuntamento fra gli altri, è stato l’occasione per discutere di diversi dossier caldi (la Cina: oh mio dio, stanno parlando di me!).
Che cosa è successo?
All’interno del documento finale redatto congiuntamente dai Paesi, sono state espresse feroci critiche alle crescenti minacce provenienti da Pechino e alla sua militarizzazione del Mar Cinese Meridionale.
In breve, le potenze mondiali hanno messo nero su bianco la loro posizione su Taiwan. E la Cina non è che abbia proprio gradito, definendo il documento una mera interferenza nei suoi affari interni e un modo per istigare una politica di “blocchi”.
Due sono le parole messe in risalto subito dopo il forum:
“Decoupling”: ovvero separare la Cina dall’occidente
“De-risking”: ovvero ridurre il rischio legato alla Cina
C’è stata una generale presa di coscienza sulla necessità di ridurre la dipendenza verso la Cina, assieme alla volontà di battere strade verso nuovi Paesi più stabili e affidabili.
Non è in corso una vera e propria separazione, come ci tiene a sottolineare lo stesso Biden, ma una serie di iniziative volte a diversificare le catene di fornitura, per non essere più sotto scacco di un unico Paese.
E quindi, tutti in India?
Lo Stato del Dragone potrebbe essere allora “sostituito” dall’India, almeno per quanto riguarda il settore tecnologico. E lo dimostra la migrazione in corso da parte di alcune Big Tech…
L’ultima a mettere le sue fiches sull’India è stata Amazon, che ha annunciato nelle scorse settimane investimenti da $12,7 miliardi per sviluppare la sua divisione AWS nel Paese.
Il mercato digitale indiano in espansione viene visto con favore anche da Apple. Il gigante di Cupertino è uno dei colossi americani storicamente più esposti verso Pechino, per via delle catene di produzione di FoxConn (dove si assemblano molti dei dispostivi Apple).
In molti infatti ricorderanno quando, in uno degli ultimi periodi Natalizi, la produzione di Apple era stata interrotta a causa della linea Zero Covid adottata dal governo Cinese, con enormi ritardi sulle consegne…
Beh tanto è bastato per convincere Apple a iniziare a spostarsi verso altri lidi: e FoxConn ha seguito, visto che ha dirottato oltre un miliardo e mezzo di dollari negli stati indiani di Telangana e Karnatakah.
E l’economia indiana inizia a “far paura”
I numeri parlano chiaro:
🌏 5a economia al mondo per PIL
📦 Esportazioni per $650 miliardi
👨🏻💼 Disoccupazione inferiore al 10%
📈 Reddito pro-capite raddoppiato in dieci anni
L’economia indiana si esalta nonostante le difficoltà e i rallentamenti subiti dell’economia globale, continuando a crescere.
A fare la differenza in questi anni, oltre alla politica protezionistica e di supporto alla produzione nazionale avviata dal governo indiano, è stata la voglia di approfittare di questo momento di favore occidentale, posizionandosi come miglior alleato in funzione anti-cinese.
Angolo Politico 💬
🇬🇷 Grecia: si riconferma Mitsotakis (Ansa)
🇨🇳 Cina: messi al bando i chip Usa di Micron (IlSole24Ore)
Angolo Cripto ⛓️
✅ L’autore della “grande scommessa” ha pronto il libro su SBF (CT)
🇸🇻 Strike ha trasferito la propria sede ad El Salvador (CT)
Angolo Tech & Startup 💡
❌ Bloccare TikTok potrebbe non essere così facile (Wired)
💰️ L’indiana PhonePe ha raccolto $850 milioni in totale (TC)
💰 Sta nascendo il fondo per risarcire i paesi più poveri dei danni causati dalla crisi del clima (Wired)
🟢 Nasce il Centro Italiano di ricerca della Biodiversità (Wired)
Oggi nella storia? Il 23 maggio 1934, la celebre coppia di criminali Bonnie Parker e Clyde Barrow viene uccisa dalla polizia della Louisiana mentre era alla guida di un'auto rubata.
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