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Crollo dei mercati e Italia nel mirino

Buon Sabato! Questa settimana parliamo dell'enorme scommessa al ribasso da €39 miliardi degli hedge fund contro l'Italia, ma anche delle parole di Jerome Powell, che nella giornata di ieri ha dato un'ulteriore stangata ai mercati.

Le storie di oggi1 - Gli hedge fund scommettono contro l'Italia2 - Le parole di Powell deprimono i mercati

La scommessa contro l'Italia😳

Negli ultimi anni l'Italia non se la sta passando proprio bene. Gli ultimi mesi non sono da meno, tra crisi energetica, imminente crisi economica e crisi di governo non si sa più dove sbattere la testa.Il periodo no l'hanno notato anche gli hedge fund, che mettono la ciliegina sulla torta al nostro paese aprendo la più grande scommessa short sui BTP italiani dal 2008.La scommessa degli hedge fund sulla "caduta" del Bel Paese ha raggiunto infatti una cifra record, che non si vedeva dalla Grande Crisi di 14 anni fa: si parla di una puntata di ben €39 miliardi di euro!

Ma cosa sono gli hedge fund?Gli hedge fund (detti anche fondi speculativi) sono fondi comuni di investimento privati generalmente amministrati da una società di gestione professionale, che hanno l'obiettivo di gestire i soldi dei propri clienti secondo una strategia aggressiva che massimizzi il rendimento atteso.

Una scommessa bella grossaComplessivamente gli hedge fund hanno messo sul piatto €39 miliardi per la loro scommessa contro l'Italia, come confermato da uno studio di S&P Global Market Intelligence.

Valore in miliardi delle scommesse short contro l'Italia

Oltre alle problematiche citate prima, tra cui spicca la crisi energetica e la dipendenza dalla Russia, a destare preoccupazioni è anche l'avvicinarsi delle elezioni del 25 settembre, con il timore sempre più concreto di una vittoria della destra, che potrebbe decidere di non seguire "l'agenda Draghi" e non tenere conto di tutti gli obiettivi da raggiungere per mantenere le promesse fatte con Bruxelles.Lo stesso Mario Draghi, al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini tenuto negli scorsi giorni, ha espresso la sua preoccupazione:

"La credibilità interna deve andare di pari passo con la credibilità internazionale" aggiungendo che l'erogazione dei finanziamenti, pari a €191,5 miliardi di euro, dipende "dalla nostra capacità di realizzare le politiche innovative nei tempi stabiliti, come abbiamo fatto sinora".

Mario Draghi

E la BCE che faaa?!A partire dalla pandemia, la BCE ha sostenuto sforzi economici non indifferenti per evitare che i paesi meno stabili economicamente potessero subire il colpo di grazia.E lo ha fatto attraverso generosi acquisti di titoli di Stato, tassi di interesse praticamente inesistenti ed una politica monetaria fortemente espansiva.Di conseguenza, si è evitato un sell-off che potesse colpire duramente l'economia e il debito pubblico di un paese come l'Italia.Tuttavia, la situazione in questo periodo sta mutando, con la BCE sempre più attenta al tema inflazione e in rotta verso una politica monetaria sempre più restrittiva, che potrebbe avere impatti fortemente negativi sulla sostenibilità del debito pubblico italiano.

A tal riguardo, Mark Dowding, Chief Investment Officer di BlueBay Asset Management, sostiene che "la BCE non può semplicemente comprare l'Italia", segno che ad un certo punto gli sforzi europei non potranno più coprire il rischio-paese italiano.

La crisi energetica potrebbe costare il -5% del PILNotizie negative arrivano anche dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), che ci ricorda del grave problema energetico che l'Italia ha in questo periodo.Nel caso di un embargo sul gas russo, infatti, l'Italia potrebbe registrare una contrazione del PIL pari addirittura al -5%. In questo caso, l'unica soluzione sembrerebbe essere la cooperazione di tutti gli Stati europei, condividendo le proprie scorte di gas, anche se sicurezze in tal senso mancano ancora.Le conseguenze sui BTPNelle ultime settimane sempre più titoli di Stato italiani hanno inondato il mercato, proprio in virtù della sfiducia che si sta diffondendo.Di conseguenza, il rendimento dei BTP a 10 anni è aumentato ad un valore del 3,7%. Lo spread con i Bund tedeschi a 10 anni è passato da 1,37 punti percentuali (137 punti base) di inizio 2022 a 2,3 punti percentuali durante la settimana in corso.

Le parole di Powell deprimono i mercati: ora attenzione ai prossimi mesi📉

I mercati hanno chiuso la settimana in malo modo dopo che nella giornata di ieri Jerome Powell, presidente della Fed, non ha lasciato spazio a rallentamenti nel combattere l'inflazione.Powell ha infatti promesso che la banca centrale “userà tutti i propri strumenti con forza” per combattere l’inflazione, che nonostante il rallentamento di Luglio, è ancora vicina al livello più alto degli ultimi 40 anni.

Inflazione USA Luglio 2022 (su base annua)

Nel suo discorso annuale a Jackson Hole, nel Wyoming, Powell ha aggiunto che i tassi di interesse più elevati probabilmente persisteranno “per qualche tempo", perché "la storia ci insegna a stare in guardia da un allentamento prematuro della politica restrittiva”.

Powell ha dichiarato che la Fed non sarà influenzata da un mese o due di inflazione in rallentamento, ma si fermerà solo quando questa mostrerà segni evidenti di calo.

Dobbiamo aspettarci "un po' di dolore"Jerome Powell venerdì ha espresso un severo impegno a fermare l’inflazione, avvertendo che si aspetta che la banca centrale continui ad aumentare i tassi di interesse in un modo che causerà “un po’ di dolore” all’economia statunitense.Anche dopo una serie di quattro aumenti consecutivi dei tassi di interesse (per un totale di 2,25 punti percentuali), Powell ha affermato che questo "non è il momento di fermarsi", anche se i tassi di riferimento sono probabilmente intorno a un’area considerata né stimolante né restrittiva per la crescita.

"Sebbene tassi di interesse più elevati, crescita più lenta e condizioni del mercato del lavoro più morbide ridurranno l’inflazione, porteranno anche un po’ di sofferenza a famiglie e imprese".

"Questi sono gli sfortunati costi della riduzione dell’inflazione, ma il mancato ripristino della stabilità dei prezzi significherebbe un dolore molto maggiore”.

Jerome Powell

Un discorso breve ma direttoIl discorso di Powell è stato insolitamente breve.Jackson Hole è spesso stato utilizzato come un’opportunità per delineare ampi cambiamenti e dare prospettive di ampio respiro, ma in questo caso le osservazioni di Powell di venerdì sono state brevi e dirette, con il discorso che si è concluso in appena 8 minuti.“La stabilità dei prezzi è responsabilità della Federal Reserve funge da fondamento della nostra economia”, ha affermato Powell. “Senza stabilità dei prezzi, l’economia non funziona per nessuno”.I mercati sono in attesa della prossima riunione della Fed a settembre per vedere se arriverà il terzo aumento consecutivo di +0,75 punti percentuali, che i trader si aspettano con una probabilità del 61% (contro un 39% di un aumento di +0,50% punti).A riguardo, Powell ha affermato che la decisione “dipenderà dalla totalità dei dati in arrivo e dalle prospettive in evoluzione. Ad un certo punto, con l’ulteriore inasprimento della politica monetaria, sarà probabilmente opportuno rallentare il ritmo degli aumenti”.L'obiettivo della Fed è ormai chiaro da mesi, e il discorso di ieri lo ha solo esplicitato ancor di più. Come sostiene Jeffrey Roach, capo economista di LPL Financial, "Powell ci ha detto chiaramente che in questo momento combattere l’inflazione è più importante che sostenere la crescita".

Come hanno reagito i mercati?Spoiler: MALE.Dopo il discorso di Powell, il Dow Jones Industrial Average ha segnato una contrazione di 1.000 punti, lasciando sul piatto oltre il -3%. Non meglio lo S&P500, che ha segnato un -3,37% e il NASDAQ, che ha chiuso venerdì con un -3,94%.Guardando questo grafico riuscite ad indovinare l'orario del discorso di Powell?

Guardando alla storia, la FED sta facendo bene?La Fed sta usando una lezione dal passato come guida per la politica attuale. In particolare, Powell ha affermato che l’inflazione di 40 anni fa fornisce all’attuale Fed tre lezioni da seguire:1) che le banche centrali come la Fed sono responsabili della gestione dell’inflazione,2) che le aspettative sono fondamentali,3) e che "dobbiamo mantenere questa politica fino a quando il lavoro non sarà terminato". Powell ha osservato che l’incapacità della Fed di agire con forza negli anni ’70 ha causato il perpetuarsi di aspettative di inflazione elevate che hanno portato ai rigorosissimi aumenti dei tassi dei primi anni ’80.In quel caso, l’allora presidente della Fed Paul Volcker ha trascinato l’economia in recessione per domare l’inflazione.Pur affermando che non pensa che la recessione sia un risultato inevitabile per l’economia statunitense, Powell ha osservato che la gestione delle aspettative è fondamentale se la Fed intende evitare un risultato simile a quello di Volcker.

All’inizio degli anni ’80, "è stato necessario un lungo periodo di politica monetaria molto restrittiva per arginare l’elevata inflazione e avviare il processo di riduzione dell’inflazione ai livelli bassi e stabili", ha affermato Powell.

"Il nostro obiettivo è evitare questo risultato agendo con determinazione ora".

Jerome Powell

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