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💸 Salvini: nuovo condono fiscale fino a 30mila euro!
INSIEME A:
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Ecco cosa offre il menù di oggi:
🥴 I giovani italiani sono in difficoltà?
💸 Salvini: nuovo condono fiscale fino a 30mila euro!
I giovani italiani sono in difficoltà? 🥴
In Italia ci sono circa 1,7 milioni di giovani in difficoltà, che un po' per scelta o per costrizione, non lavorano e non studiano (i famosi NEET).
Il termine è una sigla che sta per “Not in Education, Employment or Training” e viene utilizzato comunemente per indicare ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non hanno un impiego né sono inseriti in un percorso di istruzione o di formazione.
1,7 milioni di giovani non sono un problema da poco: trascurare la situazione (o peggio ancora incolpare i giovani “che non hanno voglia di lavorare”) può generare una serie di possibili ricadute di carattere sociale ed economico non banali per il nostro Paese.
Ma cosa ci dicono i dati Istat 2023 su questo fenomeno?
Purtroppo ci dicono poco di confortante.
Gli indicatori sul benessere dei giovani italiani, infatti, sono ai livelli più bassi d’Europa. Come già detto in precedenza, parliamo di circa 1,7 milioni di giovani, praticamente quasi il 20% di tutte le persone nella fascia di età 15-29 anni.
E giusto per farsi un idea, ci collochiamo ben 7 punti percentuali oltre la media UE...
Circa un terzo dei NEET è disoccupato, nella metà dei casi da più di 12 mesi e la maggior parte di questi si trova nel Mezzogiorno (62%).
Il flop di Garanzia giovani 👎
Per cercare di migliorare la situazione era stata introdotta “Garanzia Giovani”, un’iniziativa europea promossa dalla necessità di fronteggiare le difficoltà di inserimento lavorativo e di disoccupazione giovanile.
Secondo l’Anpal (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive), dei 1,7 milioni di NEET, si sono registrati al programma circa di 1,4 milioni di giovani, ma solo 1,1 milioni sono stati presi in carico, e ancora meno (890mila) sono stati avviati verso interventi di politica attiva.
I numeri della misura sono impietosi: di fatto solo 1 giovani NEET su 3 ha firmato un contratto tramite Garanzia Giovani, e il vero motivo di questa firma é legato ai cospicui incentivi per le aziende introdotti negli anni.
E per buttare benzina sul fuoco, c’é da aggiungere che per Garanzia Giovani erano stati stanziati 2,8 miliardi di euro, ma soltanto il 56,9% è stato impiegato realmente nei progetti.
Morale della favola? Rimangono ancora da spendere 1,2 miliardi, risorse che dal 2015 attendono una loro collocazione all’interno del panorama di welfare.
Ma si sta facendo qualcosa per migliorare la situazione? 🤔
Qualcosa si é smosso con il governo Meloni, che nel decreto del 1° maggio aveva inserito due interventi:
un bonus specifico per le assunzioni dei Neet (60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per 12 mesi);
riprogrammare parte dei fondi di Garanzia giovani sugli incentivi per le assunzioni degli under36 (per non perderli).
Questa edizione è in collaborazione con
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Salvini: «Condono fiscale fino a 30.000 euro!»
‘‘Gli evasori totali per me possono andare in galera, ma se qualcuno ha un problema fino a 30mila euro che si trascina da anni, chiudiamola qui: gliene chiediamo una parte e azzeriamo tutto il resto’’
Ci risiamo…
Ebbene sì, il condono fiscale potrebbe ritornare in Italia a soli 5 anni dall’ultimo provvedimento, per salvare tutti i debitori che hanno un problema finanziario con l’Agenzia delle Entrate fino a 30mila euro.
Questa la proposta del Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, che attualmente sta spaccato il Governo tra chi è a favore e chi la reputa una “facile scorciatoia”.
Ma cos’è un condono fiscale??
Si tratta di un provvedimento che consente ai cittadini che scelgono di aderirvi di pagare una certa somma di denaro e ottenere l’annullamento totale o parziale di una pena/tributo legata a tasse che non avevano pagato in passato.
Insomma, l’idea di un condono é più o meno questa: “non mi hai pagato le tasse in passato e ora dovresti pagarmi quelle + una multa, ma ti faccio un regalo e se mi paghi la somma che ti propongo ora siamo apposto cosi!”
Le ragioni che spingono l’utilizzo dei condoni sono molteplici, ma le più importanti sono:
il bisogno del Governo di assicurarsi pagamenti di denaro in poco tempo (quindi incassare ora una parte che altrimenti non sarebbe mai stata incassata)
l’allargamento della base imponibile per le dichiarazioni dei redditi successive al condono (questo perché i contribuenti che decidono di approfittare della misura, da quel momento in poi sono portati a dichiarare come reddito il livello di reddito condonato, poiché se tornassero a dichiarare un livello inferiore, l’ombra di nuovi controlli e accertamenti tributari sarebbe dietro l’angolo)
Tutto molto bello, ma allora perché questa misura è così contestata?
La grande pecca del condono è che porta tantissime persone a commettere quello che in gergo viene chiamato “azzardo morale”.
Questo perché, in un paese dove i condoni si susseguono senza sosta, chi mai ha incentivo a pagare le tasse subito e in toto?
Per il contribuente diventa "conveniente" non pagare e spostare il problema in avanti, praticamente autofinanziandosi a carico dello Stato e aspettando il nuovo condono che tanto prima o poi arriverà.
Modus operandi che è molto facile da realizzare in un paese come l’Italia che dal 1861 ad oggi ha avuto 82 condoni fiscali - in media uno ogni 2 anni.
Se da un lato la misura può far rientrare ingenti somme di denaro, dall’altro rischia, di fatto, di non fare altro che incentivare ulteriore evasione fiscale.
Curiosità: la tassa più evasa è l’IRPEF, cioè l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Si è stimato che nel 2020 non è entrato nelle casse dello stato un introito pari a 28,33 miliardi di euro (oltre il 69% del totale).
I condoni più recenti
Fra il 2016 e il 2018 sono stati approvati quattro condoni fiscali.
I primi due (le famose “rottamazioni”) sono stati approvati dai governi di centrosinistra, mentre la terza rottamazione e la quarta (il cosiddetto “saldo e stralcio”) sono state promosse dal primo governo di Giuseppe Conte (sostenuto dal M5S e dalla Lega).
Il problema?
Secondo l’Agenzia delle Entrate parteciparono alle quattro iniziative persone che avevano in totale debiti con l’ente per circa 100 miliardi di euro. Di questi, lo Stato si aspettava di riscattare circa 53,8 miliardi, ma é finita che ne ha incassati poco meno di 21 miliardi.
Insomma, nemmeno i numeri giustificano più di tanto questa iniziativa…
Angolo Politico 💬
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Oggi nella storia? Il 20 luglio 1969, l’astronauta americano Neil Armstrong pronuncia queste parole a più di un miliardo di persone che lo ascoltano a casa: "Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'umanità".
Scendendo dal modulo lunare Eagle, Armstrong è diventa così il primo uomo a camminare sulla superficie lunare.
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