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📑 Cosa prevede la nuova manovra di bilancio?

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 📑 Cosa prevede la nuova manovra di bilancio?

  • 🛡️ L'Europa si prepara alla guerra?

ITALIA

📑 Cosa prevede la nuova manovra di bilancio?

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio 2026, delineando i cambiamenti della spesa e delle entrate dello Stato per il prossimo anno.

Ora, il testo definitivo verrà presentato al Parlamento, dove inizierà l’iter per l’approvazione, che dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2025.

Ma di quanti soldi stiamo parlando?

Quest’anno le risorse complessive ammontano a €18,7 miliardi: una cifra piuttosto contenuta, tra le più basse degli ultimi anni.

Nel Documento Programmatico di Bilancio, il Governo parla esplicitamente di un intervento “in un contesto di forti incertezze”, cercando un equilibrio tra crescita economica e sostenibilità dei conti pubblici.

In che modo questa manovra impatterà su di noi?

Tra le misure più attese c’è la conferma del taglio dell’IRPEF, ma solo per una parte dei contribuenti.

Ecco come cambieranno gli scaglioni:

  • 🟢 redditi fino a €28mila→ 23% (invariato)

  • 🟡 redditi tra €28.000 e €50.000 → dal 35% al 33%

  • 🔴 per i redditi superiori a €50mila→ 43% (invariato)

Di questa misura potranno beneficiare i contribuenti fino a €200mila di reddito.

Per questa misura sono stati stanziati circa €2,8 miliardi e il risparmio per i contribuenti interessati potrebbe arrivare fino a €440 all'anno.

Inoltre, il governo stanzia €2 miliardi per adeguare gli stipendi al costo della vita: è prevista una sorta di “flat tax” del 5% sugli aumenti salariali derivanti dai rinnovi contrattuali, ma solo per chi guadagna fino a €28.000 l’anno.

Novità anche per le famiglie e i più bisognosi

Per il sostegno alle famiglie e il contrasto alla povertà sono stati stanziati €3,5 miliardi nel triennio. Tra le misure previste:

  • 📈 una revisione del calcolo dell’Isee, che sarà calcolato escludendo la prima abitazione

  • 🛒 il rifinanziamento della Carta “Dedicata a te” per l’acquisto di beni alimentari

  • 👩‍👧 aumento del bonus mamme, da €40 a €60 mensili per le madri lavoratrici con due o più figli e reddito inferiore ai €40.000

E non finisce qui…

  • 🏠️ confermato il bonus ristrutturazione al 50% per la prima casa

  • 👴 per le pensioni minime è previsto un aumento di €20 mensili, mentre lo stop all’aumento automatico dell’età pensionabile resta valido solo per i lavori gravosi

  • 💼 sul fronte del lavoro, il governo prevede una superdeduzione del 120% sul costo del lavoro per le nuove assunzioni (che sale al 130% per alcune categorie svantaggiate)

E per la sanità arrivano nuovi fondi

Secondo il Documento programmatico di bilancio, sarebbero pronti:

  • 💉 €2,4 miliardi per il 2026

  • 💉 €2,65 miliardi per i due anni successivi

Queste cifre si aggiungerebbero ai rifinanziamenti previsti dalla scorsa Manovra (oltre 5 miliardi per il 2026, 5,7 miliardi per il 2027 e quasi 7 miliardi per il 2028).

L'obiettivo? Garantire l'assunzione di nuovo personale medico e infermieristico, ridurre le liste di attesa e aumentare posti letto e stipendi degli operatori sanitari (+€1.630 medi annui per gli infermieri e +€3.000 per i medici).

E le imprese?

Circa €4 miliardi nel 2026 saranno destinati alle imprese per stimolare innovazione e investimenti. Le principali novità riguardano:

  • 🤑 Crediti d’imposta per Zone Economiche Speciali (ZES) e Zone Logistiche Semplificate (ZLS)

  • 🥤 Proroga al 31 dicembre 2026 della plastic tax e sugar tax (ancora rimandate!)

  • 👷 Rifinanziamento dei contratti di sviluppo e della Nuova Sabatini, che aiuta le Pmi a ottenere prestiti agevolati per l’acquisto di attrezzature

Ma da dove arrivano i fondi per coprire tutte queste spese?

Per finanziare la Manovra 2026, il Governo ha messo insieme un puzzle di coperture che attingono da diverse fonti:

  • 🏦 Contributo delle banche: circa €4,4 miliardi nel 2026 (per un totale di circa 11 miliardi in tre anni).

  • 💼 Revisione del PNRR: €5 miliardi

  • ✂️ Tagli ai ministeri: €2,3 miliardi saranno estratti dai tagli alle spese dei vari ministeri

Insomma, niente bacchetta magica, ma un mix di fonti diverse per cercare di quadrare i conti…

In sostanza, la legge di bilancio 2026 punta a mantenere l’equilibrio più che a cambiare rotta: piccoli sgravi, qualche sostegno mirato e un’attenzione particolare alla sanità e ai redditi medio-bassi.

È una manovra “di manutenzione” più che di espansione, segno di un contesto economico dove la priorità non è spendere di più, ma spendere meglio.

Quello che abbiamo appena condiviso è solo una panoramica di ciò che è previsto nella Legge di Bilancio per il 2026, e ancora non c’è nulla di definitivo. Il testo ufficiale sarà presentato alle Camere e potrà essere modificato fino all’approvazione definitiva, prevista entro il 31 dicembre.

E tu cosa ne pensi della Manovra 2026?

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DIFESA

🛡️ L'Europa si prepara alla guerra: 800 miliardi per il piano difesa UE

L'Unione Europea ha presentato un piano ambizioso che punta a mobilitare fino a €800 miliardi di investimenti nel settore della difesa nei prossimi cinque anni.

Il documento, chiamato "Preserving peace - Defence readiness roadmap 2030", delinea una strategia che mira a rendere l'Unione "pronta alla guerra" entro la fine del decennio.

Ma perché ora?

Le ragioni principali sono due:

  • 🇷🇺 La minaccia russa: dopo l’invasione dell’Ucraina, la Russia è tornata la principale minaccia per la sicurezza europea. Le continue violazioni dello spazio aereo da parte di droni e caccia russi hanno spinto l’UE a rafforzare i propri confini

  • 🇺🇸 L'incertezza sul sostegno americano: con Trump di nuovo alla Casa Bianca, l’Europa non può più dare per scontato il sostegno militare degli Stati Uniti. L’idea di fondo è chiara: se l’America si tira indietro, l’Europa deve essere in grado di difendersi da sola

Cosa prevede esattamente il piano?

La strategia, fortemente voluta da Ursula von der Leyen, si basa su 4 pilastri che coprono cielo, terra e spazio:

  1. 📹️ Eastern Flank Watch: un sistema di sorveglianza ad alta tecnologia per proteggere i confini orientali con radar, difesa aerea e anti-drone

  2. 🚁 European Drone Defence Initiative: una rete europea per individuare e neutralizzare droni ostili

  3. 🚀 European Air Shield: sistema di difesa aerea multilivello pensato per intercettare missili balistici, missili da crociera e altre minacce

  4. 🛰️ Defence Space Shield: un piano per proteggere satelliti e infrastrutture spaziali europee, fondamentali per comunicazioni militari e civili

E chi pagherà questi 800 miliardi?

Gli 800 miliardi saranno finanziati dagli Stati membri, ma la Commissione ha previsto alcuni strumenti per alleggerire i costi.
Il principale è il fondo SAFE (Security Action for Europe) da €150 miliardi, ottenuti attraverso un indebitamento comune europeo (la stessa formula usata per il Recovery Fund).

Come funziona:

  • 🤝 gli Stati devono fare acquisti congiunti con almeno un altro Paese europeo

  • 🎯 devono comprare armi e tecnologie specifiche (munizioni, missili, droni, difesa aerea, AI militare)

  • 🇪🇺 almeno il 65% dei componenti deve essere prodotto in Europa

  • ⏱️ il rimborso del prestito parte dopo 10 anni e si conclude in 45

Finora 18 Paesi, tra cui Italia, Francia, Germania e Polonia, hanno già chiesto di accedere ai fondi.

Per arrivare agli 800 miliardi complessivi, Bruxelles conta anche su:

  • 💰 Clausola di salvaguardia del Patto di stabilità: prevede la sospensione delle regole di bilancio esclusivamente per la spesa nel settore della sicurezza e della difesa. Questa permetterebbe di aumentare la spesa per la difesa senza incorrere in sanzioni per deficit eccessivo

  • 🏦 Coinvolgimento della Banca europea per gli investimenti e capitali privati

Il problema è che dipendiamo (troppo) dagli USA

Il fondo SAFE nasce con l’obiettivo di rafforzare l’industria bellica europea, puntando sul “Made in Europe”. Eppure, solo pochi mesi fa, Ursula von der Leyen ha firmato con Trump un accordo che spinge i Paesi europei ad acquistare ancora più armi dagli USA. Una contraddizione evidente, considerando che la nostra dipendenza militare da Washington è già altissima.

E i numeri lo dimostrano: tra il 2020 e il 2024, il 63% delle armi comprate dai Paesi UE è arrivato da aziende americane.
Oggi, nelle forze armate europee (più Regno Unito e Norvegia), gli equipaggiamenti “made in USA” rappresentano:

  • ✈️ 46% dei jet da combattimento

  • 🚀 42% dei sistemi missilistici

Negli ultimi cinque anni i Paesi UE hanno comprato dagli USA oltre 15.000 missili, 2.400 blindati e 340 aerei. Italia, Germania e Regno Unito si sono rivolti più agli USA che ai produttori europei.

Il motivo di questa dipendenza?  la tecnologia americana è più avanzata. Il caccia F-35 della Lockheed Martin è considerato superiore agli equivalenti europei (Eurofighter e Rafale). Lo stesso vale per la contraerea: le batterie Patriot restano più richieste dei sistemi europei Samp-T.

Caccia F-35 della Lockheed Martin

Insomma, nel breve e medio termine non è realistico immaginare che i Paesi europei possano fare a meno delle industrie americane...

Ma l’UE fa sembra fare sul serio questa volta

Il piano è sicuramente ambizioso e rappresenta un cambio di rotta importante per l'Unione, che per decenni si è affidata principalmente alla protezione americana tramite la NATO.

L'obiettivo di mobilitare €800 miliardi in cinque anni è però molto sfidante e richiederà una forte coordinazione tra gli stati membri.

Resta da vedere se i paesi europei riusciranno davvero a mettere da parte le divisioni nazionali e a lavorare insieme per raggiungere questo obiettivo...

Secondo te, l'Europa riuscirà a realizzare questo piano difensivo entro il 2030?

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