- il Punto
- Posts
- 🔌Cortocircuito per le auto elettriche in UE
🔌Cortocircuito per le auto elettriche in UE
Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!
Ecco cosa offre il menù di oggi:
⛽️ Nuove accise sui carburanti?
🔌 Cortocircuito per le auto elettriche in UE
TASSE E IMPOSTE
⛽️ Nuove accise sui carburanti?
Proprio quando pensavamo di esserci liberati del problema del caro-carburante, eccoci di nuovo a parlarne…
Negli ultimi mesi i prezzi di benzina e diesel erano tornati relativamente sotto controllo (benzina in media a 1,77 € / litro), ma ora il governo sta valutando la possibilità di rivedere le accise, con conseguenze sui prezzi di benzina e carburante.
Ma perché il governo sta valutando cambiamenti alle accise?
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) starebbe considerando un "meccanismo di allineamento" tra le accise sul gasolio e quelle sulla benzina.
Questo avverrà da qui ai prossimi 5 anni e dovrebbe portare allo stesso livello le accise su gasolio e quelle sulla benzina:
Oggi | Tra 5 anni | |
---|---|---|
Accise sul gasolio | €0,62 /litro | €0,67 /litro |
Accise sulla benzina | €0,73 /litro | €0,67 /litro |
Le ragioni per cui il governo vuole fare questo allineamento sono 3:
💶 aumentare le entrate statali: se si allineassero le accise su gasolio e sulla benzina a €0,67 al litro, lo Stato potrebbe guadagnare circa €1 miliardo di euro in più all’anno
🌿 ridurre i Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD): l'accisa più bassa sul gasolio è considerata un SAD, perché non trova giustificazioni dal punto di vista ambientale
🇪🇺 pressioni dall'Unione Europea: dal 2022, la Commissione europea sta spingendo l'Italia a ridurre i sussidi ambientalmente dannosi
Ma quali sarebbero gli effetti di questo allineamento?
Se l'allineamento dovesse avvenire, gli effetti potrebbero essere significativi:
🚚 aumento dei costi di trasporto: gli autotrasportatori potrebbero vedere aumentare i loro costi, che a loro volta potrebbero scaricarsi sui prezzi dei beni di consumo. Su questo punto, il Ministro Giorgetti sembra aver assicurato che questo allineamento non riguarderà gli autotrasportatori
📊 effetti sul gettito: secondo i calcoli basati sui consumi del 2023 (28 miliardi di litri di gasolio contro 11 miliardi di benzina), chi acquista benzina risparmierebbe circa 600 milioni, ma chi compra gasolio pagherebbe 1,6 miliardi in più
💸 impatto diretto sui consumatori: chi ha un'auto a gasolio pagherebbe di più per il rifornimento e questo potrebbe colpire soprattutto le fasce più povere della popolazione
Questa notizia ha scatenato non poche preoccupazioni…
Alcune associazioni di consumatori hanno già lanciato l'allarme: Assoutenti ha parlato addirittura di una "stangata da 3,1 miliardi di euro sugli automobilisti".
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ha però cercato di calmare le acque, dicendo che non ci sarà alcuna stangata.
Al momento, ancora nulla di definitivo. La partita si è ora spostata in Parlamento dove nei prossimi mesi si scopriranno le evoluzioni della questione.
Se le accise sul diesel aumentassero, tu cosa faresti? |
IN COLLABORAZIONE CON WeAreStarting
💰 Vorresti investire nelle PMI e startup italiane?
Hai sempre voluto diversificare il tuo portafoglio investendo in aziende innovative e startup, ma pensavi fosse riservato solo ai grandi investitori?
In realtà con l'equity crowdfunding può farlo chiunque!
Ed è semplicissimo farlo tramite WeAreStarting, una piattaforma online autorizzata dalla Consob tramite cui puoi:
💼 Investire in multiple aziende non quotate
💰 Diversificare il tuo portafoglio, investendo in realtà di diverse dimensioni e settori
📈 Iniziare a investire piccole somme, partendo da 500€
Che aspetti? Investi ora nelle migliori PMI innovative e startup italiane con WeAreStarting!
AUTOMOTIVE
🔌 Cortocircuito per le auto elettriche in UE
Il mercato delle auto elettriche in Europa è nel bel mezzo di una crisi.
I dati del 2024 (riportati da Jato Dynamics) dipingono un quadro allarmante: la vendita di auto elettriche in Europa è in calo e nel mese di agosto le vendite sono addirittura crollate del 36% rispetto ad agosto 2023.
Questo rallentamento preoccupa (e non poco)
E il motivo è che se da una parte la domanda di auto elettriche è in calo, dall’altra l’Unione Europea continua a spingere sull’acceleratore rispetto agli obiettivi di sostenibilità del mercato automobilistico.
Obiettivi come il limite medio di emissioni di CO2 per le auto vendute in Europa, che entro il 2025 dovrà scendere da 166 gr/km a 94 gr/km.
E l’unico modo affinché questo sia fattibile, è attraverso l’aumento della quota di mercato delle auto elettriche, che dovrebbe raddoppiare rispetto alla situazione attuale…
Il problema è che non tutti i produttori automotive pensano che gli obiettivi siano raggiungibili
Di fronte a questa sfida, il mondo dell'automotive si è spaccato:
🔄 Da una parte c'è chi, come Renault, Volkswagen e Ford, chiede di posticipare la scadenza di questi obiettivi al 2027, sostenendo che il settore non sia ancora pronto
🚀 Dall’altra c’è chi si dice pronto a rispettare la scadenza, ma chiede incentivi e sussidi statali. Tra questi, c’è Carlos Tavares, CEO di Stellantis
Per Tavares il problema non è solo il tempo
Per il numero uno di Stellantis il vero problema sono i portafogli dei consumatori:
«Il mercato dell'elettrico si blocca quando gli incentivi finiscono, perché il consumatore è disposto a comprare un modello BEV se costa quanto un'auto con motore tradizionale»
In pratica, senza incentivi, le auto elettriche rimangono un lusso per pochi.
La soluzione? Per Tavares è semplice: servono incentivi per rendere le auto elettriche accessibili a tutti.
E a tutto questo si aggiunge il “problema Cina”…
Oltre alle difficoltà interne all’Europa, il CEO di Stellantis ha anche messo in guardia dai produttori cinesi, che rischiano di inondare il mercato europeo con veicoli elettrici a prezzi molto più bassi (fino al -30%)…
E se da una parte questo potrebbe essere vantaggioso per i consumatori finali, dall’altra “l’invasione” di auto elettriche cinesi rischia di mettere in pericolo l’industria automotive europea.
E non a caso, l'UE ha deciso di passare al contrattacco, introducendo dazi provvisori fino al 35% sui veicoli elettrici importati dalla Cina.
Ma per molti tutto questo non basta...
L'idea ora è di alzare ulteriormente l'asticella e introdurre dazi definitivi fino al 45%! L’unico problema è che non tutti i Paesi UE sono d'accordo.
Infatti, sulla proposta di aumentare i dazi, l'Europa si è letteralmente spaccata in tre:
🟢 10 Paesi a favore (tra cui Italia e Francia)
🟡 12 astenuti (con la Spagna in testa)
🔴 5 contrari (guidati dalla Germania)
E il motivo di questa spaccatura è semplice: la posta in gioco è altissima.
Da un lato c'è la necessità di proteggere l'industria automobilistica europea, che pesa oltre il 7% del PIL dell'UE.
Dall'altro, il timore di scatenare una guerra commerciale con la Cina, che potrebbe ritorcersi contro settori chiave del nostro export.
Insomma, tra crisi di mercato, resistenza dei consumatori all'elettrico, concorrenza cinese sempre più agguerrita e divisioni interne, l'industria automobilistica europea si trova ad affrontare una tempesta perfetta.
La domanda che tutti si pongono è: riuscirà l'Europa a vincere questa corsa contro il tempo?
Come vedi il futuro delle auto elettriche in Europa? |
🇦🇱 Albania, sono operativi i nuovi centri di accoglienza per i migranti costruiti dall’Italia (Ansa)
🇮🇹 Il consiglio dei Ministri approva la manovra di bilancio per il 2025 (RaiNews)
🚀 Space X, il booster Super Heavy torna intatto al sito di lancio (techy)
🌊 Google in trattativa con il governo italiano per costruire una rete di cavi sottomarini in Sicilia (Wired)
🌖 Prende forma il futuro sulla Luna, tra realtà e metaverso (Ansa)
🐾 Al Museo zoologico di Cambridge gli animali parlano grazie all’AI (Wired)
Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: l’83,4% di coloro che hanno risposto ritiene che il Governo italiano non stia facendo abbastanza per contrastare l’evasione fiscale.
Ecco cosa hanno detto alcuni di voi:
✍️ 3Bee cerca un Business Development
💰️ FBK cerca un Junior Project Manager
🆕 NextEnergy Group cerca un Personal Assistant
🤑 KekyJob cerca un Junior Export Manager
Il 17 ottobre 1797, Napoleone Bonaparte firma il Trattato di Campoformio con l’Austria.
Ti è piaciuta la Newsletter di oggi? |
Raggiungi 63mila professionisti con un click 💻️
Fai pubblicità in questa newsletter per far conoscere il tuo servizio o prodotto ad oltre 63mila professionisti, che sono per la stragrande maggioranza decision maker in azienda (C-Level, Mid-Upper management e imprenditori). Contattaci ora!