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🤖 DeepSeek: l'AI cinese che fa tremare Wall Street
Buongiorno, questa è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!
Il menù di oggi è offerto da Scalable Capital, la piattaforma per investire in modo facile e sicuro, senza spendere un sacco di soldi in commissioni:
🤖 La Cina fa sul serio nella gara all’AI
📊 La cassa integrazione (purtroppo) torna a crescere
IN COLLABORAZIONE CON: Scalable Capital
🤖 La Cina fa sul serio nella gara all’AI
Questa settimana i mercati finanziari sono stati scossi da una novità che arriva dalla Cina.
Si tratta della startup cinese DeepSeek, che ha lanciato un nuovo modello di intelligenza artificiale che ha fatto impallidire i giganti del tech americani.
Ma chi è DeepSeek e perché fa così paura?
DeepSeek è una startup cinese fondata nel 2023 dall'hedge fund High Flyer, che a fine dicembre ha presentato il suo modello di AI R1.
Ma perché R1 ha spaventato così tanto il mercato?
Il fatto è che DeepSeek è riuscita a sviluppare questo modello:
💰 Con soli 6 milioni di dollari investiti (contro i 100 milioni spesi per GPT-4 di OpenAI)
⏰ In appena due mesi di sviluppo
👨💻 Utilizzando 2.000 microchip (contro i pensate che per chatGPT ne sono serviti 16000)
🏆 E apparentemente avrebbe performance migliori rispetto a GPT-4 di OpenAI, Gemini 2.0 di Google e Claude 3.5 di Anthropic
Non a caso, in questi giorni l'app di DeepSeek è diventata la più scaricata dell'App Store, superando persino ChatGPT.
E questo ha scatenato un vero e proprio terremoto nei mercati…
Le prime vittime sono stati i colossi dell'AI:
📉 Nvidia, il più grande produttore di chip AI al mondo, ha visto le sue azioni crollare del 17% in un solo giorno, perdendo ben 600 miliardi di dollari di capitalizzazione
📉 Microsoft è scesa del 3,5%
📉 Meta in calo del 3,2%
📉 Alphabet (casa madre di Google) ha lasciato sul terreno il 3%
Ma il crollo non si è fermato qui, perché sono state colpite anche le aziende che producono componenti per i data center AI:
🔌 Te Connectivity: -4% (l'AI dovrebbe portare 600 milioni di ricavi nel 2025)
🔧 Amphenol: -12% (con l'area "IT Datacom" che rappresenta il 25% del fatturato)
E anche le aziende energetiche hanno visto crollare i propri titoli
I data center AI sono particolarmente energivori e la prospettiva di massicci investimenti in questo settore aveva fatto volare le aziende energetiche.
Ma dopo DeepSeek anche loro hanno subito pesanti perdite:
⚡️ Siemens Energy: -20%
🛋️ Eaton: -14%
🔋 Schneider Electric: -9%
💡 GE Vernova: -18%
⚡️ Constellation Energy: -17%
A livello generale, il Nasdaq (l'indice dei titoli tecnologici) è sceso di oltre il 3%.
E il crollo ha coinvolto anche altre asset class: il dollaro si è indebolito, i rendimenti dei titoli di Stato USA sono scesi e persino l'oro ha subito un forte ribasso.
Ciò che preoccupa molti è il fatto che le “Scaling Laws“ non siano più valide
Infatti, fino ad oggi, gli investimenti nel settore si basavano sulle cosiddette "Scaling Laws": maggiori investimenti in capacità computazionale e dati portavano a miglioramenti prevedibili nelle prestazioni dei modelli.
Ed è su questa base che lo stesso Trump negli scorsi giorni aveva annunciato “Stargate“, il suo piano per investire fino a $500 miliardi in infrastrutture AI.
Trump durante il lancio di Stargate
Il dubbio di molti però ora è diventato: “se DeepSeek è riuscita a creare AI potenti con molte meno risorse, siamo sicuri che la ‘Scaling Laws’ valgono ancora?”
In questo caso, potrebbero non servirebbe più investimenti miliardari e data center energivori per sviluppare modelli di AI competitivi, e questo potrebbe cambiare completamente le carte in gioco nella corsa all’AI…
Ma c’è anche chi vede una grande opportunità per nuovi investimenti nel settore
Secondo molti, la vicenda DeepSeek potrebbe, d’altro canto, innescare una vera e propria corsa all'innovazione nell'AI.
Come ha detto Marc Andreessen (uno dei più grandi venture capitalist americani), questo è "il momento Sputnik dell'intelligenza artificiale".
Proprio come il lancio dello Sputnik da parte dell'URSS diede il via alla corsa allo spazio, l'arrivo di DeepSeek potrebbe:
💰 Spingere gli USA a investire ancora di più in AI
🔬 Accelerare la ricerca di soluzioni più efficienti
🌏 Intensificare la competizione tecnologica USA-Cina
C'è però un "ma"...
Se davvero si aprirà questa nuova fase di investimenti, non è detto che a beneficiarne saranno le stesse aziende di prima. Anzi, potrebbero emergere nuovi protagonisti con approcci più innovativi ed efficienti.
E quindi cosa ha senso fare?
Per la stragrande maggioranza degli investitori, tutti questi cambiamenti e relativi movimenti sui mercati potrebbero spaventare…
La strategia più efficace però per tutti noi è quella sì di prestare attenzione, ma allo stesso tempo costruirsi un portafoglio diversificato, che magari benefici del macro-trend rappresentato dall’AI, ma che non sia eccessivamente legato a singole azioni e aziende.
In questo modo, indipendentemente da quali saranno i vincitori e i vinti nella corsa all'AI, il nostro portafoglio sarà protetto e potrà beneficiare della crescita complessiva del settore tecnologico nel lungo termine.
E quale miglior modo di investire in modo diversificato e a costi bassi se non con Scalable Capital?
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Investire comporta dei rischi
ITALIA
📊 La cassa integrazione torna a crescere
Le richieste di cassa integrazione sono in forte aumento e questo non è affatto un buon segnale per l'economia italiana.
Secondo l’Osservatorio CIG dell’INPS, nel 2024 sono state autorizzate oltre 507 milioni di ore di cassa integrazione, dato in aumento del +21,13% rispetto al 2023.
Il settore manifatturiero sta soffrendo più degli altri
A destare particolare preoccupazione è la situazione del settore manifatturiero, dove le ore di cassa integrazione autorizzate hanno raggiunto quota 426,5 milioni.
Un dato che diventa ancora più allarmante se confrontato con gli anni precedenti:
📈 +30% rispetto al 2023
📈 +111% rispetto al 2019 (quando erano 201,9 milioni)
La crisi sta colpendo particolarmente alcune filiere del Made in Italy:
⚙️ Meccanica: con 152 milioni di ore di Cig
🔧 Metallurgica: con 30 milioni di ore
🧶 Tessile: con 22 milioni di ore
👞 Pelli, cuoio e calzature: con 26 milioni di ore (+140% nei primi 9 mesi 2024 rispetto allo stesso periodo nel 2023)
Non tutti i settori sono stati colpiti allo stesso modo
Andando a vedere nel dettaglio, sempre dall’Osservatorio Cig 2024, emergono situazioni molto diverse tra i vari settori:
⚡️ Energia elettrica, gas e acqua: +92,6% di ore autorizzate rispetto al 2023
🪨 Estrazione di minerali: +2,9%
🚛 Trasporti: -34,5%
🏗️ Costruzioni: situazione stabile a 25,4 milioni di ore
Ma non è solo una questione di settori, perché...
C’è anche una geografia della crisi
L'aumento della cassa integrazione non colpisce tutte le aree del Paese allo stesso modo.
Le regioni del Nord, caratterizzate da una forte presenza industriale, insieme ad alcune regioni del Mezzogiorno come Abruzzo e Puglia, mostrano gli incrementi maggiori.
A livello provinciale, alcune aree sono particolarmente in difficoltà:
🏺 Lecce: +275% di ore richieste rispetto al 2023
🏭 Biella: +188%
🗻 Sondrio: +181,6%
🦅 L’Aquila: +180%
Ma perché sta accadendo tutto questo?
Le cause sono principalmente due:
🏭 Transizione industriale: molti settori stanno attraversando una fase di cambiamento strutturale che coinvolge l'intera manifattura europea. L'esempio più evidente è l'automotive, alle prese con la transizione verso l'elettrico
🌍 Fattori internazionali: la crisi della produzione tedesca sta avendo un forte impatto sull'Italia, specialmente nelle province più legate all'export verso la Germania
C’è però un dato che fa ben sperare…
Tra gennaio e ottobre 2024, le aziende hanno effettivamente utilizzato solo 103,4 milioni di ore, pari al 24,6% del totale autorizzato nello stesso periodo (420,3 milioni).
E questo tasso di utilizzo è in calo rispetto agli anni precedenti:
🔻 28,2% nel 2022
🔻 25,4% nel 2023
Un trend che mostra come, nonostante le criticità, il mercato del lavoro italiano stia dimostrando una buona capacità di resilienza - anche se, d’altro canto, questo dato potrebbe anche dimostrare che le aziende si stiano preparando ad un 2025 difficoltoso…
E per il futuro?
Purtroppo le previsioni per i prossimi mesi non sono particolarmente rosee.
L'indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione mostra che nei primi tre mesi del 2025 gli ingressi preventivati dalle aziende industriali sono in calo.
Un segnale che la strada per la ripresa potrebbe essere ancora lunga...
📊 Secondo te, cosa ci aspetta nel 2025? |
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