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💸 Che cosa diavolo è questa ZES Unica?

Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 💸 Che cosa diavolo è questa ZES Unica?

  • 🇮🇹 Ma è vero che in Italia non siamo più competitivi?

POLITICA INTERNA

💸 Che cosa diavolo è questa ZES Unica?

Venerdì scorso il Governo ha presentato il Piano strategico per la ZES del Mezzogiorno, ovvero il pacchetto di misure che dovrà rilanciare l’economia del Sud Italia e valorizzare quelle imprese attive nel territorio.

Ma facciamo un passo indietro: che cos’è una ZES?

Per ZES si intende una zona economica speciale, ovvero un’area geografica nella quale le aziende che vi operano possono beneficiare di alcuni condizioni vantaggiose come:

  • 🫰 Semplificazioni amministrative e burocratiche

  • 💰️ Agevolazione fiscali

Questa mossa ha l’obiettivo di stimolare gli investimenti e quindi lo sviluppo del tessuto economico e sociale in quelle aree più svantaggiate del paese.

In Italia, prima di gennaio 2024, le ZES erano 8, ognuna con le proprie regole e i propri incentivi personalizzati e corrispondevano all’incirca alle 8 regioni del Sud Italia ovvero: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

E cosa cambia con la nuova ZES Unica?

Dal 1° gennaio 2024, le 8 ZES frammentate sono state unificate nella Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (ZES Unica), un’area geografica più ampia.

Di fatto, la ZES unica permetterà ad alcune aziende di quei territori di beneficiare delle agevolezioni, a patto però che queste aziende stiano investendo in:

  • 👨‍🏭 Otto filiere strategiche: agroindustria, turismo, automotive, Made in Italy di qualità, elettronica, chimica e farmaceutica, navale e cantieristica, aerospazio

  • 🤖 Tre tecnologie: digitale (AI, chip e calcolo quantistico), cleantech (batterie, idrogeno e rinnovabili) e biotech

Ad oggi, al Sud ci sono 660 aziende che operano in queste filiere strategiche, che corrispondono però solo al 9% rispetto al totale nazionale.

Di queste 660, quelle che hanno un buon potenziale di crescita sono solamente 200, ma se grazie agli incentivi il loro numero dovesse raddoppiare, allora il PIL della ZES potrebbe aumentare dello 0,7%.

Ma tornando appunto a questi famosi incentivi..

Cos’è questo credito d’imposta di cui si sente tanto parlare?

Il credito d'imposta è un incentivo fiscale che riduce direttamente le tasse che un'azienda deve pagare. Funziona così: quando un'impresa fa degli investimenti negli ambiti incentivati, accumula crediti che abbassano l'importo delle imposte da pagare.

Esempio:

Se un'azienda ha maturato un credito d'imposta di €10.000 e deve pagare €50.000 di tasse, può usare il credito per ridurre l'importo da pagare a €40.000.

Per la ZES Unica, il Governo aveva previsto di erogare alle aziende un credito pari al 60% del valore dell’investimento, e ha destinato alla misura €1,8 miliardi.

Ma le cose non sono andate come previsto.

Qual è il problema?

Tra il 12 giugno e il 12 luglio, le richieste per accedere al credito sono state 16mila, un numero che si traduce in una spesa per lo Stato di €9,45 miliardi: una cifra 5 volte maggiore rispetto agli €1,8 miliardi stanziati inizialmente.

Adesso la questione torna nelle mani del Governo, che dovrà decidere se aumentare le risorse per soddisfare tutte le richieste o ridurre l’entità del credito d’imposta.

Secondo te, la ZES Unica ha il potenziale per rilanciare l'economia del Sud Italia?

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RANKING COMPETIVITÀ

🇮🇹 Ma è vero che in Italia non siamo più competitivi?

Nel 2024, l’Italia ha perso un’altra posizione nella classifica dei paesi più competitivi al mondo.

Nel World Competitiveness Ranking dell’Institute for Management Development, l'Italia ha ottenuto un punteggio totale di 61,43 su 100, posizionandosi al 42° posto tra i 67 paesi valutati (nel 2023 era al 41° posto).

Dal report emergono varie notizie, ma una è davvero negativa: l’Italia non sembra più in grado di creare un ambiente favorevole per le proprie aziende e renderle competitive.

Quali sono i paesi al comando?

Al primo posto c’è Singapore che ha realizzato il punteggio massimo, ovvero 100, seguito da Svizzera (97,55), Danimarca (97,02) e Irlanda (91,86); gli Stati Uniti invece sono “solo” 12°.

Punteggi di competitività del podio, degli USA e delle 5 grandi potenze europee - Fonte: IMD

L’Italia ha ottenuto 61 punti: per certi versi troppo pochi e ben lontani dai primi posti.

Ma ci sono altri paesi che si posizionano davanti al nostro, anche se non di tantissimo, come tutte e 4 le grandi potenze europee:

  • 🇩🇪 Germania: 73 punti

  • 🇬🇧 UK: 71 punti

  • 🇫🇷 Francia: 70 punti

  • 🇪🇸 Spagna: 63 punti

Ma come viene calcolata la classifica?

L’Institute for Management Development pubblica questa classifica da oltre 30 anni, e per calcolare la competitività di ciascuna economia utilizza oltre 250 indicatori che si possono dividere in 4 macro-aree:

  1. 💰 Performance economica del paese, e qui troviamo parametri sull’economia domestica, sul commercio internazionale e sulla capacità di attrarre investimenti esteri

  2. 💱 Efficienza di governo: efficacia delle politiche pubbliche ed in particolare quelle fiscali, l’analisi delle finanze pubbliche e del quadro legislativo che regola il mondo delle imprese

  3. 💼 Efficienza delle imprese: quindi parametri come la produttività del lavoro, l’andamento del mercato del lavoro e la disponibilità di risorse come suolo, acqua e energia elettrica

  4. 🛠️ Livello delle infrastrutture che gli stati mettono a disposizione delle aziende il supporto e i servizi di cui hanno bisogno

A ciascuna macro area viene assegnato un punteggio e poi tramite la media di questi quattro numeri si ricava il punteggio finale di competitività per ogni paese.

Ma torniamo all’Italia.

Quali sono i nostri punti di forza e di debolezza?

Analizziamo come si è posizionata l’Italia in ciascuna macro-area:

  1. 💰 Performance economica - 44°: stessa posizione del 2023 ma due in meno rispetto al 2020. A trainare sono le esportazioni (17°), mentre ad andare male sono l’occupazione e la capacità di attrarre investimenti dall’estero (da 16° a 41° in un anno)

  2. 💱 Efficienza Governativa - 57°: il quadro rimane tristemente stabile, addirittura sui conti pubblici l’Italia occupa il gradino più basso della classifica, ovvero il 67°

  3. 💼 Efficienza delle imprese - 37°: la produttività del lavoro è in leggero miglioramento mentre la disponibilità di forza lavoro continua a ridursi a causa di un invecchiamento della popolazione e di una bassa capacità di attrarre risorse qualificate dall’estero

  4. 🛠️ Infrastrutture - 30°: complessivamente non siamo piazzati male ma ci sono alti e bassi. Ad esempio, le infrastrutture di base, come strade, ponti e acquedotti richiedono urgenti investimenti, mentre sistema sanitario (18°) e scolastico (32°) si difendono bene

Insomma, ciò che emerge dal report è che l’Italia continua a rimanere un paese con un enorme potenziale (purtroppo) inespresso

🇮🇱 Ucciso il leader di Hamas Haniyeh (Ansa)

🇻🇪 Venezuela, scontri e proteste dopo la rielezione di Maduro (SkyTg24)

🩸 Una nuova stampante 3D crea vasi sanguigni artificiali (techy)

🪙 Nel 2024 continuano i licenziamenti nel mondo tech (TC)

⛽️ Una nuova ricetta per un carburante a emissioni zero (GGN)

🚰 Acqua potabile, sicura e accessibile per tutti: i dati sono in miglioramento (BN)

Queste le risposte al primo sondaggio della scorsa newsletter: il 55% di voi seguirà le Olimpiadi, mentre solo il 12% non è per nulla interessato. Il 30% di voi, invece, seguirà solo qualche sport.

Ecco cosa hanno detto alcuni di voi:


🤑 Gruppo Mondadori cerca un Sviluppatore Android

✍️ NIUMA cerca un Analista Funzionale

💰️ Venchi cerca un Business Data Analyst - CRM

🆕 Supermoney.it cerca un Junior Accountant

Il 1 agosto 1865, In Italia esce il primo numero de “Il Sole 24 Ore”.

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