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😱 Overtourism: città contingentate in estate?

INSIEME A:

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti fa ripartire a gas spalancato dopo la pausa pasquale!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 😱 Overtourism: città contingentate in estate?

  • ⚡️ Energie rinnovabili: perché non decollano?

😱 Overtourism: città contingentate per l’estate?

Ultimamente si parla sempre più spesso di “limitazioni” al turismo.

Da Venezia alle Cinque Terre, passando per Amsterdam, l’obiettivo è quello di combattere il fenomeno dell’overtourism.

Ma di cosa stiamo parlando?

Il sovraffollamento turistico è quel fenomeno che impatta negativamente sia la qualità della vita per cittadini, sia l’esperienza dei visitatori.

Facciamo un esempio: Venezia

La Serenissima (terza città italiana più visitata) è un caso emblematico, dove il “turismo intensivo” sembra aver tolto spazio ai residenti.

Residenti che già nel 2013 questi erano diminuiti a 56.000, un numero misero se confrontato con i 175.000 del 1951 (-68%).

…e la soluzione? Potrebbe essere il Venice Pass.

Già previsto da questo gennaio ma poi slittato a causa di alcuni rallentamenti, il Venice Pass sarà presumibilmente attivo da quest’estate.

Oltre al ticket, sarà necessario effettuare una prenotazione tramite app e pagare un contributo variabile (da €3 a €10) per accedere tramite tornelli a determinate zone della città.

Al superamento dei 40mila visitatori giornalieri poi, non sarà più possibile far entrare altre persone entrare nelle aree interessate.

E Venezia non è l’unico caso!

Questa settimana, infatti, la richiesta del “numero chiuso” arriva dalla Liguria, in particolare dalle Cinque Terre.

Nel 2022 il numero di visitatori nella zona è stato pari a 3 milioni, un livello simile alle cifre pre-pandemiche.

Una buona notizia, no?

A quanto pare non completamente, visto che le amministrazioni locali si sono dette preoccupate dalla quantità di turisti, a tratti ingestibile, per un territorio comunque piccolo e con risorse limitate.

Il contingentamento degli ingressi non sarebbe nemmeno una novità assoluta per le Cinque Terre, che già adotta una soluzione di questo tipo in alcune aree.

L’obiettivo? Rendere il turismo più sostenibile

Trovare il giusto equilibrio che permetta di rendere il turismo in Italia maggiormente sostenibile (senza danneggiarne gli introiti) è una sfida certamente complessa.

A maggior ragione quando lo stesso turismo è responsabile del 5% del PIL del paese e le località italiane attirano centinaia di milioni di viaggiatori ogni anno.

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⚡️ Energie rinnovabili: perché non decollano?

Nell’ultimo decennio, di energie rinnovabili si è parlato tantissimo.

Eppure, nonostante gli indubbi benefici provenienti dal loro utilizzo, la dipendenza dai combustibili fossili è ancora molto elevata.

Com’è possibile?

Principalmente sono due le problematiche che stanno ostacolando l’avanzata delle energie rinnovabili:

  1. 🔎 Imprevedibilità della loro produzione energetica

  2. 📊 Elevata volatilità della domanda di energia

Vediamole punto per punto.

1. Imprevedibilità della produzione energetica

Una delle prime limitazioni degli impianti elettrici ad energie rinnovabili è che quest’ultimi producono energia solo al verificarsi di determinate condizioni meteorologiche.

Per interderci:

  1. ☀️ Il fotovoltaico dipende dalla presenza di luce solare

  2. 🌀 L’eolico dalla presenza di vento

  3. 🌧️ L’idroelettrico da un livello sufficientemente alto di acqua nei fiumi, e quindi fondamentalmente dall’intensità delle piogge

Il problema è che “Madre Natura” non sempre è disponibile quando ne abbiamo bisogno.

La conseguenza?

Gli impianti elettrici alimentati da fonti rinnovabili non sono in grado di assicurare una produzione energetica costante nel tempo.

Basare il proprio approvvigionamento energetico solo su questi creerebbe infatti un sistema estremamente fragile

2. Forte volatilità della domanda di energia elettrica

Il consumo di energia elettrica non è omogeneo nell’arco delle 24 ore e la domanda è soggetta a forti oscillazioni:

  • Raggiunge un picco durante le prime ore del mattino per poi ridursi e successivamente stabilizzarsi su livelli più bassi

  • 🌜Torna a salire al tramontare del sole, raggiungendo l’apice tra le 18 e le 21 per poi calare progressivamente durante le ore notturne

Considerando che il fotovoltaico di notte smette di produrre energia, che l’eolico produce solo in presenza di vento e l’idroelettrico solo se i bacini d’acqua sono sufficientemente pieni, il rischio di trovarsi a secco proprio durante i momenti di picco di domanda è più che concreto…

L’utilizzo di combustibili fossili risulta ancora oggi fondamentale per garantire che tra domanda e offerta di energia elettrica ci sia, istante per istante, un perfetto equilibrio.

Ma quindi, siamo destinati a rimanere dipendenti dai combustibili fossili a vita?

Non esattamente.

Le problematiche appena affrontate (instabilità di produzione e oscillazione della domanda di energia) sono in parte risolvibili con la creazione di siti di stoccaggio in grado di conservare energia quando quella prodotta è maggiore di quella consumata e di rilasciarla quando, viceversa, quella consumata è maggiore di quella prodotta.

Ma se la soluzione è cosi semplice, perché si fa fatica a metterla in pratica?

La risposta a questa domanda è tanto semplice quanto sconcertante: “l’arretratezza del sistema legislativo”.

Come spesso accade infatti, il sistema legislativo non sta al passo del progresso tecnologico, finendo per ostacolarlo.

Pensate che in Italia, fino al 2021, un impianto elettrico che utilizzava energie rinnovabili (se costruito grazie ad incentivi statali), non poteva essere integrato con delle batterie di accumulo in quanto considerate una modifica al progetto deliberato. Assurdo eh?

❌ Ma non solo…

Ancora oggi le batterie in tantissimi sistemi legislativi sono considerate come impianti di produzione piuttosto che di stoccaggio e regolazione di energia.

Di conseguenza, spesso e volentieri, neanche ai gestori nazionali delle reti elettriche è consentito installare parchi batterie a supporto degli impianti elettrici ad energie rinnovabili.

C’è poi un ultimo aspetto…

Rinnovabili e stoccaggio vanno a braccetto, ma è pur sempre vero che i costi per lo stoccaggio sono ad oggi proibitivi.

Se pensiamo all’intero fabbisogno italiano, infatti, è inverosimile pensare che in futuro riusciremo a soddisfarlo affidandoci solo a solare, eolico e idroelettrico, anche qualora i costi di stoccaggio diminuissero.

Quindi che fare?

In un mix energetico verosimile, le rinnovabili rappresentano un quota parte rilevante, ma se vogliamo disfarci dei combustibili fossili dovremo, gioco-forza, valutare altre fonti energetiche (qualcuno ha detto nucleare?).

Angolo Politico 💬 

🇺🇸 USA: documenti trafugati mettono a rischio la sicurezza nazionale? (Ansa)

🇹🇼 Taiwan: la Cina simula un attacco (Sole24Ore)

Angolo Cripto ⛓️ 

🎟️ Biglietti NFT: sono il futuro degli eventi? (CT)

🛒 LooksRare V2 è live con transazioni ridotte (CT)

Angolo Tech & Startup 💡

🔵 Twitter sta censurando i link Substack (TC)

📺 Twitter Blue taglia le ads ai clienti paganti (TC)

✉️ Il progetto che farà scomparire le raccomandate in Italia (Wired)

💰 Il governo vuole tagliare le commissioni sui pagamenti digitali (Wired)

Oggi nella storia? L'11 aprile 1814, Napoleone Bonaparte, imperatore di Francia e uno dei più grandi capi militari della storia, abdica al trono e, a seguito del Trattato di Fontainebleau, viene esiliato nell'isola d'Elba.

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