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🔐 Cybersecurity: il nuovo motore del business

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Il menù di oggi è offerto da Deloitte:

  • 🔐 Cybersecurity: il nuovo motore del business

  • 💊 Trump vuole riportare le Big Pharma in America

IN COLLABORAZIONE CON: Deloitte

🔐 Cybersecurity: il nuovo motore del business

Nel 2024 l’Italia è stata bersaglio del 10% dei 3.541 attacchi cyber gravi registrati a livello globale.

Un numero enorme se pensiamo che il nostro Paese pesa appena per l’1,8% del PIL mondiale.

Un tempo la sicurezza informatica era considerata un affare da “tecnici smanettoni” chiusi negli uffici IT. Oggi invece è entrata di diritto nell’agenda dei consigli di amministrazione: una priorità che riguarda direttamente strategia, reputazione e competitività.

Dalla sala server alla sala del CdA

I dati della Future of Cyber Survey 2025 di Deloitte parlano chiaro: la cybersecurity non è più solo protezione dai rischi.

Le aziende la vedono come strumento per costruire fiducia, garantire resilienza e abilitare crescita.

Un segnale forte arriva proprio dai vertici aziendali:

  • 🗣️ il 69% delle imprese italiane discute di cybersecurity almeno una volta al mese a livello di Board

  • 🗓️ quasi un manager su quattro ne parla ogni settimana

Insomma, la sicurezza informatica non è più un tema confinato agli uffici IT, ma un argomento centrale delle strategie aziendali.

Anche perché una violazione informatica non mette a rischio solo i server, ma la reputazione, la fiducia dei clienti e persino il valore azionario.

Ovviamente, non mancano le difficoltà quando si tratta di implementare la cybersecurity

Le imprese citano come principali sfide:

  • 📏 Normative complesse e in continuo cambiamento (50%)

  • 🫰 Budget limitati per progetti cyber

  • 🧑‍🏭 Carenza di talenti specializzati, difficili da trovare e poi trattenere (44%)

  • 🆘 Equilibrio delicato tra sicurezza e capacità di innovare rapidamente

Sono barriere importanti, ma non insormontabili.

Nonostante le difficoltà, gli investimenti in cybersicurezza sono in crescita

Il 52% delle aziende italiane prevede di aumentare gli investimenti in cybersecurity entro i prossimi due anni, con un incremento medio del 2%.

Perché? Perché la sicurezza diventa un abilitatore della trasformazione digitale: senza solide difese, innovare con IoT, Cloud o Intelligenza Artificiale è troppo rischioso.

La sicurezza diventa così si trasforma da freno ad acceleratore di trasformazione digitale.

Ed è in questo scenario che il ruolo del CISO assume un’importanza crescente

Il Chief Information Security Officer non è più il “custode dei firewall”, ma un vero partner strategico. Il suo coinvolgimento cresce soprattutto su tecnologie chiave come:

  • 🤖 Intelligenza Artificiale e cognitive computing

  • 💻️ Customer Identity & Access Management

  • 🖥️ Cloud e GenAI

Il CISO diventa la figura che aiuta il Board a decidere dove innovare senza esporre l’azienda a rischi eccessivi.

E l’intelligenza artificiale? È amica o nemica della sicurezza?

Qui si apre un mondo.

L'AI generativa è al tempo stesso la più grande opportunità e la più grande minaccia per la cybersecurity.

Da un lato, il 94% delle aziende usa l'AI per rispondere più rapidamente alle minacce.

Dall'altro lato, però, ci sono i rischi:

  • ⚠️ Molti temono una governance inadeguata delle iniziative di AI generativa

  • 🎭 Altri si preoccupano dei deep-fake e degli attacchi di social engineering

  • 🗑️ Altri ancora parlano di "inquinamento dei dati", che può distorcere gli output dell'AI

È come avere un'arma potentissima che può essere usata sia per difendersi che per attaccare.

E le aziende italiane lo sanno bene: stanno investendo massicciamente sia nelle difese che nella comprensione di questi nuovi rischi.

Ma quindi quanto è importante la cybersecurity?

Alla fine, tutto si riduce a una verità semplice: la cybersecurity è business.

Non è solo protezione, è ciò che consente alle aziende di:

  • 💻️ salvaguardare la proprietà intellettuale

  • 🙎 mantenere la fiducia dei clienti

  • 📈 garantire continuità operativa

Tutti elementi che incidono direttamente sui ricavi e sulla competitività.

Motivo per cui non investire in cybersicurezza significa esporsi a perdite potenzialmente devastanti, sia economiche che reputazionali.

Secondo te, quale sarà la prossima grande minaccia cyber per le aziende italiane?

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USA

💊 Trump vuole riportare le Big Pharma in America

Trump ha annunciato una mossa shock che potrebbe sconvolgere il mercato farmaceutico mondiale: dal 1° ottobre gli Stati Uniti imporranno dazi del 100% su tutti i farmaci “brevettati” importati dall'estero.

Una decisione che arriva come un fulmine a ciel sereno per le Big Pharma e che potrebbe avere conseguenze importanti anche per i pazienti americani.

L'obiettivo dichiarato del presidente è chiaro: costringere le aziende farmaceutiche a riportare la produzione negli USA.

Ma cosa sono esattamente i farmaci brevettati?

Si tratta dei medicinali di marca, coperti da brevetto o altre forme di proprietà intellettuale, che non hanno ancora una versione generica disponibile. Sono i farmaci più innovativi e, spesso, anche i più costosi.

E il punto è che gli Stati Uniti importano una quantità enorme di farmaci (generici e di marca) dall'estero:

  • 💊 Nel 2024 gli USA hanno importato farmaci per circa $213 miliardi

  • 📈 Un valore quasi triplicato rispetto a dieci anni fa

Parallelamente, la produzione interna è diminuita, aumentando così la vulnerabilità del Paese.

Quali saranno i paesi più a colpiti dai dazi?

L’impatto della misura ricadrebbe soprattutto su:

  • 🇮🇪 Irlanda, che da sola copre il 24% delle importazioni farmaceutiche americane

  • 🇨🇭Svizzera

  • 🇩🇪Germania

  • 🇸🇬Singapore

  • 🇮🇳India 

E quali sono le aziende più esposte?

Alcune delle maggiori aziende coinvolte includono:

  • 🏥 Eli Lilly 

  • 💉 Johnson & Johnson 

  • 🩺 AbbVie

  • 💊 Pfizer

Molte di queste aziende avevano già avviato piani di reshoring (rilocalizzazione), ma i dazi potrebbero accelerare in modo drastico gli investimenti negli USA.

Il provvedimento di Trump prevede un’eccezione

Le aziende che stanno già costruendo stabilimenti produttivi negli USA saranno esentate dalla tariffa. Ma non bastano promesse o piani su carta:

  • 🏗️ i lavori devono essere già iniziati

  • 🚧 il sito deve essere in fase di costruzione

  • 👷 la prova deve essere tangibile

Una clausola che spinge le aziende a muoversi subito, con investimenti miliardari, se vogliono evitare la stangata.

E ad esempio, Eli Lilly è già corsa ai ripari e ha annunciato questa settimana un nuovo stabilimento da $6,5 miliardi a Houston e uno da $5 miliardi in Virginia, ma potrebbero volerci fino a 5 anni prima che siano operativi.

Anche Roche, colosso svizzero, ha subito sottolineato che una delle sue unità americane ha recentemente iniziato i lavori per un nuovo stabilimento negli USA. Una mossa che potrebbe salvarla dal dazio del 100%.

Quali saranno gli effetti di questa decisione sul sistema sanitario statunitense?

Le conseguenze per i pazienti americani potrebbero essere significative:

  • 💊 Prezzi più alti: molti farmaci potrebbero diventare non profittevoli e essere ritirati dal mercato

  • 📦 Carenze di medicinali: le interruzioni nella catena di approvvigionamento potrebbero peggiorare le carenze già esistenti

  •  Tempi più lunghi: riportare la produzione negli USA richiederà anni

E per le Big Pharma? Beh, la situazione si complica ulteriormente quando si considerano gli accordi già in vigore

La situazione è resa ancora più complessa dai trattati commerciali già in vigore:

  • 🇪🇺 Unione Europea: l’accordo preliminare con Washington fissa un tetto massimo del 15% ai dazi. Bruxelles sostiene che il limite valga anche per i farmaci.

  • 🇯🇵 Giappone: gode di una clausola che garantisce parità di trattamento con l’UE.

Trump non ha ancora chiarito se i dazi del 100% si applicheranno anche in questi casi. L’incertezza sta creando forte tensione sui mercati e tra i partner commerciali.

Una cosa è certa: Trump sta giocando una partita ad alto rischio con il settore farmaceutico

L’obiettivo dichiarato è chiaro: rafforzare la sicurezza nazionale riducendo la dipendenza dall’estero per farmaci essenziali. Ma il prezzo potrebbe essere salato, e pagato soprattutto dai pazienti.

Le grandi aziende ora si trovano davanti a un bivio:

  • 🔼 Investire miliardi in stabilimenti americani

  • 🔽 O accettare dazi esorbitanti, con costi che finiranno inevitabilmente per pesare su pazienti e sistemi sanitari

Una scelta che segna l’inizio di una nuova guerra commerciale nel settore più delicato di tutti: la salute.

Secondo te, i nuovi dazi di Trump:

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🇬🇧Trump attacca l'Onu: "Migranti e idee green saranno la morte dell'Europa"(Ansa)

🛑 Sciopero generale a sostegno della Palestina (IlPost)

🤖 C'è un accordo multi-miliardario a 3 che sta ridefinendo l’AI (Techy)

🦤 Colossal Biosciences “rischia” di farci tornare nel passato (Techy)

🦠 Malattia di Huntington, per la prima volta un trattamento sperimentale basato su una terapia genica sembra molto promettente (Wired)

💧Dall'Italia l'idrogel nemico della siccità (Ansa)

Il 28 settembre 2003, l'Italia rimane al buio a causa di un colossale black out

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